Potenza Contatore Energia Elettrica: Costi e Tempistiche per l'aumento

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aumento potenza contatore
Il contatore della Luce scatta sempre? Allora è meglio chiedere un aumento di potenza! Come fare e costi

La potenza del contatore di un'utenza domestica residente è di solito 3 kW. Ma laddove in casa fossero presenti elettrodomestici energivori, come caldaia elettrica, forno elettrico, cucina a induzione, pompa di calore, ecc. potrebbe servire aumentare la potenza del contatore luce a 4,5 kW o anche a 6 kW.

Quanto costa aumentare la potenza di un contatore: da 3 kW a 4,5 o 6 kW - 2024
Aumento di potenza Costi fissi per l'aumento* Costi in bolletta per quota potenza
Da 3 kW a 4,5 kW 86,77 € 92,34 €/anno
Da 3 kW a 6 kW 173,55 € 123,12 €/anno
Da 4,5 kW a 6 kW 86,77 € 123,12 €/anno
Vuoi aumentare i kW del contatore?

Il costo dell'aumento di potenza è stato ridotto a 61,26 €/kW fino a dicembre 2023 per le utenze domestiche, dopodiché tornerà al prezzo di 77,49 €/kW , in aggiunta ad una eventuale contributo fisso amministrativo di 0€/kW  che il distributore attribuisce al fornitore.

Come faccio a sapere che potenza ha il mio contatore?

Quale potenza ha il tuo contatore?

Il contatore è lo strumento che serve a misurare il flusso di energia elettrica che viene utilizzata dal cliente finale e fornisce informazioni relative alla fornitura di energia, tra cui:

Tuttavia spesso si confonde il concetto di potenza impegnata con quello di potenza disponibile e non sempre è chiaro a chi rivolgersi per effettuare un cambio di potenza, soprattutto quando la corrente salta spesso in casa. Analizziamolo insieme.

Quanto costa aumentare la potenza del contatore in bolletta?

Quanto pago per aumentare la potenza del contatore luce?

3 kW per una casa standard

Ci siamo quasi, stiamo cercando i dati

Potenza impegnata, contrattuale e richiesta: che differenza c'è?In realtà potenza impegnata, contrattuale e richiesta sono tutti sinonimi e stanno ad indicare il livello di potenza che il cliente ha deciso di attivare sottoscrivendo il contratto di fornitura. Concetto diverso è invece quello di potenza disponibile, ossia il livello massimo di potenza che è possibile utilizzare su un determinato contatore.

La potenza del contatore è una caratteristica fondamentale della fornitura. Si misura in chilowatt (kW) ed è indicata nella bolletta, in genere nella prima o nella seconda pagina, all'interno della sezione "Tipologia di contratto" oppure nei "Dati di fornitura". Nel riquadro sarà indicata sia la potenza contrattuale impegnata sia la potenza disponibile, solitamente pari al 10% in più rispetto a quella contrattuale.

Se la tua potenza contrattuale non è più sufficiente, puoi contattare il tuo fornitore e richiedere un aumento. Il modo più veloce per farlo è quello di aprire una richiesta online tramite la tua area clienti. Ad esempio se sei un cliente Eni Gas Luce (ora Plenitude), ti basterà collegarti a My Eni ed entrare nel menù "I miei prodotti", poi "Luce e gas", cliccare su "Richiedi variazioni contrattuali" ed infine "Variazione della potenza contrattuale per la luce".

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Come richiedere l'aumento di potenza?

Hai bisogno di richiedere l'aumento di potenza al tuo fornitore? Ecco i principali:

Non hai una bolletta? Calcola la potenza contrattuale!

Se non hai una bolletta della luce perché ad esempio stai traslocando in una nuova casa, è possibile fare una stima della potenza necessaria in base alle caratteristiche dell'abitazione. La potenza impegnata è definita al momento della stipula del contratto di fornitura di energia elettrica e va stimata in funzione degli elettrodomestici presenti in casa.

