Rilascio certificati bianchi: cosa sono e come fare richiesta?
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Ecco tutte le informazioni riguardo i certificati bianchi per l'efficienza energetica: come funzionano, quali sono i progetti e i soggetti ammissibili e come fare la richiesta al GSE.
Come richiedere i certificati bianchi?
Nell'ambito delle agevolazioni sul risparmio energetico previste dallo Stato troviamo i certificati bianchi.
Questi certificati sono comunemente noti anche come Titoli di Efficienza Energetica (TEE).
Vediamo nel dettaglio cosa sono i certificati bianchi, quali sono i soggetti coinvolti, come ottenerli e quali sono le novità introdotte dal nuovo decreto uscito nel 2017, per il triennio 2017-2020.
Cosa sono i certificati bianchi o titoli di efficienza energetica - TTE?
Il meccanismo dei certificati bianchi è nato a livello europeo per il raggiungimento degli obiettivi del pacchetto "clima-energia 20-20-20", successivo al Protocollo di Kyoto.
Lo scopo, da raggiungere entro il 2020, è quello di:
- diminuire le emissioni di CO2del 20%
- portare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili
- aumentare del 20% il risparmio energetico
In Italia i certificati bianchi sono stati istituiti nel lontano 2004. Tali certificati sono titoli negoziabili che attestano il conseguimento del risparmio energetico negli usi finali di energia. Per ottenerli è necessario realizzare interventi o progetti che incrementano l'efficienza energetica.
Il sistema prevede il riconoscimento di un contributo economico derivante da tali interventi.
Il risparmio energetico viene misurato in Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP). Un TEP corrisponde alla quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo e vale circa 42 GJ.
Un certificato bianco equivale al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio. Con una delibera del 2011 è stato introdotto il coefficiente "tau", con il quale a fronte di 1 TEP risparmiato si possono ottenere oltre 3 titoli.
I certificati bianchi vengono emessi dal Gestore del Mercato Elettrico (GME) con l'approvazione del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e sono quantificati sulla base del risparmio energetico conseguito con gli interventi. Anche la pubblica amministrazione può beneficiare dei TEE per riqualificare ad esempio l'illuminazione ed i trasporti pubblici.
Come funzionano i certificati bianchi?
Il punto centrale del meccanismo è che i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 clienti finali sono obbligati a raggiungere degli obiettivi prefissati.
I soggetti obbligati possono raggiungere l'obiettivo attraverso due modi:
- realizzando direttamente o tramite società controllate o controllanti, interventi di efficienza energetica
- acquistando i titoli dagli altri soggetti ammessi al meccanismo, ovvero altri distributori, ESCO certificate o utenti finali pubblici o privati che hanno nominato un esperto in gestione dell’energia (EGE) certificato o sono in possesso di un sistema di gestione dell'energia certificato (ISO 50001)
Esiste un vero e proprio mercato dei certificati bianchi, la Borsa dei Titoli di Efficienza Energetica, gestita dal Gestore del Mercato Elettrico (GME). I soggetti obbligati e quelli volontari possono scambiare i titoli sulla piattaforma di mercato oppure attraverso contrattazioni bilaterali (contrattazioni OTC - Over The Counter).
Il mercato dei certificati bianchi o TEE
Nel corso degli anni il mercato dei certificati bianchi ha avuto uno squilibrio tra domanda e offerta.
Gli obblighi di legge e quindi la domanda dei TEE è aumentata seguendo la linea definita dalla Strategia Energetica Nazionale. Anche l'offerta dei titoli tra il 2006 e il 2011 è cresciuta in modo esponenziale, trainata dal settore civile e ottenuta in buona parte dalla diffusione delle lampadine compatte fluorescenti. Una volta terminato il boom delle lampadine, il valore dei TEE non era più in grado di stimolare investimenti di altro genere.
Con la delibera 9/11 dell’Autorità il meccanismo è stato modificato con l'introduzione del tau, con il quale si potevano ottenere più titoli con un TEP risparmiato. Negli anni 2012-2014 l'80% degli interventi è stato realizzato nel settore industriale. Negli anni successivi vi è stato un declino, complice il divieto di cumulo con gli altri incentivi statali, la richiesta possibile solo per interventi non ancora avviati e un maggiore rigore nell'approvazione e verifica dei progetti da parte del GSE.
Con il nuovo Decreto interministeriale 11 gennaio 2017 si elimina il tau, si allunga la procedura e aumentano i costi per la generazione dei titoli. Nel 2017 il volume dei titoli è aumentato e anche il loro prezzo si è impennato.
