Differenza tra sistema monofase e trifase: cosa significa?

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Parlando di corrente elettrica o di contatore della luce ti potresti imbattere nella definizione di monofase e trifase. Cosa significano questi termini e qual è la differenza tra i due sistemi?

Prima di entrare nel vivo della descrizione più dettagliata di come funzionano i sistemi monofase e trifase partiamo dalla definizione.

Significato di Trifase: cosa si intende per trifase?

La corrente trifase corrisponde a un circuito elettrico costituito da tre fasi distinte, ossia tre conduttori, con uguale frequenza e sfasate tra loro di 120°. La tensione tra le fasi in Italia è pari a 400 V e di solito i contatori trifase sono utilizzati in ambito industriale e più raramente nelle abitazioni civili.

Quando e perché si usa il sistema trifase?

La generazione dell'energia elettrica nelle centrali di produzione avviene in trifase per ragioni tecniche: le macchine impiegate di questo tipo infatti, sono semplici, funzionali ed affidabili.
Un altro vantaggio del sistema riguarda la trasmissione e la distribuzione dell'energia che, nella maggior parte della rete elettrica nazionale, avvengono in trifase per ragioni sia tecniche che economiche. Con il sistema trifase è infatti possibile trasportare la stessa quantità di energia elettrica impiegando meno materiale e nello stesso tempo riducendo le perdite di trasporto di potenza lungo la linea.

differenza monofase trifase
Trasmissione Trifase

Il sistema trifase è impiegato anche perché consente l'uso del motore asincrono trifase, una macchina semplice, poco costosa e di grande affidabilità che costituisce la maggioranza dei motori impiegati nell'industria.

Com'è composto un sistema a corrente trifase?

Un impianto trifase è un sistema di più circuiti a corrente alternata, un generatore di questo tipo si ottiene collegando tre generatori monofase sinusoidali alla stessa frequenza. Il sistema è basato su tre conduttori, ossia tre cavi aventi uguale tensione sfasata di 120°, le tre fasi sono contrassegnate dalle lettere R - S - T (oppure L1 - L2 - L3).
A seconda della configurazione, a stella se i tre generatori condividono un terminale o nel caso contrario a triangolo, può essere presente anche il cavo di neutro N. Attualmente in Italia la tensione tra due fasi è pari a 400 V, mentre tra fase e neutro è di 230 V.

Quando viene installato il contatore trifase?

Per potenze elevate, superiori a 6 kW, viene in genere impiegata la connessione trifase, applicata nella maggior parte dei casi in ambito industriale o artigianale per potenze di 15 kW, 20 kW o superiori.
La trifase è anche disponibile per utenze domestiche qualora l'abitazione abbia un consumo elettrico notevole. Solitamente in questi casi si suddivide l'impianto elettrico in diversi circuiti monofase, prendendo un cavo di fase ed il neutro. In questo caso è bene cercare di ripartire i carichi elettrici sulle tre fasi nella maniera più equilibrata possibile.
Tuttavia ci sono anche alcuni clienti domestici che hanno un'utenza trifase perché usano elettrodomestici o macchinari specifici che richiedono un'alimentazione trifase (per es. macchine per lavorazione del legno).

Come funziona la corrente monofase?

La connessione monofase viene ricavata da quella trifase utilizzando un solo cavo di fase e il neutro, ossia il conduttore necessario per chiudere il circuito.

Significato di monofase: che vuol dire corrente monofase?

La monofase è costituita da un cavo di fase e un altro del neutro, ossia a potenziale nullo, per la corrente di ritorno dell'impianto. La tensione della corrente monofase è quindi di 230 V, tensione di funzionamento delle comuni apparecchiature elettriche domestiche e dell'illuminazione.

Negli impianti normalmente in uso nelle nostre case viene impiegata una fornitura elettrica monofase, poiché si ottiene un risparmio economico trattandosi di utenze prevalentemente destinate all'illuminazione, alimentata in monofase, e agli elettrodomestici comuni, in cui una sola fase è sufficiente.

Con l'alimentazione monofase la potenza impegnata è relativamente bassa, il valore contrattuale più comune è di 3 kW ma è anche possibile avere una fornitura a partire da 1,5 kW con salti di 0,5 kW fino a 6 kW (2kW, 2,5 kW, 3kW, 3,5 ecc.), e con salti di 1 kW fino a un massimo di 10 kW (usata in casi eccezionali).
L'alimentazione trifase, anche se disponibile per una potenza di 3 kW, è di fatto solitamente utilizzata con potenze più elevate, in genere di almeno 6 kW.

Conviene un contatore monofase o trifase?

Il contatore elettronico è diverso per un impianto monofase o trifase. Nel caso di fornitura trifase l'apposito contatore, oltre a tutte le informazioni che rileva quello monofase, indica anche l'energia reattiva. Questa diventa significativa per forniture con potenze disponibili rilevanti, di almeno 16,5 kW.

In fase di installazione di un nuovo contatore il costo dell'allacciamento dipende dalla potenza dell'apparecchio e non dal fatto che sia monofase o trifase. Inoltre la spesa cambia anche in base alla distanza dalla cabina di trasformazione più vicina. Il costo della quota potenza per un allacciamento domestico è di 77,49 €/kW di potenza disponibile.

Cosa cambia in bolletta con un contatore monofase o trifase?

La differenza del costo in bolletta tra corrente monofase e trifase dipende solamente dalla potenza impegnata e dalla tipologia di utenza. Per i contatori domestici delle abitazioni c'è una spesa di circa 22 €/anno per ogni kW di potenza impegnata: il costo totale è di 67 €/anno per 3 kW e di 134 €/anno per 6 kW (tariffe 2024).

Vantaggi e svantaggi dei sistemi trifase e monofase
SistemaVantaggiSvantaggi
Trifase
  • Generatore più funzionale ed affidabile
  • Ottimizzazione nel trasporto
  • Possibilità utilizzo motori trifase (semplici ed efficienti)
  • Non convenienti per piccole utenze (domestiche)
  • Difficoltà per abbinarli a batterie
Monofase
  • Utilizzo per illuminazione e riscaldamento
  • Utilizzo nella trazione elettrica
  • Trasmissione per grandissime distanze e per cavi sottomarini
  • Non producono un campo magnetico rotante, utile ai motori elettrici

Effettuare il passaggio da monofase a trifase o viceversa è possibile, anche se è necessario cambiare il contatore poiché l'apparecchio è differente.

Quanto costa il passaggio da Monofase a Trifase?

Il costo da monofase a trifase, o viceversa, dipende dalla differenza della potenza del contatore. Ad esempio per passare da 3 a 10 kW la spesa è di 540€ più il costo pratica del tuo fornitore. Calcola quant'è la spesa dell'aumento potenza con lo strumento ideato da noi di Selectra (chi siamo) che trovi di seguito.

Quanto pago per aumentare la potenza del contatore luce?

3 kW per una casa standard

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Pompa di calore e fornitura trifase

Spesso con l'installazione di una pompa di calore aria/acqua per il riscaldamento domestico, è necessaria una fornitura trifase. Questo poichè tali macchine hanno potenze e consumi elevati e, in alcuni casi, richiedono proprio un'alimentazione trifase.
 

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