Eni Rewind vuole creare energia dai fanghi da depurazione 

aggiornato il
min di lettura
google news

Rimani aggiornato sulle novità del mercato energetico, offerte e promozioni!

Hai curiosità sulle news del mercato? Su Telegram rispondiamo a ogni tuo dubbio.

eni impianto essiccamento fanghi energia

Pubblicato da Federica Scaramuzzi il 16 gennaio 2023  ||  ⏳ tempo di lettura 2 min.

La ricerca di fonti alternative a quelle tradizionali è ormai mission di quasi tutte le aziende energetiche. Eni Rewind procede verso questa direzione, puntando tutto su un progetto molto interessante e dai risvolti assolutamente positivi per il riutilizzo delle risorse. È prevista la costruzione di un impianto di valorizzazione dei fanghi da depurazione civile tramite essiccamento, con la produzione di nuova energia elettrica senza ulteriori emissioni. 

Secondo quanto previsto dal piano di Eni Rewind, il progetto dovrebbe essere realizzato all’interno di in un'area dismessa di Porto Marghera. La sua completa realizzazione prevede un investimento stimato di 140 milioni di euro

Vuoi rimanere sempre aggiornato?Seguici su Google News per conoscere sempre tutte le ultime novità sul mondo dell'energia.

Con il suo pieno funzionamento l'impianto potrà trattare 190 mila tonnellate all'anno di fanghi. Verranno utilizzate due linee di trattamento, eliminando gli elementi nocivi presenti (con la possibilità di recupero del fosforo). Zero incremento di CO2 secondo quanto dichiarato da Eni dal momento che gli stessi fanghi, biodegradandosi, generebbero la stessa quantità di emissioni nell’atmosfera. 

È il trattamento a produrre energia elettrica mediante caldaie a recupero termico: queste sono in grado di generare vapore surriscaldato (impiegato per l’essiccamento dei fanghi conferiti). Ciò che verrà prodotto in più sarà immesso nella rete elettrica del polo industriale di Porto Marghera.

Tale materia prima verrà dagli impianti di depurazione del consorzio Viveracqua: è necessario tuttavia attendere il bando di quest’ultima e l’autorizzazione regionale. Viveracqua è infatti un importante polo, che raggruppa i dodici principali gestori del servizio idrico regionale.

L’annuncio di questo interessante progetto era già stato fatto all’inizio del 2022 (dopo il retrofront sull'impianto Waste to Fuel per il trattamento del rifiuto umido di Veritas, per difficoltà a reperire materia prima).

Cosa manca per poter partire? 
Si attende il PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) che comprende al suo interno la valutazione d'impatto ambientale (Via) e tutte le numerose altre autorizzazioni e documenti. Ottenuto il via libera, Eni parteciperà al bando della consorziata Viveracqua. 

Le news aggiornate del mercato energia: