Detrazioni Fiscali 2023: Bonus Casa per Ristrutturazioni
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Stai pensando di ristrutturare la tua casa o lo hai già fatto? Hai diritto all'incentivo previsto con le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, confermato anche per il 2023 e su alcuni interventi puoi anche richiedere il superbonus al 110%. Scopri come funziona il bonus casa e mobili, come inviare i dati all'Enea e quali sono gli interventi ammessi all'agevolazione.
Ecobonus al 110%!Le spese per le ristrutturazioni, fatte entro fine 2023, saranno gratis per le abitazioni monofamiliari. Leggi quando è possibile nella news: "Super Bonus 110%: è legge! Quali sono le novità? Quali sono gli interventi ammessi in detrazione?".
Da quasi 10 anni in Italia sono previste delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. Il cosiddetto "bonus casa" consente infatti di beneficiare della detrazione al 50% per le spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione fino al 31 dicembre 2023.
Come accedere alla detrazione per ristrutturazione
Da maggio 2020 sono stati introdotti particolari incentivi al 110%, ma solo per gli interventi che rientrano nell'ecobonus e nel sismabonus, confermati (con modifiche) dalla legge di conversione 17/07/2020, n. 77. Per un approfondimento, puoi leggere la guida completa che spiega la nuova normativa in vigore: "Ecobonus e Sisma Bonus 110% per Ristrutturazioni Casa: Condizionatori e Fotovoltaico".
Continuando a leggere questo articolo articolo invece, trovi tutte le agevolazioni che rientrano nel bonus casa per Ristrutturazioni edilizie, chi può beneficiarne, quali sono le modalità per richiedere la detrazione e le novità introdotte nel 2019 e nel 2020.
Cosa significa Detrazione Fiscale per Ristrutturazione?
Nel 2020 l'agevolazione fiscale consiste nella detrazione dall'Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) del 50% di quanto speso per i lavori di ristrutturazione effettuati sull'abitazione. L'immobile deve essere esistente con destinazione d'uso residenziale. Nel corso degli anni il valore della detrazione è stato cambiato più volte e attualmente è stato confermato e prorogato per tutto il 2022 sempre al 50%, invece del 36%.
In occasione della ristrutturazione è prevista una detrazione, sempre del 50%, anche per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe superiore alla A+ (B da marzo 2021 per via della nuova categoria di classi energetiche), finalizzati all'arredo di abitazioni ristrutturate. Per il bonus condizionatori è invece prevista un'aliquota dal 50% al 110% a seconda degli interventi. Trovi tutte le info nella guida completa: "Bonus Condizionatori 2022 (con e senza Ristrutturazione): Come funziona".
Per l'accesso alle detrazione, i lavori di ristrutturazione possono riguardare sia una singola unità immobiliare sia le parti comuni di edifici condominiali (la spesa si divide in base ai millesimi).
Il bonus casa è prorogato per il 2022?Si, la Legge di Bilancio 2021 ha prolungato la detrazione fiscale per le ristrutturazioni nel 2022 al 50%, con un limite massimo di spesa di 96.000 €.
Come funziona il Bonus Casa per Ristrutturazioni?
Come funziona la detrazione?
Il contribuente può detrarre dall'Irpef una parte della spesa sostenuta per ristrutturare la propria abitazione oppure le parti comuni degli edifici residenziali, pari al:
- 50% delle spese (bonifici realizzati) fino al 31 dicembre 2022, con un tetto massimo pari a 96.000 euro per ogni immobile.
In ogni caso la detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Per gli interventi effettuati sulle parti comuni la detrazione spetta al singolo condomino relativamente alla quota a lui imputabile effettivamente versata al condominio entro i termini della presentazione della dichiarazione dei redditi. La parte imputabile ovviamente si calcola in base alla quota millesimale.
La detrazione per la ristrutturazione edilizia non è cumulabile con altre agevolazioniIl bonus casa non è cumulabile con l'Ecobonus al 65% per gli interventi di risparmio energetico (lavori di riqualificazione energetica, installazione di caldaie, pompe di calore o impianti a biomassa).
Se la quota annua della detrazione supera l'imposta Irpef, l'importo eccedente non viene recuperato in alcun modo. Per chiarire facciamo un esempio per un consumatore che si trovi in questo caso:
- Quota annua detraibile: 1.200 euro;
- Imposta Irpef: 1.000 euro.
La parte residua della quota annua (200 euro) non può essere recuperata né può essere richiesto un rimborso né può essere conteggiato per l'anno successivo.
Oltre alla spesa per la realizzazione vera e propria dei lavori è possibile considerare anche gli altri costi relativi agli interventi come le spese per la progettazione, la messa in regola degli edifici (DM 37/2008 per gli impianti elettrici e legge 1083/71 per gli impianti a metano), l’acquisto dei materiali, le perizie e gli oneri di urbanizzazione.
