Detrazioni Fiscali 2025: Ristrutturazione, Risparmio Energetico e Sisma

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Le detrazioni fiscali sono state prorogate per tutto il 2025 con alcune variazioni. L’ecobonus e il sisma bonus sono scesi al 50% per la prima casa. Nel 2026 e 2027 è previsto che queste agevolazioni scendano al 36%.

Cosa sono le detrazioni fiscali?

Fin dal 2007, lo Stato italiano ha introdotto agevolazioni fiscali per incentivare la riqualificazione edilizia e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti.

Attualmente esistono tre tipologie principali di detrazioni che che si applicano all'Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) o, in alcuni casi all'Ires (Imposta sul Reddito delle Società).

Questi incentivi hanno favorito investimenti significativi nel settore dell'edilizia e dell'efficienza energetica, motivo per cui vengono regolarmente prorogati. La Legge di Bilancio 2020 aveva già esteso i benefici fino al 31 dicembre 2020, e successivi aggiornamenti hanno ulteriormente modificato le condizioni di accesso. In determinati casi, è obbligatoria la trasmissione dei dati all'Enea, l'ente pubblico che gestisce le detrazioni legate all'efficienza energetica.

Bonus Casa: detrazione per ristrutturazioni edilizie

Il bonus casa consente ai contribuenti soggetti a Irpef di detrarre il 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione, con un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro per immobile. L'importo detratto viene ripartito in 10 rate annuali di pari importo.

Nell'incentivo vengono incluse diverse tipologie di lavori, di manutenzione straordinaria e ristrutturazione, tra cui l'acquisto e l'installazione di impianti fotovoltaici, anche con batterie.

Per quanto riguarda il bonus condizionatori invece, le aliquote sono diverse a seconda degli interventi (fino al 110%) e puoi trovare tutte le informazioni all'interno della guida: bonus condizionatori (con e senza ristrutturazione): come funziona".

Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, in base alla proroga della legge di Bilancio 2025, sono:

  • Dal 1° gennaio 2025 il bonus consiste nella detrazione al 50% della spesa di ristrutturazione edilizia, con un limite massimo di 96.000 euro, così come l'anno scorso;
  • Per le spese sostenute nel 2026 e nel 2027, l’aliquota sarà del 36%, sempre con un limite di 96.000 euro.

Quando gli interventi comportano un risparmio energetico, è necessario trasmettere i dati all'Enea, entro il termine dei 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.

Ecco la lista degli interventi per i quali è obbligatorio l'invio dei dati:

  • Serramenti con infissi con riduzione della trasmittanza;
  • Coibentazione delle strutture opache verso l'esterno: pareti esterne, coperture o pavimenti;
  • Installazione o sostituzione di impianti: solare termico, caldaia a condensazione o a biomassa oppure pompe di calore;
  • Bonus mobili: per l'acquisto di elettrodomestici con classe energetica minima prevista A, collegato ad un intervento di recupero.

Per certificare la prestazione energetica della tua casa ristrutturata è necessaria la certificazione energetica o APE.

Ecobonus: detrazione fiscale per risparmio energetico

L'ecobonus è stato prorogato anche nel 2025. La detrazione per la riqualificazione degli edifici può essere effettuata sia dall’Irpef che dall’Ires.

Ecco le principali novità introdotte dalle precedenti leggi di Bilancio e dalle normative in vigore:

  • Sono passati al 50% gli interventi per serramenti e infissi, schermature solari, caldaie a condensazione classe A e a biomassa;
  • Introdotto per l'acquisto di micro-generatori in sostituzione degli impianti esistenti;
  • Gli interventi su parti comuni degli edifici condominiali e sulle unità immobiliari hanno un'aliquota del 36%.

Le spese che rientrano nell'Ecobonus devono essere sostenute per:

  • Riqualificazione globale: riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • il miglioramento termico dell’edificio, coibentazioni - pavimenti - finestre;
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale: pompe di calore, pannelli per solare termico.

Se non è il momento di ristrutturare la casa è possibile migliorare l'efficienza energetica con dei piccoli accorgimenti: la sostituzione di una vecchia caldaia obsoleta può abbassare la bolletta del gas così come una regolare manutenzione dell'impianto. 

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Bonus sisma: detrazione fiscale al 50%

In seguito agli episodi sismici, sempre più frequenti nel nostro paese, la legge di bilancio ha introdotto a partire dal 2017 una detrazione particolare. Il cosiddetto bonus sisma del 50% è l'incentivo per le spese sostenute per interventi e misure antisismiche.

Per richiedere l'agevolazione l'edificio deve ricadere in zona sismica ad alta pericolosità (zone 1, 2 e 3 ex Ordinanza PMC 3274/2003).

Negli anni passati la detrazione aumentava se gli interventi portavano al miglioramento di una o due classi di rischio, rispettivamente al 70% e all'80% della spesa. Dal 2025, invece, sarà possibile accedere al bonus anche senza ottenere un salto di classe sismica.

La cessione del credito della detrazione fiscale

I beneficiari delle detrazioni fiscali possono optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, una soluzione pensata per i soggetti incapienti (coloro che rientrano nella "no tax area"). Possono cedere il credito:

  • Pensionati con reddito da pensione non superiore a 7.500 euro;
  • Lavoratori dipendenti e contribuenti con reddito complessivo inferiore a 8.000 euro;
  • Contribuenti con redditi derivanti da lavoro autonomo o “redditi diversi” non superiore a 4.800 euro.

In questi casi il beneficiario della detrazione può cedere il suo credito ad altre persone, ai fornitori che hanno effettuato gli interventi, a società ed enti e anche a istituti di credito.

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