Ecco la torre con "mura fotovoltaiche": potenza di 250 kW

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torre fotovoltaica

Pubblicato da Federica Scaramuzzi e revisionato da Marina Lanzone il 6 marzo 2023  ||  ⏳ tempo di lettura 2 min.

Gli impianti fotovoltaici occupano spazio: questo influenza molto la scelta dei terreni selezionati per la loro installazione. Per sopperire a queste e altre numerose problematiche sta prendendo piede sempre più la creazione di pannelli solari verticali: ne è un esempio la torre fotovoltaica dimostrativa dell’azienda Three Sixty Solar su cui sono stati condotti dei test per 16 mesi. Questo impianto utilizza il 90% in meno di terreno e ha, di conseguenza, un impatto minore sull’habitat circostante. 

Che differenza c’è con i pannelli tradizionali? 

Dalla semplice struttura, alla resa e all’impatto sull’ambiente, i pannelli fotovoltaici tradizionali sono molto differenti rispetto a quelli verticali che, in questo caso sperimentale rappresentano un’intera facciata di un edificio. Esistono tuttavia dei pannelli fotovoltaici verticali in commercio: proviamo a riassumere le principali differenze all’interno di questa tabella. 

Differenze tra pannelli solari tradizionali e verticali
Pannelli solari tradizionali Pannelli solari verticali
Progettati per essere posizionati su superfici orizzontali, con una leggera inclinazione. Progettati per essere montati su superfici verticali.
Solitamente installati su tetti o su superfici pianeggianti esposte al sole. Possono essere integrati nell'architettura degli edifici in modo da sembrare parte della struttura stessa.
Meno piacevoli a livello estetico rispetto ai pannelli solari verticali. Più piacevoli esteticamente rispetto ai pannelli solari tradizionali.
Possono alterare l’habitat del territorio dove vengono inseriti. Come nel caso della torre fotovoltaica, il terreno utilizzato è ridotto del -90%.
Producono energia principalmente quando il sole è direttamente sopra di essi. Possono produrre energia anche durante le ore del giorno in cui il sole non è direttamente sopra i pannelli (dal momento che possono catturarne la luce da diverse angolazioni).
Potrebbero avere una resa energetica più alta rispetto ai pannelli solari verticali. Potrebbero avere una resa energetica inferiore rispetto ai pannelli solari tradizionali.

Come funziona una torre fotovoltaica?

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La risposta proviene dai risultati dei test della Three Sixty Solar che, dopo 16 mesi, ha pubblicato dei risultati molto interessanti: l’impianto è stato abbastanza resistente da poter superare raffiche di vento fino a 135 chilometri orari, grandine, neve e pioggia intensa. La torre fotovoltaica è stata realizzata a Kelowna, nel British Columbia, ma non è la prima costruita dalla società: i suoi progetti includono anche edifici alti dai 12 ai 36 metri (ideali per luoghi in cui non è possibile occupare troppa porzione di suolo "in larghezza"). La potenza di picco può raggiungere i 250 kW. 

Ogni torre ha tre lati ricoperti da pannelli solari verticali e, a causa della loro disposizione, non potranno usufruire della massima esposizione durante le ore di picco della giornata (basti pensare alla posizione perpendicolare del sole a mezzogiorno che, nei pannelli tradizionali, rappresenta spesso il momento di esposizione migliore). Pertanto la sua efficienza dipenderà da come è stata orientata la struttura e sarà pertanto difficile garantire una resa sempre al 100%. Ciò viene compensato dall’effetto camino che diffonde il calore al suo interno.

Tra gli altri vantaggi, ricordiamo anche che la manutenzione è ridotta al minimo. Queste le parole di Brian Roth, amministratore delegato di Three Sixty Solar.

La riduzione delle attività di manutenzione permette di ridurre i costi operativi e migliorare l’economia di un progetto. Sono molto contento di come la torre abbia resistito all’ambiente canadese.

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