Pompa di Calore per Termosifoni: quanto costano? Che vantaggi hanno?

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Acquistare una Pompa di Calore per Termosifoni è conveniente? Info su Prezzi e Vantaggi.
Le pompe di calore abbinate ai termosifoni consentono di ottenere numerosi vantaggi: ecco tutte le info più importanti.

Prima di acquistare una pompa di calore per termosifoni, è bene conoscere prezzi, vantaggi e caratteristiche. In questa breve guida trovi tutte le informazioni che ti servono a riguardo.

Le pompe di calore per termosifoni consentono di ovviare al problema del riscaldamento degli ambienti domestici, in sostituzione magari della classica caldaia. I fattori da tenere in considerazione, però, sono diversi. A partire dal costo e dai possibili vantaggi dati da questi apparecchi. In questo articolo, allora, vedremo di dare le informazioni che possono servirti a decidere al meglio.

Il punto sulle pompe di calore Per scoprire il funzionamento delle pompe di calore, le varie tipologie acquistabili e quanto è possibile risparmiare con questa soluzione, leggi pure il nostro approfondimento: “Pompa di Calore: cos'è, quanto costa e quanto fa risparmiare?”

Pompa di calore per termosifoni: i prezzi

Una pompa di calore capace di interfacciarsi con caloriferi e termosifoni può avere costi differenti. Bisogna considerare, per prima cosa, la tipologia di impianto. Sul mercato, infatti, sono diverse le alternative a disposizione:

  • Aria-aria;
  • Aria-acqua;
  • Acqua-acqua;
  • Acqua-aria;
  • Terra-acqua.

Il significato dei nomi delle pompe di calore La nomenclatura delle pompe di calore segue uno schema semplice da comprendere. Il primo termine riguarda la fonte utilizzata, il secondo si riferisce alla materia da riscaldare o raffrescare. Nel caso di un impianto aria acqua, allora, la pompa di calore utilizza l’aria esterna per produrre acqua calda per uso sanitario e tecnico (ovvero acqua da destinare ai termosifoni per il riscaldamento).

Ognuna di queste soluzioni presenta differenze di funzionamento e, di conseguenza, di prezzo. Tra le alternative più costose ci sono quelle acqua-acqua, che possono arrivare a costare anche oltre i € 6.000. Per capire le particolarità di queste pompe di calore, leggi pure il nostro speciale: “Pompa di Calore Acqua Acqua: tutte le info su Prezzi e Funzionamento”.

Il costo può diminuire se si sceglie di affidarsi a un sistema aria-acqua, che come spiegato in questo articolo preleva l’aria esterna per riscaldare gli ambienti interni.

Il prezzo di installazione, pertanto, può essere considerato come uno degli svantaggi di questa tecnologia, che però può portare nel lungo periodo a un risparmio in bolletta, grazie a minori consumi di elettricità e gas per il riscaldamento.

Inoltre, l’installazione delle pompe di calore rientra nell’Ecobonus al 110%, destinato all’acquisto di impianti ecosostenibili e che utilizzano fonti di energia rinnovabile. Maggiori informazioni in tema sono disponibili nell’articolo: “Ecobonus e Sisma Bonus 110% per Ristrutturazioni Casa: Condizionatori e Fotovoltaico. Il punto della situazione”.

I vantaggi di questi apparecchi per il riscaldamento

Le pompe di calore per termosifoni offrono numerosi vantaggi. Tra gli altri, i più immediati e di facile comprensione sono:

  • Utilizzo di fonti di energia pulita e rinnovabile;
  • Risparmio sull’energia impiegata rispetto all’utilizzo di una normale caldaia;
  • Possibilità di riscaldare gli ambienti in maniera efficiente.

Le pompe di calore per termosifoni, in sostanza, vanno a sostituire la caldaia senza però modificare l’impianto di riscaldamento a radiatori, ovvero quello formato dai caloriferi. Le apparecchiature di moderna concezione riescono a produrre acqua calda fino a 65° gradi, temperatura che consente di godere di un clima ideale all’interno degli ambienti domestici.

Le differenze di funzionamento con i sistemi a caldaia

Molte pompe di calore pensate per operare con i termosifoni funzionano in modo da garantire una temperatura dell’acqua costante, senza picchi di potenza, come invece può accadere nelle caldaie. In questo modo cade anche una delle obiezioni più comuni a questo tipo di impianti, ovvero quella che riguarda la bassa temperatura dell’acqua prodotta.

Nei sistemi tradizionali, l’acqua calda viene scaldata fino a temperature molto elevate, fino a 70° gradi. Dopo aver raggiunto il picco di funzionamento, l'impianto sostanzialmente si spegne, lasciando che l’ambiente si raffreddi di nuovo. Per ottenere un clima accettabile, è necessario arrivare a una temperatura nuovamente elevata, con uno spreco evidente.

Le pompe di calore per termosifoni, invece, tendono a operare a temperatura costante, motivo per il quale non è necessario arrivare a scaldare l’acqua fino a 70° gradi. È sufficiente, invece, mantenere la temperatura tra 55° e 65° gradi. Tutto ciò porta a minori consumi e maggiore efficienza.

