Aumento Potenza Contatore Luce: Costi e Tempistiche

aggiornato il
min di lettura
Info luce gasInfo attivazione contatori luce gas

Info attivazione utenze di energia elettrica o gas

Servizio gratuito e attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 21 e il sabato dalle 9 alle 13.

Info luce gasInfo contatori luce gas

Migliore offerta Subentro, Allaccio o Voltura?

Confronta ora le tariffe luce e gas o prendi un appuntamento per essere ricontattato. Servizio Gratuito e senza impegno.

La potenza standard di un contatore domestico residente è solitamente di 3 kW. In presenza di elettrodomestici ad alto consumo energetico, come forno elettrico, cucina a induzione, pompa di calore, scaldabagno elettrico, potrebbe essere necessario aumentare la potenza a 4,5 kW o 6 kW.

Quanto costa aumentare la potenza di un contatore: da 3 kW a 4,5 o 6 kW - 2025
Aumento di potenzaCosti fissi per l'aumento*Costi in bolletta per quota potenza
Da 3 kW a 4,5 kW91,89 €113,75 €/anno
Da 3 kW a 6 kW183,78 €151,67 €/anno
Da 4,5 kW a 6 kW91,89 €151,67 €/anno
02 8295 8097Vuoi aumentare i kW del contatore?
Vuoi aumentare i kW del contatore?

Il costo dell'aumento di potenza è di 61,26 €/kW, più un eventuale costo della pratica.

Come cambiare la potenza del contatore?

Per cambiare la potenza del contatore, puoi inviare la richiesta al tuo fornitore di energia elettrica. Alcuni mettono a disposizione il portale web, attraverso cui fare richiesta di variazione del contratto, in altri casi dovrai contattare il servizio clienti.

Il tuo fornitore entro 2 giorni deve contattare la società di distribuzione, incaricata di gestire il contatore. L'operazione prevede un costo che varia a seconda del fornitore, tuttavia in ogni caso ci sono dei costi fissi che il distributore addebita al fornitore.

Quanto costa aumentare la potenza del contatore in bolletta?

Quanto pago per aumentare la potenza del contatore luce?

3 kW per una casa standard

Ci siamo quasi, stiamo cercando i dati

Aumentare la potenza del contatore

Relativamente all'aumento di potenza, ad aprile 2017 è stato deciso che il contributo fisso amministrativo in €/kW non sarà dovuto qualora l’aumento di potenza sia stato preceduto da una riduzione della stessa in questi 2 anni o verrà restituito qualora il cliente decida di rinunciare alla potenza aggiuntiva precedentemente richiesta.

Costo per variare la potenza del contatore

I costi per variare la potenza del contatore variano se ti trovi nel mercato libero o ancora nel servizio di maggior tutela (in quanto cliente vulnerabile) o nelle tutele graduali.

Mercato libero

  • Una quota di servizio determinata dal fornitore, che dovrà versare al distributore un contributo per la richiesta (77,49 euro per le utenze in bassa tensione; 61,26 euro per le utenze domestiche se il nuovo livello supera 6 kW).

Maggior Tutela (clienti vulnerabili)

  • 23 € contributo fisso;
  • Un contributo al distributore.

Cos'è il fattore K?

Il fattore K è un coefficiente utile per calcolare il consumo reale effettuato, questo è spesso utilizzato in casi di contatori con potenze molto elevate.

Tornare alla potenza precedente: come funziona?

Che tu abbia aumentato o diminuito la potenza del tuo contatore luce, può capitare di scoprire che quella nuova non vada bene per le tue esigenze di consumo.

Questa operazione può essere o meno gratuita a seconda di chi richiede la nuova modifica, come stabilito dalla normativa 568 2019 articolo 8bis.2:

  • Se sei stato tu a richiedere la modifica precedente, non solo non sarà imposta alcun costo, ma riceverai in bolletta lo storno del costo precedente (fatta eccezione per l'eventuale quota distributore legata agli oneri amministrativi);
  • Se è stato il precedente intestatario della fornitura, dovrai pagare nuovamente la modifica secondo quanto definito sopra.

Potenza impegnata, contrattuale e richiesta: che differenza c'è?

