Offerte Luce e Gas Condominio: l'IVA è al 10%?

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Quali sono le Migliori Offerte Luce e Gas di Oggi?

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Sei il nuovo amministratore del condominio e devi attivare l'energia elettrica o il gas? In questo articolo troverai tutte le informazioni utili riguardanti le utenze dedicate ai condomini, con codice fiscale o partita IVA.
Ecco qual è l'offerta luce e gas migliore e come scegliere il fornitore per cambiare tariffa e risparmiare.

Nell'articolo troverai anche le indicazioni per cambiare il nome dell'amministratore nel contratto o per cambiare il fornitore per cercare di risparmiare sulla spesa. Scopri quali sono le agevolazioni fiscali di luce e gas per un'utenza condominiale e i documenti necessari per attivarla.

Tariffe per il Condominio: Next e-Business Sunlight di Sorgenia

Sorgenia propone un'interessante offerta dedicata ai condomini con partita IVA. Il prezzo di luce e gas è variabile, indicizzato al PUN Index GME per la luce e al PSV del gas. Attivando quest'offerta otterrai uno sconto fedeltà sul servizio commerciale (quota fissa pari a 12€/mese) del 5% per ogni anno che resti con Sorgenia, per un sconto di oltre 70€.

- Prezzo della tariffa di

Scade il

Offerta:

Scade il
  • Offerta indicizzata
  • Prezzo luce: PUN
  • Prezzo gas: PSV
  • Quota fissa: Luce:  €/mese,
    Gas  €/mese

Ecco di seguito altre offerte vantaggiose per il tuo condominio:

Offerte energia elettrica e gas per il Condominio
Enel flex box (piccoli condomini) 
agsm energia
Luce: PUN + 0,05 €/kWhOfferta indicizzata al PUN Index GME triorario con bolletta web.
Mercato impresa e premium gas condominio
agsm energia
Luce: PUN + 12 €/kW
Gas: PSV + 0,05€/Smc
Prezzo indicizzato al mercato. Per la Luce 3 fasce orarie.
Eco impresa open
estra
Luce: F1 0,27 €/kWh
Gas: 0,51€/Smc
Prezzo fisso per 12 mesi, energia verde, domiciliazione su conto e fattura web.
Maggiori informazioni 06 9480 2595
Info offerte

Le Offerte Luce e Gas per il Condominio

Nella maggior parte dei casi il contratto della luce e del gas che riguarda un immobile viene gestito direttamente dall'amministratore del condominio. I fornitori propongono in genere tariffe luce e gas dedicate esclusivamente ai proprietari di interi stabili o agli amministratori.
A seconda delle esigenze, come per le utenze domestiche, è possibile scegliere l'offerta in base a diversi criteri:

  • il prezzo dell'energia elettrica e il prezzo del gas: bloccato o variabile
  • le modalità di pagamento: domiciliazione bancaria, bonifico o bollettino
  • la fatturazione: cartacea oppure online, periodicità
  • il deposito cauzionale,
  • la sostenibilità: energia verde proveniente da fonti rinnovabili
  • l'assistenza clienti: canali a disposizione, orari di apertura, App e Area Online
  • i servizi aggiuntivi: assistenza dedicata, software per la gestione del condominio, ecc

A seconda delle situazioni il condominio può avere solamente l'utenza dell'energia elettrica oppure anche il gas metano. La corrente sarà necessaria per l'illuminazione delle scale e dell'androne, per l'ascensore, se presente, e per le altre eventuali apparecchiature elettriche, come pompe per l'acqua ecc.

Il contatore del gas condominiale è presente invece quando il sistema di riscaldamento è centralizzato: in questo caso c'è un'unica caldaia che serve tutti i singoli appartamenti. La spesa del consumo di gas totale viene poi ripartita in base alle tabelle millesimali e in caso, anche al consumo realmente effettuato, misurato attraverso i ripartitori, che dal 2017 sono diventati obbligatori nei condomini.

