Impianto Fotovoltaico: Costo, Produzione Energia e Convenienza
Quanto costa Installare il Fotovoltaico sul tetto?
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In Italia negli ultimi anni abbiamo assistito a grandi trasformazioni nel settore del fotovoltaico, con cambiamenti normativi e un forte sviluppo del mercato mondiale dei produttori dei pannelli fotovoltaici. I nuovi strumenti tecnologici permettono oggi l'installazione di un impianto fotovoltaico ad uso domestico ad un costo di 2.500€ a kW, generalmente allacciato e connesso alla rete in un massimo di 2 mesi.
Quanto costa un impianto fotovoltaico?
Il costo di un impianto fotovoltaico da 3 kW, perfetto per il consumo domestico, può variare da 5.000 € a 7.000 €.
Innanzitutto occorre segnalare che i prezzi degli impianti fotovoltaici possono variare estremamente a seconda dei kW che si vogliono raggiungere. Si può affermare che, a seconda del picco di potenza desiderata, il prezzo di un impianto fotovoltaico può spaziare da circa 5.000 € fino a superare i 10.000 € per gli impianti particolarmente potenti, con una spesa media tra i 2.500 € e i 3.500 € per kWp (kilowatt picco). Va inoltre tenuto presente che generalmente, se viene fatto un preventivo "chiavi in mano", all'interno del costi sono previsti anche quelli per l'installazione, i quali possono arrivare anche a 2.500 € in caso di lavori complessi.
Cosa sono i Kilowatt picco (kWp)?Quando parliamo di kilowatt picco, sigla kWp, ci riferiamo ad una unità di misura non ufficiale, intesa a rappresentare la potenza massima che possono erogare i pannelli solari.
Occorre però considerare che con la detrazione fiscale questo costo si dimezza e per 10 anni avremo un entrata fissa di 250 € ogni anno, a rimborso della spesa effettuata. Questa agevolazione da un contributo notevole all'analisi dei costi/benefici e diminuisce di molto il tempo di rientro dell'investimento.
Per aiutarti a mettere a fuoco i tanti prezzi sul mercato, possiamo semplificare il costo di un impianto fotovoltaico, comprensivo di una installazione classica, nella seguente tabella.
Potenza di Picco | Prezzo Medio |
---|---|
2 kW | 5.000 € |
3 kW | 6.500 € |
4,5 kW | 9.000 € |
6 kW | 11.000 € |
20 kW | 32.000 € |
*I valori rappresentati sono elaborati rispetto al costo medio di 1.500 € per kW, con una spesa di installazione stimata a 2.000 €.
Quanto Costa Installare i Pannelli Solari?
Preventivo Gratuito SorgeniaMa come influisce realmente il fotovoltaico all'interno dei nostri consumi in bolletta? Poniamo ad esempio il caso reale di una casa indipendente assumendo le seguenti ipotesi:
- Contratto di fornitura di 3 kW di potenza e consumo annuale standard di 2700 kWh (3 persone)
- Tariffa adottata: TD residente monoraria (spesa annua di circa 563 €)
- Impianto da 2 kW di picco, con una produzione stimata di circa 2600 kWh annui
- Abitazione situata in centro Italia
- Pannelli con esposizione ed orientamento ottimali, esistono diverse tipologie di pannelli fotovoltaici con rendimento e costo differenti
- Percentuale di autoconsumo del 60%
Un consiglio: Il risparmio è maggiore con l'autoconsumo!L'autoconsumo corrisponde all'energia elettrica che produce l'impianto e che viene istantaneamente consumata dall'abitazione per le nostre necessità. Il risparmio è maggiore quando autoconsumiamo l'energia, una volta installato l'impianto quindi dovremmo cercare di spostare i nostri consumi, ad esempio fare lavatrice e lavastoviglie nelle ore diurne, quando la corrente viene dal sole!
I restanti kWh prodotti dall'impianto e non direttamente consumati saranno immessi in rete ed il GSE prevede un contributo, emesso in una o due rate annuali e calcolato mediante una specifica formula. Per l'esempio indicativo nella seguente tabella abbiamo ipotizzato il contributo pari a 0,15 € a kWh immesso:
Tariffa | Consumo in bolletta kWh/anno |
Produzione FV in un anno |
Spesa annua in bolletta | |
---|---|---|---|---|
Tariffa TD monoraria (senza Fotovoltaico) |
2.700 kWh | - | 930 € | |
Tariffa TD monoraria (con Fotovoltaico) |
1140 kWh | 1560 kWh | 467 € | |
Risparmio in bolletta | 463 € | |||
Contributo in conto scambio (GSE) | 156 € | |||
Spesa netta per la luce a fine anno | solo 307 € | |||
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Prezzi stimati in base ai prezzi della Maggior Tutela di marzo 2023.
