Aprile "pazzerello" ma bisogna spegnere i termosifoni

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spegnimento termosifoni 2023
Quando verranno spenti gli impianti di riscaldamento nel 2023? Scopri le date per ogni comune.

Pubblicato da Marina Lanzone il 6 aprile 2023  ||  ⏳ tempo di lettura 5 min.

Secondo quanto previsto dal Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale 2022-2023, nella maggior parte delle regioni italiane, i termosifoni dovranno essere spenti entro domani, 7 aprile. Ma il meteo non sembra molto clemente: questo mese sono tornati il freddo e la pioggia. Lo spegnimento verrà quindi prorogato come è accaduto in molti comuni lo scorso anno? Scoprilo in questo articolo.

Il 7 aprile è quasi arrivato e nei comuni italiani che fanno parte delle zone D ed E è giunto il fatidico momento di spegnere definitivamente i termosifoni. Per le città delle aree A, B e C questa scadenza è stata superata da un pezzo. Peccato che la primavera quest'anno si faccia decisamente attendere: il mese di Aprile è un po' "pazzerello" e ha portato con sé un deciso calo delle temperature, tante nuvole e qualche precipitazione. Molti sindaci quindi si stanno chiedendo se sia giusto rispettare quanto previsto dal Ministero della Transizione Ecologica a settembre 2022 nel Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, quando non si aveva ancora la minima idea di come sarebbero stati sia l'andamento del mercato sia il clima durante i mesi invernali del 2023. 

Ma cosa prevedeva la norma a livello nazionale riguardo il riscaldamento invernale? Quali Comuni l'hanno rispettata?

Cos'è il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale e cosa prevede

Lo scoppio della Guerra in Ucraina e l'inizio della crisi energetica con l'impennata dei prezzi di gas e luce, aveva portato il Governo italiano a prendere delle decisioni "drastiche", che permettessero di evitare lo spreco del metano in un momento così delicato. Per questo è nato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, a cui è seguito il 6 ottobre 2022 il Decreto sul Risparmio Energetico

Ecco cosa è stato stabilito in questi documenti: 

  • la temperatura interna non doveva superare i 19°C nelle abitazioni e negli uffici e i 17°C negli edifici adibiti a scopo industriale. In entrambi i casi erano riconosciuti massimo due gradi di tolleranza; 
  • l'Italia è stata suddivisa in aree climatiche (dalla A alla F) per regolare il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, anche a livello giornaliero, come puoi vedere dalla tabella qui sotto. 
Date e orari accensione degli impianti di riscaldamento per zona climatica 2022-2023
Zona climatica Comuni Esempio Periodo accensione Orari giornalieri
Zona A
(gradi-giorno inferiori a 600)
Lampedusa, Isole Egadi ed Eolie dall'8 dicembre 2022
al 7 marzo 2023
5 ore
Zona B
(gradi-giorno tra 600 e 900)
Palermo, Messina, Trapani, Reggio Calabria, Cosenza.  dall'8 dicembre 2022
al 23 marzo 2023
7 ore
Zona C
(gradi-giorno tra 901 e 1400)
Napoli, Bari, Taranto, Lecce, Cagliari, Olbia. dall'22 novembre 2022
al 23 marzo 2023
9 ore
Zona D
(gradi-giorno tra 1401 e 2100)
Roma, Firenze, Pescara, Foggia, Livorno, Genova dall'8 novembre 2022
al 7 aprile 2023
11 ore
Zona E
(gradi-giorno tra 2101 a 3000)
Bologna, Torino, Aosta, Milano, Venezia, Verona, Padova, Ferrara, Trieste, Urbino, Imola dal 22 ottobre 2022
al 7 aprile 2023
13 ore
Zona F
(gradi-giorno superiori a 3000)
Trento e zone alpine Nessuna limitazione Nessuna limitazione

Cosa sono i Gradi Giorno e come si calcolano?gradi giorno (GG) servono per misurare la "rigidità" del clima. Precisamente corrispondono alla somma della sola differenza positiva tra la temperatura dell'ambiente interno e quella media esterna, estesa a tutti i giorni dell'anno. Solitamente più questo valore è alto e più le temperature sono rigide e l'inverno lungo. 

Il clima mite dello scorso autunno aveva portato addirittura molte città a posticipare la data di accensione dei riscaldamenti domestici e non, come nel caso della città di Milano o di Roma (quest'ultima aveva inizialmente fissato la data di accensione al 21 novembre, per poi anticiparla al 14 dello stesso mese, a causa dell'arrivo improvviso di temperature più rigide). 

Spinta dallo stesso ottimismo e da un inverno decisamente caldo, la Capitale con le ordinanze n. 183 del 4 novembre 2022 e n. 184 del 14 novembre 2022 ha anticipato anche la data di spegnimento dei caloriferi, dal 7 aprile al 31 marzo 2023. Questa decisione è stata confermata?

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Quando si spengono i riscaldamenti a Roma?

Con l'Ordine di Servizio n.6 dell'24/03/2023 il Comune ha confermato la sua scelta iniziale di spegnere i termosifoni prima del tempo, posticipando la data giusto di un giorno. Neanche il maltempo primaverile ha scoraggiato il Campidoglio: a partire dal 1 aprile 2023, quindi, i riscaldamenti degli edifici domestici, degli uffici e delle imprese sono stati spenti. 

Sono infatti esclusi da questa norma gli asili nido, le scuole materne, le cliniche e le case di riposo che potranno continuare ad accendere i caloriferi in base alle specifiche esigenze. 

Quando verranno spenti i termosifoni nelle altre città italiane?

Per le città di Milano, Torino, Triste, Firenze, Bologna (zona D ed E) è stata confermata invece la data di spegnimento del 7 aprile. Al momento solo pochi comuni sembrano aver prorogato la data di spegnimento. Ad esempio: 

  • a Cesena i riscaldamenti verranno spenti il 15 aprile; 
  • a Pesaro il 16 aprile 2023. 

Ha vinto quindi l'ottimismo e l'idea che la primavera faccia di nuovo presto capolino. 
Per i comuni della zona F, invece, non è mai stata imposta nessuna data. La città di Trento e tutte quelle dell'arco alpino potranno decidere quindi in autonomia quando spegnere gli impianti di riscaldamento a seconda delle temperature. 

Cosa fare se hai un impianto di riscaldamento autonomo?

A differenza di coloro che vivono in un condominio con impianto centralizzato, chi ha a disposizione il riscaldamento autonomo dovrà regolare da solo sia la temperatura, sia il numero di ore e il periodo in cui tenerlo acceso. Le norme nazionali, infatti, sono valide per tutti (con alcune eccezioni, come gli ospedali).

La primavera mancata e la notizia del calo dei prezzi del gas per il mese di marzo 2023 senz'altro non aiutano ad agire con coscienza: la tentazione di accendere ancora i caloriferi nelle ore più fredde è sicuramente altissima. 

Ricorda però che i consumi del mese di aprile saranno pagati nella bolletta che riceverai a maggio e con il prossimo ritorno parziale degli oneri di sistema la spesa potrebbe cambiare

Al di là della crisi energetica, inoltre, salvaguardare l'ambiente è un dovere morale. Limitare i consumi di gas fa bene al portafoglio, ma anche e soprattutto alla Terra. Non scordiamolo.  

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