Stangata bollette: rincari fino al 108%! In aumento luce, gas, telefonia e non solo
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Tra il 2019 e il 2023 le bollette della luce sono aumentate del 108% e quelle del gas del 72,1%. Una crescita maggiore di quella dell’inflazione, che però nel primo semestre del 2024 sembra essersi fermata, con le tariffe tornate a scendere. Allo stesso tempo però molti altri servizi, dai taxi ai pedaggi sulle autostrade, hanno ricominciato a salire.
Una recente indagine della Cgia di Mestre (Confederazione Generale Italiana dell'Artigianato) fotografa una situazione impietosa legata all’aumento delle bollette negli ultimi anni. Ecco alcuni spunti.
Rincari delle bollette - Punti salienti
Le cose più interessanti da sapere.
1️⃣ Di che aumenti parliamo?
- Tra il 2019 e il 2023, le fatture di luce e gas sono aumentate rispettivamente del 108% e del 72,1%. Nel 2022, in particolare, il costo per energia e metano è stato di 1.642 euro, pari al 6,7% dell'intera spesa delle famiglie in un anno.
2️⃣ Andrà male anche in futuro?
- La corsa ai rialzi sembra essersi fermata per ora, almeno per luce e gas, con segnali di discesa dei prezzi durante i primi mesi del 2024.
3️⃣ E gli altri servizi invece?
- Molti altri servizi e utenze continuano ad aumentare nei primi mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Gli incrementi vanno dalle pedaggi autostradali alle corse in taxi, dalle tariffe dell'acqua alla tassa sui rifiuti.
I rincari delle bollette luce e gas
Per quanto riguarda i rincari delle bollette luce e gas, l’aumento è stato particolarmente elevato. Ciò è ancora più vero se si considera che nel periodo preso in esame (2019-2023) il costo della vita è salito del 16,3%, ben al di sotto delle cifre fatte registrare da corrente e metano.
Perché questi rincari così pronunciati?
La fiammata dei prezzi è dovuta alle differenti dinamiche geopolitiche occorse nel periodo considerato. Tra la fine del 2021 e la primavera del 2023, tra le altre, si sono incrociate le difficoltà dovute alla lenta ripresa post-COVID e quelle legate allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.
Con l’aumentare delle bollette, è cresciuta la necessità di sostenere le fasce di popolazione meno abbienti. A riprova di ciò, ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) ha dichiarato che lo Stato ha erogato bonus sociali a oltre 7,6 milioni di famiglie nel corso del 2023. Rispetto all’anno precedente, i beneficiari sono cresciuti del 21,5% per la luce e del 23,1% per il gas, con un totale di 2,4 miliardi di euro distribuiti. La crescita è dovuta anche al fatto che, nel periodo considerato, le soglie ISEE per accedere ai benefici erano state alzate (da 9.530 euro a 15.000 euro), consentendo a una platea più ampia di godere delle agevolazioni.
I bonus sono stati indirizzati soprattutto alle regioni del sud, ma gli aumenti più marcati di richieste provengono dal centro-nord, in regioni come Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Molise.
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I rincari sulle spese delle famiglie secondo lo studio Cgia
Mettendo il tutto in prospettiva, la spesa media per nucleo familiare nel 2022 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili) sarebbe stata pari a 2.906 euro e ripartita come segue:
- 💡 855 euro per le bollette della luce;
- 🔥 787 euro per le fatture del gas;
- ☎️ 677 euro per i servizi di telefonia e internet;
- 🗑️ 238 euro per la raccolta di rifiuti;
- 💧 190 euro per le utenze dell’acqua.
In totale, su un reddito medio annuo di 24.200 euro, le utenze avrebbero avuto un peso di circa il 12%; entrando ancora di più nello specifico, con un rapido calcolo si arriva a capire che oltre il 6,7% della spesa complessiva (1.642 euro) è stata imputabile a corrente e metano.
