Piano Nazionale per Energia e Clima: ecco le proposte per rendere l'Italia più Green
Pubblicato da Francesco Ursino e revisionato da Marina Lanzone il 7 luglio 2023 || ⏳ tempo di lettura 7 min.
L’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (Pniec) presentato dall’Italia all’Unione Europea include proposte in tema di energie rinnovabili, efficienza e sicurezza energetica. In attesa dell’approvazione di Bruxelles, scopriamo quali sono i provvedimenti auspicati dal Governo e come hanno reagito ambientalisti e associazioni.
La proposta di aggiornamento al Pniec inviata dal Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) all’Unione Europea chiarisce gli obiettivi nazionali legati a tematiche molto importanti, come la gestione delle rinnovabili e non solo.
I vari provvedimenti sono ora al vaglio di Bruxelles, che dovrebbe approvarli in via definitiva entro giugno 2024. Nell’attesa, allora, andiamo a scoprire nel dettaglio di cosa si tratta, non prima di averti ricordato che se il tema delle energie sostenibili ti sta a cuore, puoi iscriverti al nostro canale Telegram. Così sarai sempre aggiornato sulle ultime novità in fatto di transizione energetica, e potrai dare uno sguardo alle offerte luce e gas più convenienti basate su forniture green.
Cosa propone il Piano Nazionale per Energia e Clima?
Il testo dell’aggiornamento al Pniec Per un quadro completo delle varie proposte italiane inviate a Bruxelles in tema di efficienza energetica, leggi la sintesi dell’aggiornamento al Pniec.
Nella nota di aggiornamento al Piano per l'energia e il clima, il Mase specifica quali sono gli obiettivi più importanti da raggiungere. Nello specifico, secondo una nota diffusa dal Ministero, si parla di:
"Una quota del 40% di rinnovabili nei consumi finali lordi di energia che sale al 65% per i consumi solo elettrici. Il 37% di energia da rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento, il 31% nei trasporti, 42% di idrogeno da rinnovabili per gli usi dell'industria."
Il titolare del dicastero, Gilberto Pichetto Fratin, sottolinea che questo lavoro di aggiornamento vuole tracciare la strada verso una transizione energetica che abbia un impatto reale sul Paese. Un obiettivo che viene declinato in cinque tematiche differenti:
- Decarbonizzazione;
- Efficienza energetica;
- Sicurezza energetica;
- Mercato interno dell’energia;
- Ricerca, innovazione e competitività.
Analizziamo brevemente ognuno di questi punti.
Decarbonizzazione ed energie rinnovabili
Il primo punto sottolineato nel Pniec riguarda la decarbonizzazione, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. A tutto ciò si aggiunge il traguardo ancora più ambizioso della riduzione entro il 2030 del 43,7% delle emissioni dei settori non-ETS (trasporti, residenziale, terziario, rifiuti, agricoltura), rispetto al 2005.
In questo scenario, l’Italia deve ancora mettersi in moto, come ammette lo stesso Pniec, che evidenzia come le misure vigenti (soprattutto in tema di termoelettrico e industrie energivore) non siano del tutto efficaci. Dove intervenire allora? Il Piano identifica, tra le altre, alcune aree di intervento:
"Per rispettare la traiettoria emissiva del periodo 2021-2030, che dovrà portare al conseguimento dell’obiettivo del -43,7% rispetto ai livelli del 2005, sarà necessario avviare da subito una significativa riduzione delle emissioni pari a oltre il 30% rispetto ai livelli del 2021, da conseguirsi prevalentemente nei settori trasporti, civile e agricoltura."
L’uso delle rinnovabili è l’altro grande tema. Il traguardo, in questo caso, è quello di arrivare a quota 40% dei consumi finali lordi di energia al 2030 da fonti green. Le iniziative in questo senso sono molteplici e riguardano la sempre maggiore diffusione di impianti basati su fonti rinnovabili, sia di piccole sia di grandi dimensioni.
Interventi di efficienza energetica
L’aumento dell’efficienza energetica, definita una “dimensione fondamentale” per il Pniec, contribuirà a far raggiungere diversi obiettivi, tra i quali:
- riduzione dei consumi;
- abbassamento delle emissioni;
- incremento della quota rinnovabile nel mix energetico;
- aumento della sicurezza energetica.
I settori su cui si interverrà sono diversi. Ancora una volta si inizia dai trasporti, ma c’è spazio anche per il tema della ristrutturazione degli edifici, con una specifica menzione dell’aumento nell’uso di pompe di calore.
Cosa sono le pompe di calore? Nel nostro approfondimento sulle pompe di calore trovi informazioni utili su costi, tipologie e prestazioni di questi impianti.
Sempre sul tema delle ristrutturazioni, viene garantito che verrà messa in atto una riforma degli incentivi fiscali, che identificheranno le priorità di intervento (edifici meno performanti e situazioni di povertà energetica) e differenzieranno il livello di assistenza. Altrettanto importante sarà l’intervento sulla Pubblica Amministrazione, con quello che viene definito un “grande piano di efficientamento” del parco immobiliare.