In realtà potenza impegnata, contrattuale e richiesta sono tutti sinonimi e stanno ad indicare il livello di potenza che il cliente ha deciso di attivare sottoscrivendo il contratto di fornitura. Concetto diverso è invece quello di potenza disponibile, ossia il livello massimo di potenza che è possibile utilizzare su un determinato contatore.

La potenza del contatore è una caratteristica fondamentale della fornitura. Si misura in chilowatt (kW) ed è indicata nella bolletta, in genere nella prima o nella seconda pagina, all'interno della sezione "Tipologia di contratto" oppure nei "Dati di fornitura". Nel riquadro sarà indicata sia la potenza contrattuale impegnata sia la potenza disponibile, solitamente pari al 10% in più rispetto a quella contrattuale.

Se la tua potenza contrattuale non è più sufficiente, puoi contattare il tuo fornitore e richiedere un aumento. Il modo più veloce per farlo è quello di aprire una richiesta online tramite la tua area clienti.

Pensi di pagare troppo in bolletta?

Scopri quali sono le tariffe più vantaggiose del mese.

Come calcolare la potenza contrattuale senza una bolletta?

Se non hai una bolletta della luce perché ad esempio stai traslocando in una nuova casa, è possibile fare una stima della potenza necessaria in base alle caratteristiche dell'abitazione. La potenza impegnata è definita al momento della stipula del contratto di fornitura di energia elettrica e va stimata in funzione degli elettrodomestici presenti in casa.

Dal 2017 la scelta della potenza per il contatore domestico non è più limitata a soli quattro scaglioni (1,5 kW - 3 kW - 4,5 kW - 6 kW). Per garantire la selezione del valore di potenza più adatta, puoi scegliere tra un maggior numero di livelli di potenza.

La scala inizia da 0,5 kW ma procede a scatti di 0,5 kW per le fasce domestiche, rispetto alla passata gradualità di 1,5 kW. In altre parole, un utente domestico potrà optare anche per un livello di potenza pari a 4 kW o 3,5 kW.

Per valori superiori l'utenza viene attivata in trifase e i limiti degli scaglioni procedono a passi di 1 kW. In ogni caso è il distributore che detta le condizioni per i nuovi allacciamenti, limitando a volte la potenza massima impegnata.

Secondo l'articolo 8 della delibera ARERA 654/2015/R/eel del dicembre 2015 il distributore può decidere di installare dei limitatori di potenza prelevata, per evitare che si superi la soglia di potenza impegnata o, in caso di superamenti sistematici (effettuati più volte in almeno 2 mesi distinti dell'anno solare), può procedere a un aumento di potenza coatto, ovvero un aumento automatico e unilaterale della potenza del tuo contatore.

I costi per l'aumento di potenza coatto ti verranno poi addebitati in bolletta nel caso in cui la tua potenza in Franchigia corrisponda alla potenza disponibile.

Vuoi aumentare la potenza del tuo contatore?

Parla con un esperto di Selectra  per ottenere tutte le informazioni necessarie per cambiare la potenza del contatore, il servizio è gratuito e senza impegno.

02 8295 8097  02 8295 8097

Potenza in Franchigia, cos'è?

La potenza in franchigia è la potenza che il distributore mette a disposizione al momento dell'installazione del contatore. Non necessariamente corrisponde alla potenza disponibile.

Se non sai quale potenza scegliere per il tuo contatore della luce, ti aiutiamo noi: guarda il video realizzato da Selectra.

Vivi in un normale appartamento?

Per una normale utenza domestica la potenza impegnata è di 3 kW mentre quella disponibile è pari a 3 + il 10% di tolleranza, ovvero 3,3 kW.

Passare da 3kW a 4kW: come cambia la bolletta della luce

L'aumento di potenza del contatore cambia la spesa in bolletta, aumentando il valore della spesa per il trasporto e la gestione del contatore.

Se ti stai domandando di quanto aumenta la spesa perché hai il timore che passando da 3kW a 4kW la tua bolletta possa lievitare di molto, troverai la risposta usando questo semplice strumento.

Quanto pagherò di più in bolletta se aumento la potenza del contatore?

3 kW per una casa standard

Ci siamo quasi, stiamo cercando i dati

Trovi altri esempi del totale della spesa in bolletta con diverse potenza nella tabella. Per meglio diversificare i dati abbiamo preso in considerazione due tipologie di utenti: un utente con consumi pari a 2700 kWh e uno con consumi pari a 3500 kWh.