Dal 2017 la scelta della potenza per il contatore domestico non è più limitata a soli quattro scaglioni (1,5 kW - 3 kW - 4,5 kW - 6 kW). Per garantire la selezione del valore di potenza più adatta, il cliente finale può scegliere tra un maggior numero di livelli di potenza.

  • La scala inizia da 0,5 kW ma procede a scatti di 0,5 kW per le fasce domestiche, rispetto alla passata gradualità di 1,5 kW. In altre parole, un utente domestico potrà optare anche per un livello di potenza pari a 4 kW o 3,5 kW.

Per valori superiori l'utenza viene attivata in trifase ed i limiti degli scaglioni procedono a passi di 1 kW. In ogni caso è il distributore che detta le condizioni per i nuovi allacciamenti, limitando a volte la potenza massima impegnata.

Secondo l'articolo 8 della delibera ARERA 654/2015/R/eel del dicembre 2015 il distributore può decidere di installare dei limitatori di potenza prelevata, per evitare che si superi la soglia di potenza impegnata o, in caso di superamenti sistematici (effettuati più volte in almeno 2 mesi distinti dell'anno solare), può procedere ad un aumento di potenza coatto, ovvero un aumento automatico ed unilaterale della potenza del tuo contatore. I costi per l'aumento di potenza coatto ti verranno poi addebitati in bolletta nel caso in cui la tua potenza in Franchigia corrisponda alla potenza disponibile.

Potenza in Franchigia, cos'è? La potenza in franchigia è la potenza che il distributore mette a disposizione al momento dell'installazione del contatore. Non necessariamente corrisponde alla potenza disponibile.

Se non sai quale potenza scegliere per il tuo contatore della luce, ti aiutiamo noi: guarda il nostro video e ti forniremo alcuni consigli utili per capire quale potenza è necessaria per la una abitazione.

Vivi in un normale appartamento? Per una normale utenza domestica la potenza impegnata è di 3 kW mentre quella disponibile è pari a 3 + il 10% di tolleranza, ovvero 3,3 kW.

cambio potenza

Qual è la potenza ottimale per un contatore domestico?

Quanto costa cambiare la potenza del contatore?

Hai aggiunto dei nuovi elettrodomestici in casa e hai bisogno di un aumento di potenza del contatore di energia elettrica? La potenza del contatore è troppo elevata per i tuoi consumi? Richiedi al fornitore un cambio di potenza del contatore!

La nuova riforma della tariffa elettrica introduce dei cambiamenti anche per quanto riguarda il cambio di potenza del contatore della luce. Oltre all'introduzione di un maggiore numero di livelli di potenza, a partire dal 1° aprile 2017, è stata introdotta una riduzione dei costi una tantum per effettuare il cambio di potenza:

Aumentare la potenza del contatore

Relativamente all'aumento di potenza, ad aprile 2017 è stato deciso di eliminare per i due anni successivi il contributo fisso amministrativo (il cui importo è riportato nella tabella qui di seguito) e di ridurre di circa il 20% il contributo previsto per ogni kW di potenza aggiunto. In più tale contributo in €/kW non sarà dovuto qualora l’aumento di potenza sia stato preceduto da una riduzione della stessa in questi 2 anni o verrà restituito qualora il cliente decida di rinunciare alla potenza aggiuntiva precedentemente richiesta.

  • Clienti mercato tutelato
    • Un contributo fisso amministrativo di 0 € richiesto dal distributore (eliminato fino a dicembre 2023 per le utenze domestiche);
    • Una quota potenza pari a 77,49 €/kW relativa alla potenza aggiuntiva richiesta (ridotta a 61,26 per le utenze domestiche fino al 31 dicembre 2023 se il nuovo livello non è superiore a 6kW);
    • Un contributo fisso di 23 €, per la gestione della pratica del fornitore.
  • Clienti mercato libero
    • ​Il costo dipende dalle singole condizioni contrattuali, fatto salvo che il distributore imputa comunque al fornitore 0 € di contributo amministrativo (eliminato per le utenze domestiche fino al 31 dicembre 2023);
    • La quota per la potenza aggiuntiva 77,49 €/kW (ridotta a 61,26 €/kW per le utenze domestiche fino al 31 dicembre 2023).

