Come riattaccare la corrente in casa?
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In questo articolo analizziamo tutti i possibili casi in cui il cliente finale deve riattaccare l'elettricità perchè la fornitura di energia elettrica è stata interrotta.
Può accadere in concomitanza con un trasloco, perchè il precedente inquilino ha disdetto il contratto, oppure per un guasto alla rete, o per morosità o ancora perché semplicemente è saltato il contatore.
Vediamo cosa fare in tutte queste diverse situazioni.
- L'essenziale
- Il contratto delle utenze di luce o gas non si può trasferire da una casa all'altra;
- Se i contatori non sono attivi, bisognerà fare il subentro;
- Ti serve aiuto? Chiama lo 010.848.01.61 (lun-ven dalle 8 alle 21 e sab dalle 9 alle 19) o utilizza il servizio di richiamata gratuita per attivare luce e gas.
Sto traslocando in una casa dove il contatore è stato chiuso
Se ti stai spostando in una nuova casa dove non c'è elettricità ma c'è il contatore, vuol dire che questo è stato chiuso ed è necessario sottoscrivere un contratto di energia elettrica per poter ripristinare l'alimentazione. Puoi farlo contattandoci allo 010 848 01 61, un nostro consulente ti aiuterà nelle procedure di subentro al prezzo luce più conveniente del mercato.
Quanto tempo serve per riattaccare la corrente?
Il tempo standard per attivare una fornitura dopo un'interruzione è di una settimana da quando hai stipulato il contratto con un fornitore. Questo è valido se l'utenza in questione è libera, infatti in caso di cambio fornitore ad esempio, sono necessari 2 mesi.
In entrambi i casi ti consigliamo di sottoscrivere un contratto di energia elettrica almeno 15 giorni prima del tuo arrivo nella nuova casa, per essere sicuri di non rimanere senza elettricità a trasferimento completato.
Se sei in procinto di traslocare e ti accorgi all'ultimo momento, (in alcuni casi all'arrivo nella nuova casa) la procedura è la stessa, ovviamente prima firmi un contratto prima verrà attivata la fornitura.
Di che cosa ho bisogno per sottoscrivere un contratto di energia elettrica?
Per poter firmare un contratto per l'elettricità, nel caso in cui tu debba riattivare una fornitura (attiva in passato) che è stata interrotta, avrai bisogno delle seguenti informazioni:
- Il tuo nome, cognome, codice fiscale e documento d'identità
- L'indirizzo della casa
- Il codice POD
- Una vecchia bolletta se disponibile
- I dati del conto corrente nel caso vuoi attivare il pagamento tramite domiciliazione bancaria
Non ho sottoscritto un contratto di energia elettrica
Se questo è il tuo caso e il contatore è stato chiuso, l'unico modo per ripristinare l'elettricità è quello di sottoscrivere il più rapidamente possibile un nuovo contratto di energia. Come già precedentemente indicato, puoi chiamarci allo 010 848 01 61 per attivare il contatore all'offerta più conveniente. Potrai infatti scegliere tra le offerte dei principali fornitori attivi ad oggi sul mercato. Per l'elenco dei documenti necessari per stipulare un contratto, si veda il paragrafo precedente.
Perché non ho la corrente a casa?
Come riattaccare la corrente a casa
Se hai traslocato da poco e improvvisamente non hai più l'elettricità nella nuova casa, il motivo è probabilmente da ricercare nel fatto che l'inquilino precedente ha chiuso il contratto di fornitura. In questo caso dovrai, come nei casi precedenti, sottoscrivere un nuovo contratto di energia elettrica per la tua nuova casa. E' probabile che l'inquilino precedente aspettasse che tu facessi la voltura delle utenze ed al momento in cui questo non è avvenuto, ha preferito staccare il contatore.
Non ho pagato le bollette della luce
In caso di morosità il fornitore, creditore nei confronti del cliente, ha il diritto di interrompere la fornitura di energia elettrica, ossia di staccarti la luce.
Da giugno 2015 i clienti nel servizio di tutela possono chiedere il pagamento a rate fino a 10 giorni successivi alla scadenza della bolletta.
In alcuni casi particolari, come ad esempio quando apposite macchine elettriche tengono in vita una persona, non è possibile togliere l'elettricità al cliente.
Dal 2013 l'Autorità ha stabilito che non si può eseguire un'interruzione della fornitura senza preavviso. E' quindi obbligatorio da parte del fornitore inviare una lettera raccomandata con i dettagli del debito con allegate le bollette non pagate. In questa comunicazione deve essere indicato che a seguito del mancato pagamento si prosegue con l'interruzione dell'energia elettrica.
In molti casi prima di staccare definitivamente l'elettricità per morosità viene eseguito un depotenziamento.
La potenza al contatore viene abbassata fino al 15% della potenza disponibile. Se per esempio, hai una fornitura con potenza massima pari a 3,3 kW (caso domestico più comune), la potenza sarà diminuita fino a 495 W. Questo in modo tale da consentire comunque un utilizzo minimo della luce.
In questi casi il contatore salta spesso, non consentendoci di accendere quasi nessun elettrodomestico in casa.
