Ecobonus 2022-2023: detrazioni 110% per il Risparmio Energetico
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La Legge di Bilancio ha confermato le detrazioni fiscali: ecco cosa è cambiato per i bonus destinati all'efficienza energetica e al risparmio energetico dal 2019 e per il nuovo anno 2023. Chi ne ha diritto, quali sono gli interventi incentivati e come fare la richiesta all'Enea?
Ultimo aggiornamento Superbonus 110%È ufficiale: il superbonus al 110% è diventato legge! Ecco la news completa: "Super Bonus 110% quali sono le novità? Quali sono gli interventi ammessi in detrazione?".
Già da qualche anno sono previste delle detrazioni fiscali per coloro che effettuano degli interventi di riqualificazione in casa o installano apparecchi che migliorano l'efficienza energetica dell'abitazione, a prescindere dalle offerte gas o luce già in essere.
Come funziona l'Ecobonus 2022-2023
Con le ultime leggi di Bilancio sono state modificate le normative dell'ecobonus sul risparmio energetico, comunque prorogate per l'anno 2023. Anche l'agevolazione al 65% è stata prorogata con le stesse caratteristiche dell'anno scorso. Due novità riguardano la cancellazione dello sconto in fattura, disponibile solo per gli interventi nelle parti comuni dei condomini per spese superiori a 200.000 euro, e il bonus facciate, mirato al decoro architettonico.
L'aliquota, come l'anno scorso, rimane ridotta al 50% per serramenti, infissi e sostituzione con caldaie a condensazione classe C o D (non evolute) o a biomassa.
Installazione di micro-cogeneratori, bonus giardini e rimodulazione dell'incentivo, ecco tutte le modifiche introdotte rispetto ai classici interventi che rientrano nell'agevolazione e alle modalità e i documenti per richiedere la detrazione all'Enea.
Approfondimento detrazioni fiscali: legge 17/07/2020, n. 77La nuova legge di conversione conferma (con modifiche) il decreto Rilancio del governo Conte. Per saperne di più leggi la guida completa: "Ecobonus e Sisma Bonus 110% per Ristrutturazioni Casa: Condizionatori e Fotovoltaico".
Come funziona l'Ecobonus per Risparmio Energetico?
Come accedere alla detrazione al 65%?
L'agevolazione, confermata per tutto il 2022, consiste in una detrazione dall’Irpef, Imposta sul reddito delle persone fisiche o dall’Ires, Imposta sul reddito delle società. La misura della detrazione e il tetto massimo di spesa cambia in base al tipo di intervento. La detrazione al 65% per interventi migliorativi dell'immobile viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Gli interventi incentivati sono di vario genere: rifacimento della struttura per migliorare l'isolamento termico, installazione di caldaie efficienti a condensazione, di pompe di calore o di impianti solari termici per l'acqua calda...
E' possibile detrarre tutte le spese che riguardano i lavori, comprese quelle relative al progetto e amministrative. Per i soggetti privati la spesa detraibile è comprensiva dell'IVA, sia per la detrazione al 65% che per quella al 50%. L'incentivo fiscale vale poi anche per i condizionatori, che possono beneficiare di un'agevolazione dal 50% al 65% e in alcuni casi anche 110%.
Infine, anche l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida informativa sulla detrazione fiscale dell'ecobonus:
Scarica la guida completa dell'Agenzia delle EntrateGuida alle Agevolazioni fiscali dell'Agenzia delle Entrate per il risparmio energetico.
Chi ha diritto all'Ecobonus 65%?
Possono usufruire dell'agevolazione tutti i contribuenti residenti e non residenti che possiedono l'immobile a qualsiasi titolo.
In particolare i beneficiari del diritto alle agevolazioni che possono fare richiesta sono:
- le persone fisiche: il proprietario, l'inquilino, soggetti in comodato o i condomini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali, il familiare convivente con il detentore del titolo;
- i contribuenti con reddito (persone fisiche e società di persone o di capitali);
- le associazioni tra professionisti;
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- gli Istituti autonomi per le case popolari o gli enti che hanno le stesse finalità sociali (società “in house providing”).
Se vuoi approfondire trovi tutte le info nella guida completa: "Bonus Condizionatori (con e senza Ristrutturazione)".
E se invece stai pensando all'impianto di riscaldamento leggi lo speciale sul Bonus Caldaia. Vi ricordiamo che il 2024 è l'ultimo anno in cui si potrà usufruire di questa agevolazione: scopri come nel nostro articolo dedicato al Bonus Caldaia 2014.
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Quali Interventi Ammessi: Infissi, Finestre, Caldaie e Pompe di calore?
Nella tabella trovi tutti gli interventi che sono compresi nell'agevolazione ed il tetto massimo dell'incentivo. Ad esempio per interventi che migliorano la prestazione energetica globale dell'edificio si potrà detrarre fino a 100.000 euro, corrispondente al 65% di una spesa totale di circa 154.000 euro.
