Profitti extra per il mercato energetico: +50% di imposte
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Pubblicato da Federica Scaramuzzi il 28 novembre 2022 || ⏳ tempo di lettura 2 min.
La premier italiana Giorgia Meloni parla di crescita e di necessità di trovare maggiore giustizia sociale in un momento storico di forte sacrificio per i singoli cittadini. Nello specifico il contributo del 25% calcolato sull'Iva per il 2022 diventa del 50% calcolato sull’imponibile Ires e sull’incremento medio superiore al 10 calcolato sui quattro anni precedenti.
Si stima un incasso di poco superiore ai 2,5 miliardi di euro.
Si cambia registro nel 2023: in allineamento al regolamento comunitario del 6 ottobre scorso, gli Stati membri possono introdurre un contributo straordinario per far fronte all'emergenza dei costi dell'energia. Così farà anche l’Italia con una nuova tassa che varrà soltanto per il 2023: sarà pari al 50% dell'incremento di reddito complessivo Ires superiore di almeno il 10% rispetto alla media dei redditi complessivi conseguiti nei quattro periodi d'imposta precedenti al 2023.
Tale contributo non potrà essere dedotto ai fini delle imposte indirette e dell'Irap e dovrà essere versato, (per la maggiorate dei casi) in un’unica soluzione, entro la fine di giugno 2023.
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Questa manovra a chi è rivolta?
È lo stesso Ministero a divulgare il numero di imprese coinvolte: sono ben settemila. Fanno parte tutte quelle realtà imprenditoriali che si occupano di vendita dei beni, produzione di energia elettrica, attività di produzione di gas metano o di estrazione di gas naturale.
Anche i reseller sono coinvolti: parliamo di imprese che rivendono energia elettrica, gas metano e gas naturale e soggetti che svolgono produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi (compresi anche quelli che introducono nel territorio dello Stato questi beni provenienti da altri Stati dell'Unione europea).
Chi è invece escluso da questo aumento?
Sono esclusi tutti coloro i quali svolgano attività di organizzazione e gestione di piattaforme per lo scambio dell'energia elettrica, del gas, dei certificati ambientali e dei carburanti, nonché dalle piccole e microimprese che esercitano l'attività di commercio al dettaglio di carburante per autotrazione (codice ATECO 473000).