Aumenti in busta paga e taglio del cuneo fiscale: un aiuto contro il caro bolletta?

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taglio cuneo busta paga

Pubblicato da Federica Scaramuzzi il 2 dicembre 2022  ||  ⏳ tempo di lettura 2 min.

La nuova manovra finanziaria torna ad puntare lo sguardo sugli aumenti in bolletta (e non solo) causati dagli squilibri geopolitici mondiali. C'è bisogno di maggiore liquidità, di aiuti rapidi e di misure che possano portare le famiglie Europee, e non solo, a vivere più tranquillamente.

La legge di bilancio 2023 prevederà il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi più bassi. 

Precedentemente con il Decreto legge 115 2022 "Aiuti bis" si erano previsti aiuti economici diretti per  i lavoratori dipendenti, con un taglio  dei contributi previdenziali dovuti pari al 1,2% per i redditi fino a 35mila euro lordi. 

Cosa ci si aspetta nel 2023? Nella manovra finanziaria 2023 approvata dal Governo Meloni i lavoratori con redditi fino a 20mila euro potranno usufruire di un nuovo sconto contributivo pari all'1%. 

Gli aumenti previsti sono così suddivisi: 
- Fino a 2600 euro netti verranno accreditati 144 euro di aumenti (all’anno) in busta paga. Un incremento di 24 euro al mese;
- Fino a 1500 euro netti, gli aumenti in busta paga stanno di 102 euro (17 al mese);
- Fino a 1000 euro netti, aumenti di 72 euro in busta paga  (12 al mese).

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Il cuneo fiscale sarà anche rimodulato, con un ulteriore taglio: potranno beneficiarne i lavoratori con redditi dai 20 ad oltre 20 mila euro. Ciò restituisce una misura indicativa dei tagli contributivi, che si trasformano in aumenti netti in busta paga. 
Si parte dai redditi fino a 10mila euro, con un aumento mensile nel 2023 sarà di 22 euro (con un aumento annuo di 231 euro), fino ai redditi oltre i 20 mila euro. Le fasce sono divise per redditi fino a 15 e 20 mila euro.

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