Il prezzo dei titoli di efficienza energetica
Il prezzo dei titoli di efficienza energetica ha avuto un'ampia volatilità dal 2016 in poi.
A fine del 2016 il prezzo era intorno tra i 100 e 140 euro, ma già ad inizio del 2017 il prezzo era balzato a 280 euro.
Nel 2017 il prezzo medio dei TEE è aumentato di oltre l'80% rispetto all'anno precedente, un anno da record, sia per il prezzo dei titoli che per il volume. Con la nuova normativa è stata introdotto un nuovo contributo tariffario destinato ai soggetti obbligati e la negoziazione unificata per tutte le tipologie di TEE.
Il mercato non sembra stabile per diversi motivi: troppi pochi titoli, incertezza normativa, probabili speculazioni degli operatori e l'aspettativa futura di un calo dell'offerta.
A febbraio 2018 il prezzo medio ponderato dei TEE è stato di ca 427 euro, un ennesimo record storico.
Il prezzo medio dei Titoli di Efficienza Energetica TEE - Fonte GSE
Quali sono i progetti ammissibili per i certificati bianchi?
Per la valutazione dei progetti di efficienza energetica per il periodo 2017-2020 si fa riferimento alle nuove regole per i Certificati Bianchi.
Il decreto ha aggiornato le regole per il funzionamento dei certificati bianchi, fissando inoltre un tetto al prezzo pari a 250 euro.
La normativa suddivide i progetti ammessi per settore di riferimento:
- Titoli di Tipo I
Riduzione dei consumi di energia elettrica - Titoli di Tipo II
Riduzione dei consumi di gas naturale - Titoli di Tipo III
Riduzione dei consumi di altre forme di energia non realizzati nel settore dei trasporti - Titoli di Tipo IV
Riduzione dei consumi di altre forme di energia realizzati nel settore dei trasporti
Ai fini dell'accesso al meccanismo i progetti devono aver raggiunto una determinata quota di risparmio energetico nel corso del primo anno di monitoraggio.
- Esempi di progetti ammessi per il rilascio dei certificati bianchi:
- Installazione di impianti di produzione di energia termica
- Installazione di generatori di aria calda
- Installazione di bruciatori rigenerativi
- Installazione di sistemi power quality
- Installazione di motori elettrici
- Recupero energetico nei sistemi di rigassificazione del GNL
- Efficientamento di reti di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento esistenti
- Acquisto flotte di mezzi di trasporto a trazione elettrica, gas naturale, GNL, GPL, ibride o a idrogeno
- Efficientamento reti elettriche, del gas e idriche
- Realizzazione ed efficientamento di CED
- Installazione di caldaie e generatori di aria calda
- Interventi di isolamento termico
- Retrofit e realizzazione di edifici a energia quasi zero
- Adozione di sistemi di segnalazione e gestione efficienti
- Adozione di sistemi di analisi dati sui consumi di singoli impianti
- Adozione iniziative finalizzate all'utilizzo di veicoli a basse emissioni
Per ogni tipo di intervento la normativa fissa la vita utile, ossia il numero di anni per i quali è possibile richiedere i titoli di efficienza energetica.
Un elenco completo degli interventi ammessi ai titoli di efficienza energetica si trova nell'Allegato 2 al D.M. 11/01/2017.
Certificati bianchi e fotovoltaico
Fino al 2017 era valido il riconoscimento dei certificati per impianti fotovoltaici fino a 20 kW di potenza.
Con il nuovo decreto non è più possibile ottenere i certificati bianchi a seguito dell'installazione di impianti fotovoltaici.
Il motivo è che il meccanismo dei TEE non è adatto per la promozione del fotovoltaico: gli impianti di piccola taglia possono accedere ad altri incentivi, come lo scambio sul posto o le detrazioni fiscali.
Come fare la richiesta per i certificati bianchi?
La società che gestisce i procedimenti per il rilascio dei certificati bianchi è il GSE, con il supporto di Enea e di RSE.
Una volta definito il progetto, questo deve essere sottoposto al GSE per l'approvazione. Per inviare la documentazione è stato predisposto un sistema informatico al quale possono accedere solo i soggetti accreditati. Se il progetto e il relativo risparmio energetico viene validato, il GSE dà mandato al GME per l'emissione dei titoli al soggetto richiedente.
I certificati bianchi non possono essere cumulati con altre tipologie di incentivi statali, ad esempio le detrazioni fiscali, richiesti per lo stesso progetto.