Come scegliere la Potenza del Contatore Elettrico

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Da cosa dipende e come scegliere la potenza del tuo contatore elettrico?

Tutto sulla potenza elettrica dell'utenza luce: da cosa dipende e come scegliere la potenza impegnata in caso di trasloco in una nuova casa, come fare per aumentare la potenza del contatore per evitare che scatti spesso o diminuirla se necessario, per risparmiare in bolletta.

Che potenza scegliere per il contatore?

La scelta della potenza contrattuale è un tipico esercizio dell'elettricista ma se sei curioso e hai un minimo di praticità puoi comunque effettuare una stima con i semplici consigli indicati nell'articolo. In questo modo puoi evitare che la corrente salti spesso e prevenire eventuali blackout in casa. Se hai già deciso di cambiare la potenza e vuoi aumentarla o diminuirla saprai come fare la richiesta tra 5 minuti leggendo questo l'articolo.

Come sapere che potenza ha il mio contatore elettrico?

La potenza contrattuale nella bolletta della luce

La potenza del contatore è una caratteristica fondamentale della fornitura. La potenza si misura in chilowatt (kW) ed è indicata nella bolletta, in genere nella prima o seconda pagina, all'interno della sezione "Tipologia di contratto" oppure nei "Dati di fornitura".

Nel riquadro sarà indicata sia la potenza contrattuale impegnata sia la potenza disponibile, pari al 10% in più rispetto a quella impegnata.

Per una classica utenza domestica la potenza impegnata è di 3 kW mentre quella disponibile è pari a 3 + il 10% di tolleranza = 3,3 kW.

Da cosa dipende la potenza del contatore?

La potenza disponibile è il livello di potenza indicato nel contratto e rappresenta il limite massimo di potenza che possiamo assorbire dalla rete elettrica. Se superiamo questo valore il contatore scatta ed in questo caso è necessario spegnere qualche elettrodomestico o apparecchio e successivamente riattivare l'interruttore posto sul contatore della luce.

La potenza che assorbiamo dipende quindi dal numero e tipo di elettrodomestici presenti in casa ma anche dal nostro comportamento.

Questo poiché, per calcolare la potenza istantanea, si sommano le potenze dei singoli apparecchi che sono accesi nello stesso tempo. Avrai sicuramente notato che con una comune potenza di 3 kW spesso non è possibile accendere due elettrodomestici contemporaneamente ( es. lavatrice e lavastoviglie) , perché i 3 kW non sono sufficienti ed il contatore scatta dopo pochi minuti.

Se il contatore scatta spesso, forse la potenza che hai scelto per la tua utenza della luce non è sufficiente per i tuoi consumi. Ti consigliamo quindi di cambiare la potenza impegnata e se non sai a chi rivolgerti, puoi guardare il nostro video!

Nel caso in cui superassi il picco di potenza contrattualmente impegnata più volte durante l'anno potresti andare incontro a quello che viene definito aumento di potenza coatto da parte del distributore. Secondo l'articolo 8 della delibera ARERA 654/2015/R/eel, infatti, in caso di superamenti sistematici dei picchi massimi di potenza disponibile (effettuati in almeno 2 mesi diversi all'interno di 1 anno solare), il distributore può procedere ad un aumento unilaterale della potenza o decidere di installare dei limitatori di potenza. In caso di aumento di potenza coatto potresti trovare addebitati in bolletta i costi per la pratica, oltre al contributo amministrativo di gestione per la pratica.

Il distributore non è tenuto a notificarti l'avvenuto aumento di potenza del tuo contatore, se ti è capitato quindi di superare più volte la tua potenza impegnata, verifica i dati tecnici sulla tua bolletta per accertarti che non sia stato attuato un aumento unilaterale della potenza. Questo aumento non è irreversibile, puoi sempre richiedere la riduzione di potenza del contatore al tuo fornitore, che si occuperà di tutto.

Al contrario, in casi di morosità, si può verificare anche la riduzione di potenza, il fornitore infatti, dopo aver constatato il mancato pagamento anche dopo l'avviso di morosità, agisce abbassando la potenza, esattamente del 15% rispetto a quella impiegata. Quando si verifica questo caso, il contatore scatta molto spesso, a causa della ridotta potenza, e sul display troverai scritta la dicitura "fattore K15"

Potenza elettrica: come si calcola il consumo?