Detrazione | Intervento detrazione risparmio energetico | Importo massimo |
---|---|---|
65% | Riqualificazione energetica globale | 100mila € |
Interventi sull'involucro dell'edificio: coibentazione di pareti, soffitti, tetti e pavimenti | 60mila € | |
Installazione di pannelli solari termici per l'acqua calda | 60mila € | |
Sostituzione degli impianti di riscaldamento (caldaie a condensazione classe C con un sistema termoregolazione evoluto) | 30mila € | |
Installazione di pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia | 30mila € | |
Installazione di micro-cogeneratori (con un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%) o generatori ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, o generatori d’aria calda a condensazione | 100mila € | |
Installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, climatizzazione e ACS (domotica, building automation) | - | |
50% | Acquisto e installazione di finestre e infissi | 60mila € |
Installazione di schermature solari (allegato M del decreto legislativo n. 311/2006) | 60mila € | |
Sostituzione degli impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione classe C o D | 30mila € | |
Sostituzione degli impianti di riscaldamento con caldaie alimentate a biomassa | 30mila € |
Dal 2019 c'è stata una riduzione dell'aliquota dal 65% al 50% per alcuni interventi come installazione di infissi e caldaie a biomassa o a condensazione (vedi tabella soprastante). In questi casi quindi si può optare per l'altro bonus ristrutturazioni al 50%, perché a parità di aliquota non vengono richiesti i requisiti del risparmio energetico raggiunto.
Questo bonus non è cumulabile, per i medesimi interventi, con la detrazione al 50% per le ristrutturazioni o con altri incentivi (conto termico per pannelli solari e pompe di calore).
Dal 2016 vengono incentivati i sistemi di domotica, l'acquisto e l'installazione di sistemi per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda e climatizzazione sono inclusi nell'agevolazione.
In particolare i dispositivi multimediali per il controllo da remoto devono consentire:
- l'accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti
- mostrare, attraverso canali multimediali, i consumi energetici
- mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione
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A quali edifici è concessa la detrazione fiscale?
Gli interventi di miglioramento devono essere eseguiti su unità immobiliari o su edifici (o parti di essi) esistenti, appartenenti a qualsiasi categoria catastale, compresi quelli rurali e strumentali per attività d'impresa o professionale.
Se l'edificio è in via di costruzione non è possibile fare la richiesta per tali opere.
Detrazione Ecobonus 2021-2022 per Condomini
La detrazione al 65% per interventi sulle parti comuni di edifici condominiali e per le singole unità del condominio è stata prorogata fino al 31 dicembre 2022. L'agevolazione è legata agli obbiettivi raggiunti e per gli interventi sui condomini aumenta quando si riesce a conseguire un determinato indice di prestazione energetica. La detrazione è commisurata al tipo di intervento per promuovere gli interventi che portano ad un maggior risparmio energetico.
La detrazione fiscale viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo:
- 65% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2022
per interventi sulle singole unità immobiliari - 65% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2022
per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e per quelli che interessano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio - 70% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2022
per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dello stesso edificio - 75% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2022
per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali diretti a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguono almeno la qualità media indicata nel decreto del Ministro dello sviluppo economico del 26 giugno 2015 (Linee guida nazionali per la certificazione energetica).
Le detrazioni più elevate al 70 e 75% su parti comuni vanno calcolate su una spesa complessiva inferiore a 40.000 euro moltiplicato per le unità immobiliari dell'edificio.
L'Ecobonus si potrà utilizzare in formula piena, ovvero fino al 110% fino al 2023, dopo le aliquote scenderanno al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
Come inviare la Richiesta per la Detrazione all'Enea?
Per beneficiare della detrazione non è necessaria alcuna comunicazione preventiva: è quindi essenziale trasmettere all'Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori:
- le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica, attraverso l’allegato A al “decreto edifici” (D.M. 19 febbraio 2007);
- la scheda informativa, relativa agli interventi realizzati.
La documentazione deve essere trasmessa in via telematica all'Enea, attraverso l'applicazione web che trovi sul portale online dedicato.
Efficienza Energetica - anno 2022 Invio dichiarazione ai fini detrazione fiscale all'Enea
Solo ed esclusivamente quando la complessità dei lavori eseguiti non trova un'adeguata descrizione negli schemi messi a disposizione dall’Enea, è possibile mandare la documentazione a mezzo raccomandata con ricevuta semplice, sempre entro il termine di 90 giorni dal termine dei lavori.
Va indicato il riferimento “Detrazioni fiscali - riqualificazione energetica” e l’indirizzo è il seguente:
- ENEA - Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile
Via Anguillarese 301 - 00123 Santa Maria di Galeria (Roma)
Per qualsiasi altra informazione puoi visitare il sito dell'Enea dedicato alla detrazione al 65%, dove puoi consultare le linee guida, le schede tecniche, la normativa di riferimento, i contatti degli esperti dell'Enea e le FAQ per i tecnici e non.
