Coronavirus e Stop Bollette: i piccoli fornitori invitano a riflettere
Nei momenti di crisi ci sono decisioni che vanno prese. Arera, Acea, Hera e Iren hanno fatto la prima mossa. E mentre i clienti morosi vedranno le loro bollette sospese, l’Italia è in attesa del nuovo decreto salva economia del MEF a supporto delle famiglie e delle piccole imprese in questo periodo di emergenza. Anche le imprese di settore, però, hanno qualcosa da dire.
Aggiornamento Stop BolletteIl decreto "Cura Italia", nato per contrastare economicamente l'emergenza Coronavirus, ha per ora rimandato la sospensione delle bollette in tutta Italia. Segui gli aggiornamenti qui o unisciti al canale Telegram per ricevere direttamente sul tuo cellulare le news in tempo reale. Rimane confermato lo stop alla bollette nelle 11 zone rosse.
Il costo insostenibile della quarantena
L’Italia è in “quarantena” da meno di una settimana e le preoccupazioni per l’economia del paese sono nel cuore di tutti.
I piccoli imprenditori che sono stati costretti a chiudere sono alla ricerca di un modo per tutelare l’attività e i propri dipendenti, i liberi professionisti che non possono svolgere il loro lavoro da casa si chiedono cosa gli riserverà il futuro, i dipendenti temono di rimanere senza lavoro.
Inutile nasconderlo, la situazione non è facile anche se necessaria per tutelare la salute di tutti.
Queste preoccupazioni, però, non vengono affrontate solo durante le chiamate, le Skype call e i messaggi vocali che si stanno scambiando i cittadini costretti a casa, occupano anche i pensieri dei politici. In questi giorni, infatti, il governo si sta occupando di lanciare un salvagente alle famiglie, agli imprenditori e agli italiani in difficoltà.
Uno degli argomenti all’ordine del giorno è la sospensione delle bollette. Ne parliamo in questa news: "Coronavirus: stop bollette in tutta Italia?"
Nel frattempo il Governo si avvia verso il decreto di maggio: sospendere le bollette al 100% o solo i costi fissi? Leggi anche le 3 ipotesi al vaglio del governo nel prossimo.
Sembra semplice: prendere questa decisione può alleggerire il peso economica che sta gravando sulle persone in difficoltà. In realtà, per quanto allettante possa sembrare non dover pagare immediatamente le bollette, in questo gesto si cela una difficoltà non indifferente. I fornitori hanno pure loro spese, costi, dipendenti da mantenere. Se non riceveranno i pagamenti, come potranno andare loro stessi avanti e fornirci l’energia di cui abbiamo bisogno?
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Le preoccupazioni delle imprese del settore
Nonostante la sospensione delle bollette non sia stata approvata, è comunque stata molto discussa al governo. Questo ha allarmato le imprese di settore, giustamente preoccupate per le possibili ripercussioni. Anigas, Assogas, Elettricità Futura, Energia Libera, Utilitalia, Aiget e Igas hanno scritto una lettera indirizzata al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e al presidente dell’Arera Stefano Besseghini a cui hanno illustrato con lucidità delle obiezioni al presunto provvedimento.
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Certo, anche loro sanno che bisogna agire nell’immediato, ma, in questo caso, mettere in pausa i pagamenti delle bollette potrebbe non essere la soluzione. Questo perché ne conseguirebbero delle difficoltà pratiche che potrebbero compromettere l’efficenza e l’operatività del sistema energetico. Inoltre, le imprese aggiungono nel loro appello che
"ogni provvedimento in tal senso debba salvaguardare la sostenibilità economica e finanziaria delle molte aziende private e pubbliche coinvolte e debba essere assunto a livello di sistema, coinvolgendo tutti gli operatori della filiera, dalla produzione al trasporto alla distribuzione alla vendita, tenendo anche conto delle componenti fiscali e generali che gravano sulla bolletta”
Queste parole ci fanno rendere conto dei diversi aspetti che spesso vengono ignorati o presi sottogamba. Con la liberalizzazione dei servizi, le nuove imprese potrebbero non reggere all’impatto economico che ne conseguirebbe con un decreto a favore della sospensione. Forse i colossi del settore sì, ma non ci sono solo loro nel mercato. E qualora le imprese non riuscissero a reggere la crisi finanziaria, non potrebbero garantire il servizio al consumatore. Un’idea, per risolvere questa impasse, potrebbe essere sospendere allo stesso tempo gli ingenti pagamenti che i fornitori dovrebbero sostenere a loro volta nei confronti dello stato.