Vediamo come cambia la spesa totale in bolletta con un contatore da 3, 4 o 6 kW, presupponendo un prezzo fisso monorario corrispondente alla tariffa di maggior tutela nel trimestre corrente (II trimestre 2022).

Quanto pago con il mio contatore? Esempi a 3 kW, 4,5 kW e 6 kW
Potenza impegnataSpesa per consumo
2700 kWh
Spesa per consumo
3500 kWh
3 kW1.726,60€2.228,07€
4,5 kW1.803,51€ (var% 4,45%)2.285,01€ (var% 2,56%)
6 kW1.836,97€ (var% 1,86%)2.318,47€ (var% 1,46%)

Fonte: dati elaborazione ARERA

Come puoi constatare in corrispondenza di consumi energetici più elevati (3500 kWh) la bolletta aumenta con percentuali più basse. Questo grazie alla Riforma della tariffa TD di rete che ha l'obiettivo di sensibilizzare gli utenti ad adottare comportamenti energetici più moderni e di minor impatto sulla rete elettrica attraverso l'utilizzo di elettrodomestici con maggior efficienza (installazione di pannelli fotovoltaici, pompe di calore, ecc).

Quanto tempo ci vuole per l'aumento di potenza?

Anche le tempistiche dipendono dalla complessità dei lavori. In generale, per gli interventi più semplici (che avvengono esclusivamente sul contatore e in telegestione) il distributore locale deve aumentare la potenza entro 5 giorni lavorativi dalla data in cui ha ricevuto, tramite il fornitore, la richiesta del cliente.

Nel caso di lavori complessi all'impianto sarà necessario il sopralluogo di un tecnico del distributore che stabilirà la difficoltà dei lavori. Dopo il sopralluogo, riceverai tramite il fornitore un preventivo ad-hoc del distributore locale, inviato entro 15 giorni lavorativi dalla data di ricezione della richiesta (inoltrata dal venditore al distributore entro max 2 giorni lavorativi).

All'interno del preventivo troverai tempi e costi di esecuzione della prestazione, che possono variare dai 10 ai 50 giorni lavorativi. Sostanzialmente, parliamo di circa 2 mesi di tempi massimi di attesa, dalla richiesta fino all'esecuzione.

Da cosa dipende la potenza del contatore?

La potenza disponibile è il livello di potenza indicato nel contratto e rappresenta il limite massimo di potenza che possiamo assorbire dalla rete elettrica. Se superiamo questo valore il contatore scatta e in questo caso è necessario spegnere qualche elettrodomestico o apparecchio e successivamente riattivare l'interruttore posto sul contatore della luce.

ATTENZIONE!

La potenza del nostro contatore dipende dal numero e dal tipo di elettrodomestici presenti in casa.

Per calcolare la potenza istantanea, si sommano le potenze dei singoli apparecchi che sono accesi nello stesso tempo e, ad esempio, con una comune potenza di 3 kW spesso non è possibile accendere due elettrodomestici contemporaneamente (es. lavatrice e lavastoviglie) , perché i 3 kW non sono sufficienti e il contatore scatta dopo pochi minuti.

Come determinare la potenza necessaria per la casa?

Di seguito sono riportati vari profili di consumo e la potenza a essi potenzialmente associabile.

  1. Piccole abitazioni sprovviste degli elettrodomestici comuni: rustico dotato di frigorifero e illuminazione
    Potenza consigliata 1,5 kW
  2. La maggior parte delle utenze domestiche ha bisogno di questa potenza: casa di 100 m² con 3-4 persone, dotata di elettrodomestici di base
    Potenza consigliata 3 kW
  3. Nel caso in cui ci sia la presenza di più condizionatori, congelatore, scaldabagno: casa di 120 m² con 4 persone, elettrodomestici di base più condizionatori, scaldabagno
    Potenza consigliata 4,5 kW
  4. Grandi abitazioni con apparecchiature elettriche come asciugatrice, cucina elettrica, pompa di calore, ecc.: casa dotata di elettrodomestici di base più pompa di calore
    Potenza consigliata 6 kW
  5. Casi particolari con apparecchiature elettriche specifiche: presenza di piscine riscaldate o di macchinari energivori
    Potenza consigliata >6 kW

Quando è necessario un aumento di potenza a 6 kW?