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Guida Agenzia delle Entrate su Detrazione per Ristrutturazioni
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida sulle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie con gli aggiornamenti più recenti:
- l'obbligo di trasmettere all'Enea le informazioni sui lavori effettuati (necessaria per interventi che comportano risparmio energetico e/o l'utilizzo di fonti rinnovabili);
- l'agevolazione per i condomini minimi;
- il bonus mobili e elettrodomestici;
- la detrazione per l'acquisto di immobili o posti auto pertinenziali già ristrutturati;
- la maggiore aliquota per le zone sismiche ad alta pericolosità (bonus sisma).
Chi può chiedere la Detrazione al 50% per le Ristrutturazioni?
Tutti i contribuenti assoggettati dall'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno in Italia, possono beneficiare della detrazione. Il soggetto può essere il proprietario dell'immobile oppure il titolare di diritti di godimento sull'immobile stesso, ossia:
- Proprietari o nudo proprietari;
- Usufruttuari e locatari;
- Soci di cooperative o imprenditori individuali (immobile non bene strumentale o merce);
- Soggetti che producono redditi in forma associata (art. 5 del Tuir) come società semplici;
- Familiare o convivente del possessore o detentore dell'immobile;
- L'acquirente di un immobile se è stato già registrato il compromesso.
Il detentore o il familiare convivente del possessore, ha diritto al bonus ristrutturazioni solo se sostiene le spese dei lavori (sono intestati a lui i bonifici dei pagamenti e le fatture). Se la casa è in comproprietà ha diritto alla detrazione chi effettua i pagamenti in misura proporzionale a quanto speso.
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I condomìni minimi possono chiedere l'agevolazione al 50% ?
Alcuni piccoli condomìni che, non avendone l'obbligo, non hanno un amministratore e non hanno un codice fiscale, possono comunque sfruttare la detrazione per lavori sulle parti comuni.
In questo caso il pagamento deve sempre essere effettuato tramite bonifico e se non c'è il codice fiscale del condominio, i contribuenti inseriscono nel modello di dichiarazione il codice fiscale del condomino che ha effettuato il bonifico.
Come fare il bonifico per la detrazione al 50%
Per ottenere il beneficio fiscale i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale con espressamente indicato:
- la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il numero di partita Iva (o il codice fiscale) del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Puoi effettuare il pagamento anche con carta di credito, intestata al titolare, ma non con assegni o contanti. E' necessario poi conservare i documenti che attestino il pagamento (ricevuta bonifico, pagamento con carta di credito) e le fatture dell'acquisto dei mobili o degli elettrodomestici.
Quali sono i Lavori di Ristrutturazione Incentivati?
Puoi richiedere l'agevolazione solo per immobili esistenti a destinazione residenziale e per le loro pertinenze (cantina, box...). Anche se i lavori di ristrutturazione hanno una definizione generica, in realtà la tipologia degli interventi incentivati sono definiti con precisione dalla normativa. Nella tabella trovi gli esempi dei lavori ammessi alla detrazione e la tipologia di immobile su cui devono essere realizzati.
I lavori di manutenzione ordinaria sono agevolati solo quando riguardano le parti comuni.
Tipologia di intervento | Tipologia di immobile |
---|---|
Manutenzione ordinaria:
|
Solo per parti comuni degli edifici residenziali |
Manutenzione straordinaria:
Restauro e risanamento conservativo:
Ristrutturazione edilizia:
|
|
Interventi per la ricostruzione o il ripristino dell’immobile | Qualsiasi immobile danneggiato da eventi calamitosi (per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza) |
Realizzazione di autorimesse, box o posti auto | Solo se pertinenziali, anche a proprietà comune |
Lavori finalizzati:
|
Qualsiasi immobile residenziale |
Interventi per evitare atti illeciti da parte di terzi (penalmente illeciti come ad esempio, furto, aggressione, sequestro di persona):
|
Qualsiasi immobile residenziale |
Interventi di cablatura degli edifici e per il contenimento dell’inquinamento acustico | Qualsiasi immobile residenziale |
Interventi per il risparmio energetico, installazione di impianti a fonti rinnovabili, ad esempio l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica a servizio dell’abitazione, cioè per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, eccetera | Qualsiasi immobile residenziale |
Opere per la messa in sicurezza statica realizzati sulle parti strutturali degli edifici | Qualsiasi immobile residenziale |
Interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere per evitare gli infortuni domestici (sostituzione tubo del gas, riparazione presa malfunzionante, installazione di apparecchi di rilevazione di gas ) | Qualsiasi immobile residenziale |
Per gli interventi di misure antisismiche, ossia per opere per la messa in sicurezza statica, realizzati in zone ad alta pericolosità è prevista una detrazione maggiore, che può arrivare fino all'85% delle spese, fino al 31 dicembre 2022.
Per i lavori su immobili residenziali soggetti alla detrazione al 50% l'IVA risulta agevolata e ridotta al 10%.