Prima di scoprire come si calcola il consumo di energia elettrica, facciamo il punto su cos'è la potenza elettrica.

La potenza elettrica è la velocità, commisurata al tempo, nella quale l'energia elettrica si trasferisce in un circuito elettrico. In altre parole si può considerare come la quantità di energia che consuma un elemento in un preciso momento.

Facendo un esempio pratico, la potenza elettrica di un contatore domestico è solitamente di 3 kW, questi significa che si possono utilizzare strumenti alimentati ad energia per una potenza massima complessiva di 3 kW, superando questa richiesta scatterà il contatore.

Quindi, se hai attivo nello stesso momento la lavatrice, che necessita 1.5kW, il forno a microonde, quindi altri 1.5 kW e proverai ad attaccare allo stesso momento un altro elettrodomestico come l'aspirapolvere vedrai che presto il contatore non riuscirà più a fornire energia.

Come si calcola la potenza contrattuale

Se non hai una bolletta della luce perché ad esempio stai traslocando in una nuova casa, si può fare una stima per la potenza necessaria in base alle caratteristiche dell'abitazione.

Prima della riforma della tariffa elettrica, il cliente domestico poteva scegliere scaglioni di potenza prestabiliti: 1,5 kW - 3 kW - 4,5 kW - 6 kW. Ora non è più così!
Per garantire la selezione del valore di potenza più adatta alle proprie esigenze, il cliente finale può scegliere tra un maggior numero di livelli di potenza.

  1. La scala inizia da 1,5 kW e procede a scatti di 0,5 kW per le fasce domestiche, rispetto alla passata gradualità di 1,5 kW. In altre parole, un utente domestico potrà optare anche per un livello di potenza pari a 4 kW o 3,5 kW.
  2. Per valori superiori a 6 kW, per utenze solitamente attivate in trifase, si procederà a passi di 1 kW.

Di seguito sono riportati vari profili di consumo e la potenza ad essi potenzialmente associabile. La tabella si riferisce agli ex scaglioni di potenza, ricorda infatti che dal 2017 puoi optare per valori intermedi, procedendo per intervalli di 0,5 kW, come ad esempio 2 kW o 2,5 kW oppure 5 kW, ecc.  

Potenza impegnata in kW del contatore luce
Potenza Esempio di profilo di consumo
1,5 kW Piccole abitazioni sprovviste degli elettrodomestici comuni
  • Es. rustico dotato di frigorifero e illuminazione
3 kW La maggior parte delle utenze domestiche ha una potenza del contatore di 3 kW
  • Es. casa di 100 m² con 3-4 persone, dotata di elettrodomestici di base
4,5 kW

Nel caso in cui ci sia la presenza di più condizionatori, congelatore e scaldabagno elettrico

  • Es. casa di 120 m² con 4 persone, elettrodomestici di base più condizionatori e scaldabagno elettrico
6 kW

Grandi abitazioni con apparecchiature elettriche come asciugatrice, cucina a induzionee  pompa di calore

Più di 6 kW

Casi particolari con apparecchiature elettriche specifiche

  • Es. presenza di piscine riscaldate o di macchinari energivori

Aumento di potenza: come si richiede?

Hai bisogno di aumentare la potenza del tuo contatore? Ecco le guide dei principali principali fornitori:

La bolletta della luce dipende dalla potenza del contatore?

Prima della riforma elettrica, i principali fattori che riguardavano la potenza e incidevano sulla spesa in bolletta luce erano la tariffa applicata (D2 o D3) e la quota potenza. Adesso le tariffe D2 e D3 sono state eliminate quindi in bolletta rimane la quota potenza che varia in funzione dei kW scelti.

Le ex Tariffe D2 e D3

Con la riforma della tariffa elettrica, dopo oltre 40 anni, viene soppressa la distinzione tra tariffa D2 (residenti fino a 3 kW) e tariffa D3 (residenti con più di 3kW e non residenti) e al suo posto nasce la tariffa TD per la spesa del trasporto, indistinta per i clienti domestici e variabile solo in ragione della potenza impegnata e del kWh prelevato dalla rete dal singolo cliente. Per maggiori informazioni sul superamento delle tariffe D2 e D3 e le dinamiche della nuova tariffa elettrica, leggi l'articolo sulla Tariffa TD.

