Riattivazione Contatore della Luce: 8 errori da evitare

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Info Attivazione Contatore, Subentro, Allaccio e Voltura

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Ti stai trasferendo e nella nuova casa l’energia elettrica manca nonostante ci sia il contatore. Pur vivendo nel XXI secolo, dove il progresso rende possibile prenotare le vacanze dal cellulare, attivare la luce può risultare complesso. Molte cose, infatti, potrebbero andare storte!

attivare contatore

Prima di tutto, importante è sapere la giusta operazione da fare: il subentro!

Il subentro deve essere fatto quando in casa il contatore della luce è presente ma è la corrente a mancare. Bisogna dunque richiedere la riattivazione del contatore attraverso la sottoscrizione di un contratto con un fornitore a tua scelta.

Se la luce è ancora attiva dovrai fare la voltura. Se stai avendo problemi ad intestarti la bolletta dell luce, visita l'articolo dedicato che ti aiuterà ad identificare la tua situazione per poterla risolvere.

Noi di Luce-Gas.it non offriamo esclusivamente il servizio di comparazione delle offerte, ma ti orientiamo anche nelle pratiche di attivazione. Infatti, ecco elencati gli otto errori da evitare per non ritrovarsi senza luce il giorno del trasloco:

1. Non identificare bene la situazione

Immagina questa scena: trasloco quasi concluso, scatoloni in giro nella nuova casa, elettrodomestici non ancora in funzione e tu che cerchi di mettere ordine senza vederne la fine. Si fa buio, e prima che tu non riesca più a vedere come avvitare la vite del mobile Ikea ancora a pezzi sul pavimento, ti avvicini all’interruttore della luce. Accendi, ma non accade nulla.

Sei senza corrente, chi chiamare?

Che sbadato! Tra le tante cose che c’erano da fare, ti sei dimenticato di occuparti della luce! Provvedi ad avvicinarti al contatore, brutta sorpresa: il contatore non c’è​, o​ e​ se c’è​,​ la levetta una volta alzata non resta su.​ ​Qualcosa allora non funziona, vediamo insieme cosa possa essere successo. 

Contatore chiuso dall'inquilino precedente

Tranquillo, ti trovi nella migliore delle ipotesi: l’inquilino precedente ha rescisso il contratto di fornitura elettrica e per riavere la corrente dovrai soltanto fare un ​subentro​ della luce​. Per dirla in modo semplice, devi fare un nuovo contratto di fornitura di energia elettrica con il fornitore che preferisci. Per avere maggiori informazioni ed attivare con le offerte più convenienti disponibili, chiama lo 010 848 01 61(costo chiamata nazionale), attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.

Il fornitore scelto avrà a disposizione 2 giorni lavorativi per gestire la pratica e trasmetterla al distributore e quest’ultimo ne avrà a disposizione 5 per riattivare il contatore.
Il tempo standard per la riattivazione di un contatore libero è all'incirca di una settimana dalla firma del nuovo contratto di energia elettrica. Conviene contattare il fornitore scelto almeno 15 giorni prima del trasloco definitivo nella nuova casa per avere la sicurezza di ottenere per tempo la riattivazione.

Inquilino precedente sospeso per morosità

In questo caso, invece, la corrente è stata staccata perché l’inquilino precedente non ha pagato le bollette. Toccherà a te pagare i suoi debiti? Assolutamente no, non sei tenuto a pagare nulla. Per riattivare il contatore che non funziona e riavere la corrente, puoi contattare il fornitore di tua scelta, il quale non potrà opporsi a procedere al cambio di intestatario. Per la giurisprudenza , infatti, il nuovo intestatario dell'utenza non ha nessun obbligo di accollarsi le morosità pregresse dell’altro utente.
In questo caso attiverai comunque la procedura di subentro con il fornitore di tua scelta, ma dovrai ricordarti di sottoscriverei moduli di estraneità alla morosità dell’inquilino precedente per dichiarare la tua terzietà rispetto al precedente intestatario del contatore.

Manca il contatore

Probabilmente sei il primo inquilino ad abitare quell’appartamento e la corrente manca perché a nessuno è mai venuto in mente di istallare un contatore della luce! Sarà necessario l’allacciamento e la successiva prima attivazione del contatore.

Per l’allacciamento, le tempistiche sono più lunghe quindi meglio partire di gran anticipo, o nel caso avessi già fatto il trasloco, trovarti un appoggio temporaneo nel frattempo: si parla all’incirca di una quarantina di giorni. Il fornitore scelto trasmette la richiesta al distributore di competenza che in massimo 20 giorni lavorativi dovrà inviare al cliente finale il preventivo.
Una volta accettato e saldata la somma prevista il distributore realizza l’allacciamento entro:

  • 15 giorni lavorativi se sono previsti lavori di semplice manutenzione;
  • 60 giorni nel caso siano necessari interventi strutturali complessi.

La prima attivazione richiede massimo sette giorni e nel caso in cui ritardasse più del dovuto, il cliente domestico ha il diritto di ricevere un indennizzo automatico il cui ammontare dipende dal ritardo: 35 € (riattivazione nel doppio del tempo), 70 € per il triplo del tempo e 105 € oltre il triplo del tempo previsto.

