La manutenzione della caldaia a Torino e in Piemonte

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Ecco tutte le informazioni sulla manutenzione e sul controllo fumi delle caldaie nella Regione Piemonte, quanto costa e quando è obbligatorio il libretto e il rilascio del bollino verde.

La manutenzione in Piemonte

In materia di manutenzione degli impianti termici ci sono delle normative nazionali.
Ogni Regione italiana ha la possibilità di legiferare in merito, assolvendo gli obblighi previsti in tutto il territorio italiano. Da diverso tempo in Piemonte è attivo il catasto regionale online, il CIT, dove poter inserire i dati relativi agli impianti termici.
In questa pagina vediamo nel dettaglio le regole sulla revisione della caldaia attuate a Torino e in tutta la Regione Piemonte.


Quando fare la manutenzione e il controllo fumi della caldaia in Piemonte?

L'impianto termico è ciò che provvede a riscaldare la casa in inverno, o anche a raffreddarla in estate, come i semplici condizionatori d'aria a pompa di calore.
E' importante sapere che anche stufe, caminetti o apparecchi radianti possono costituire un impianto termico, se la somma delle potenze al focolare degli elementi è maggiore di 5 kW.
La normativa impone l'obbligo di indicare il ruolo del responsabile dell'impianto, che può essere ricoperto dal proprietario dell'immobile, dall'inquilino o dall'amministratore in caso di un impianto centralizzato di un palazzo.

La legge prevede due tipologie di controlli:

  • gli interventi di manutenzione ordinaria, per tutelare la sicurezza, garantendo che la caldaia abbia delle buone condizioni di funzionamento;
  • il controllo dell'efficienza energetica, chiamato comunemente verifica dei fumi, consiste in un'analisi della combustione dei fumi per verificarne l'efficienza e quindi il rendimento.

La frequenza delle manutenzioni dipende dalle indicazioni dell'installatore della caldaia e dalla sua tipologia, se si tratta di una caldaia a condensazione o tradizionale ecc. Le informazioni sono indicate nelle istruzioni del libretto d'uso del fabbricante e in ultimo si fa riferimento alle norme UNI e CEI. In questo caso la periodicità varia in base alla tipologia di combustibile impiegato e anche dall'età dell'apparecchiatura stessa. 

Dal 15 ottobre 2009 in tutto il territorio del Piemonte è obbligatorio il sistema di autocertificazione degli impianti, denominato bollino verde. Il rapporto di controllo dell'efficienza energetica deve essere trasmesso tramite il catasto CIT periodicamente.

Il bollino verde nella Regione Piemonte è attualmente gratuito.

Il costo per la manutenzione di una caldaia dipende dalla zona e varia da 80 € fino a 120-150€, per la verifica delle emissioni con il rilascio del bollino verde.

Info caldaie

010.848.01.61

Sapevi che fare la manutenzione ti fa risparmiare? Mantenere la caldaia pulita la aiuta a lavorare meglio, sprecando meno energia o gas (a seconda dei modelli). Per questo motivo, ricorda di chiamare il tecnico specializzato periodicamente e procedere alla regolare manutenzione per mantenere il tuo apparecchio come nuovo!

La manutenzione della caldaia (o di qualsiasi altro macchinario per il riscaldamento/raffreddamento della tua casa) non è l'unico modo che hai per risparmiare! Anche la scelta della migliore tariffa luce e gas può fare la differenza sulle tue bollette. Se abiti a Torino, leggi:

Il libretto caldaia in Piemonte

A seguito di ogni intervento il tecnico ha l'obbligo di redigere un rapporto tecnico di controllo, che deve essere allegato al libretto dell'impianto, ossia la "carta d'identità" della caldaia.
Dal 2016 è stato istituito il nuovo libretto caldaia, un modello unico in tutto il territorio italiano, costituito da diverse schede assemblabili, adatte per ogni circostanza.
Il libretto contiene tutte le informazioni tecniche sull'impianto, le modifiche e le sostituzioni effettuate e i relativi controlli obbligatori. Inoltre nel libretto è obbligatorio indicare anche il PDR (punto di riconsegna del gas) o il POD dell'utenza luce, che puoi trovare in ogni bolletta. 

Il responsabile dell'impianto non ha l'obbligo di avere la copia cartacea del libretto di impianto, che però deve comunque essere stampata e resa disponibile nei seguenti casi:

  • se il responsabile dell'impianto cambia: quando il precedente deve consegnare la copia del libretto firmata al nuovo responsabile;
  • in caso di ispezione, effettuata da parte dell’autorità competente (ARPA o Enti Locali).

Il catasto regionale degli impianti - CIT Piemonte 

Con la deliberazione 6 ottobre 2014, n. 13-381, a partire dal 15 ottobre del 2014 è attivo il nuovo Catasto regionale degli Impianti Termici (CIT). La Regione Piemonte ha messo a disposizione il servizio online per creare e modificare i dati relativi al libretto di impianto e ai rapporti di controllo di efficienza energetica.

La compilazione elettronica sul CIT del libretto è obbligatoria nei seguenti casi:

  • per i nuovi impianti:
    all’atto della prima messa in servizio dell’impianto (comprensiva dei risultati della prima verifica), a cura della ditta che ha installato l'impianto;
  • per gli impianti esistenti:
    dal responsabile dell'impianto (o dal manutentore con apposita delega), in occasione dei controlli periodici di efficienza energetica e di interventi su chiamata.

Il manutentore rilascia al cliente responsabile una dichiarazione dell'esecuzione dell'intervento, con l'impegno a caricare sul CIT il rapporto ed eventualmente il libretto.

L'Arpa è l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che si occupa delle attività di accertamento e ispezione, quando non è prevenuto il rapporto di controllo e per impianti obsoleti o di grande potenza.

Quando si può accendere la caldaia in Piemonte?

Il periodo stabilito per l'accensione degli impianti termici in inverno dipende dalla fascia climatica.
Nella zona più fredda, la zona F (con gradi giorno superiori a 3.000, a partire da Cuneo, Susa...) gli impianti possono rimanere accesi tutto l'anno.
Negli altri comuni in zona climatica E (fascia pedemontana e di pianura), gli impianti possono essere accesi solo nel periodo che va dal 15 ottobre al 15 aprile.
In caso di situazioni particolari con freddo intenso, i sindaci possono sempre stabilire deroghe a questi limiti.

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