La situazione non è da prendere alla leggera e anche un gesto semplice come sospendere le bollette non lo è poi tanto. Bisogna pensare alle conseguenze, oggi più che mai, per evitare che la crisi economica diventi un collasso vero e proprio.
"Auspichiamo pertanto che eventuali misure straordinarie che dovessero essere adottate abbiano una efficacia nel tempo limitata e ben circoscritta e che siano concertate tra i ministri, l'Autorità di regolazione e le Associazioni per garantirne l'effettiva sostenibilità”
Queste le parole con cui le piccole imprese del settore energetico hanno concluso la loro lettera.
La situazione attuale
Tanti sono stati i gesti di generosità da parte di grandi imprese e attività: c’è chi devolve soldi per la terapia intensiva, c’è chi invece lancia challenge per rendere più sopportabile lo stare in casa, ma anche chi rimane ottimista sfruttando il tempo per sviluppare la propria creatività. Molti hanno condiviso la propria esperienza, mettendo a disposizione podcast, video, contenuti informativi gratuitamente.
Anche le autorità si stanno muovendo concretamente per alleggerire la situazione. E anche se i loro interventi non sono sotto gli occhi di tutti, ci sono e hanno una rilevanza non indifferente.
“Nel mercato tutelato, in questo trimestre, gli oneri di sistema gravano per il 21,26% sulle bollette della luce per il consumatore domestico tipo. Per il gas, però, l'incidenza è pari solo al 4,26%”
Per questo Arera, Acea, Iren e Hera hanno già messo in atto azioni di supporto per famiglie e imprese.
- Nel dettaglio:
- Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, blocca i distacchi per morosità, rinviando la scadenza dal 10 marzo al 3 aprile. Questa sospensione riguarda in particolare i clienti in bassa tensione, e chi non consuma oltre 200 metri cubi di gas. L’acqua, invece, è una situazione a parte. I servizi elettrici, fortunatamente, sono garantiti senza interruzione, dando, ovviamente, priorità alle strutture pubbliche essenziali.
- Sempre Arera ha istituito un conto di gestione straordinario presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali per garantire la sostenibilità degli interventi a tutela del consumatore e dell’utente. La disponibilità data è fino a un miliardo di euro.
- Acea ha rinviato i pagamenti per gli utenti che hanno difficoltà economica.
- Iren mette a disposizione dei clienti con basso reddito una dilazione di 30 giorni che può essere rateizzata nei tre mesi successivi.
- Hera permetterà di rateizzare le bollette che superano i 4500 euro. Quelle in scadenza, verranno rateizzate nei mesi successivi senza interesse per il pagamento in ritardo.
Si stanno impegnando tutti per evitare che imprese e famiglie in difficoltà rimangano senza energia o impossibilitati a comunicare. Infatti, Federconsumatore ha la speranza che:
“analoga decisione venga presa per le utenze telefoniche e i servizi di connessione: i cittadini che devono rimanere a casa non possono essere privati di servizi essenziali quale il telefono necessario per chiedere aiuto in caso di bisogno".
Della stessa opinione è anche il presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori, Massimiliano Dona, propone:
“L'estensione immediata dei bonus sociali a chiunque perde il posto di lavoro, il posticipo delle date di scadenza di tutti i conguagli e l’azzeramento degli interessi in caso di richiesta di rateizzazione, la sospensione della tariffa bioraria nel servizio di maggior tutela e applicazione, anche nelle ore di punta, della tariffa della fascia più bassa (F3), visto che, essendo gli italiani costretti a restare a casa, saliranno i consumi diurni, riduzione dell'IVA sul gas al 10% sull'intero consumo e non solo sui primi 480 Smc annuali”
Riusciranno a spuntarla le associazioni e i piccoli fornitori o il Governo tirerà dritto per lo stop totale sulle bollette? Continua a seguirci qui e sul canale Telegram per rimanere aggiornato in tempo reale.