Contatore rotto

Per la serie le sfortune non vengono mai da sole, potresti scoprire che il motivo per cui sei senza corrente è dovuto al contatore non funziona. In quel caso ti servirà conoscere il nome del distributore che si occupa di rifornire la tua zona e contattarlo per esporre il problema. Sarà il distributore a dover riparare il contatore che non funziona o sostituirlo a seconda dei casi.
Fatta luce sui motivi del perché sei senza corrente, hai tutte le informazione per riattivare la corrente nella tua nuova casa e continuare a montare i mobili e sistemare ogni cosa senza preoccuparti di recuperare torce e candele!

2. Non conoscere il codice POD

Il codice POD corrisponde al punto di prelievo dell’elettricità, un codice alfanumerico di 14 o 16 caratteri che identifica in modo univoco l’utenza ed indica il punto geografico in cui l’energia elettrica viene prelevata dall’utente. Puoi reperire facilmente il tuo codice POD sulla tua bolletta della luce.

Non hai il POD?È possibile riattivare il tuo contatore a partire dal numero cliente o della matricola del contatore.  

L'utilità del codice POD è quella di individuare univocamente la tua utenza luce, permettendoti di svolgere operazioni sul tuo contatore o sulla tua fornitura, quali subentro, voltura, cambio fornitore. Ciò può avvenire perché cambiando società di vendita o sostituendo il contatore, il Codice POD non varia, ma rimane lo stesso.

3. Non conoscere la potenza del contatore

La potenza impegnata del contatore è il livello di potenza indicato nel tuo contratto di fornitura luce. Tale potenza viene scelta dall'utente al momento della firma del contratto (ma può essere cambiata in qualsiasi momento in base alle proprie preferenze); la scelta è determinata dall'utilizzo che il consumatore fa dell'energia elettrica nella propria casa. Maggiore è il numero di elettrodomestici energivori e di individui che occupano una stessa casa, maggiore sarà la potenza impegnata consigliabile per il proprio contatore. Per esempio, per una casa "standard" (3 o 4 inquilini, senza scaldabagno elettrico o climatizzatore) è di solito di 3 kW, ma non è sempre così. Magari all'inquilino precedente serviva un contatore più potente e dunque ti ritrovi con una potenza impiegata maggiore rispetto a quella che ti occorre! Verificare non costa niente ed evita perdite di tempo.

4. Sbagliare l’indirizzo di fornitura

Verifica scrupolosamente l’indirizzo delle nuova abitazione e che non sia cambiato il nome della via o della numerazione civica e nemmeno il CAP. Talvolta può capitare, ed è bene che sia informato e costantemente aggiornato su questi cambiamenti

5. Avviare la pratica all’ultimo

Può sembrare una cosa ovvia, ma non è così scontato: evita di ridurti all'ultimo minuto e avvia la pratica un paio di settimane prima del trasferimento definitivo. Anche se tutti i dati sono corretti, la riattivazione del contatore della luce può prendere fino a 7 giorni lavorativi, e rimanere in una casa per sette giorni senza luce né corrente elettrica non è consigliabile.

6. Scelta superficiale del fornitore

Optare per il primo fornitore che capita potrebbe essere un errore. Fortunatamente, con l'apertura del mercato, sono nati numerosi fornitori tra cui puoi scegliere; ciascuno di essi propone generalmente diverse offerte, ciascuna con caratteristiche diverse per poter venire incontro alle abitudini di consumo di tutti i profili clilente: ci sono tariffe a prezzo fisso o quelle a prezzo indicizzato, offerte monorarie o biorarie, le offerte PLACET e le offerte web con bolletta digitale e domiciliazione bancaria.

Scegli il servizio clienti più efficace e una tariffa conveniente.

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7. Non valutare i costi di attivazione del servizio

Non tutti i fornitori propongono gli stessi prezzi per effettuare il subentro luce. Nel Mercato di Maggior Tutela, i costi comprendono un contributo per oneri amministrativi, un contributo fisso, un deposito cauzionale e l'imposta di bollo, mentre all'interno del Mercato Libero i costi per l'attivazione di un'offerta includono gli oneri amministrativi applicati dal distributore, un deposito cauzionale se richiesto dal fornitore che hai scelto, dei costi per la prestazione commerciale (definita sul contratto) e l'imposta di bollo.

Il Mercato Tutelato scomparirà Se sei ancora cliente del Servizio di Maggior Tutela, ti consigliamo di cominciare a valutare le offerte del Mercato Libero, poiché a luglio 2024 il Regime di Maggior Tutela scomparirà definitivamente.

8. Non prestare attenzione alla qualità del call center

È buon abitudine interfacciarsi con un call center che mette al primo posto l’offerta di un servizio serio e puntuale e che può garantire il buon iter della procedura di subentro , evitando ritardi dovuti a disservizi. La burocrazia con i fornitori di energia può essere fonte di stress. Ma in fondo basta conoscere gli step giusti per poter ottenere il servizio desiderato senza alcun intoppo.

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