L'esempio che abbiamo creato è per una casa indipendente con consumi bassi, di conseguenza anche il risparmio aumenterebbe se i consumi fossero maggiori. Ovviamente in tal caso anche l'impianto sarà dimensionato di conseguenza con produzione e costi maggiori. In ogni caso, anche a consumi bassi il risparmio è evidente, arrivando a ridurre le bollette fino a oltre l'80% del loro valore originale.
Qual è la differenza tra impianto solare fotovoltaico e termico?
La differenza tra impianto solare fotovoltaico e impianto solare termico è sostanziale. L'impianto termico infatti utilizza la luce del sole per scaldare l'acqua destinata ad uso sanitario e al riscaldamento. I pannelli fotovoltaici invece convertono l'irraggiamento solare per generare energia elettrica.
Entrambe le tecnologie, seppur per fini differenti consentono un enorme risparmio a fronte di un investimento iniziale, e funzionano senza emissioni di anidride carbonica. Per questo motivo i due tipi di impianti non possono essere messi a paragone, ma semmai accostati in quanto utili a diversi scopi. Con il solare termico potrai far a meno della caldaia nei mesi estivi e ridurre i consumi della stessa in inverno. Allo stesso modo, il fotovoltaico ti permetterà, se munito di sistema di accumulo, di soddisfare l'80% dei tuoi consumi di energia elettrica.
Quale tipo di impianto scegliere?
Uno dei fattori fondamentali per il corretto funzionamento e il rendimento di un pannello fotovoltaico è senza dubbio il materiale da cui è composto. I materiali utilizzati nel settore sono principalmente tre:
- Monocristallino, ossia costruito tramite un singolo cristallo di silicio e il suo rendimento dipende dalla purezza del cristallo. La potenza media di questo modulo, nelle dimensioni standard di 160 cm x 85 cm è di circa 150-180 Watt, con un peso inferiore ai 20 kg;
- Policristallino, costruito quindi tramite la fusione di più cristalli di silicio fusi insieme. Le celle fotovoltaiche sono costituite proprio la fogli sottili ottenuti da questa fusione. La potenza media, a parità di dimensioni di quello menzionato precedentemente, è di 150-180 Watt;
- Silicio amorfo, questi sono quelli che, seppur più flessibili grazie alla loro composizione, hanno una resa inferiore.
Come funziona un impianto fotovoltaico?
Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica utilizzando la radiazione solare attraverso i moduli fotovoltaici dei pannelli solari in grado di convertire appunto l'energia solare in elettrica. La corrente prodotta è continua e quindi è necessario collegare l'impianto ad un inverter, elemento che trasforma la corrente in alternata per poterne permettere l'uso in un'abitazione.
L’impianto è in genere connesso sia all’utenza finale, ossia l’impianto elettrico della casa, che alla rete elettrica nazionale in bassa tensione attraverso un contatore bidirezionale. In questo modo è possibile consumare direttamente l'energia autoprodotta per alimentare i consumi dell'abitazione, oppure immetterla in rete quando è in eccedenza.
In alternativa, è possibile l'installazione di batterie con accumulo dell'energia prodotta da utilizzare in un secondo momento.
Lo sapevi che... È iniziata la fase di sviluppo dei piccoli impianti domestici destinati principalmente all’autoconsumo, fattore che, insieme alla detrazione fiscale, comporta il maggior risparmio!
Quanto produce un impianto fotovoltaico?
L'impianto fotovoltaico produce energia elettrica grazie all'irradiamento solare, con questo viene da se che la produzione non sarà uguale in tutti i mesi dell'anno, ma varierà tra estate e inverno. In inverno infatti le giornate hanno meno ore di sole, l'estate invece è caratterizzata da giornate solari più lunghe e tendenzialmente con un irradiamento solare maggiore.
In Italia la produzione varia anche da nord a sud della penisola, infatti al nord un impianto fotovoltaico può produrre annualmente circa 1200 €/kWh, mentre al sud arriva fino a 1600 €/kWh. In base alla potenza dell'impianto, al numero di abitanti dell'immobile e alle abitudini di consumo, il fotovoltaico può farti risparmiare anche il 55% della bolletta luce.
Quanto tempo ci vuole per installare un impianto fotovoltaico?
