Disattivazione Luce: Cosa fare, Quanto tempo ci vuole, Quanto Costa

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Disattivazione Luce.
Le operazioni necessarie per disattivare la fornitura di energia elettrica.

Staccare la luce è un processo che spesso si rivela necessario quando, ad esempio, cambi casa o stai per trasferirti. Chiudendo il contatore interrompi infatti la fornitura di energia elettrica: andiamo allora a vedere come si fa la disattivazione concentrandoci su tempistiche, costi e alcuni casi particolari relativi a specifici fornitori del mercato libero.

La richiesta di disattivazione luce deve essere inviata al proprio fornitore, che si attiverà per dare inizio alla procedura. Il tutto, di solito, non dura più di sette giorni lavorativi. Prima di addentrarci nei dettagli di questo intervento, però, è utile operare un rapido riepilogo.

Disattivazione Luce: Tempi e costi
Cos'è Come si fa Quanto ci vuole Quanto costa?

Un intervento grazie al quale è possibile staccare il contatore e interrompere l'erogazione di energia elettrica.

Devi mandare una richiesta al tuo fornitore attraverso i consueti canali di contatto (soprattutto via web e posta). A meno di casi particolari o problematiche tecniche, la procedura si risolve entro sette giorni lavorativi. I costi variano a seconda che ci si trovi con un'offerta del mercato libero o del regime di maggior tutela.

Disdetta energia elettrica: cosa fare per staccare la luce?

La disattivazione della luce è un processo piuttosto semplice da portare a termine. Nella maggioranza dei casi, tutto quello che devi fare è metterti in contatto con il tuo fornitore. I canali di comunicazione possono essere diversi: i più utilizzati, normalmente, sono l’area clienti online e il numero di assistenza telefonica. Pertanto, i passaggi che riguardano la disdetta della luce in un’abitazione prima di un trasloco sono i seguenti:

  1. Se vuoi chiudere il contatore della luce e uscire dal contratto, contatta il tuo fornitore;
  2. Il fornitore ti darà tutte le informazioni necessarie sulla procedura, e verificherà che tu abbia consegnato la documentazione necessaria prima di dare inizio all’intervento;
  3. In caso di trasloco, oltre a chiudere il contratto nella casa vecchia, dovrai pensare anche a quale offerta attivare nella tua nuova abitazione. Se hai bisogno di aiuto, puoi ottenere una consulenza 100% gratuita e senza impegno chiamando lo 02 8295 809302 8295 8093prendendo un appuntamento.

I riferimenti da contattare evidentemente cambiano a seconda del fornitore al quale ti sei rivolto. Per comodità, abbiamo elencato in questa tabella le maggiori compagnie che operano sul mercato italiano:

E per disattivare la fornitura di gas? I procedimento è simile, leggi la nostra guida dedicata alla disattivazione gas per saperne di più!

Che documenti servono per terminare il contratto?

Prima di contattare il tuo fornitore per procedere con la disattivazione, è necessario che tu metta insieme alcune informazioni essenziali. Eccole elencate di seguito:

  • I tuoi dati anagrafici;
  • Codice fiscale e carta d’identità valida;
  • Il codice POD: lo trovi nella prima pagina delle bollette;
  • L’indirizzo di recapito per la fattura di conguaglio finale;
  • La data desiderata per la disattivazione.

Modulo disdetta luce: dove lo trovo? I vari operatori propongono differenti modalità di disdetta. Alcuni preferiscono rimanere con un approccio classico, che prevede il download di un modulo disdetta luce in PDF da scaricare, compilare e inviare per via telematica o più tradizionale (solitamente via raccomandata A/R). Altri, invece, propongono dei form online da completare direttamente via web.

Come si invia la disdetta del contratto luce?

L’invio della comunicazione di disattivazione luce può avvenire in diversi modi. Le modalità cambiano a seconda del fornitore coinvolto, anche se in generale i riferimenti da prendere in considerazione sono simili. Gli scenari proposti di solito sono i seguenti:

  • Modulo in PDF da scaricare dal sito del fornitore, da compilare e inviare per via telematica (email) o tramite raccomandata A/R. Le istruzioni sull’invio di frequente sono incluse all’interno del modellino stesso;
  • Form online da compilare in un’apposita sezione del sito del fornitore, che consente anche di caricare gli eventuali documenti richiesti.

Dopo aver inviato la comunicazione, si riceverà una conferma della trasmissione dei dati. In questo modo, la procedura di disattivazione potrà partire in maniera ufficiale.

Quanto tempo ci vuole per staccare la luce?

Per quanto riguarda le tempistiche della disattivazione, è necessario individuare le due fasi principali che formano il processo. Ecco una descrizione sintetica:

  • Dopo la tua richiesta al fornitore, questo inoltrerà la domanda al distributore entro due giorni lavorativi;
  • Il distributore, una volta ricevuta la domanda dal fornitore, si attiva per chiudere il contatore entro cinque giorni lavorativi dalla data della richiesta.

Pertanto, l’intero procedimento dura al massimo sette giorni lavorativi.

Fornitore e distributore: cosa cambia? Per sottoscrivere un contratto luce e gas devi rivolgerti a un fornitore (detto anche “venditore”). Il distributore, invece, gestisce i contatori e le reti. Le caratteristiche che differenziano questi due soggetti, però, sono molte altre: scoprile tutte nel nostro speciale sulla differenza tra fornitore e distributore.

