Esiste una penale per la cessazione del contratto di fornitura di luce e gas?

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Voglio chiudere il contratto di luce e gas con il mio fornitore ma ho attivato la nuova tariffa da poco tempo. In questi casi il fornitore può addebitarmi una penale per la cessazione del contratto anticipata?

cessazione amministrativa eni

Devo pagare la penale per la cessazione?

In Italia il mercato dell'energia è stato liberalizzato da circa dieci anni. I diversi fornitori possono scegliere liberamente il prezzo da applicare ai clienti e le clausole contrattuali.
A tutela dei consumatori ci sono le disposizioni dell'Autorità per l'energia e il gas e le regole del Codice del Consumo. Da gennaio 2007, grazie all'Autorità, è stato adottato il Codice di Condotta Commerciale per la vendita di energia ai clienti finali.
Tale Codice obbliga i fornitori a precise regole di comportamento nei confronti dei clienti connessi in bassa tensione, come gli utenti domestici.

Il Codice non incide direttamente sul contenuto del contratto, tuttavia impone regole di correttezza anche riguardo le tempistiche e le penali in caso di recesso dal contratto stipulato. Vediamo quali sono in ogni situazione: in caso di trasloco in un'altra casa, in caso di recesso per ripensamento e in occasione di un cambio fornitore.


Nel nostro video tutorial trovi tutte le informazioni utili per sapere come disdire un contratto di fornitura di luce e gas:

 

In caso di trasloco c'è una penale per la cessazione del contratto di fornitura di luce e gas?

In caso di trasloco in una nuova abitazione devi sapere che non è possibile trasferire il contratto di luce o gas da una casa all'altra. Il contratto delle utenze è infatti legato al punto di prelievo, ossia al contatore dell'energia elettrica e del gas di quella casa. Uno stesso contratto non può essere spostato su un altro indirizzo, anche se l'intestatario è il medesimo.

Se un altro inquilino entra in casa subito dopo di te, puoi accordarti con lui e fargli richiedere la voltura della bolletta. In questo modo l'utenza non viene interrotta e non c'è una cessazione del contratto né un'interruzione della fornitura. Il nuovo inquilino dovrà pagare il costo per volturare l'utenze.
Se invece stai lasciando la casa e non sai chi sarà il nuovo abitante dovrai chiudere le utenze con una cessazione.

Il fornitore non può applicare penali in caso di recesso del contratto di luce e gas.

La disattivazione dell'utenza deve essere trasmessa in forma scritta al fornitore, rispettando il termine di preavviso massivo del recesso non superiore ad un mese.
Il recesso decorre dalla data di ricevimento della comunicazione da parte del fornitore. 

Il cliente è tenuto a pagare solo gli oneri per la disattivazione della fornitura, che sono pari:

  • per i clienti in maggior tutela un contributo fisso di 23 €
  • per i clienti nel mercato libero il contributo dipende dalle singole condizioni contrattuali

Poniamo il caso in cui il cliente abbia sottoscritto un'offerta a prezzo fisso per un determinato periodo di tempo e voglia recedere prima della scadenza di tale periodo. E' importante sapere che questi contratti bloccano il prezzo dell'energia ma in ogni caso non hanno vincoli contrattuali per quella durata. E' quindi possibile recedere anticipatamente dal contratto senza dover incorrere al pagamento di penali. 

C'è una penale per la disdetta del contratto per ripensamento?

Se hai appena stipulato un contratto e ti sei accorto che le condizioni economiche non erano quelle che ti avevano comunicato puoi recedere dal contratto.
Quando il contratto viene stipulato al di fuori degli uffici commerciali del fornitore, il cliente può esercitare il diritto di ripensamento. Il termine per fare la disdetta per ripensamento è di 14 giorni dal giorno in cui si riceve la copia del contratto.

Il cliente che chiede la cessazione del contratto per ripensamento non deve pagare alcuna penale.

In caso di subentro, ossia di un'attivazione di un contatore chiuso, il distributore locale richiede il pagamento dei costi amministrativi pari a ca 0 euro. Questi sono gli oneri per eseguire l'operazione che il cliente deve pagare al fornitore che a sua volta li fattura al distributore. In caso di recesso anticipato per ripensamento questo importo può essere addebitato al cliente, solo se già è stato fatturato dal distributore al fornitore.

Vuoi cessare il contratto di luce e gas e cambiare fornitore?

Se vuoi fare la cessazione del contratto non per chiudere il contatore ma per passare ad un altro gestore non devi inviare il recesso al tuo fornitore.
In caso di cambio fornitore infatti sarà la nuova società a comunicare la disdetta a quella precedente.
Il cliente deve quindi rivolgersi solo al prossimo gestore scelto che avvia la pratica del cambio, inviando lui stesso il recesso all'altra società di vendita.

In caso di cessazione per cambio fornitore non è prevista alcuna penale.

Fino all'anno scorso le tempistiche per fare la cessazione del contratto erano di 30 giorni. Con la Delibera 302/2016/R/COM da gennaio 2017 l'Autorità ha ridotto a 3 settimane i tempi per cambiare gestore.
Il nuovo fornitore dovrà trasmettere la comunicazione del recesso a quello uscente entro il 10 del mese precedente l'avvio della nuova fornitura.

Ad esempio, se il cambio venditore è previsto per il primo marzo, il recesso deve essere comunicato entro il 10 di febbraio.

Se il nuovo fornitore non rispetta tale tempistica?

In questo caso, il vecchio fornitore etichetta il recesso dal contratto in essere come "cessato per scippo". Ciò significa che, avendo ricevuto tardivamente la comunicazione del cambio da parte del nuovo fornitore, non ha avuto il tempo di proporre una contro offerta al cliente e dunque è come se il contratto fosse stato "sottratto" indebitamente dall'altro fornitore.

Per i contratti "cessati per scippo" il vecchio fornitore può addebitare al cliente una penale.
Spesso però, il vecchio fornitore è disposto a ammortizzare il costo della penale nelle successive bollette, nel caso in cui il cliente decidesse di tornare sui suoi passi e ritornare con il vecchio fornitore.

In ogni caso, la colpa della penale è riconducibile al mancato rispetto delle tempistiche da parte del nuovo fornitore. Dunque è quest'ultimo che ha il dovere di rimborsare la penale al cliente. Se ti trovi in questa situazione puoi infatti inviare una segnalazione al nuovo fornitore, descrivendogli la situazione e richiedendo lo storno della penale da te pagata al vecchio fornitore nelle prossime bollette di luce o gas. 

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