Le tempistiche per avere un impianto fotovoltaico installato e connesso alla rete può variare da 60 giorni, per lavori semplici, fino a 90 giorni per operazioni complesse. Per l'installazione dell'impianto invece basteranno 3 giorni lavorativi.
Benché l'installazione vera e propria di un impianto fotovoltaico richieda al massimo pochi giorni di lavoro, per avere il tuo impianto operativo i tempi possono estendersi fino a 2 mesi per le connessioni semplici, e addirittura fino a 5 in mesi per i lavori complessi. Possiamo scandire le tempistiche dell'operazione nel seguente modo:
- Se acquisti l'impianto tramite finanziaria o un finanziamento bancario, possono volerci fino a 15 giorni lavorativi per saldare il fornitore. L'iter partirà a saldo effettuato;
- Una volta saldato il prodotto, l'azienda provvederà ad effettuare una comunicazione preventiva di installazione al comune di riferimento, che generalmente richiede alcuni giorni per la verifica dell'immobile e di eventuali vincoli paesaggistici. Generalmente, per gli impianti fino a 20 kW non ci sono grandi difficoltà in questa fase;
- Una volta ottenute le autorizzazioni amministrative del caso, i tecnici specializzati, previo appuntamento, installeranno l'impianto fotovoltaico in tempi brevi: una squadra di tecnici di 2-3 persone riesce in un giorno lavorativo ad installare un impianto da 3 kW, il tempo ovviamente si estende con l'aumentare del numero di pannelli solari;
- Per la connessione dell'impianto, la parte più lunga del percorso, possono volerci fino a 2 mesi per le operazioni semplici con fotovoltaici di potenza uguale o inferiore a 20 kW, grazie all'iter semplificato, e fino a quasi 5 mesi in caso di lavori complessi legati a impianti particolarmente potenti.
- Quali sono i requisiti per l'Iter Semplificato?
- L'impianto sarà allacciato ad un punto di prelievo in bassa tensione, già installato, che non abbia già collegati altri impianti di produzione elettrica
- L'impianto deve essere di potenza inferiore o uguale alla potenza già impegnata sul punto di prelievo (es. per un contatore da 3 kW anche l'impianto fotovoltaico potrà essere al massimo di 3 kW)
- L'impianto non supera la potenza massima di 20 kW
- L'installazione viene realizzata sul tetto dell'immobile
- L'allacciamento con la rete dovrà essere in modalità di Scambio sul Posto con il GSE
Fotovoltaico con Accumulo: come funziona?
Valutare l'installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo, ovvero con una batteria in grado di conservare l'energia solare assorbita dai pannelli, dipende fondamentalmente dalle proprie abitudini di consumo.
Nel caso in cui non sia possibile limitare l'uso dei principali elettrodomestici (lavatrice, lavastoviglie, condizionatori, ecc.) nelle fasce orarie diurne, allora l'installazione di una batteria per l'accumulo favorirà i tuoi consumi anche nelle ore serali e notturne, potendo attingere dalla batteria carica anziché dalla rete elettrica.
Il prezzo di una batteria per l'impianto fotovoltaico è estremamente variabile, a seconda della marca, della capienza e dei materiali utilizzati. Le batterie al piombo-acido hanno un prezzo che varia da 2.500 € a 4.000 €, le batterie al nichel e nichel-cadmio vanno invece da 3.000 € fino a 5.000 €, infine per gli accumulatori a ioni di litio il prezzo oscilla tra i 4.000 € ed i 6.000 € circa.
Posso installare delle batterie se accedo allo Scambio sul Posto?La risposta è si, coloro che decidono di fare la domanda per lo Scambio sul Posto hanno comunque la possibilità di installare un proprio impianto di accumulo dell'energia.
Per facilitare la comprensione di quali sono gli scopi e i benifici di un impianto fotovoltaico, guarda il video guida che abbiamo preparato per te!
Durata di un impianto fotovoltaico
È importante sottolineare che i costi sovraesposti devono essere ammortizzati su un periodo di almeno 20 anni. Quasi tutti i produttori offrono una garanzia sul rendimento e quindi sulla produzione dei pannelli per 20 o 25 anni, dopo questo periodo il nostro impianto continuerà a funzionare tranquillamente ed a produrre energia elettrica solamente in misura minore. La vita di un impianto fotovoltaico è caratterizzata da una bassa manutenzione per l'assenza di organi in movimento. L'elemento più delicato dell'intero sistema è l'inverter, che al suo interno ha una parte elettronica e generalmente dopo circa 10 anni deve essere sostituito. Le operazioni di manutenzione, miglioramento ed ammodernamento di un impianto fotovoltaico prendono il nome di Revamping Fotovoltaico.