Come avere la Detrazione al 50% per le Ristrutturazioni?
Negli anni le procedure per richiedere la detrazione sono stati ridotti e semplificati, eliminando la comunicazione di inizio lavori all'Agenzia delle Entrate.
Per beneficiare della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile.
A differenza dell'Ecobonus al 65% o al 110%, per il quale è obbligatorio far redigere l'Attestato di Prestazione Energetica, o certificazione energetica, per ottenere il bonus casa non serve richiedere l'APE.
Se i lavori sono stati realizzati dal detentore, si dovranno indicare gli estremi di registrazione dell'atto che comprovi il titolo. Il beneficiario poi dovrà conservare tutti i documenti per esibirli in caso di controlli.
La legge di bilancio 2018 ha introdotto l'obbligo della comunicazione all'Enea sui lavori realizzati, come previsto per l'ecobonus.
Come inviare all'Enea la detrazione fiscale?
L'invio delle informazioni deve avvenire sull'apposito sito web entro 90 giorni a partire dalla data di fine dei lavori o del collaudo.
La comunicazione dei dati all'Enea è obbligatoria nei seguenti casi:
- interventi alle strutture edilizie: riduzione trasmittanza pareti, coperture e pavimenti;
- infissi: riduzione trasmittanza finestre e infissi;
- impianti tecnologici: impianti solare termico, caldaie a condensazione o a biomassa, pompe di calore, valvole termostatiche, microcogeneratori, impianti fotovoltaici;
- elettrodomestici: forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici es. ad induzione, lavasciuga, lavatrici.
Ristrutturazioni edilizie - anno 2022 Invio dichiarazione ai fini della detrazione fiscale all'Enea
Bonus Mobili ed Elettrodomestici: quando e come richiederlo?
Per beneficiare della detrazione sull'acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici per la propria casa è necessario un intervento di recupero sulla stessa, cioè devi aver usufruito del bonus ristrutturazioni per la medesima casa che arredi.
Questa detrazione spetta se vengono acquistati:
- Mobili nuovi:
Come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione). E’ escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni e tende e altri arredi. - Grandi elettrodomestici nuovi
Con classe energetica non inferiore alla B (C per i forni), quando è prevista l’etichetta energetica (leggi la news: "Addio A+++: le nuove etichette energetiche").
Esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, ventilatori elettrici, condizionatori.
Per gli elettrodomestici per cui non è ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica l’acquisto può rientrare nell'agevolazione. Per avere la detrazione mobili ed elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti sempre con bonifico o carta di debito o credito e non sono ammessi pagamenti con assegni o contanti. La data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui hai sostenuto le spese per i mobili. Il pagamento della ristrutturazione invece può anche avvenire successivamente.
L'importo massimo della spesa complessiva sostenuta per i mobili è pari a 10.000 euro, detraibili in 10 quote annuali di pari importo.
Quali sono i Documenti per la Detrazione al 50%?
- Il contribuente deve avere i seguenti documenti:
- Le fatture e le ricevute dei pagamenti che dimostrano le spese sostenute (es. ricevute bonifico)
- La domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito)
- Le ricevute di pagamento dell’imposta comunale (Ici-Imu), se dovuta
- La delibera dell'assemblea di approvazione dei lavori (per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali)
- La dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi
- Le abilitazioni amministrative richieste dalle vigenti leggi sull'edilizia: concessioni, autorizzazioni etc.
- Per gli interventi sulle parti comuni condominiali il contribuente può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, dove attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma ai fini della detrazione
I documenti dovranno essere conservati dall'interessato poiché potrebbero dover essere esibiti se l'amministrazione finanziaria lo richieda.
Il soggetto, se è previsto l'obbligo della notifica preliminare all'Azienda sanitaria locale, dovrà inviare all’Asl competente nel proprio territorio una comunicazione (tramite raccomandata A.R. o con altre modalità stabilite dalla Regione) in cui devono essere presenti le seguenti informazioni:
- dati del committente dei lavori e ubicazione degli stessi
- natura dell’intervento da realizzare
- dati identificativi dell’impresa che realizza i lavori con esplicita assunzione di responsabilità riguardo il rispetto degli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione
- data di inizio dell’intervento di recupero.
Quali sono gli Edifici per la Detrazione Ristrutturazioni?
Puoi richiedere l'agevolazione solo per immobili a destinazione residenziale e per le loro pertinenze (cantina, box...) di qualsiasi categoria catastale, anche rurale. Sono quindi esclusi gli immobili strumentali per attività d'impresa o professionale.
Gli interventi devono essere eseguiti o su singole unità immobiliari oppure su edifici (o parti di essi), a condizione che siano esistenti. Per le nuove costruzioni quindi si può detrarre solo la spesa relativa alla ristrutturazione della porzione di edificio esistente.
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