Pompe di calore per termosifoni in ghisa, acciaio, alluminio o a pavimento?

Le pompe di calore possono interagire con terminali di diverso tipo. Scendendo nello specifico, il loro funzionamento può essere affiancato a termosifoni in:

  • Acciaio;
  • Alluminio;
  • Ghisa.

In particolare, tra i modelli maggiormente presenti nelle abitazioni ci sono quelli in alluminio e ghisa. In questa tabella puoi confrontare brevemente i vantaggi di queste soluzioni:

Confronto tra i vantaggi dei termosifoni in ghisa e alluminio
Termosifoni in alluminio Termosifoni in ghisa
  • Costo piuttosto contenuto;
  • Leggeri e facili da installare;
  • Si riscaldano velocemente;
  • Resistono alla corrosione.
  • Affidabili e resistenti;
  • Bassi costi di manutenzione;
  • Mantengono il calore a lungo;
  • Estetica retro.

Ulteriori approfondimenti sui termosifoni Per approfondire il confronto tra i diversi tipi di termosifoni, ti suggeriamo di leggere gli articoli dedicati ai modelli in alluminio e ghisa.

Oltre ai termosifoni, le pompe di calore possono interfacciarsi felicemente con gli impianti di riscaldamento a pavimento. Una soluzione che, a fronte di costi di installazione piuttosto elevati, può portare a consumi ridotti rispetto agli impianti con termosifoni. Puoi trovare maggiori informazioni in questa guida: “Riscaldamento a Pavimento: quanto consuma?”

Come calcolare il dimensionamento della pompa di calore?

Quando si sceglie una pompa di calore da affiancare a caloriferi e radiatori, i dubbi riguardanti il dimensionamento sono piuttosto comprensibili. Acquistare un sistema di potenza insufficiente porta a risultati scadenti, per uno spreco di tempo e denaro. Non è un caso, allora, che spesso sulla rete ci si imbatta in espressioni come “dimensionamento pompa di calore per termosifoni”. Ecco un possibile modo per calcolare questo dato:

  1. Il dimensionamento deve essere basato su dati il più possibile corretti, reperibili dall’attestato di prestazione energetica (APE) dell’edificio. Da qui va estrapolato il valore del fabbisogno annuo di energia termica per la climatizzazione in inverno, in kWh/mq annui. Questo dato va moltiplicato per la superficie totale calpestabile dell’abitazione, espressa in mq;
  2. Ipotizzando un’abitazione di 100 mq con un fabbisogno di 50 kWh/mq annui, si ottengono così 5.000 kWh/anno. Dividendo il dato per 10 si ottiene il consumo di metano in metri cubi, ovvero 500 mc;
  3. Ipotizzando una famiglia di tre persone, per ogni componente vanno aggiunti 50 mc relativi alla produzione di acqua calda per uso sanitario. Si arriva così a 750 mc, valore che indica in maniera sommaria i metri cubi di metano da consumare per essere in linea con quanto segnalato nell’attestato di prestazione energetica;
  4. Il valore così ottenuto indica in linea di massima la quantità di metri cubi di metano da consumare per essere in linea con quanto indicato nell’APE;
  5. Se il valore così ottenuto si avvicina al consumo reale, o comunque è molto vicino, è possibile prendere il valore del fabbisogno dell'APE come riferimento per la scelta della potenza della pompa di calore.

Come ottenere il dato sulla potenza termica nominale?

L’attestato di prestazione energetica potrebbe non essere sempre così preciso, specie quando si parla di immobili di lunga data. In questi casi, per avere una buona idea del dimensionamento ci si può rifare al valore statistico dei Gradi Giorno del Comune dove si trova l’edificio. Più il dato è elevato, e più la zona in cui si trova l’immobile è fredda. Partendo da questo dato è possibile calcolare la c.d. potenza termica nominale in kW, con la formula:

Potenza termica nominale = Energia termica annuale x (20° gradi – temperatura del progetto)/ gradi giorno/ ore di funzionamento del riscaldamento;

Vediamo di spiegare brevemente i vari termini dell'operazione:

  1. L'energia termica annuale è il valore ottenuto moltiplicando i mq dell'abitazione con il fabbisogno in kWh/mq. Nel nostro esempio precedente, era 5.000 kWh/anno;
  2. La temperatura del progetto è il valore minimo della temperatura della zona considerata;
  3. I Gradi Giorno sono espressi in valore numerico e cambiano a seconda del Comune;
  4. Le ore di funzionamento del riscaldamento sono legate ai Gradi Giorno. A Milano, ad esempio, sono 16.

Ottenuto il dato della potenza termica nominale, si potrà quindi procedere alla ricerca di una pompa di calore della potenza adeguata.

Come vengono calcolati i gradi giorno? Il valore dei Gradi Giorno (abbreviato in GG) corrisponde alla somma, per tutti i giorni dell’anno, della differenza positiva tra la temperatura dell'ambiente interno (per convenzione 20 °C) e la temperatura media esterna giornaliera.

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