Esiste una Penale per la Cessazione del Contratto Luce e Gas?
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Il fornitore può applicare penali in caso di recesso anticipato del contratto di luce e gas. La disattivazione dell'utenza deve essere comunicata in forma scritta al fornitore, rispettando il termine di preavviso.
A tutela dei consumatori intervengono l'Autorità per l'energia e il gas e il Codice del Consumo. Dal 2007, grazie all'Autorità, è in vigore il Codice di Condotta Commerciale, che impone regole precise ai fornitori nei confronti dei clienti domestici.
Pur non intervenendo direttamente sui contratti, il Codice garantisce correttezza nelle tempistiche e nelle penali in caso di recesso, applicabili in situazioni come traslochi, ripensamenti e cambi fornitore.
Chi paga il recesso anticipato?
A partire da gennaio 2024 l'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha stabilito, con una delibera, che i fornitori di energia possono scegliere di imporre oneri di recesso anticipato ai clienti che interrompono il contratto prima della scadenza stabilita.
L’onere di recesso anticipato può essere applicato esclusivamente ai contratti di fornitura di energia elettrica che soddisfino contemporaneamente i seguenti requisiti:
- Prezzo fisso
- Durata determinata
Il fornitore ha il dovere di indicare in modo chiaro all'interno del contratto le modalità e la somma massima dell'onere che potrai dover pagare se recedi dal contratto anticipatamente.
In caso di trasloco c'è una penale per la cessazione del contratto di fornitura di luce e gas?
In caso di trasloco in una nuova abitazione, non è possibile trasferire il contratto di luce o gas da una casa all'altra. Il contratto delle utenze è infatti legato al punto di prelievo, cioè al contatore della luce o del gas dell'abitazione. Uno stesso contratto non può essere spostato su un altro indirizzo, anche se l'intestatario è il medesimo.
Se un nuovo inquilino entra in casa subito dopo di te, potete accordarvi affinché richieda la voltura della bolletta. In questo modo l'utenza non viene interrotta e non vi è cessazione del contratto né interruzione della fornitura. Il nuovo inquilino dovrà pagare il costo per la voltura.
Se invece lasci la casa senza sapere chi sarà il nuovo abitante, dovrai chiudere le utenze con una cessazione.
Il fornitore non può applicare penali in caso di recesso del contratto di luce e gas, a meno che questo non avvenga prima della scadenza. In questo caso il fornitore ha la possibilità di applicare una penale, che dovrà essere specificata nel contratto di energia elettrica "in maniera chiara, espressa e agevolmente comprensibile" come espresso nella delibera 250/2023/R/COM del 6 giugno 2023.
La disattivazione dell'utenza deve essere trasmessa in forma scritta al fornitore, rispettando il termine di preavviso del recesso non superiore ad un mese. Ti ricordiamo che il recesso decorre dalla data di ricevimento della comunicazione da parte del fornitore.
Il cliente è tenuto a pagare solo gli oneri per la disattivazione della fornitura, che dipendono da quanto previsto nel contratto.
Nel nostro video tutorial trovi tutte le informazioni utili per sapere come disdire un contratto di fornitura di luce e gas:
In caso di subentro, ossia di un'attivazione di un contatore chiuso, il distributore locale richiede il pagamento dei costi amministrativi, che sono stati azzerati per l'anno in corso.
C'è una penale per la disdetta del contratto per ripensamento?
Se hai appena stipulato un contratto e ti rendi conto che le condizioni economiche non corrispondono a quelle comunicate, puoi recedere.
Quando il contratto viene stipulato al di fuori degli uffici commerciali del fornitore, il cliente ha il diritto di ripensamento. Il termine per esercitare il diritto di ripensamento è di 14 giorni dal giorno in cui si riceve la copia del contratto.
Il cliente che esercita il diritto di ripensamento non deve pagare alcuna penale.
Che differenza c'è tra diritto di recesso e di ripensamento?
Il diritto di recesso ti consente di annullare il contratto di fornitura di luce e gas in qualsiasi momento, indipendentemente dalle modalità con cui è stato stipulato mentre il diritto di ripensamento puoi esercitarlo quando, subito dopo aver stipulato un contratto, ti rendi conto che l'offerta che hai scelto non è così vantaggiosa come pensavi.
Se sei in tempo per il diritto di ripensamento perché pensi ci siano offerte più convenienti, ti consigliamo di visitare la nostra guida alle migliori offerte luce e gas per scoprire se è effettivamente così!
Vuoi cessare il contratto di luce e gas e cambiare fornitore?
Se vuoi cessare il contratto non per chiudere il contatore ma per passare a un altro gestore, non devi inviare il recesso al tuo fornitore attuale. In caso di cambio fornitore, sarà la nuova società a comunicare la disdetta a quella precedente. Dovrai quindi rivolgerti solo al nuovo gestore scelto, il quale si occuperà di inviare il recesso alla vecchia società di vendita.
In caso di cessazione per cambio fornitore non è prevista alcuna penale.
In passato, le tempistiche per la cessazione del contratto erano di 30 giorni. Con la Delibera 302/2016/R/COM, da gennaio 2017 l'Autorità ha ridotto i tempi per cambiare gestore a 3 settimane. Il nuovo fornitore deve comunicare la disdetta a quello uscente entro il 10 del mese precedente all'avvio della nuova fornitura. Ad esempio, se il cambio di fornitore è previsto per il 1° marzo, il recesso deve essere comunicato entro il 10 febbraio.
Cosa succede se il nuovo fornitore non rispetta la tempistica?
In questo caso, il vecchio fornitore può considerare il contratto come "cessato per scippo". Questo significa che, avendo ricevuto tardivamente la comunicazione del cambio, non ha avuto il tempo di proporre una controfferta al cliente, e quindi considera il contratto "sottratto" dal nuovo fornitore.
Per i contratti "cessati per scippo", il vecchio fornitore può addebitare una penale al cliente.
Tuttavia, spesso il vecchio fornitore è disposto ad ammortizzare il costo della penale nelle successive bollette, nel caso in cui il cliente decida di tornare a lui.
In ogni caso, la responsabilità della penale ricade sul nuovo fornitore che non ha rispettato le tempistiche. Pertanto, quest'ultimo è tenuto a rimborsare il cliente per la penale pagata al vecchio fornitore. Se ti trovi in questa situazione, puoi inviare una segnalazione al nuovo fornitore, descrivendo il problema e richiedendo lo storno della penale nelle prossime bollette di luce o gas.