Stop alle future Crisi Energetiche! Come? Arriva la riforma dell'Unione europea


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La riforma del settore energetico voluta dall’Unione Europea prende definitivamente forma: l’obiettivo è quello di stabilizzare prezzi e contratti, proteggere meglio i consumatori e offrire una migliore gestione delle crisi future.
L’Europa si dà nuove regole per il mercato energetico, alla ricerca di una maggiore stabilità. Il Consiglio dell'Unione Europea (UE) ha infatti approvato l’aggiornamento di alcune norme riguardanti aspetti cruciali e che possono interessare direttamente i consumatori. Le nuove misure erano state proposte nel consiglio "Trasporti, telecomunicazioni ed energia" del 19 giugno 2023, ma solo ora sono state approvate in via definitiva.
Scopriamo allora quali sono le novità principali, non prima di averti ricordato di iscriverti alla newsletter ufficiale di Selectra . In questo modo riceverai periodicamente news, aggiornamenti e i nostri consigli per risparmiare su luce e gas.
I contratti a lungo termine per stabilizzare il mercato
Il primo meccanismo di stabilizzazione riguarda gli accordi di compravendita di energia, con una generalizzazione dei cosiddetti contratti bidirezionali per differenza. Si tratta, nel dettaglio, di intese di lungo termine concluse da enti pubblici con complessi meccanismi di controllo dei proventi. In periodi di prezzi elevati, ad esempio, è prevista una redistribuzione dei ricavi in eccesso ai clienti finali.
Questo modello costituirà il riferimento utilizzato per i finanziamenti pubblici a lungo termine in caso di investimenti su impianti di energia:
- eolica;
- solare fotovoltaico;
- geotermica;
- idroelettrica senza serbatoio;
- nucleare.
Si è intervenuti inoltre sulle modalità di redistribuzione dei ricavi generati dallo Stato attraverso i contratti bidirezionali per differenza. I benefici andrebbero infatti indirizzati ai clienti finali e utilizzati per finanziare misure di sostegno dei prezzi, volti a ridurre i costi dell’energia elettrica.
La misura in questione verrà applicata dopo un periodo di transizione di tre anni (cinque anni per i contratti più complessi), così da mantenere una certa stabilità per gli accordi già in corso.
La regolazione dei meccanismi di capacità
Con la dicitura “meccanismi di capacità” si intendono misure di sostegno che gli Stati membri introducono per remunerare le centrali elettriche, così da garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di energia nel medio-lungo periodo.
Questi meccanismi, per ora di natura temporanea, vengono definitivamente stabilizzati dalle nuove norme UE, con una serie di semplificazioni delle procedure di approvazione. In questo modo si punta a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico anche in caso di crisi.
Il Consiglio UE, inoltre, ha previsto una deroga ai limiti di emissioni di CO2 imposte alle varie centrali elettriche, affinché un maggior numero di impianti possa godere dei benefici.
Più iniziative a tutela dei consumatori
Con la riforma, viene rafforzato il concetto di libera scelta del fornitore da parte degli utenti finali. Inoltre, sarà possibile accedere a contratti con cosiddetto “prezzo dinamico”, a tempo determinato e a costo fisso. Nuove norme sono previste anche per i fornitori e le loro strategie di copertura dei prezzi, così da proteggere i consumatori dalle variazioni degli indici all’ingrosso.
Inoltre, verrà data maggiore importanza ai meccanismi di condivisione, utilizzo e stoccaggio dell’energia autoprodotta, in un’ottica che tende al potenziamento della produzione sostenibile.
È stata ribadita infine l’importanza della tutela dei cosiddetti clienti vulnerabili, prevedendo (qualora non esistano già) “fornitori di ultima istanza” che garantiscano la continuità della fornitura.
Qual è la situazione dei clienti vulnerabili in Italia?
In Italia, i cosiddetti clienti vulnerabili vengono tutelati attraverso la garanzia di forniture gestite da ARERA, ovvero l’Autorità statale per l’energia. Alla chiusura del regime tutelato luce, prevista per luglio 2024, questi utenti possono scegliere di non passare al mercato libero, mantenendo le loro condizioni contrattuali.
Regolazione dei prezzi durante le crisi
La normativa attuale prevede che gli Stati possano praticare prezzi agevolati alle famiglie in difficoltà economiche. Questa misura si indirizza anche a clienti vulnerabili e microimprese, perfino in assenza di peggioramento dei prezzi. Questa formula viene ora estesa anche alle piccole e medie imprese, ma solo in periodi di crisi.
Sarà l’UE a dichiarare la presenza di crisi temporanee dei prezzi dell’energia, sia a livello generale sia dell’intera Unione. Vengono chiarite, a tal proposito, anche le condizioni per poter dichiarare una crisi, che devono presentare questi requisiti:
- la previsione che i prezzi medi all'ingrosso dell'energia elettrica si manterranno molto elevati per un periodo di almeno sei mesi;
- i forti rincari dei prezzi al dettaglio dell'energia elettrica devono continuare per almeno tre mesi.
Un “passo strategico” per il futuro dell’UE
In occasione della presentazione delle misure appena descritte era già intervenuta Teresa Ribera Rodríguez, ministra ad interim spagnola della Transizione ecologica e della sfida demografica. Queste le sue parole:
"Sono fiera di poter affermare che oggi abbiamo compiuto un passo strategico per il futuro dell'UE. L’intesa che abbiamo raggiunto sarebbe stato inimmaginabile solo fino a qualche anno fa. Grazie a questo accordo i consumatori di tutta l'UE potranno beneficiare di prezzi dell'energia molto più stabili, di una minore dipendenza dal prezzo dei combustibili fossili e di una migliore protezione dalle crisi future. Accelereremo inoltre la diffusione delle energie rinnovabili, una fonte di energia più economica e più pulita per i nostri cittadini."
Teresa Ribera Rodríguez – Consilium.europa.eu, comunicato stampa “Riforma dell'assetto del mercato dell'energia elettrica: il Consiglio raggiunge un accordo”
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