Prezzi luce e gas in rialzo: il Governo torna a lavorare sul Bonus Sociale


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Dopo il ritiro delle prime misure contro il caro bollette, il Governo è al lavoro per introdurre nuovi interventi. Tra le ipotesi ci sono l’allineamento tra PSV e TTF, la modifica della tassazione sulla CO2, ma soprattutto iniziative su oneri di sistema e bonus sociale (coperture economiche permettendo).
Confcommercio, attraverso le parole del presidente Carlo Sangalli, dalle pagine del Sole 24 Ore va dritta al punto: “Servono politiche e interventi urgenti per contenere l’impatto del caro energia su famiglie e imprese e sostenere la competitività del Paese.” Il Governo Meloni cerca di reagire a questa presa di posizione intavolando trattative per i possibili interventi che dovranno trovare posto nel prossimo decreto legge contro il caro bollette. Le misure al vaglio sono diverse, come puoi vedere in questa tabella:
Provvedimento | Descrizione |
---|---|
Allineare PSV e TTF | Far coincidere l'indice italiano PSV con quello europeo TTF per diminuire i costi delle bollette di luce e gas. |
Tassazione sulla CO2 | Possibile compensazione della tassazione europea delle emissioni di CO2. |
Taglio degli oneri di sistema | Possibili provvedimenti per ridurre il carico di oneri sulle fatture. |
Ampliamento bonus sociale | L'obiettivo è portare le soglie ISEE per accedere al bonus a 15mila euro (oggi è poco più di 9mila). |
Su tutti gli interventi, però, pende la scure della ricerca delle coperture necessarie. Per far fronte agli aumenti di luce e gas, in altre parole, è necessario trovare prima i fondi.
Nell’attesa che il Governo sciolga la matassa, un modo più rapido per cercare di abbassare le bollette è quello di trovare un’offerta vicina alle tue necessità. Ti basta telefonare al numero 02 8295 8097 02 8295 8097fissare un appuntamento per parlare con un esperto di Selectra e valutare le proposte più interessanti per te.
Annullare la differenza tra PSV e TTF
Il primo intervento su cui si starebbero concentrando le attenzioni del Governo sarebbe quello legato all’allineamento tra PSV e TTF. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, occorre fare un necessario passo indietro:
- con la sigla PSV intendiamo il Punto di Scambio Virtuale, ovvero l’indice dei prezzi all’ingrosso del gas in Italia;
- il TTF (Title Transfer Facility) è invece il riferimento sul mercato europeo alla borsa di Amsterdam.
Il PSV, stando all’andamento recente, può arrivare anche a essere più elevato di 2 euro al MWh rispetto al TTF, a causa dei differenti metodi di rilevazione. L’allineamento potrebbe portare a un abbassamento pressoché immediato delle bollette. Non solo del metano, ma anche della luce, visto che in Italia gran parte dell’elettricità viene prodotta tramite il gas. Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, a tal proposito, ha spiegato:
"Il prezzo dell’energia in Europa è calcolato con una metodologia che in passato andava bene anche per l’Italia. Ma oggi la situazione è cambiata per una diversa componente paese per paese che influenza anche noi e la competitività delle nostre aziende."
Il Sole 24ore.it, articolo “Governo al lavoro sul caro bollette, ma c’è il nodo coperture”.
Misure a favore delle imprese
Una seconda area di intervento riguarda le imprese. Le aree sulla quale si starebbe concentrando l’azione del Governo sono due:
- il potenziamento dell’energy release, cioè la concessione di elettricità a costi calmierati alle imprese energivore che realizzano nuova capacità di generazione a partire da fonti rinnovabili;
- la compensazione della tassazione ETS, voluta dall’Europa, che si concentra sulle emissioni di CO2 a carico dei produttori di energia.
L’ultimo obiettivo potrebbe essere piuttosto complesso da raggiungere. Per arrivare a un meccanismo di compensazione, infatti, bisogna intavolare un negoziato con l’Unione europea, per evitare sanzioni sul tema degli aiuti di Stato.
Il caro bollette delle attività produttive
I numeri diffusi da Confcommercio fotografano una situazione che tende in maniera netta verso tinte fosche. Parlando solo del mercato gas e riferendosi a un campione di imprese selezionate, la bolletta di gennaio 2025 è stata più alta del 27% rispetto allo stesso periodo del 2024, e addirittura del 90% rispetto al 2019. I settori più penalizzati sarebbero alberghiero, ristorazione e commercio.
