Quanto costa un impianto fotovoltaico? Da 3 a 20 kW

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Quanto costa Installare il Fotovoltaico sul tetto?

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La guida per il costo di un impianto fotovoltaico da 3 a 20 kW
Impianto fotovoltaico: cos'è, come funziona e quanto costa.

In questa guida analizziamo quali sono i costi legati ad un impianto fotovoltaico, a quanto ammontano e quali sono le principali tipologie di impianto. Trovi anche i costi legati alle batterie di accumulo.

Ecco la tabella di confronto con i costi indicativi di un impianto fotovoltaico chiavi in mano. Questi costi non includono i sistemi di accumulo:

Costi di un impianto fotovoltaico: da 2 a 20 kW
Nucleo familiare Potenza impianto Prezzi indicativi chiavi in mano
Da 2 a tre persone
(basso consumo)
2 kW 5.000 €
Da 2 a tre persone 3 kW 6.500 €
Da 3 a 4 persone 4,5 kW 9.000 €
Da 4 a 6 persone 6 kW 11.000 €
Più di 6 persone 20 kW 32.000 €
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Costo di un Impianto Fotovoltaico: conviene?

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Impianto fotovoltaico installato su abitazione singola

Il costo di un impianto fotovoltaico varia in base a diversi fattori, tra cui i principali sono:

  • La tipologia di pannelli solari che si vuole installare;
  • La grandezza dei pannelli;
  • La potenza desiderata.

Oltre a questi fattori bisogna anche considerare i costi legati alla progettazione dell'impianto, al trasporto delle componenti e all'installazione finale. Proprio per questo motivo la maggior parte delle aziende offre una soluzione chiavi in mano, facilitando il confronto e assolvendo il consumatore finale dall'obbligo di dover contattare ditte diverse, ognuna per ogni singolo servizio/esigenza. Con le soluzioni chiavi in mano infatti, il prezzo comprende tutti i servizi necessari affinché l'impianto sia pronto all'uso.

Leggi l'approfondimento: "Quanto si guadagna con il Fotovoltaico? Quando conviene?".

In questo caso si possono valutare diversi impianti tenendo principalmente in considerazione la potenza desiderata, che varia in base al numero di persone che dovranno utilizzare l'impianto stesso. Tuttavia bisogna precisare che la reale convenienza di un impianto fotovoltaico dipende da numerose variabili, come la capacità di autoconsumo, gli incentivi per lo scambio sul posto e la capacità di ammortizzare nel tempo i costi dell'impianto installato.

Impianto fotovoltaico con accumulo: Batterie, Costo

L'impianto fotovoltaico può essere provvisto o meno di un sistema di accumulo, il quale permette di conservare l'energia prodotta, ma non consumata (energia in eccesso) e di riutilizzarla in un secondo momento. In questo modo è possibile massimizzare l'autoconsumo riducendo al minimo il costo della bolletta, che comunque dovrai pagare almeno per la parte relativa ai costi fissi (anche se il consumo dalla rete è nullo).

L'accumulo di energia è possibile attraverso delle particolari "batterie", che possono essere collegate anche in serie per garantire maggiore flessibilità nell'utilizzo della corrente elettrica. Esistono diversi modelli e tipologie di kit fotovoltaico con accumulo e le batterie hanno prezzi diversi a seconda della tipologia e della marca (spesso sinonimo di qualità e affidabilità).

Quanto costano le batterie per l'accumulo?I prezzi oscillano orientativamente dai 2.500€ - 4.000€ per le batterie al piombo-acido fino ai 6000€ e oltre per le batterie agli ioni di litio, ritenute ad oggi quelle con le prestazioni migliori.

Anche nel caso delle batterie il costo varia in base alla potenza della batteria, alla sua capacità di immagazzinamento e alla durata della garanzia, espressa in numero di cicli per i quali il produttore garantisce la massima prestazione. I sistemi moderni prevedono inoltre un inverter con accumulo integrato, che però è poco flessibile a soluzioni su misura in quanto i modelli sono quasi sempre standard.

Cos'è un Impianto Fotovoltaico e come funziona

Fotovoltaico come funziona?
Fotovoltaico: come funziona? La guida passo dopo passo

Un impianto fotovoltaico è un sistema che trasforma le radiazioni solari in energia elettrica sfruttando i moduli fotovoltaici dei pannelli solari. Questi sono dei particolari pannelli che, una volta irraggiati, riescono a sfruttare l'effetto fotoelettrico dei materiali di cui sono composti (spesso il silicio), per generare corrente continua.

Grazie ad un inverter è poi possibile trasformare la corrente continua in alternata ed utilizzarla all'interno dell'abitazione. Un elemento fondamentale da tenere in considerazione quando parliamo di impianto fotovoltaico è il contatore bidirezionale, che a differenza di un normale contatore permette di collegare l'impianto sia all'utenza finale (impianto elettrico della casa) che alla rete elettrica nazionale in BT.

Contatore bidirezionale: cos'è?Il contatore bidirezionale è un contatore elettronico che presenta due frecce orizzontali di senso opposto sulla parte esterna dell'apparecchio. Grazie ad esso è possibile tenere traccia dell'energia prelevata e di quella immessa in rete.