Dunque sia gli utenti domestici del mercato libero che tutelato non pagheranno più il contributo di 26 € e usufruiranno di uno sconto del 20% sul contributo previsto per ogni kW di potenza aggiuntiva richiesta.
Questo contributo che, per i clienti della maggior tutela ammonta a 77,49 €/kW, da aprile 2017 è stato ridotto ad esempio a 61,26 € per l’aumento di 1 kW. Questa riduzione dei costi avrà validità fino a dicembre 2023, in seguito alla pressione degli operatori affinché l’Autorità fissasse un periodo di sconto transitorio onde evitare ingiustificate variazioni di potenza e disparità di trattamento tra i clienti finali del mercato libero.

Cos'è il fattore K? Il fattore K è un coefficiente utile per calcolare il consumo reale effettuato, questo è spesso utilizzato in casi di contatori con potenze molto elevate.

Diminuire la potenza del contatore

Per la diminuzione di potenza, sia nel mercato libero che nel Servizio di Maggior Tutela, fino a dicembre 2023 verrà eliminato il contributo fisso amministrativo (riportato nella tabella di seguito) mentre mancano i costi per la quota potenza, presenti solo in caso di aumento dei kW. 

  • Clienti mercato tutelato
    • Un contributo fisso amministrativo di 0 € richiesto dal distributore
    • Un contributo fisso di 23 €
  • Clienti mercato libero
    • Il costo dipende dalle singole condizioni contrattuali, fatto salvo che il distributore imputa comunque al fornitore i 0 € di contributo fisso

Tornare alla potenza precedente: come funziona?

Che tu abbia aumentato o diminuito la potenza del tuo contatore luce, può capitare di scoprire che quella nuova non vada bene per le tue esigenze di consumo. Questa operazione può essere o meno gratuita a seconda di chi richiede la nuova modifica, come stabilito dalla normativa 568 2019 articolo 8bis.2:

  • Se sei stato tu a richiedere la modifica precedente, non solo non sarà imposta alcun costo, ma riceverai in bolletta lo storno del costo precedente (fatta eccezione per l'eventuale quota distributore legata agli oneri amministrativi);
  • Se è stato il precedente intestatario della fornitura, dovrai pagare nuovamente la modifica secondo quanto definito sopra.

Esempio pratico:

Mario ha aumentato la potenza del suo contatore da 3 kW a 4,5 kW, poiché aveva installato dei nuovi elettrodomestici in più.
Dopo un po' di tempo, se ne va a vivere in Germania e chiude il suo contatore prima di lasciare casa.
In casa entra Lorenzo, che non ha bisogno della potenza scelta da Mario e chiede di diminuirla nuovamente a 3 kW.
A differenza di Mario, che avrebbe ricevuto gratuitamente l'operazione, se la richiesta arriverà da Lorenzo, questi dovrà pagare il costo della diminuzione di potenza per il suo contatore.

Passare da 3kW a 4kW: come cambia la bolletta della luce

Aumentare la potenza del contatore aumenta la spesa in bolletta? La risposta è affermativa!
L'aumento di potenza del contatore cambia la spesa in bolletta, aumentando il valore della spesa per il trasporto e la gestione del contatore. Se ti stai domandando di quanto aumenta la spesa perché hai il timore che passando da 3kW a 4kW la tua bolletta possa lievitare di molto, troverai la risposta usando questo semplice strumento.

Quanto pagherò di più in bolletta se aumento la potenza del contatore?

