Pale eoliche vicino parchi naturali: perché i comuni protestano?

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parco eolico vicino parchi naturali

Pubblicato da Carmela Maggio e revisionato da Marina Lanzone il 10/02/2023  ||  ⏳ tempo di lettura 2 min.

Devastante per l’economia del territorio e inaccettabile. Fare impianti di questa portata in quelle aree causerà dei danni enormi sia al mio comune, ma anche all'intera Valmarecchia. Ho dato personalmente parere sfavorevole perché ci sono degli impatti non mitigabili.

Sono queste le parole pronunciate dal sindaco di Casteldelci, Fabiano Tonielli, riguardo l'installazione di pale eoliche vicino a dei parchi naturali. Il progetto proposto dall’impresa Fera Srl con il nome "Badia del Vento" è in fase di valutazione per impatto ambientale.

Il parco eolico dovrebbe sorgere al confine tra Toscana ed Emilia Romagna, tra le rocche malatestiane, in un’area forestale situata tra due aree protette. Il luogo rappresenta un allineamento di rilievi dominanti di una catena montuosa, i cosiddetti crinali, così affascinanti da esser stati ritratti in passato anche da Leonardo da Vinci e Piero della Francesca.

L’impianto di energia eolica possiede 7 aerogeneratori alti circa 200 metri (comprese le pale), vicino al confine con il Comune di Casteldelci in provincia di Rimini. Le pale creerebbero la nuova visuale della Riserva naturale dell’Alpe della Luna e del Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, che sono entrambi proprio vicino alla zona interessata dal progetto.

I Comuni dell’Alta Valmarecchia, in provincia di Rimini, sono preoccupati per la realizzazione dell’impianto eolico per via dell’impatto che il parco potrebbe avere sull’economia del turismo.

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Il sindaco di Casteldelci ha aggiunto: 

L'inserimento di questi parchi eolici, oltre a non essere condiviso dal territorio, è proprio in aree che danneggiano ampiamente i nostri centri storici e soprattutto gli investitori che in questi anni hanno acquistato strutture per farne alberghi. Abbiamo una vicinanza alle pale di alcune strutture inferiore ai 500 metri. Questo non provoca solamente un danneggiamento dal punto di vista paesaggistico, ma c'è anche l'elemento della rumorosità.

Ma oltre all’impatto ambientale, le centrali eoliche sono inquinanti?

Un rotore è ciò che costituisce le pale eoliche, il quale mosso dal vento fa girare una dinamo, producendo energia elettrica. Generalmente i rotori possono avere un diametro di 30 metri o più. Collocati in vari spazi, i rotori delle centrali eoliche devono avere un grande spazio tra di loro e devono essere posti in luoghi poco abitati e ventosi.

Il motivo? Le centrali eoliche non emettono gas, scorie o rifiuti radioattivi ma hanno una pecca: potrebbero modificare l’impatto ambientale e sonoro. Occorre infatti precisare che le pale eoliche sono rumorose e coprono il paesaggio. È proprio per questo che è nato il caso dei comuni in provincia di Rimini.

Andando nello specifico, un aerogeneratore da 300 kilowatt fa un rumore di 45 decibel, udibile a una distanza di 200 metri. Con l’aumentare del vento, il rumore cresce ancora. Per fare un confronto, il rumore delle foglie che si muovono nel bosco ha un decibel di 20, quello del traffico in città di 70 decibel.

Ecco cosa riporta Focus.it a riguardo:

Il rumore, però, cresce se le macchine sono più di una: con una decina di impianti, lo stesso livello di 45 decibel si ha a circa 500 metri.
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