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Quali sono le agevolazioni dello Stato per il fotovoltaico domestico?
Le agevolazioni previste dallo Stato per le fonti rinnovabili in ambito domestico-residenziale, ossia per impianti di bassa potenza (fino a 20 kW), installati su proprietà ad uso abitativo sono due:
- Lo scambio sul posto
- La detrazione fiscale
Lo scambio sul posto
Attualmente il sostegno previsto per gli impianti domestici è lo scambio sul posto (SSP), gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Tale meccanismo da la possibilità di immettere in rete l'energia elettrica in eccesso per poi prelevarla in un secondo momento, differente da quando avviene la produzione.
Ecco cosa comunicare in caso di cambio gestore luce se hai un impianto fotovoltaico.
La rete viene considerata come se fosse un accumulatore di energia virtuale e il GSE eroga un "contributo in conto scambio" per l'energia immessa in rete. Il contributo viene calcolato con una specifica formula che tiene conto sia dell'energia immessa che prelevata, con una buona approssimazione una valutazione di massima è di circa 0,15 €/kWh immesso.
Accedendo all'area clienti GSE potrai richiedere e verificare lo stato dei contratti stipulati con il GSE
La detrazione fiscale: Fotovoltaico 110%
Per il 2021 è possibile richiedere l'Ecobonus 110%, poiché gli impianti fotovoltaici rientrano tra gli interventi trainati della manovra green del governo, attraverso il quale sarà il fornitore ad anticipare i costi dell'operazione, che a sua volta recupererà un credito di imposta del 110%, cedibile ad altri soggetti.
Per il 2021 è stato rinnovato anche il Sisma Bonus, scopri tutti i dettagli sul come e quando richiederlo nella nostra guida completa "Ecobonus e Sisma Bonus: agevolazioni per condizionatori e impianti fotovoltaici".
Fino al 31 dicembre 2019 era possibile richiedere una detrazione fiscale fino al 50% delle spese di un impianto fotovoltaico, che coinvolge il costo totale dell'impianto comprese le relative spese e la relativa riduzione dell'imposta Irpef nei 10 anni consecutivi all'installazione. Lo sgravio fiscale riguarda quindi soltanto le persone fisiche (o condomini o soci di cooperative) contributori Irpef. Inoltre puoi informarti sugli incentivi previsti dal Decreto FER1.
Bonus e incentivi fotovoltaico per le Aziende
Per le aziende interessate ad installare impianti fotovoltaici per le proprie sedi è stato disposto, a seguito di iniziative attinenti del Recovery Found, il Piano di Transizione 4.0, attraverso il quale sarà possibile ridurre ulteriormente i costi di installazione di pannelli solari.
In aggiunta agli incentivi per il fotovoltaico per le aziende, dal 2021 le imprese possono anche entrare a far parte di una comunità energetica.
Aderire ad una comunità energetica segue il concetto di autoconsumo collettivo dell’energia: una pluralità di soggetti produttori e consumatori (aziende) di energia elettrica rinnovabile che fanno parte della stessa stessa cabina elettrica di media/bassa tensione.
Aderire ad una comunità energetica consente alle aziende di:
- Ricevere indietro l'ammontare di alcune voci in bolletta a fronte dell’evitata trasmissione dell’energia in rete che queste aggregazioni consentono. La somma dei benefici derivanti dalla restituzione delle voci in bolletta ammonterebbe a circa 150-160 €/MWh;
- Usufruire di una tariffa d’incentivo, cumulabile con gli altri incentivi per il fotovoltaico aziendale del valore di 110 €/MWh.
Agevolazioni per le aziende del MezzogiornoSe la tua azienda ha sede in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna oppure Abruzzo puoi richiedere l'apposito credito di imposta per le imprese del mezzogiorno, grazie al quale potrai richiedere un'aliquota di detrazione dei costi di installazione dal 25% fino al 45% del costo totale.
Quanto si risparmia con l’installazione di un impianto fotovoltaico?
Il guadagno per una famiglia non è sempre scontato, perché le variabili in gioco sono molte ed il calcolo non è immediato. Leggi lo speciale: "Quanto si guadagna con il Fotovoltaico e quando conviene?".
Per essere sicuri di guadagnarci, l'importante è di scegliere un impianto dimensionato correttamente rispetto ai consumi. Scopri tutti gli incenviti del fotovoltaico GSE e le proposte per le imprese messe in atto da Enel Green Power.