Dunque se siamo residenti nella casa dove è in essere il contratto di fornitura e aumentiamo la potenza al di sopra dei 3 kW NON ci sarà più il passaggio alla tariffa D3. Infatti, la tariffa TD è unica e si applica a tutti i clienti domestici e sostituisce le attuali tariffe D2 e D3, progressive e distinte tra residenti e non residenti. 
Tale distinzione resta invece invariata in relazione ai costi per gli oneri di sistema

La quota potenza in bolletta

Ricorda che il livello di potenza determina un costo fisso il cui importo è indipendente dai tuoi consumi. All'interno della bolletta della luce è prevista una quota potenza che varia solo in  base ai kW del contatore e non in base al consumo. Questo importo è compreso all'interno delle spesa per il trasporto e gestione contatore e con la nuova tariffa TD è uguale sia per le utenze domestiche residenti che per quelle non residenti.
Precedentemente all'introduzione della riforma elettrica del 2017, la quota potenza assumeva valori differenti a seconda del tipo di tariffa, così come puoi vedere nella tabella qui di seguito.

 

Come cambia la bolletta luce con la potenza in kW
Tariffe Quota potenza - costo fisso in bolletta
Nuova Tariffa TD La quota potenza è pari a 21,48 €/kW all'anno per tutti gli utenti.
Tale costo è incluso nella spesa per il trasporto e gestione del contatore.
Ex tariffa D2 ca. 7 € a kW per un totale di 21 € all'anno
Ex tariffa D3 ca. 17 € a kW quindi:
  • con 3 kW ca. 50 € all'anno
  • con 4,5 kW ca. 73 € all'anno
  • con 6 kW ca. 98 € all'anno

Per un'utenza domestica con 3 kW di potenza in bolletta avremo un totale di circa 64 € all'anno di quota fissa per la potenza, .

Il contatore elettronico indica la potenza impegnata?

La maggior parte dei contatori elettronici della luce sono di proprietà di e-distribuzione (ex Enel Distribuzione o di altre società ma il modello è lo stesso) e nel display indicano solo la potenza istantanea in kW ( Pot. Instant) che equivale alla potenza che stiamo assorbendo in quel preciso momento. La potenza istantanea viene registrata e aggiornata ogni 2 minuti.
Con questo dato puoi controllare ad esempio quanta potenza assorbe un determinato apparecchio spegnendo tutti gli altri in modo tale da acquisire una maggiore consapevolezza dei tuoi consumi.
Altri modelli di contatore elettronico, come ad esempio quello di Areti (Acea), operativa nella zona di Roma, visualizza sul display anche la potenza disponibile.

Qual è la definizione fisica della potenza elettrica?

La potenza corrisponde alla quantità di energia consumata nell'unità di tempo.

P =  E / t

dove P = Potenza in watt (W), E = Energia in Joule (J) e t = tempo in secondi (s)

Lo sapevi che..
Il consumo elettrico indicato in kWh, è semplicemente un modo diverso di esprimere l'energia che si misura in Joule. Concettualmente sono la stessa cosa e per la precisione un kWh corrisponde a 3.600.000 Joule.

Come cambiare la potenza del contatore?

Può capitare di leggere sul contatore la frase "Distacco imposto supero contatore". Se ti capita spesso conviene provvedere ad un aumento di potenza.

Per cambiare la potenza del contatore puoi inviare la richiesta al tuo fornitore di energia elettrica, in molti casi puoi farlo anche telefonicamente oppure sul sito web, chiedendo una variazione del contratto (per aumentare o diminuire la potenza).

Il fornitore, entro 2 giorni dalla tua richiesta, contatta la società di distribuzione, incaricata di gestire il contatore. Le tempistiche sono differenti nel caso sia necessario o meno un intervento sul contatore, per ulteriori informazioni circa i tempi ed i costi visita la pagina dedicata al cambio di potenza.

Se sei interessato a questi argomenti, potresti trovare utile approfondire queste tematiche tramite alcuni articoli:

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