L’intervento sugli oneri di sistema e gli interrogativi sull’IVA
Gli interventi previsti dovrebbero riguardare anche la gestione degli oneri di sistema. Si tratta di componenti che vanno a incidere sul prezzo finale che vedi segnalato nelle bollette, il cui peso viene determinato dall’azione del Governo. Secondo i calcoli di Confcommercio, gli oneri generali arrivano a pesare fino al 26% sulla fattura dell’energia elettrica delle imprese.
A proposito di voci di spesa decise dall’esecutivo, un’altra partita aperta è quella del gettito IVA. Dopo i tagli effettuati dal Governo Draghi durante il periodo della pandemia, infatti, l’imposta è tornata a gravare sul costo complessivo delle fatture nell'ordine del 10%. Sono in molti, soprattutto dai banchi della minoranza, a chiedere conto allo Stato dei guadagni ottenuti con questa misura in un periodo di forti rialzi. In quella che secondo alcuni viene definita vera e propria speculazione, bisognerebbe intervenire con una tassazione extra.
L’ampliamento del bonus sociale
Oltre agli interventi sugli oneri di sistema, un’altra possibile iniziativa potrebbe riguardare il bonus sociale bollette. L’idea sarebbe quella di estendere la platea dei beneficiari; come fatto in passato, le soglie ISEE necessarie per accedere ai benefici salirebbero dagli attuali 9.350 euro a 15.000 euro.
Requisiti, funzionamento, beneficiari: trovi tutto quello che ti serve sapere è nella nostra guida al bonus luce e gas 2025.
L’iniziativa replicherebbe quanto già fatto nel 2022 dal Governo Draghi, che alle prese con la crisi energetica scaturita dalla guerra russo-ucraina decise di estendere i benefici del bonus. Adesso come allora, il problema sono le coperture con le quali finanziare la misura. Il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, dichiara a proposito:
"Aiuteremo imprese e famiglie a contrastare il caro energia. Il tema della politica energetica è strategico: bisogna sburocratizzare e investire sulle rinnovabili che abbiamo in casa, solare, eolico e idroelettrico."
Il Sole 24ore.it, articolo “Governo al lavoro sul caro bollette, ma c’è il nodo coperture”.
Le iniziative da attuare potrebbero essere molte altre. Come fa notare l'associazione Elettricità Futura, se si esclude il bonus sociale al momento sono poche le agevolazioni previste per i clienti domestici (oltre che per le piccole e medie imprese). Per ovviare a questa disuguaglianza rispetto ai grandi gruppi industriali (che da anni ricevono tutta una serie di sussidi), si potrebbe intervenire in due direzioni:
- rinnovare gli impianti eolici e fotovoltaici per arrivare ad aggiungere ulteriori 20 miliardi di kWh di produzione green. Ciò porterebbe a una minor dipendenza energetica del nostro paese dalle importazioni di gas estero;
- prevedere un meccanismo di contrattualizzazione a medio-lungo termine della capacità rinnovabile non ancora assegnata. In questo modo i prezzi finali potrebbero stabilizzarsi ulteriormente.
Infine, ricorda come sempre che per alleggerire la bolletta puoi cercare offerte più vicine a quelle che sono le tue necessità. Dai uno sguardo al nostro speciale sulle migliori tariffe luce e gas del momento per farti un'idea delle soluzioni proposte dagli operatori del mercato libero.
Il nodo delle coperture
Tutte le iniziative descritte in questo articolo sono certamente meritevoli di attenzione. Qualsiasi misura al vaglio del Governo, però, deve scontrarsi con il nodo delle coperture. Il solo allargamento della platea dei beneficiari del bonus sociale potrebbe costare 1,5 miliardi di euro. Riuscire a comprendere dove verranno trovate le risorse per finanziare gli interventi sarà il compito più pressante per il ministro dell’economia Giorgetti e gli altri esponenti dell’esecutivo.
Si guarda inoltre con interesse a quello che proporrà la legislazione europea. Il piano del commissario all’energia Dan Jørgensen dovrebbe potare al disaccoppiamento del prezzo del gas da quello della luce, attraverso le rinnovabili, per ulteriori risparmi.
Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia, intervenuto nella trasmissione televisiva Agorà, lascia comprendere quali siano i piani del Governo per il futuro: “Oggi ci sono le rinnovabili, ma c’è anche l’estrazione di gas. E il nucleare arriverà.”
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