3 kW per una casa standard

Ci siamo quasi, stiamo cercando i dati

Trovi altri esempi del totale della spesa in bolletta con diverse potenza nella tabella. Per meglio diversificare i dati abbiamo preso in considerazione due tipologie di utenti: un utente con consumi pari a 2700 kWh ed uno con consumi pari a 3500 kWh. Vediamo come cambia la spesa totale in bolletta con un contatore da 3, 4 o 6 kW, presupponendo un prezzo fisso monorario corrispondente alla tariffa di maggior tutela nel trimestre corrente (II trimestre 2022).

Quanto pago con il mio contatore? Esempi a 3 kW, 4,5 kW e 6 kW
Potenza impegnata Spesa per consumo 2700 kWh Var% Spesa per consumo 3500 kWh Var%
3 kW 1.726,60€ - 2.228,07€ -
4,5 kW 1.803,51€ 4,45% 2.285,01€ 2,56%
6 kW 1.836,97€ 1,86% 2.318,47€ 1,46%

Fonte: dati elaborazione ARERA

Vuoi conoscere l'aumento di prezzo nella tua specifica bolletta? Chiama ora Chiama ora Prendi appuntamento .

Come puoi constatare in corrispondenza di consumi energetici più elevati (3500 kWh) la bolletta aumenta con percentuali più basse. Questo grazie alla Riforma della tariffa TD di rete che ha l'obiettivo di sensibilizzare gli utenti ad adottare comportamenti energetici più moderni e di minor impatto sulla rete elettrica attraverso l'utilizzo di elettrodomestici con maggior efficienza (installazione di pannelli fotovoltaici, pompe di calore, ecc).

In bolletta ogni utente paga una quota in base alla potenza impegnata, pari a 20,52 €/kW all'anno nel 2023. Una volta aumentata la potenza del contatore quindi il costo in bolletta per quota potenza sarà, ad esempio, pari a 123,12 €/anno per un contatore con potenza impegnata di 6kW.

Quanto tempo ci vuole per l'aumento di potenza?

Anche le tempistiche dipendono dalla complessità dei lavori. In generale, per gli interventi più semplici (che avvengono esclusivamente sul contatore ed in telegestione) il distributore locale deve aumentare la potenza entro 5 giorni lavorativi dalla data in cui ha ricevuto, tramite il fornitore, la richiesta del cliente.

Nel caso di lavori complessi all'impianto, le tempistiche possono essere più lunghe, o all'aumento di tensione da monofase a trifase, sarà necessario il sopralluogo di un tecnico del distributore che stabilirà la difficoltà dei lavori. Dopo il sopralluogo, il cliente riceverà tramite il fornitore un preventivo ad-hoc del distributore locale, inviato entro 15 giorni lavorativi dalla data di ricezione della richiesta (inoltrata dal venditore al distributore entro max 2 giorni lavorativi). All'interno del preventivo troverai tempi e costi di esecuzione della prestazione, che possono variare dai 10 ai 50 giorni lavorativi. Sostanzialmente, parliamo di circa 2 mesi di tempi massimi di attesa, dalla richiesta fino all'esecuzione.

Da cosa dipende la potenza del contatore?

La potenza disponibile è il livello di potenza indicato nel contratto e rappresenta il limite massimo di potenza che possiamo assorbire dalla rete elettrica. Se superiamo questo valore il contatore scatta ed in questo caso è necessario spegnere qualche elettrodomestico o apparecchio e successivamente riattivare l'interruttore posto sul contatore della luce. 

ATTENZIONE! La potenza del nostro contatore dipende dal numero e dal tipo di elettrodomestici presenti in casa.

Per calcolare la potenza istantanea, si sommano le potenze dei singoli apparecchi che sono accesi nello stesso tempo e, ad esempio, con una comune potenza di 3 kW spesso non è possibile accendere due elettrodomestici contemporaneamente ( es. lavatrice e lavastoviglie) , perché i 3 kW non sono sufficienti ed il contatore scatta dopo pochi minuti.