Il mercato tutelato luce è finito! A partire da aprile 2023, la tutela luce per i condomini è giunta al termine. Da quel momento, i condomini che non erano passati al mercato libero entro quella data sono stati automaticamente assegnati a un fornitore del STG (Servizio a Tutele Graduali). Gli amministratori di condominio si sono quindi trovati davanti a un dilemma: meglio rimanere con il gestore STG o passare finalmente al mercato libero? Scopri qual è la soluzione migliore nell'articolo: "In arrivo Bollette del Servizio a Tutele Graduali: cosa fare?".

Il Contratto dell'Utenza Luce e Gas per il Condominio

Nel caso di un'utenza del condominio la tariffa dell'energia elettrica avrà la tipologia chiamata BTA, altri usi in bassa tensione. La potenza impegnata varia in base alle apparecchiature elettriche presenti: per un'utenza condominiale con un ascensore, la potenza può arrivare anche a 16 kW, in trifase, con tensione a 400 V.
Per quanto riguarda il gas l'utenza sarà del tipo "condominio uso domestico" e il contatore del gas metano è di solito di classe G10. 
Il contratto di fornitura va intestato al condominio, che, per questo motivo, dovrebbe avere un apposito Codice Fiscale o una partita IVA che lo identifichi. Tuttavia in molte situazioni dove ci sono pochi condomini l'utenza è intestata ad uno degli inquilini che se ne assume la responsabilità.

Lo sapevi che... Il condominio, anche se non è dotato di personalità giuridica, deve per legge essere titolare di un Codice Fiscale, o partita IVA, che serve per l'intestazione delle bollette di luce e gas.

Quali documenti servono per attivare l'utenza condominio?

La richiesta per l'attivazione Enel del condominio è analoga a quella di un singolo cliente, tuttavia saranno necessari i dati del condominio e del rappresentante dello stesso, che, nella maggior parte dei casi, coincide con l'amministratore.

  • I dati necessari per un contratto luce e gas per il condominio sono:
  • Indirizzo fornitura
  • Dati del condominio: certificato attribuzione del codice fiscale o partita IVA
  • Dati e documento d'identità del rappresentante legale (amministratore)
  • Codice POD o numero cliente dell'utenza luce o codice PDR o matricola contatore dell'utenza gas, se i contatori sono presenti
  • Dichiarazione del rappresentante ai fini dell'applicazione del regime IVA o accisa agevolato
    (se le abitazioni non sono impiegate per attività commerciali o ad uso ufficio)

A chi intestare l'Utenza Luce Condominio Senza Amministratore?

Qualora non ci sia l'amministratore di condominio, dovrebbe essere sempre previsto un referente. In altre parole la riforma del condominio prevede comunque una persona che svolga le funzioni analoghe a quelle dell'amministratore. Ad esempio, un condomino che accetti volontariamente (e gratuitamente) le incombenze e le responsabilità della gestione del condominio.

Quando i condomini sono più di otto, l'assemblea dovrebbe sempre nominare un amministratore del condominio, che rimane in carica per un anno.

Quando è Obbligatorio il Codice Fiscale e l'Amministratore?

offerte condominio
Offerta Luce per il condominio

Quanto sopra indicato è valido anche se il condominio è minimo, ossia se sono presenti fino a 8 unità abitative. La riforma del condominio ha aumentato da 4 a 8, il numero minimo di condomini necessari alla nomina obbligatoria dell'amministratore.
Nel caso di condominio minimo non vi è l'obbligo della nomina dell'amministratore e di un conto corrente condominiale. Tuttavia non svaniscono gli obblighi, anche fiscali, del condominio.
Il codice fiscale resta obbligatorio quindi, anche in assenza dell'amministratore, quando risulta necessario in uno dei seguenti casi:

  • intestazione della fornitura di luce o gas,
  • pagamento di ritenute d'acconto,
  • presentazione modello 770 per la dichiarazione dei redditi,
  • qualsiasi prestazione eseguita per il condominio, con emissione di fattura

In effetti il codice fiscale può risultare necessario anche per altre pratiche di vario genere. Ad esempio, fino a poco tempo fa, per usufruire delle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie e di riqualificazione energetica eseguite su parti comuni, era necessario avere un codice fiscale di condominio, anche in caso di condominio minimo. Solo in un secondo momento, con la circolare n.3/E del 2 marzo 2016, l'Agenzia ha eliminato l'obbligo del codice fiscale per i condomini minimi che vogliono beneficiare delle detrazioni.

Differenza tra Codice Fiscale e Partita IVA del Condominio?

Se il condominio dovesse esercitare un'attività commerciale, lo stesso dovrà richiedere la partita IVA.

Diversamente, il condominio che non esercita attività commerciale rilevante ai fini dell’IVA, è comunque obbligato a richiedere il codice fiscale a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, in qualità di soggetto diverso dalle persone fisiche non titolare di partita IVA.

In entrambi i casi esiste sempre un rappresentante legale del condominio, l'amministratore, che sarà il referente dello stesso.

IVA 10% Condominio: è Agevolata nella Bolletta luce e gas?

L’aliquota IVA ridotta al 10% per le forniture di energia elettrica e gas nei condomini è prevista dalla normativa già da tempo. Nel 2021, con la Risposta n. 142, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito in quali casi i condomini possono beneficiare di questa agevolazione.

In particolare, l’IVA al 10% si applica quando il condominio è esclusivamente residenziale, ossia composto soltanto da unità immobiliari a uso abitativo. Ciò significa che all’interno dell’edificio non devono esserci attività commerciali, uffici o studi professionali collegati alle utenze e ai servizi comuni.

La risposta n. 142 dell’Agenzia delle Entrate - IVAIn particolare, in merito alla presenza promiscua di ambienti residenziali e commerciali, l’Agenzia ha precisato che l’aliquota ridotta si applica anche ai condomini che ospitano negozi o uffici a condizione che essi siano completamente autonomi:

1) accessi separati,
2) impianti e servizi indipendenti,
3) soprattutto forniture di energia elettrica e gas non collegate a quelle condominiali.

In tali circostanze, il condominio resta a tutti gli effetti “esclusivamente residenziale” e può usufruire dell’IVA al 10% sulla bolletta delle parti comuni.

Diversamente, nei condomini cosiddetti promiscui, dove non è possibile distinguere con certezza i consumi domestici da quelli commerciali, l’aliquota applicata deve essere quella ordinaria del 22%. Per avere una maggiore comprensione del dibattito riguardante l'IVA nei condomini, leggi il testo integrale del quesito e della relativa risposta dell'Agenzia delle Entrate in PDF.

Ciò vuol dire che gli eventuali esercizi commerciali presenti all'interno del condominio devono essere totalmente indipendenti dal punto di vista della fornitura di energia elettrica. La presenza di un contatore distinto per ogni eventuale esercizio commerciale garantisce che i consumi non domestici vengano esclusi dal calcolo delle utenze comuni. In questo modo il condominio può accedere all’aliquota ridotta del 10% per luce e gas riferiti alle sole parti residenziali.

Se invece non ci sono contatori separati, l’intera fornitura ricade sotto l’aliquota ordinaria del 22%.

Le bollette per un condominio ad uso domestico (uso centralizzato condominiale) prevedono delle agevolazioni:

Imposte agevolate: accise e IVA sulla luce del condominio
Bolletta Luce Condominio
IVA10% se il condominio è a uso esclusivamente residenziale o se gli eventuali esercizi commerciali presenti hanno una fornitura autonoma. Negli altri casi si applica l’aliquota ordinaria al 22%.
AcciseL’imposta erariale segue il regime previsto per le utenze domestiche di tipo BTA.
Imposte agevolate: accise e IVA su gas metano del condominio
Bolletta Gas Condominio
IVA10% fino a 480 mc annui per ogni appartamento; oltre tale soglia si applica l’aliquota ordinaria
AcciseAliquote agevolate analoghe a quelle previste per le utenze domestiche civili.

Quando l'IVA è al 22% sull'energia elettrica dei condomini?

L’aliquota ordinaria del 22% si applica quando il condominio non è a uso esclusivamente residenziale, cioè quando comprende unità immobiliari destinate ad attività commerciali o professionali senza forniture separate.

In questi casi, non essendo possibile individuare con precisione i consumi domestici, non si può beneficiare dell’aliquota ridotta.

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