Il tema della sicurezza energetica
Sul tema della sicurezza, il Pniec identifica chiaramente quali sono le minacce più serie: l’invasione russa dell’Ucraina e l’aumento dei prezzi dell’energia. Dinamiche che hanno avuto impatti sull’intera economia europea e nazionale, dando il via a una spirale inflazionistica e a seri problemi legati all’approvvigionamento energetico. Come muoversi in questo scenario così difficile? I punti evidenziati dal piano per l’energia elettrica sono diversi:
- potenziamento delle interconnessioni energetiche, così da favorire l’afflusso di risorse da Paesi come Tunisia, Austria e Slovenia;
- miglioramento della Rete di Trasporto Nazionale, che riguarderà soprattutto il flusso di energia eolica realizzata in impianti al sud e nelle isole;
- aumento della capacità di accumulo degli impianti, così da gestire in maniera maggiormente versatile i picchi di domanda.
Per il gas, l’obiettivo è l’incremento della diversificazione delle fonti di approvvigionamento, soprattutto dai paesi del nord Africa e dall’Azerbaijan.
La situazione del mercato interno dell’energia
In relazione al mercato interno, il Pniec identifica le maggiori esigenze da affrontare:
- maggiore integrazione dei mercati;
- aumento del livello di flessibilità;
- sviluppo degli strumenti a termine di negoziazione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili.
Per raggiungere questi e altri obiettivi comunitari, il Piano sottolinea che il punto cruciale riguarda il processo di semplificazione:
"È necessario prevedere un’accelerazione e una semplificazione degli iter autorizzativi sia per le opere di sviluppo di rete che per la connessione di impianti rinnovabili, permettendo quindi la realizzazione tempestiva di tutte le opere necessarie al raggiungimento dei target di decarbonizzazione."
L’importanza della ricerca
Per raggiungere i vari obiettivi auspicati nel Pniec, un ruolo cruciale verrà rivestito dalla ricerca. Su questo tema, il Piano giustifica l'esigenza di delineare una strategia a lungo termine che riguardi l'implementazione di tecnologie e sistemi capaci di far tagliare i traguardi legati a decarbonizzazione e competitività dell'industria italiana.
In particolare, si auspica l'adozione di un approccio olistico alla ricerca e sviluppo nel settore energetico, con una maggiore attenzione ai settori tecnologici con “più ampio spettro di livelli di maturità”. Viene evidenziato, però, come lo sviluppo di tecnologie dedicate al raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2050 sia ancora nella fase dimostrativa o prototipale. Pertanto, su questi temi il documento non scende in profondità.
Le opinioni di esperti e associazioni
I temi legati alla transizione energetica sono sempre divisivi, e la pubblicazione delle proposte del Pniec non ha mancato di confermare tale dinamica. In molti, tra esperti e associazioni, hanno sottolineato come alcuni passaggi del Piano non siano del tutto coerenti con gli obiettivi che il nostro paese deve necessariamente raggiungere.
Legambiente, tramite il suo presidente Stefano Ciafani, fa sapere che il documento inviato a Bruxelles è fin troppo prudente:
“Dopo i disastri climatici sul territorio nazionale degli ultimi anni, dalla tempesta Vaia nel nord-est del 2018 all'alluvione in Emilia-Romagna nei mesi scorsi, e dopo l'impazzimento delle bollette degli ultimi due anni, ci saremmo aspettati un piano coraggioso con obiettivi ambiziosi ma a portata di mano per l'Italia. Non riusciamo davvero a capire perché il governo sia sovranista su tutte le politiche meno che su quelle energetiche.”
Dello stesso avviso è Greenpeace, che tramite Luca Iacoboni (ex direttore Greenpeace Italia, ora a ECCØ) sottolinea la presunta prudenza del Piano:
“L'Italia non è di certo sulla strada giusta per rispettare gli Accordi di Parigi. A una prima lettura del testo proposto dal governo si vedono aumenti quasi insignificanti per gli obiettivi di efficienza energetica e rinnovabili termiche, mentre il gas, uno dei responsabili della crisi climatica, continua a essere il padrone indiscusso del futuro del nostro Paese.”
Il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Pichetto Fratin, difende così l’operato del suo dicastero:
“Con questo testo, frutto di un lavoro intenso del Mase, vogliamo indicare una via alla transizione che sia realistica e non velleitaria, dunque sostenibile per il sistema economico italiano. È un documento che conferma l'impegno dell'Italia sul clima e per la sicurezza energetica, in linea con l’ineludibile cambiamento di un modello di sviluppo che porti benessere alle famiglie e condizioni di crescita alle aziende italiane”.
Le divergenze tra le parti in causa, pertanto, sono notevoli, in uno scenario di incertezza dal quale dovrà necessariamente emergere la strategia per la transizione energetica del nostro Paese.
Scegli un’offerta sostenibile per favorire la transizione energetica!
Gli obiettivi del Pniec si rivolgono al contesto macroeconomico, con iniziative legate al sistema dei trasporti, dell'approvvigionamento energetico e non solo. Per favorire la transizione energetica, però, ogni singolo utente può dare il suo contributo.
In particolare, è possibile scegliere e premiare le offerte luce e gas che si impegnano a proporre forniture realizzate da fonti rinnovabili e green. Di seguito trovi allora tre delle proposte più interessanti del momento, facilmente attivabili grazie ai pulsanti che vedi in tabella:
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