Il nuovo elettrodotto sottomarino di Terna presto realtà

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elettrodotto sottomarino

Pubblicato da Carmela Maggio il 03/02/2023  ||  ⏳ tempo di lettura 2 min.

Al via l'autorizzazione del nuovo elettrodotto sottomarino tra le Marche e l'Abruzzo. E' Terna a dare la notizia. Dunque, è stato avviato il procedimento che autorizza il cavo sottomarino Adriatic Link. Una infrastruttura dal valore di 1 miliardo di euro e lunga 250 km in totale, composta da 210 km di un elettrodotto sottomarino, e 2 cavi terrestri di 40 km circa. L'opera è a favore delle fonti rinnovabili e della transizione energetica. 

"Riconoscendone l’importanza strategica, l’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente ne ha infatti chiesto l’entrata in esercizio due anni in anticipo rispetto alle previsioni iniziali: l’Adriatic Link avrà un ruolo di primo piano nello sviluppo e nell'integrazione delle fonti rinnovabili contribuendo alla decarbonizzazione del sistema energetico italiano e - coerentemente con gli obiettivi delineati dal Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) - rafforzerà ulteriormente il ruolo di Terna di regista e abilitatore della transizione ecologica, nonché quello dell’Italia di hub elettrico dell’Europa e dell’intera area mediterranea".

TernaDal comunicato stampa

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Adriatic Link è un progetto innovativo a livello ambientale e tecnologico. Il procedimento che autorizza la realizzazione dell'elettrodotto sottomarino Adriatic Link è stato avviato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). Quest'opera potrà permettere di aumentare la capacità di scambio tra Centro Nord e Centro Sud dell'Italia di 100 MW circa, con la finalità di rispondere ai bisogni della sicurezza e della flessibilità del sistema elettrico italiano, aumentandone l'efficienza, la resilienza e la sicurezza.

Non solo l'infrastruttura che contiene l'elettrodotto sottomarino è in linea con gli obiettivi di transizione energetica verso le fonti rinnovabili, il progetto mira a uno scopo più grande: la decarbonizzazione entro il 2030.

Dalla nota diffusa da Terna si legge anche: 

"La posa dei cavi in mare raggiungerà una profondità massima di 100 metri. Per gli approdi si ricorrerà all’utilizzo della tecnica della trivellazione orizzontale controllata (TOC) che permetterà di installare la conduttura limitando gli impatti ambientali e sociali sul litorale e di garantire la salvaguardia del collegamento elettrico in caso di erosione costiera. Parimenti, per il tracciato terrestre si utilizzerà per lo più la viabilità stradale esistente."

Il progetto interessa le stazioni di Cepagatti, Citta San'Angelo, Montesilvano, Spoltore e Cappelle sul Tavo in provincia di Pescara e Silvi in provincia di Teramo per l'Abruzzo. Per le Marche, l'elettrodotto sottomarino percorrerà le stazioni di Fano e Cartoceto in provincia di Pesaro e Urbino. Inoltre, questo cavo sott'acqua avrà un impatto ridotto sul territorio poiché "invisibile" sulla terraferma.

Ancor più nel dettaglio, dall'approdo fino alla stazione abruzzese, il cavo (in corrente continua) farà un percorso di 26 km circa, senza impattare sul paesaggio. Invece, dall'approdo alla stazione marchigiana, il cavo percorrerà 15 km tra strade e centri abitati lasciando l'ambiente inalterato.

Il territorio marino (Mare Adriatico) scelto è stato in precedenza ispezionato, ricevendo l'idoneità per la realizzazione del progetto. Come? Per prima cosa, sono stati valutati gli aspetti:

  • geologici;
  • sedimentologici;
  • sismici;
  • l'erosione costiera;
  • la flora;
  • la fauna;
  • gli ecosistemi ai fini autorizzativi.

In secondo piano, sono stati esaminati rilievi morfologici, geofisici e batimetrici. Dopodiché, il progetto è stato approvato definitivamente. Infatti, la struttura Adriatic Link ha finalmente ricevuto l'autorizzazione per l'avviamento.

Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato di Terna, ha annunciato:

L’avvio dell’iter autorizzativo dell’Adriatic Link da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è un altro passo fondamentale per il processo di transizione energetica in atto. Grazie al lavoro di tutte le persone di Terna e al contributo fattivo dei Ministeri, delle Regioni e di tutti gli Enti coinvolti, è stato possibile accelerare il percorso di autorizzazione dell’opera, che è previsto entri in piena operatività entro il 2028.
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