Chi sarà al vertice di Enel, Eni, Poste e Terna? Ecco i nomi
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Pubblicato da Martina Crapanzano e revisionato da Marina Lanzone il 13 aprile 2023 || ⏳ tempo di lettura 4 min.
Oggi è il grande giorno: le tanto attese nomine delle partecipate pubbliche più importanti verranno definite. Non pochi i dibattiti, i bracci di ferro e le preoccupazioni sulle scelte della premier Giorgia Meloni. Alla fine, però, conta la "competenza".
A Palazzo Chigi in questi giorni si è discusso molto su chi ricoprirà i vertici di Eni, Enel, Poste, Leonardo e Terna e di altre 130 società. L'ultima parola, però, spetta a Giorgia Meloni, premier, che pretende competenza dai manager scelti, anche a costo di scontentare i suoi ministri.
Le scelte delle 5 big Eni, Enel, Poste, Leonardo e Terna
Ormai da giorni si discute su chi debba diventare manager delle società più importanti del Paese. I numeri sono alti, le cariche amministrative in attesa di rinnovo sono circa 610, ma con scadenza 2024 "solo" 135.
Tra le aziende di primo livello troviamo i big del settore luce e gas come Enel ed Eni, più società come Leonardo e Poste Italiane.
La ministra Giorgia Meloni ha affermato che vuole l'ultima parola sui candidati di Enel, Eni, Poste (entrata di recente nel mercato luce e gas con Poste Energia), Leonardo e Terna per scegliere con perizia i futuri vertici e mettere, quindi, al primo posto grandi personalità. A questo aggiunge anche l'obiettivo di inserire tra i nuovi amministratori delegati una donna. Infatti, Giuseppina Di Foggia è una dei candidati proposti per guidare Terna, ed è al momento la favorita. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni su questo è irremovibile. Per lei questa è una: "Grande sfida della parità".
Tornando alle nomine, vengono confermate:
Nome della Società | Attuale AD | Nuovo AD |
---|---|---|
Eni | Claudio Descalzi | Claudio Descalzi |
Enel | Francesco Starace | Flavio Cattaneo |
Leonardo | Alessandro Profumo | Roberto Cingolani |
Poste | Matteo Del Fante | Matteo Del Fante |
Terna | Stefano Donnarumma | Giuseppina Di Foggia/Giuseppe Zafarana/Luciano Carta |
Fonti: Corriere della Sera, l'Ansa, La Stampa, L'Economia.
Giorgia Meloni, descrive così questo momento decisivo:
"Queste scelte sono frutto di un attento percorso di valutazione delle competenze e non delle appartenenze. È un ottimo risultato del lavoro di squadra del Governo. Ringrazio chi ha servito l’Italia con passione in queste aziende, auguro ai prossimi amministratori buon lavoro. Il loro compito è quello di ottenere risultati economici solidi e duraturi nell’interesse della Nazione che rappresentano in tutto il mondo".
Situazione politica: tensioni e mal contenti
La presa di posizione di Giorgia Meloni pare abbia indispettito anche alcuni dei membri del suo stesso partito, Fratelli d'Italia, e della Lega, suo alleato. Infatti, le nomine rispecchiano una continuità con il passato che la Lega sembra volesse evitare.
La Premier ha dovuto quindi puntare i piedi in favore di una scelta che mettesse d'accordo anche il senatore di Fratelli d'Italia Adolfo Urso, che all'inizio sembrava opporsi.
"Conta la capacità di gestire un’impresa perché il Governo Meloni, il nostro Paese, si misura nella sua capacità oggi di cogliere l’occasione del Pnrr e di rispondere agli choc prima della pandemia e poi dell’energia che hanno colpito soprattutto l’Italia".
Matteo Salvini e Antonio Tajani, però, smentiscono le tensioni.
"La chiuderemo in totale serenità".
"Mi auguro si possa chiudere il prima possibile, faremo tutto nei tempi. Molte ricostruzioni mi sembrano completamente infondate, non c'è nessuna lite né guerra, solo un lavoro accurato per scegliere le persone più competenti, indicando dei nomi che siano di donne e uomini capaci che possano svolgere nel modo migliore il proprio servizio".
La partita in ogni caso è ancora aperta, e probabilmente gli alleati verranno accontentati con le nomine dei nuovi presidenti.
A prescindere dai partiti e dalle strategie politiche, su una cosa tutti sono d'accordo: i nuovi nomi ai vertici determineranno la sorte di queste aziende e del Paese stesso.
Rinnovi oltre le big 5
Oltre le grandi società appena viste, le aziende in attesa di rinnovo che fanno parte del settore energia sono tante. Infatti, attendono la conferma dei nuovi manager:
- Acquirente Unico;
- Gse;
- Plenitude;
- Raffineria di Gela;
- Trans Tunisian Pipeline Company;
- Transmed;
- Saipem.
Al momento non c'è nulla ancora sul tavolo. Toccherà attendere i prossimi mesi.
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