Il primo fattore di risparmio: l’autoconsumo
L'autoconsumo consiste nel consumare istantaneamente l’energia che produce l'impianto. In questo modo non si preleva dalla rete la corrente necessaria al fabbisogno, e si evita di pagarla al fornitore. Il primo risultato è quindi una sostanziale riduzione (non eliminazione!) della bolletta della luce. Ovviamente l'entità del risparmio dipende da quanto si paga l'energia elettrica al fornitore e dal costo dell'impianto fotovoltaico.
Grazie all'autoconsumo si risparmia sia sul costo dell'energia consumata che sugli oneri di rete, oneri di sistema e le tasse legati al consumo di energia elettrica
Al giorno d'oggi gli impianti fotovoltaici sono economicamente molto più accessibili rispetto a prima, poiché il prezzo di un impianto si è ridotto di quasi un terzo rispetto a qualche anno fa. Per analizzare il possibile risparmio derivante da un fotovoltaico bisogna calcolare tutti i costi da sostenere esposti di seguito:
- Fornitura dell’impianto: moduli, inverter, quadri, connettori, struttura, ecc., per circa il 50% della spesa totale
- Installazione: progettazione, messa in opera, collaudo, ecc., per circa il 30% della spesa totale
- Costi amministrativi: gestione pratiche per l’allacciamento con il distributore e per gli incentivi con il GSE, circa il 20% della spesa totale
Naturalmente le percentuali sopra espresse sono indicative e dipendono dalla taglia dell'impianto e dalla qualità dei prodotti.
- I parametri essenziali per la valutazione dell'impianto fotovoltaico
- Potenza dell'impianto
- Qualità degli elementi: principalmente dei moduli e dell'inverter
- Producibilità dell'impianto in base alla localizzazione geografica, l'orientamento ed l'inclinazione dei moduli
- Modalità di consumo dell'energia prodotta: più alto sarà l'autoconsumo, più alti saranno i risparmi
Per stimare quanto possa produrre il tuo impianto, ti consigliamo il sito gestito dalla Commissione Europea. È molto completo e preciso!
Come leggere il contatore con un impianto fotovoltaico?
Con l'installazione di un impianto fotovoltaico il contatore verrà sostituito dalla società di distribuzione competente con un contatore bidirezionale. Questo tipo di contatore, riconoscibile da due frecce poste sul fronte dello stesso, è sempre elettronico e misura quindi i consumi in tutte le fasce orarie. La differenza sostanziale è che questo misura sia l'energia prelevata dalla rete, che quella immessa, ossia quella prodotta dal nostro impianto e che non viene direttamente consumata dall'abitazione.
Premendo più volte il pulsante sarà facile leggere i prelievi e le immissioni suddivisi nelle fasce orarie A1, A2 e A3, che sommati daranno il totale dell'energia prelevata ed immessa.
Per impianti incentivati col "Conto Energia", terminati a luglio del 2013, era presente un secondo contatore subito a valle dell'impianto con lo scopo di misurare tutta l'energia prodotta dall'impianto che veniva incentivata con particolari tariffe.
Infine, abbiamo raccolto per te le principali domande sugli impianti fotovoltaici nelle segue FAQ, per aiutarti a destreggiarti al meglio in questo acquisto:
Impianto Fotovoltaico: info utili
Quando conviene installare un impianto fotovoltaico?
Quando si parla del momento giusto dell'anno per installare un impianto fotovoltaico la risposta è sempre il prima possibile. Sebbene i mesi invernali producano meno energia, il risparmio netto in bolletta si riscontra in genere nell'arco dei 12 mesi, e i finanziamenti statali per provvedere all'impianto sono presenti tutto l'anno. Scopri quando non conviene installare il fotovoltaico!
Quanti pannelli fotovoltaici servono per avere 6 kW?
Per ottenere 6 kW da un impianto si può procedere con diverse combinazioni di pannelli solari, ma possiamo generalizzare semplificando il calcolo con 10 pannelli fotovoltaici da 600 watt ciascuno.
Quanto costa un impianto fotovoltaico da 3 kW?
Fermo restando che i costi di installazione e collegamento all'impianto variano da fornitore a fornitore, il costo di un impianto fotovoltaico da 3 kW si aggira attorno ai 6.000 euro.
Quanto costa un impianto fotovoltaico da 4,5 kW?
Ricordandoti che possono esserci diverse combinazioni di potenza per i pannelli solari, il modo più semplice per arrivare ad accumulare 4,5 kW è di acquistare 10 pannelli da 400 watt.