Che fine hanno fatto gli extraprofitti delle aziende energetiche?
Nel pieno della crisi occorsa tra il 2021 e il 2023, il rincaro delle materie prime avrebbe consentito alle aziende energetiche di registrare 70 miliardi di euro di extraprofitti, provenienti soprattutto dai contribuenti. Per arginare gli effetti di questa dinamica, nel 2022 il Governo Draghi ha introdotto un prelievo straordinario sulle entrate supplementari delle compagnie. Lo stesso ha fatto nel 2023 il Governo Meloni, con un contributo di solidarietà a carico delle imprese del settore luce e gas. Secondo le rilevazioni della Cgia di Mestre, risulta che:
- nel 2022 e 2023, sotto il Governo Draghi, il gettito complessivo ottenuto è stato di 2,76 miliardi di euro, a fronte dei 10,8 miliardi di euro previsti;
- nella seconda metà del 2023, con l’esecutivo Meloni, il gettito è stato di 3,4 miliardi di euro, contro i 2,6 miliardi di euro preventivati inizialmente.
Emerge quindi che dai 13,4 miliardi di euro attesi complessivamente, ne siano stati riscossi solo 6,2 miliardi di euro, meno della metà. Si tratta comunque di iniziative destinate ad avere vita breve, visto il parere negativo della Corte Costituzionale emerso dalla sentenza n. 111/2024. La bocciatura del provvedimento avrà anche un costo: lo Stato dovrà restituire alle aziende almeno 150 milioni di euro.
Dopo la crisi, un po’ di sollievo: luce e gas in discesa nel 2024
Dopo un periodo ricco di problemi, nel 2024 la situazione è migliorata. Infatti, nel primo semestre dell’anno in corso:
- il costo delle bollette della luce è sceso del 34,2%;
- il prezzo delle fatture gas è calato del 19,6%.
A cosa è dovuto questo calo?
I motivi sono molteplici, legati soprattutto all’impiego di nuovi fornitori di gas alternativi alla Russia. Anche i cambiamenti climatici e le dinamiche della domanda interna legata alle imprese hanno giocato un ruolo.
La diminuzione delle bollette rappresenta un toccasana sia per i clienti domestici, sia per commercianti e partite IVA. Questi ultimi, in particolare, hanno dovuto sopportare due volte l’impennata dei prezzi: la prima come utenti privati, la seconda nell’ambito dello svolgimento della propria attività (ad esempio per riscaldare, raffrescare e illuminare negozi e uffici).
Anche se le bollette adesso sono in calo, è sempre una buona idea esplorare il mercato alla ricerca di nuove tariffe. Nel comparatore offerte luce e gas di Selectra troverai un confronto tra alternative a prezzo fisso e variabile, con possibili bonus e servizi aggiuntivi adatti a tutte le necessità.
Acqua, rifiuti e non solo: per cosa si spende di più?
Oltre a luce e gas, i rincari descritti in questo articolo toccano altre tipologie di utenze. La situazione è peculiare, visto che se nel 2024 corrente e metano costano di meno, lo stesso non si può dire per molti altri servizi. Tra il primo semestre 2024 e lo stesso periodo del 2023, infatti:
- il trasporto ferroviario è cresciuto del 7,5%;
- le tariffe dell’acqua sono salite del 7%;
- i servizi postali costano in più del 4,9%;
- le corse dei taxi aumentano del 2,6%;
- la tassa sui rifiuti è più pesante dell’1,7%;
- pedaggi e parchimetri salgono del 2,1%;
- i servizi telefonici crescono dello 0,5%.
Articoli da consultare
Relazione Cgia di Mestre
Leggi la relazione della Cgia di Mestre "FAMIGLIE: LE TARIFFE CI COSTANO 2.900 EURO L’ANNO. RISPETTO AL PRE COVID, BOLLETTE DELLA LUCE RADDOPPIATE".
