Enel multata per 5 milioni di euro dichiara “Sanzionati per fatti di terzi”

Pubblicato da Federica Scaramuzzi il 22 novembre 2022  ||  ⏳ tempo di lettura 2 min.

L’oggetto della multa ricevuta da Enel, dell’importo di 5 milioni, è da attribuirsi a pratiche commerciali ingannevoli per la vendita dei loro servizi energetici. Molti consumatori hanno lamentato la ricezione di chiamate da parte di operatori di call center che, attraverso informazioni ingannevoli, li inducevano a sottoscrivere un contratto di energia con Enel, tra le più grandi del mercato libero. 

“Sanzionati per fatti di terzi”, giustifica così la sanzione Enel ricevuta da parte dell’Antitrust. A renderlo noto è l’Autorità garante della concorrenza e del mercato che inserisce anche i nomi delle agenzie partner all’interno della multa milionaria così suddivisa: 3.500.000 euro a Conseed e Seed, 1 milione di euro a Zetagroup, 280 mila euro a New Working e infine una da 100 mila euro per Run e Sofir.

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Messaggio telefonico ingannevole
Le segnalazioni da parte dei consumatori hanno denunciato la presenza di un messaggio preregistrato diffuso da una segreteria telefonica di Enel e da operatori di call center. Nello specifico si riferivano alla data di cessazione del mercato tutelato, cioè del regime di maggior tutela. Ciò che risultava, dalla chiamata, è stata l’imminenza di questo passaggio che, alla data odierna non è ancora obbligatorio.

La condotta è stata “aggressiva” secondo l’Autorità, dal momento le chiamate erano ripetute e ricevute da persone che non avevano dato il preventivo consenso ad essere contattati per finalità di marketing.

Secondo quanto scritto nell'istruttoria, le agenzie partner hanno consapevolmente svolto la propria attività di vendita avvalendosi di sub agenzie e di singoli agenti non autorizzati da Enel.