Passare da 3 a 4,5 kW conviene? Consigli pratici per aumentare la potenza del contatore

Come determinare la potenza necessaria per la casa?

Di seguito sono riportati vari profili di consumo e la potenza ad essi potenzialmente associabile. La tabella si riferisce agli ex scaglioni di potenza, ricorda infatti che dal 2017 puoi optare per valori intermedi, procedendo per intervalli di 0,5 kW, come ad esempio 2 kW o 2,5 kW oppure 5 kW, ecc.

  1. Piccole abitazioni sprovviste degli elettrodomestici comunirustico dotato di frigorifero e illuminazione
    Potenza consigliata 1,5 kW
  2. La maggior parte delle utenze domestiche ha bisogno di questa potenza: casa di 100 m² con 3-4 persone, dotata di elettrodomestici di base
    Potenza consigliata 3 kW
  3. Nel caso in cui ci sia la presenza di più condizionatori, congelatore, scaldabagno: casa di 120 m² con 4 persone, elettrodomestici di base più condizionatori, scaldabagno
    Potenza consigliata 4,5 kW
  4. Grandi abitazioni con apparecchiature elettriche come asciugatricecucina elettricapompa di calore, ecc.: casa dotata di elettrodomestici  di base più pompa di calore
    Potenza consigliata 6 kW
  5. Casi particolari con apparecchiature elettriche specifichepresenza di piscine riscaldate o di macchinari energivori
    Potenza consigliata Più di 6 kW

Chiedi un consiglio sulla potenza giusta in base ai tuoi consumi Chiama il numero 02 8295 8097 oppure puoi farti richiamare gratuitamente, un esperto di Selectra ti aiuterà a scegliere la tariffa più adatta a te.

Quanto consumano gli elettrodomestici di casa?

Ogni apparecchio ha una storia a sé perché ci sono grosse differenze tra elettrodomestici non solo in base alle dimensioni e alla potenza, ma anche in base alla classe energetica di appartenenza. Gli elettrodomestici che consumano più elettricità sono quelli che producono calore e che posseggono una resistenza elettrica per tale scopo, come per esempio stufe elettriche, forni, scaldabagno, fornelli elettrici…

Aumento potenza contatore 6 kW: quando è necessario?

Un contatore domestico con una potenza da 6 kW può essere necessario nel caso in cui l'immobile sia particolarmente grande, a più piani o anche una villetta indipendente con elettrodomestici energivori.

In generale, quindi, avrai bisogno di un contatore da 6 kW per una casa di grandi dimensioni, con la presenza di una combinazione dei seguenti elettrodomestici: cucina elettrica, piscina riscaldante, asciugatrice, 4 o più condizionatori, ecc.

Valuta attentamente il passaggio ad una potenza così elevata, poiché nella maggior parte dei casi è sufficiente aumentare la potenza del tuo contatore luce da 3 a 4,5 kW, evitando così di incorrere in un aumento della quota potenza in bolletta, derivante appunto dalla potenza del tuo contatore.

La bolletta della luce dipende dalla potenza del contatore?

Prima della riforma tariffaria, la scelta del livello di potenza e la tipologia di contratto incidevano sui costi in bolletta. Dal 2017, per la sola tariffa di rete viene eliminata ogni progressività e ogni distinzione tra clienti domestici e non.  Dopo oltre 40 anni, viene infatti soppressa la vecchia differenziazione tra tariffa D2 (residenti fino a 3 kW) e Tariffa D3 (residenti con più di 3kW e non residenti), al suo posto nasce la tariffa di rete TD, indistinta per i clienti domestici e non e variabile solo in ragione della potenza impegnata e del kWh prelevato dalla rete dal singolo cliente.

