Gasolio o GPL per il riscaldamento? Tutti i prezzi a confronto

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GPL e gasolio a confronto: come scegliere la fonte d'energia quando non arriva il gas metano

Il GPL ed il gasolio sono le due principali fonti d'energia alternative al gas metano per il riscaldamento delle abitazioni. Se la tua casa si trova in una zona non coperta dai metanodotti della rete nazionale dovrai valutare i pro ed i contro di queste due tecnologie per scegliere la più adatta alle tue esigenze.

Accanto ai costi iniziali d'investimento dell'impianto, uno degli aspetti fondamentali per la scelta, è sicuramente il prezzo della materia prima dei due combustibili.
Al giorno d'oggi, dove è possibile, si preferisce il GPL rispetto al gasolio poiché questo è più inquinante e non può essere usato per la cottura in cucina. Diverse regioni d'Italia stanno imponendo l'obbligo di trasformare gli impianti a gasolio con tecnologie diverse per diminuire le emissioni inquinanti. Vediamo insieme l'andamento del prezzo del GPL e del gasolio per riscaldamento, i vantaggi e le loro caratteristiche e come risparmiare sulla spesa.

Qual è la differenza tra gasolio e GPL?

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Conviene il GPL o il gasolio?

Prima di tutto spieghiamo brevemente cosa sono il GPL ed il gasolio e le loro caratteristiche. Entrambi sono dei combustibili fossili costituiti da idrocarburi, il gasolio è una miscela liquida ottenuta dalla distillazione del petrolio greggio mentre il GPL a pressione ambiente è gassoso.

L'acronimo GPL, Gas di Petrolio Liquefatto indica appunto che è necessario mantenere il gas a pressioni superiori per averlo in forma liquida. In tal modo infatti il trasporto e lo stoccaggio del gas è più facile e economico.
Il GPL, formato principalmente da propano e butano, può derivare dalla raffinazione del petrolio greggio oppure dal processo di estrazione del gas naturale. Il suo prezzo quindi dipende sia dal prezzo del petrolio ed in parte anche da quello del gas naturale.

Il potere calorifico del gasolio e del GPL

Una caratteristica importante per valutare i combustibili è il potere calorifico, che indica la quantità di calore che si ottiene bruciando un'unità di massa (o di volume) del combustibile. Il potere calorifico dipende dalla struttura e dalla composizione chimica del combustibile stesso.

Il GPL ha un potere calorifico superiore rispetto al gasolio.

A titolo indicativo nella tabella trovi il valore del potere calorifico inferiore del gasolio e del GPL.

Potere calorifico dei due combustibili
Combustibile Potere calorifico inferiore
kcal/kg
Gasolio 8.300
GPL 11.500

Il potere calorifico è rilevante poiché rappresenta la resa del combustibile: per ottenere la stessa quantità di calore se il potere calorifico è più basso servirà più quantità di combustibile. Questo parametro spesso è utilizzato per determinare il prezzo del combustibile per unità di energia termica prodotta.

Per valutare dal punto di vista economico un impianto di riscaldamento, oltre al prezzo del combustibile, si dovranno tenere in conto anche tutti i costi relativi all'impianto:

  • Il costo per l'acquisto e l'installazione della caldaia e del serbatoio (spesso concesso in comodato d'uso gratuito)
  • Le spese per il combustibile
  • Le spese di manutenzione dell’impianto

Un'analisi accurata deve essere svolta considerando inoltre l'efficienza dell'impianto e soprattutto dell'involucro dell'immobile. A parità di condizioni una casa ben coibentata con una classe energetica elevata può portare notevoli risparmi sulla spesa del gas per il riscaldamento.

Vantaggi e svantaggi del riscaldamento a gasolio e a GPL

Per orientarsi nella scelta indichiamo una sintetica lista dei vantaggi e degli svantaggi delle due soluzioni per un impianto di riscaldamento a gasolio e GPL.

Pro e contro impianto a gasolio

  • Investimento iniziale media entità
  • Elevata praticità d'uso
  • Prezzo relativamente elevato del combustibile (rispetto al metano)
  • Il gasolio è un combustibile inquinante
  • La manutenzione della caldaia è più frequente rispetto al GPL
  • Non è possibile l'uso per la cottura in cucina
  • Necessità di adeguato spazio per l'installazione di un serbatoio per lo stoccaggio

Pro e contro impianto a GPL

  • Investimento iniziale contenuto (basso se il serbatoio è in comodato d'uso)
  • Elevata praticità d'uso e versatilità
  • Prezzo comparabile al gasolio ma resa maggiore
  • Il GPL è un combustibile pulito
  • Impiego anche per la cucina
  • Necessità di adeguato spazio per l'installazione di un serbatoio per lo stoccaggio

Per alcuni comuni non metanizzati sono previste delle agevolazioni fiscali per l'acquisto di GPL da riscaldamento. Sei interessato? Richiedi il tuo preventivo gratuito e senza impegno.

Le caldaie che funzionano con il gasolio oppure con il GPL sono abbastanza comuni ed esistono in commercio anche i modelli a condensazione. Se è già presente una caldaia a gasolio e vuoi passare al GPL non è necessario sostituirla poiché con appositi kit e qualche operazione tecnica è possibile trasformarla!
Allo stesso modo anche una caldaia a gas metano può essere utilizzata con il GPL a seguito di opportune modifiche.
Una caldaia alimentata a gasolio ha bisogno di una manutenzione più frequente rispetto ad una caldaia a GPL. Il motivo di ciò è che il gasolio è un combustibile più "sporco" che contiene impurità e sostanze pesanti.

Il prezzo medio del GPL e del gasolio per riscaldamento in Italia

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Cosa scegliere per il riscaldamento, GPL o gasolio?

Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica regolarmente il prezzo medio nazionale dei prodotti petroliferi: il prezzo del gasolio da riscaldamento viene pubblicato tuttavia quello del GPL non è tra i dati rilevati.
Il prezzo medio nazionale del gasolio per riscaldamento rilevato nel 2017 è pari a 1,17 € al litro, accisa e IVA incluse (Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico, Statistiche dell'Energia).
C'è da sottolineare che il prezzo medio è indicativo del mercato italiano, mentre nello specifico il singolo cliente pagherà un prezzo in base a diversi fattori: il fornitore, la quantità di combustibile che acquista, la zona geografica...

Per quanto riguarda il GPL non esiste una rilevazione nazionale del prezzo, ma solo indagini su base provinciale svolte dalle singole Camere di Commercio. Per avere un'idea del prezzo medio del GPL puoi consultare il sito della Camera di Commercio della tua provincia dove troverai i prezzi medi mensili rilevati sia per il gasolio che per il GPL sfuso ad uso riscaldamento.
Il prezzo del GPL è di solito specificato in base alle diverse situazioni:

  • GPL sfuso fornitura per serbatoio di proprietà o per serbatoio in comodato d'uso (euro a litro) 
  • GPL gassoso per utenze a consumo con il contatore (euro a metro cubo)
  • GPL in bombole, al grossista e al consumatore

Il prezzo del GPL per il riscaldamento: da cosa dipende

Il prezzo del GPL a livello nazionale dipende in primo luogo dalle quotazioni dei prodotti petroliferi: greggio e gas naturale. Altri fattori che concorrono al prezzo finale che paga il cliente sono:

  1. la modalità contrattuale
  2. il fornitore
  3. la zona geografica, poiché in una località impervia difficile da raggiungere il prezzo è più elevato
  4. il consumo annuale: più i consumi sono alti, minore sarà il prezzo

Nelle rilevazioni dei prezzi di solito viene indicato il prezzo per consegne di GPL fino a 1.000 litri (tipiche delle utenze domestiche) e per consegne superiori, da 1.000 a 4.000 litri (multiutenze o aziende), con le quali il prezzo sarà meno elevato.

Il prezzo del GPL per riscaldamento al litro

La differenza tra il GPL sfuso e a consumo è la seguente: nel primo caso il cliente ha un serbatoio e paga il rifornimento quando il gas di scorta è esaurito. Il prezzo è espresso in € al litro poiché il GPL è trasportato nell'autobotte e stoccato nel serbatoio in forma liquida.
Il cliente è responsabile dell'approvigionamento del gas e dovrà controllare la scorta residua di GPL per non rimanere senza.

A titolo indicativo il prezzo del GPL nella provincia di Roma del secondo semestre del 2015 è stato pari a:

  • GPL sfuso, consegne fino a 1.000 litri, IVA compresa:
    • serbatoio di proprietà: 1,12 € al litro
    • serbatoio in comodato d'uso: 1,35 € al litro

Il prezzo del GPL per riscaldamento al metro cubo

Il GPL a consumo invece, prevede un serbatoio a seguito del quale vengono installati dei contatori. Questa soluzione è adottata sempre quando il serbatoio è in comune con più utenti, ad esempio un serbatoio per un condominio. Il contatore misura i consumi di ogni utente, che pagherà una bolletta in base ai metri cubi di GPL da lui consumati. In questo caso è il fornitore che provvede a riempire il serbatoio quando necessario ed il cliente non si occupa di controllare il rifornimento.
Nella provincia di Roma il prezzo al metro cubo del secondo semestre del 2015 è stato:

  • GPL a consumo, IVA compresa:
    • serbatoio di proprietà: 5,04 € a normal metro cubo
    • serbatoio in comodato d'uso: 5,6 € a normal metro cubo

Dopo il 2015 le attività di rilevazione dei prezzi della Camera di Commercio sono sospese in attesa dell'adozione di un nuovo regolamento.