Quali sono i Documenti per la Detrazione al 65%?
- I documenti necessari per la richiesta Ecobonus sono:
- Le fatture e le ricevute dei pagamenti che dimostrano le spese sostenute (es. ricevute bonifico);
- L'asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti richiesti dell'intervento;
Per le caldaie, pompe di calore e gli infissi è sufficiente la certificazione del produttore; dal 2009 la dichiarazione può essere fatta dal direttore dei lavori. - L’attestato di certificazione o di prestazione energetica APE
Non richiesta per la sostituzione delle finestre e per i pannelli solari; - La scheda informativa degli interventi realizzati (allegato E o F del decreto attuativo)
Contiene i dati di chi ha sostenuto la spesa, dell'edificio, degli interventi e del risparmio conseguito.
Il certificato di asseverazione e le ricevute dei pagamenti devono essere conservati ed esibiti qualora richiesti dall'amministrazione finanziaria per gli eventuali controlli successivi.
Come fare il bonifico per la detrazione fiscale?
I pagamenti delle spese devono essere effettuati secondo precise modalità a seconda della tipologia del contribuente:
- Contribuente senza partita IVA: bonifico bancario o postale
- Altri contribuenti: qualsiasi forma
Inoltre il bonifico deve essere "parlante", ossia devono essere indicati espressamente queste informazioni:
- la causale del versamento, con indicazione degli estremi della norma agevolativa;
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).
Se per errore il bonifico non indica tutti i dati richiesti, puoi beneficiare della detrazione solo se sei in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale quest’ultima attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito (circolare n. 43/2016).
Novità: iI "bonus giardini"
Dal 2018 il bonus verde è una nuova detrazione al 36% prevista per gli interventi di riqualificazione urbana, ripartita in dieci quote annuali, bonus prorogato fino al 2024. Le agevolazioni sono disponibili sia per privati che per i condomini e riguardano terrazzi, balconi e giardini e lavori per il verde pubblico o aree di interesse storico.
La detrazione IRPEF per interventi di sistemazione a verde di aree e per la realizzazione di coperture a verde di giardini pensili fino ad un massimo di 5.000 euro per unità abitativa.
La Cessione del Credito della Detrazione
2020: sconto in fattura eliminato, rimane solo per i lavori condominiali Con l'ultima manovra viene eliminata la possibilità di richiedere lo sconto in fattura, con il quale il cliente finale cedeva il proprio credito al fornitore in cambio di uno sconto sulla spesa da pagare. Lo sconto in fattura rimane valido solo per i lavori delle aree comuni degli edifici condominiali per importi superiori a 200mila euro.
Una novità del 2019, introdotta parzialmente già nel 2018, riguarda la cessione del credito: ossia la possibilità di passare il credito a chi effettua i lavori. In poche parole l'utente finale non dovrà aspettare 10 anni per ottenere l'importo della detrazione, bensì avrà subito uno sconto in fattura, in accordo con il fornitore, di entità pari all'intero ammontare. Il fornitore, o la società che effettua i lavori, anticipa la restante parte dei costi e poi rientrerà della spesa anticipata attraverso la detrazione.
In questo modo anche i contribuenti che si trovano nella "no tax area" ossia gli incapienti (o chi ha un regime agevolato che non consente la detrazione), potranno cedere il credito derivante dalla detrazione alle società che hanno eseguito i lavori oppure ad altri soggetti privati.
Questo meccanismo nel 2016 era valido solo per le spese riguardanti le parti comuni di edifici condominiali. Nel 2018 la cessione del credito viene estesa a tutti gli interventi di riqualificazione energetica e non soltanto a quelli di parti comuni condominiali come era previsto in precedenza. Inoltre anche le verifiche saranno effettuate da ENEA su tutte le agevolazioni previste dall'art. 14 del D.L. 63/2013.
In questo modo anche gli inquilini incapienti potranno sfruttare l'agevolazione, chiedendo in cambio uno sconto ai fornitori a cui hanno ceduto il credito.
Ecobonus 2022 anche per l'edilizia popolare
Dal 2018 tale bonus viene esteso anche all'edilizia popolare, come gli istituti autonomi per le case popolari (IACP) e altri enti che hanno le stesse finalità e i requisiti previsti dalla legislazione europea in materia di house providing, costituite al 31 dicembre 2013.
Gli interventi di efficienza energetica dovranno essere realizzati su immobili di loro proprietà, o gestiti per conto del comune, adibiti ad edilizia residenziale pubblica, nonché alle cooperative a proprietà indivisa in relazione ad interventi realizzati su immobili assegnati ai propri soci.
Anche per il 2022 si è arrivati alla conclusione di prorogare questo bonus, con alcune novità:
- Eliminazione dei vincoli per il superbonus villette
- Aumento del bonus mobili
- Varo di un bonus anti barriere architettoniche