Quanto costa disdire la luce?

La disattivazione luce è un processo che prevede alcuni costi da sostenere. In questo caso, è necessario distinguere il caso che vede l’utente ancora nel regime di maggior tutela (ad esempio con Servizio Elettrico Nazionale), oppure già passato al mercato libero. Questi i due scenari possibili:

  • Disattivazione luce nella maggior tutela: il costo è pari a 23 euro;
  • Disattivazione luce nel mercato libero: il costo varia a seconda dal fornitore, e viene indicato nelle condizioni contrattuali.

Esistono poi dei casi particolari nei quali l’utente può ricevere indennizzi in caso di errata esecuzione del processo di disattivazione. Se la disdetta avviene oltre i tempi previsti per colpe attribuibili al distributore, infatti, potrai ricevere:

  • Un indennizzo di 35 euro per le disattivazioni effettuate entro il doppio del tempo previsto;
  • Un indennizzo di 70 euro per le disattivazioni effettuate entro il triplo del tempo previsto;
  • Un indennizzo di 105 euro per le disattivazioni effettuate oltre il triplo del tempo previsto;
  • Mercato libero vs Maggior Tutela: cosa cambia?
  • Maggior Tutela: si tratta di un regime tariffario regolato da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Ne fanno parte gli utenti che non hanno mai cambiato fornitore;
  • Mercato libero: corrisponde al mercato dove i clienti hanno la possibilità di scegliere il fornitore di luce e gas più adeguato sulla base delle varie offerte proposte.

Infine, una precisazione. Se vuoi solo cambiare la tua tariffa attuale, non è necessario disattivare il contatore. Puoi semplicemente attivare direttamente la nuova tariffa, anche di un operatore diverso da quello dal quale ti servi attualmente. Confronta le offerte luce del mercato libero per farti un’idea delle proposte più interessanti.

Il cambio da un operatore all’altro, a differenza della disattivazione, è gratuito e non comporta alcuna interruzione della fornitura.

La disattivazione luce in presenza di contatore moroso

Se devi effettuare la disattivazione luce di contatori bloccati per morosità, devi sapere che l’operazione risulta più complicata di quella descritta fino a ora. Il contatore, infatti, non viene completamente “staccato”, e quindi non risulterà libero per una nuova installazione fino a che non effettuerai il saldo delle bollette in sospeso.

Cos’è un contatore moroso? Quando un utente non paga le bollette dovute la fornitura viene sospesa. In questi casi, quindi, si parla di contatore moroso: per rientrare nella normalità, è necessario saldare le fatture insolute.

All’interno di questo scenario esistono comunque due casi distinti che è bene identificare. Il contratto collegato al contatore moroso, infatti, può essere:

  • Intestato a te: se sei l’intestatario del contratto, sarai tu a dover effettuare il saldo;
  • Intestato a terzi: se la fornitura è intestata a terzi, potrai effettuare la cosiddetta voltura senza accollo, e non dovrai pagare i pagamenti sospesi.

Disdetta Luce Enel: come si fa?

Per disattivare la luce di un contratto Enel Energia hai diversi modi a disposizione. Eccoli elencati di seguito:

  • Chiama il numero verde 800.900.860, attivo tutti i giorni dalle 7.00 alle 22.00;
  • Recati presso uno dei tanti sportelli assistenza Enel Energia sparsi in tutta Italia;
  • Scarica e invia l’apposito modulo di disattivazione.

Per tutti i dettagli, puoi rifarti al nostro speciale sulla disdetta con Enel Energia.

La disdetta luce gas Eni Plenitude

La disattivazione del contatore luce con Eni Plenitude (ex Eni Gas e Luce) può essere effettuata in differenti modi. In particolare, puoi:

  • Chiamare il numero del servizio clienti, ovvero l’800.900.700, attivo dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00;
  • Recarti presso uno dei tanti Eni Plenitude Store presenti in varie regioni italiane;
  • Effettuare il download del modulo di richiesta disattivazione da inviare tramite raccomandata A/R.

Trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno nell’articolo dedicato alla disattivazione Eni Plenitude.

Vuoi solo cambiare fornitore? Scegli l’offerta giusta!

Con la disattivazione luce vai a staccare il contatore. Se vuoi solo cambiare fornitore, però, non c’è bisogno di effettuare questa operazione. Puoi direttamente scegliere l’offerta che più ti interessa, che verrà attivata in poco tempo e soprattutto senza interruzioni di corrente.

Per aiutarti a trovare la tariffa più adatta alle tue esigenze puoi affidarti alla tabella seguente, che propone le tre offerte top del momento:

Offerte Luce e Gas: la classifica delle tariffe più convenienti di Aprile 2024
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Terza Posizione

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Offerta a prezzo indicizzato
LUCE: 49,8 €
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*La spesa mensile è stata calcolata con una stima del prezzo medio del PUN (luce) e del PSV (gas) del prossimo anno realizzata dall'Autorità e con un consumo di 1800 kWh/anno per la luce e 800 Smc/anno per il gas ad uso riscaldamento di una famiglia di 3 persone.

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