I nuovi contatori elettronici sono telegestiti, questo significa che possono essere gestiti a distanza. Da una centralina in remoto è infatti possibile compiere una serie di operazioni tra le quali il depotenziamento e l'interruzione della fornitura di energia.
Come riattaccare l'energia elettrica in caso di mancato pagamento
Per riattaccare l'utenza elettrica dopo che ci hanno staccato l'elettricità perchè non abbiamo pagato una bolletta, è necessario prima di tutto pagare il debito dovuto al fornitore, oppure cercare un accordo con il fornitore stesso per ottenere una rateizzazione dell'importo se non siamo in grado di effettuare la spesa perchè è ingente.
Una volta regolamentato il pagamento, dovrai inviare al fornitore la richiesta per la riattivazione insieme alla documentazione dell'avvenuto pagamento (ricevuta, copia...). Il fornitore provvede a comunicare immediatamente l'avvenuto pagamento del debito per far riattaccare il contatore staccato, entro un giorno feriale, a partire dalla data di ricevimento della richiesta dal fornitore.
Consigliamo sempre di non arrivare al punto di far staccare l'elettricità poiché la sospensione e la riattivazione dell'utenza elettrica hanno un costo che è a carico del cliente moroso: te lo spieghiamo nel nostro video.
Un aiuto in caso di difficoltà finanziarie
Se ti è arrivata una bolletta di conguaglio con un importo molto elevato è possibile che sia riferita ad un periodo di tempo molto lungo (l'ultima lettura è stata rilevata molto tempo indietro) oppure perché i consumi stimati erano moto più bassi in confronto a quelli realmente effettuati.
In questa situazione se hai difficoltà a pagare la bolletta, puoi chiedere al tuo fornitore la rateizzazione della spesa. Molti fornitori vengono così incontro alle esigenze delle famiglie meno abbienti.
Ricordiamo comunque che è previsto un aiuto dallo Stato, il cosiddetto Bonus sociale, che prevede uno sconto sulla bolletta della luce e del gas.
Il bonus sociale è riservato alle famiglie in disagio economico o alle famiglie numerose, oppure in caso di disagio fisico, cioè quando il cliente ha una grave condizione di salute oppure ospita una persona gravemente malata. Per avere ulteriori informazioni leggi l'articolo Bonus sociale per la luce e per il gas.
Riattaccare la corrente dopo un guasto alla rete
Se non ti trovi in una delle situazioni sopra indicate, e non arriva comunque l'energia elettrica nella vostra casa, potreste essere una vittima di un guasto accaduto sulla rete. Per sicurezza, puoi domandare ai tuoi vicini di casa se anche loro sono al buio, se c'è stato un guasto infatti, tutto il quartiere o almeno la vostra via ne è rimasto colpito.
In caso di un malfunzionamento alla rete elettrica, si deve contattare il distributore di zona che gestisce l'ultima parte dei cavi che portano l'elettricità fino alle nostre case.
Il numero del distributore da utilizzare solamente in caso di guasto è anche indicato nella tua bolletta della luce, nella prima pagina troverai scritto: "Per segnalazione guasti - pronto intervento distributore seguito dal numero verde da chiamare.
Riattacca la luce quando scatta il contatore
Il contatore della luce scatta
Se l'elettricità in casa è saltata improvvisamente, la causa più probabile è che sia scattato il contatore perchè hai assorbito una potenza maggiore di quella consentita (pari al 10% in più rispetto alla potenza contrattuale impegnata).
Leggi anche "Distacco Imposto Supero Contatore: cosa significa?".
Puoi andare a controllare il contatore per verificare se effettivamente è saltato l'interruttore. Basterà alzare l'interruttore per ripristinare l'elettricità. Ovviamente prima di farlo devi spegnere o scollegare dall'impianto qualche elettrodomestico perché evidentemente stavi richiedendo troppa energia alla rete.
Perché scatta il contatore?Il salvavita ha il compito di far scattare la corrente in caso di cortocircuiti, dispersioni elettriche o sovraccarichi. Per questo è indispensabile ai fini della sicurezza della tua casa.
Il contatore in casa scatta spesso? Non sai chi chiamare? Leggi la guida completa: "Perché salta la corrente a casa? Cosa fare e a Chi rivolgersi!"
Perché il contatore scatta?
Questo disguido si presenta quando la potenza assorbita istantaneamente da tutti gli elettrodomestici e gli apparecchi in funzione, è troppo grande rispetto alla potenza disponibile. Con un normale contratto domestico si ha una potenza disponibile pari a 3,3 kW, questo significa che il contatore è in grado di erogare fino a 3.300 W. La potenza totale degli apparecchi quindi in un preciso momento non deve essere superiore a questo valore.
Il problema a volte può essere anche dovuto ad un dispositivo guasto.
Se il contatore ti salta molto spesso significa che la potenza contrattuale non è adeguata agli elettrodomestici che hai in casa e alle tue abitudini (non dipende solo dagli apparecchi elettronici ma anche da come li usi, il contatore salta se li accendi tutti insieme). Se hai intenzione di aumentare la potenza impegnata devi considerare che oltre al costo per l'operazione aumenteranno anche i costi della bolletta della luce.