Scopri quanti litri ci sono in un metro cubo di gas GPL.

Andamento del prezzo del gasolio per riscaldamento

Il prezzo del gasolio, così come quello del GPL, varia in base a diversi fattori. Per il gasolio abbiamo riportato l'andamento del prezzo al consumo a livello nazionale negli utlimi anni. Il prezzo indicato nel grafico si riferisce al prezzo del gasolio al consumo in euro per litro (imposte incluse) praticato per consegne fino a 5.000 litri, tipiche dei clienti domestici. Per consumi superiori, caratteristici di utenze industriali, il prezzo sarà inferiore per ovvie economie di scala.

Fonte: Ministero dello Sviluppo EconomicoStatistiche dell'Energia

Il prezzo del gasolio ha avuto un andamento sostanzialmente crescente ad eccezione del periodo relativo alla crisi economica. Il ribasso degli ultimi anni è dovuto al calo dei consumi che nel 2014 sono scesi del 17,8% rispetto all'anno precedente.

Conviene il GPL o il gasolio per il riscaldamento di casa?

Per poter confrontare le due tecnologie si devono valutare tutti i costi, oltre a quelli relativi al consumo.
Il prezzo, come abbiamo già sottolineato, dipende da vari elementi, i principali sono i seguenti: il fornitore, il periodo dell'anno (nei mesi invernali per via della domanda più elevata il prezzo aumenta), la modalità contrattuale, la quantità richiesta e la zona geografica. Il costo dovrebbe essere valutato anche in base alla resa del combustibile Un'unità di combustibile quando viene bruciata sprigiona una quantità di calore specifica, indicata dal potere calorifico del combustibile stesso.
Se anche tu sei interessato al GPL, non perdere tempo e richiedi il tuo preventivo gratuito e senza impegno.

Il prezzo del GPL è paragonabile a quello del gasolio, ma il GPL ha una resa maggiore, quindi servirà meno quantità di combustibile per avere lo stesso calore.

Se hai un impianto a gasolio puoi trasformarlo a GPL adattando la caldaia per i seguenti motivi:

  1. Avrai un risparmio sulla spesa energetica, soprattutto quella invernale e sulla manutenzione della caldaia
  2. Aiuti l'ambiente poiché il GPL è più pulito
  3. A differenza del gasolio, puoi impiegare il GPL anche per la cucina

Esempio di un caso reale: valutazione GPL/gasolio

Per una valutazione tra i due sistemi, riportiamo di seguito un esempio di un caso reale di una villetta abitata da 4 persone e situata a Roma, considerando un fabbisogno energetico complessivo pari a 15.000 kWht per il riscaldamento e per l'acqua calda sanitaria.
Nella tabella sottostante abbiamo anche inserito il costo di una caldaia a gas (metano o GPL) e la relativa spesa per l'installazione e la manutenzione. In seguito, nel confronto tra gasolio e GPL, troverai tutti i parametri tecnici ed una stima del costo d'esercizio per le due tecnologie. 

Esempio reale di villetta abitata da 4 persone
Dati indicativi per la valutazione
Località Roma
Classe Energetica D
Superficie abitazione 150 m2
Fabbisogno termico stimato (riscaldamento e ACS) 15.000 kWht
Costo installazione e manutenzione impianto
Caldaia Ariston Clas Premium Evo 30 1.393 €
Costi relativi all'installazione della caldaia (materiale incluso) 400 €
Costi per installazione valvole termostatiche 280 €
Costi manutenzione annua  80 €
Confronto tra gasolio e GPL
  Gasolio GPL
Consumo annuale kg 1216 1171
Prezzo €/l 0,7 1,1
Caratteristiche tecniche
Potere calorifico MJ/kg 44 46
Densità kg/l 0,85 0,55
Valutazione economica
Prezzo unitario c€/kWht 10,5 9,9
Costo d'esercizio 1574 1491
Risparmio GPL vs Gasolio -6%

Valutazione a cura di Master Clima Srl  

Considerando il diverso potere calorifico, si avrà un consumo maggiore di gasolio e di conseguenza, anche se il costo unitario (centesimi a kWh) è paragonabile, il costo d'esercizio finale risulta superiore.

  • Oltre a ciò l'investimento iniziale per l'acquisto dell'impianto di riscaldamento è inferiore nel caso del GPL rispetto al gasolio, che ha dei costi d'installazione superiori.
  • Inoltre il GPL è un combustibile più "pulito" rispetto al gasolio il quale, oltre ad inquinare l'ambiente, richiede una manutenzione più frequente della caldaia con un aggravio non indifferente del relativo costo.

