Gtsou (Ucraina) risponde ad accuse di Gazprom

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gas ucraino Gazprom Russia

Pubblicato da Federica Scaramuzzi il 23 novembre 2022  ||  ⏳ tempo di lettura 2 min.

Avevamo parlato di Gazprom e della sua minaccia di sospendere le forniture di gas solamente ieri: la multinazionale russa, nella giornata di martedì 22 novembre, ha esplicitamente affermato che Kiev avrebbe “rubato” 52,52 milioni di metri cubi di gas russo destinati alla Moldavia. 

Una guerra aperta sul fronte di blocchi di forniture e di dichiarazioni che pesano tantissimo in termini di equilibri mondiali, sociali ed economici. Al momento tutti gli occhi sono puntati sulla questione del gas moldavo che, secondo Gazprom, sarebbe bloccato dall’Ucraina. La minaccia è stata reale: stop graduale dalle 10 del 28 novembre per un “quantitativo pari a quello giornalmente non consegnato” da Kiev. 

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La risposta di Kiev non è tardata ad arrivare ed è diametralmente opposta alle accuse di Gazprom: "Tutti i volumi di gas naturale che sono stati accettati dalla federazione russa al punto di entrata 'Sudzha' per il trasporto" in Moldavia "sono stati completamente trasferiti ai punti di uscita di 'Oleksiivka' e 'Grebenyky'". 

A parlare è l’operatore di rete ucraino (Gtsou) che lamenta l’utilizzo, da parte della Russia, di accuse così pesanti esclusivamente come “strumento di pressione politica”. Si parla di una vera e propria “manipolazione dei fatti per giustificare la decisione di limitare ulteriormente i volumi di forniture ai Paesi europei”. Queste le ultime dichiarazioni di Olga Bielkova, a capo degli affari internazionali di Gtsou.

Tale rimpallo di accuse non passano assolutamente inosservate dal mercato del prezzo del gas. L'avvio ad Amsterdam è infatti, in forte rialzo. Sono in partenza avvio le contrattazioni per i future Ttf che avanzano del 6,15% a 127 euro dopo aver toccato un massimo di 128 euro al megawattora (+7%).

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