Un contatore domestico con una potenza da 6 kW può essere necessario nel caso in cui l'immobile sia particolarmente grande, a più piani o anche una villetta indipendente con elettrodomestici energivori.

In generale, quindi, avrai bisogno di un contatore da 6 kW per una casa di grandi dimensioni, con la presenza di una combinazione di elettrodomestici: cucina elettrica, piscina riscaldata, asciugatrice, 4 o più condizionatori, ecc.

Valuta attentamente il passaggio a una potenza così elevata, poiché nella maggior parte dei casi è sufficiente aumentare la potenza del tuo contatore luce da 3 a 4,5 kW, evitando così di incorrere in un aumento della quota potenza in bolletta.

La bolletta della luce dipende dalla potenza del contatore?

Prima della riforma tariffaria, la scelta del livello di potenza e la tipologia di contratto incidevano sui costi in bolletta. Dal 2017, per la sola tariffa di rete viene eliminata ogni progressività e ogni distinzione tra clienti domestici e non.

Dopo oltre 40 anni, viene infatti soppressa la vecchia differenziazione tra tariffa D2 (residenti fino a 3 kW) e Tariffa D3 (residenti con più di 3kW e non residenti), al suo posto nasce la tariffa di rete TD, indistinta per i clienti domestici e non e variabile solo in ragione della potenza impegnata e del kWh prelevato dalla rete dal singolo cliente.

Quanto incide la quota potenza in bolletta?

Il livello di potenza determina un costo fisso il cui importo è indipendente dai tuoi consumi.

La quota potenza all'interno della bolletta, varia solo in base ai kW del contatore e non in base al consumo. Questo importo, che è compreso all'interno dei servizi di rete, con la nuova tariffa TD è pari a 0,55 €/kW/mese, sia per le utenze domestiche residenti che per quelle non residenti.

Poniamo l'esempio di un classico contatore domestico da 3 kW: con una potenza impegnata e il prezzo della quota potenza a 0,55 €/kW/mese, il valore della quota potenza in bolletta mensile sarà 3 x 0,55 = 1,65 €, per un totale di 19,8 €/anno.

Precedentemente all'introduzione della riforma elettrica del 2017, la quota potenza assumeva valori differenti a seconda del tipo di tariffa.

TariffeQuota potenza - costo fisso in bolletta
Nuova Tariffa TDLa quota potenza è pari a 19,8 €/anno per tutti gli utenti con un classico contatore da 3 kW (0,55 € x 3 kW x 12 mesi).
Tale spesa la ritrovi tra le spese per il trasporto e gestione del contatore.
Ex tariffa D2
residente
ca. 7 € a kW per un totale di 21 € all'anno
Ex tariffa D3
non residente

ca. 17 € a kW quindi:

  • con 3 kW ca. 50 € all'anno
  • con 4,5 kW ca. 73 € all'anno
  • con 6 kW ca. 98 € all'anno

Il contatore elettronico indica la potenza impegnata?

Il contatore elettronico fornisce diverse informazioni sulla fornitura di energia, tra cui:

La maggior parte dei contatori elettronici della luce nel display indicano solo la potenza istantanea in kW. Questo valore equivale alla potenza che stiamo assorbendo in quel preciso momento.

La potenza istantanea viene registrata e aggiornata ogni 2 minuti. Con questo dato si può controllare ad esempio quanta potenza assorbe un determinato apparecchio spegnendo tutti gli altri, per semplice curiosità o in modo tale da acquisire una maggiore consapevolezza dei consumi.

Altri modelli di contatore elettronico visualizzano sul display anche la potenza disponibile; schiacciando più volte il pulsante grigio accanto al display il quarto valore indica l'ora corrente e la Pdis (potenza disponibile).

Se nel tuo contatore, dopo che è scattato, leggi la scritta "distacco imposto supero potenza" è probabile che ti serva aumentarne la potenza.

Se sei interessato all'aumento della potenza del contatore, potresti essere interessato ad approfondire i seguenti argomenti:

Ti potrebbe interessare anche