Fotovoltaico: nuovo modello unico per impianti da 200 kW

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modello unico fotovoltaico

Pubblicato da Carmela Maggio il 30/01/2023  ||  ⏳ tempo di lettura 2 min.

Dal primo febbraio 2023 si potranno mandare le domande per il modello unico per gli impianti fotovoltaici fino a 200 kW. Cosa cambia per le installazioni? Vediamo le normative e le novità.

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Modello unico per impianti fotovoltaici fino a 200 kW: di cosa si tratta?

Mercoledì 1 febbraio 2023 è un giorno importante per chi vuole installare un impianto fotovoltaico: darà il via alla domanda per il modello unico per gli impianti di potenza superiore a 200 kW, cambiando il limite che in precedenza era fissato a 50 kW. Il Tica, ossia il Testo integrato delle connessioni attive, deliberato da ARERA, ha permesso questa grande novità. Il modello unico per gli impianti fotovoltaici fino a 200 kW può essere usato anche per il potenziamento delle strutture o per eventuali modifiche.

Cos'è un modello unico per il fotovoltaico?

Si tratta di un documento che ha l'obiettivo di semplificare l'iter burocratico per chi desidera installare o modificare un impianto fotovoltaico.

Per quali impianti è previsto?

Per ottenere la semplificazione, un impianto fotovoltaico deve essere realizzato su edifici, strutture e manufatti installati in aree specifiche. In particolare, può essere installato su edifici considerati "fuori terra", cioè una struttura con un livello di calpestio collocato a livello superiore o pari a quello del terreno.

Inoltre, il modello unico per gli impianti fotovoltaici è usato per la modifica, il potenziamento, la realizzazione e la connessione per le strutture che hanno una potenza non superiore a 200 kW. Il modello unico può essere utilizzato per gli impianti a cui è richiesto il ritiro dell'energia elettrica dal GSE

Cosa serve per fare domanda?

Il richiedente deve compilare e trasmettere la domanda telematicamente prima di iniziare i lavori sull'impianto, fornendo i dati richiesti dal modello unico.

Nella prima parte del procedimento, si devono considerare le modalità definite da ARERA. Tra gli aspetti principali emerge che:

  • la domanda deve essere compatibile alle condizioni dell'articolo 2, comma 1 lettera a), b) e c) del modello unico, e occorre dare comunicazione al richiedente;
  • i lavori per l'impianto devono essere semplici e definiti nel TICA. 

Poi, in caso di esito positivo, dopo la verifica di ARERA, è necessario che il gestore di rete (colui che si occupa del trasporto dell'energia sulla rete) informi il soggetto beneficiario della conferma dell'installazione dell'impianto fotovoltaico fino a 200 kW di potenza e lo stesso provvede a:

  • inviare la copia del modello unico al Comune in cui è installato l'impianto; 
  • caricare i documenti dell'impianto sul sito di Terna (sul portale Gaudì, cioè Gestione delle Anagrafiche Uniche Degli Impianti di produzione); 
  • inviare la copia del modello al GSE. 

Di conseguenza, il gestore di rete addebita gli oneri per la connessione come definito da ARERA al richiedente e gli invia le copie delle ricevute.

Successivamente, si spediscono i dati dell'impianto alla Regione dove sorge l'immobile collegato all'impianto, attraverso una PEC.

Dopo che il preventivo viene accettato, il gestore di rete provvede a dare il via ai lavori, e poi, una volta terminati, il soggetto che richiede il fotovoltaico deve trasmettere la seconda parte del Modello Unico.

La seconda parte del procedimento va ultimata a fine lavori e prevede che:

  • il beneficiario prenda visione e accetti il regolamento e il contratto del GSE per l'erogazione del servizio di ritiro dell’energia elettrica immessa in rete, inviando una copia al comune e al GSE mediante PEC;
  • il beneficiario carichi l'avvenuta conferma sul portale Gaudì, riportando i dati della struttura fotovoltaica. 

Infine, una volta saldato l'impianto alla ditta che lo ha installato, il gestore di rete invierà una copia della fattura al richiedente per poter fare la richiesta di detrazione fiscale.

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