Vuoi sapere di più sulla riforma tariffaria? Leggi l'approfondimento completo: "Energia elettrica: la Tariffa TD per i servizi di rete".

Quota potenza in bolletta: quanto incide?

Il livello di potenza determina un costo fisso il cui importo è indipendente dai tuoi consumi.

La quota potenza all'interno della bolletta, varia solo in  base ai kW del contatore e non in base al consumo. Questo importo, che è compreso all'interno dei servizi di rete, con la nuova tariffa TD è pari a 0,55 €/kW/mese, sia per le utenze domestiche residenti che per quelle non residenti.

Poniamo l'esempio di un classico contatore domestico da 3 kW: con una potenza impegnata e il prezzo della quota potenza a 0,55 €/kW/mese, il valore della quota potenza in bolletta mensile sarà 3 x 0,55 = 1,65 €, per un totale di 19,8 €/anno.

Precedentemente all'introduzione della riforma elettrica del 2017, la quota potenza assumeva valori differenti a seconda del tipo di tariffa.

Tariffe Quota potenza - costo fisso in bolletta
Nuova Tariffa TD La quota potenza è pari a 19,8 €/anno per tutti gli utenti con un classico contatore da 3 kW (0,55 € x 3 kW x 12 mesi).
Tale spesa la ritrovi tra le spese per il trasporto e gestione del contatore.
Ex tariffa D2
residente
ca. 7 € a kW per un totale di 21 € all'anno
Ex tariffa D3
non residente
ca. 17 € a kW quindi:
  • con 3 kW ca. 50 € all'anno
  • con 4,5 kW ca. 73 € all'anno
  • con 6 kW ca. 98 € all'anno

Il contatore elettronico indica la potenza impegnata?

Potenza impegnata

La maggior parte dei contatori elettronici della luce sono di proprietà di e-distribuzione (ex Enel Distribuzione) o di altre società di distribuzione, ma spesso il modello è lo stesso, e nel display indicano solo la potenza istantanea in kW. Questo valore equivale alla potenza che stiamo assorbendo in quel preciso momento.

La potenza istantanea viene registrata e aggiornata ogni 2 minuti. Con questo dato si può controllare ad esempio quanta potenza assorbe un determinato apparecchio spegnendo tutti gli altri, per semplice curiosità o in modo tale da acquisire una maggiore consapevolezza dei consumi.

Altri modelli di contatore elettronico, come ad esempio quello di Areti (società di distribuzione del gruppo Acea) operativa nella zona di Roma, visualizza sul display anche la potenza disponibile; schiacciando più volte il pulsante grigio accanto al display il quarto valore indica l'ora corrente e la Pdis (potenza disponibile).

Se nel tuo contatore, dopo che è scattato, leggi la scritta "Distacco imposto supero potenza" è probabile che ti serva aumentarne la potenza.

Come cambiare la potenza del contatore?

Per cambiare la potenza del contatore, è possibile inviare la richiesta al proprio fornitore di energia elettrica. Alcuni fornitori mettono a disposizione il portale web, attraverso cui fare richiesta di variazione del contratto, in altri casi dovrai contattare il servizio clienti

Il momento del cambio potenza contatore è ottimo per scegliere la tariffa più conveniente del momento sul mercato. Un nostro consulente può aiutarti con la burocrazia delle pratiche e al tempo stesso può farti risparmiare in bolletta!

Chiama oraChiama ora Prendi un appuntamento, un esperto di Selectra ti aiuterà a scegliere la tariffa più adatta a te.

Se invece decidi di inoltrare la richiesta al tuo attuale fornitore, quest'ultimo entro 2 giorni deve contattare la società di distribuzione, incaricata di gestire il contatore. L'operazione prevede un costo che varia a seconda del fornitore, tuttavia in ogni caso ci sono dei costi fissi che il distributore addebita al fornitore.

Se sei interessato all'aumento della potenza del contatore, potresti essere interessato ad approfondire i seguenti argomenti:

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