Il contatore bidirezionale viene installato dal distributore locale, in sostituzione del vecchio contatore e permette di tracciare l'autoconsumo e l'energia in eccedenza che immetti in rete. Inoltre tiene traccia dell'energia prelevata dal sistema. In questo modo è possibile calcolare l'incentivo per lo scambio sul posto, erogato dal Gestore dei Servizi Energetici.

Fotovoltaico Impianto a Terra: cos'è, quali sono i limiti?

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Impianto fotovoltaico a terra

Per fotovoltaico installato a terra si intende un impianto fotovoltaico installato direttamente sul terreno. In Italia le Regioni con maggiori superficie destinata al fotovoltaico a terra sono la Puglia, il Lazio e l'Emilia Romagna. Tuttavia, sebbene in prima approssimazione questi impianti possano essere considerati come una fonte di risparmio, in realtà la produzione di energia che deriva dagli stessi non assicura un guadagno più elevato rispetto allo sfruttamento dello stesso terreno per fini agricoli.

Proprio per questo motivo, gli incentivi iniziali sanciti dal Decreto L.gs 28/2011 ed elargiti da GSE sono stati successivamente bloccati o limitati dal D.L. 1/2012, prevedendo inoltre il divieto di installazione degli impianti fotovoltaici su molti territori agricoli. Questa linea di condotta del Governo intende quindi favorire lo sfruttamento dei terreni agricoli per la produzione di generi alimentari, piuttosto che per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Quest'ultima presenta infatti un rapporto benefici/costi ancora troppo basso per essere giudicata conveniente.

I provvedimenti sopra citati sono in vigore ancora oggi, ma questo non esclude la possibilità di un'ulteriore modifica futura a favore delle rinnovabili.

Fotovoltaico Impianto Isola: come funziona?

Impianto fotovoltaico ad isola o stand-aloneGli impianti fotovoltaici ad isola, detti anche "stand-alone" o "off-grid", sono un particolare tipo di impianto che non prevede alcun allaccio alla rete elettrica. L'energia consumata è quindi pari a quella prodotta dall'impianto stesso.

Gli impianti ad isola vengono installati solamente in alcuni casi, come per le abitazioni situate in località impervie (zone di montagna o centri abitati isolati). In questi casi infatti, l'allaccio alla rete elettrica può non essere possibile e per questo motivo un impianto fotovoltaico può rappresentare una soluzione più che valida. Questi sistemi prevedono l'installazione obbligatoria di un sistema di batterie di accumulo, le quali consentono di immagazzinare l'energia prodotta durante il giorno per consumarla anche di notte.

Fotovoltaico Impianto Condominio: centralizzato o ad uso privato, come fare richiesta?

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Impianto fotovoltaico sul terrazzo di un condominio

Gli impianti fotovoltaici possono essere installati non solo nelle abitazioni singole, ma anche sul terrazzo di un edificio condominiale. In questo caso distinguiamo:

  • Impianto centralizzato, ad uso dell'intero palazzo;
  • Impianto ad uso privato, ossia a beneficio di un singolo individuo o famiglia ed installato su spazi comuni.

In entrambi i casi la proposta per l'installazione dell'impianto fotovoltaico in condominio segue lo stesso iter: bisogna presentare una richiesta scritta all'amministratore di condominio, che poi convocherà l'assemblea entro 30 giorni per votare. La proposta sarà quindi da considerarsi accolta se verrà stata votata in modo favorevole da almeno il 50% degli inquilini intervenuti all’assemblea. Bisogna ricordare che prima di presentare la proposta dettagliata all'amministratore è opportuno effettuare alcune stime, sia in termini di costi che di spazi da destinare all'uso dell'impianto fotovoltaico.

Infine, grazie al provvedimento sulle comunità energetiche che incentiva la produzione e lo scambio di energia verde tra i cittadini, anche i condomini possono associarsi per diventare non solo consumatori, ma anche produttori di energia rinnovabile elevandosi così al ruolo di prosumer (producer e consumer allo stesso tempo).

Fotovoltaico Impianto Termico: a cosa serve? che differenza c'è?

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Pannello solare termico a tubi sottovuoto

A differenza dell'impianto a moduli fotovoltaici, l'impianto solare termico non viene utilizzato per la produzione di corrente elettrica, bensì per il riscaldamento. In particolare, viene spesso utilizzato in sostituzione della caldaia per la produzione di acqua calda sanitaria oppure in combinazione all'impianto di riscaldamento primario.

L'unico problema di questo sistema è che gli impianti residenziali non riescono a coprire l'intero fabbisogno di produzione di acqua calda o riscaldamento. Per questo motivo devono sempre essere affiancati ad altri sistemi di riscaldamento.

Impianto fotovoltaico Fai da Te: pregi e difetti

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Fotovoltaico fai da te

All'opposto delle soluzioni chiavi in mano, troviamo i pannelli fotovoltaici fai da te. Come suggerisce il nome stesso si tratta di una soluzione che prevede l'assemblamento e l'installazione di un impianto fotovoltaico in totale autonomia. Questo è consigliato per piccole abitazioni e per una limitata produzione di energia.

Il vantaggio di questi impianti è legato soprattutto al risparmio: grazie ai Kit per il fotovoltaico fai da te è possibile risparmiare cifre anche superiori ai 2.000€ per un impianto da 3 kW, tagliando soprattutto i costi legati alla progettazione e studio di fattibilità. Lo svantaggio deriva invece dalla complessità dell'installazione dell'impianto, un lavoro non sempre alla portata di tutti.

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