Quando è presente un altro sistema di riscaldamento alternativo, come la biomassa o i pannelli termici, è ancora più importante cercare di abbattere i costi iniziali d'investimento del nuovo impianto.
Inoltre in molti casi è conveniente sostituire una vecchia caldaia a gasolio con un nuovo impianto di riscaldamento a GPL, anche per aiutare l'ambiente.

L'obbligo della sostituzione degli impianti inquinanti a gasolio

La direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica della Comunità europea ha imposto entro l'anno 2020 la riduzione dei combustibili fossili, l'abbattimento delle emissioni inquinanti in atmosfera e lo sviluppo di energie rinnovabili. Per questo motivo sono state introdotte una serie di normative volte a raggiungere gli obiettivi imposti. Il settore del riscaldamento civile rappresenta una quota importante delle emissioni ed è coinvolto nella trasformazione in atto.

Una delle disposizioni impone l'obbligo di raggiungere determinati limiti di efficienza energetica sia per i nuovi impianti sia in caso di sostituzione del generatore.

In alcune regioni si pensa ad introdurre una normativa che obblighi la trasformazione degli impianti alimentati a combustibili liquidi con nuovi impianti meno inquinanti.

Il controllo degli impianti di riscaldamento inquinanti

In tutto il territorio gli impianti a combustione per il riscaldamento devono essere sottoposti a regolari controlli. Le disposizioni in materia ambientale impongono che gli impianti con potenza nominale superiore a 35 kW siano soggetti a verifiche annuali, qualsiasi sia il combustibile di alimentazione.

Gli impianti più piccoli, con potenza inferiore ai 35 kW devono essere controllati ogni 4 anni, ad eccezione di quelli alimentati a combustibile solido o liquido che vanno controllati ogni anno.

Il controllo deve essere effettuato da personale specializzato che rilascia una certificazione dell'esito positivo del controllo.
Per le caldaie con potenza uguale o superiore a 35 kW alimentati con combustibili liquidi è prevista anche una verifica sul rendimento di combustione da effettuare normalmente alla metà del periodo di riscaldamento.
Ricordiamo che dal 2016 è stato introdotto il nuovo libretto caldaia, dove vengono registrate tutte le visite sia per la manutenzione sia per i controlli.
Ecco due buoni consigli per risparmiare combustibile e contenere le emissioni inquinanti:

  • La manutenzione dell'impianto termico deve essere effettuata regolarmente
  • La caldaia deve essere dimensionata in maniera adeguata alle esigenze

Gli impianti di riscaldamento a combustibile liquido sono inquinanti

Gli impianti di riscaldamento che impiegano combustibili liquidi sono più inquinanti rispetto ai combustibili gassosi. Nel settore residenziale la tendenza degli ultimi 20 anni ha evidenziato un aumento dell'utilizzo del metano a discapito di gasolio e GPL. Negli ultimi 10 anni si è riscontrata una diffusione elevata di impianti a biomassa, come le stufe a pellet.
I principali combustibili liquidi impiegati per il riscaldamento sono:

  1. il gasolio
  2. l'olio combustibile a basso tenore di zolfo 
  3. il biodiesel
  4. il kerosene

Questo tipo di combustibili generano infatti delle emissioni più inquinanti rispetto ai combustibili gassosi come il gas metano o il GPL.

Con il Dpr del 16 aprile 2016 n. 74, la legge prevede controlli regolari degli impianti termici a livello nazionale. Nonostante queste norme statali ogni Regione ha emanato regolamenti locali, che hanno comportato grande diversità in materia. Alcune regioni hanno deciso e legiferato in autonomia, a volte rendendo più rigidi i requisiti o le modalità delle verifiche. Così a volte la verifica è necessaria per una potenza inferiore a quella dettata oppure con più frequenza.
Un esempio nella regione Lombardia è il divieto di utilizzare apparecchi per il riscaldamento a biomassa legnosa nel periodo invernale che va dal 15 ottobre al 15 aprile, del tipo:

  • camini aperti
  • camini chiusi e stufe con rendimento inferiore al 63%

L'obbligo di sostituzione degli impianti inquinanti a combustibile liquido nel Lazio

Nella Regione Lazio la delibera del 10/12/2009 n. 66 “Piano Regionale di Qualità dell’Aria” impone l'obbligo di convertire a metano oppure a GPL gli impianti che attualmente utilizzano combustibili liquidi.
La trasformazione riguarda gli impianti per il riscaldamento di tutti gli edifici, sia pubblici che privati.
Dall'emanazione della norma la scadenza temporale per l'adeguamento è stata rinviata numerose volte, anche per via del momento di crisi economica passato. L'ultima scadenza per la trasformazione era prevista al 1° settembre 2017, tuttavia il termine è stato prorogato fino all'approvazione del nuovo Piano di risanamento della qualità dell'aria.

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