Con la fine del tutelato luce le bollette saranno più pesanti?
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Il nuovo Decreto Energia 2024 mette luce su una delicata questione che riguarda il destino dei lavoratori dei call center impegnati attualmente in maggior tutela. Ma non è tutto oro quello che luccica: nuovi oneri peseranno probabilmente sulle bollette dei consumatori nei prossimi mesi.
Come si evolverà la vicenda? Difficile immaginarlo. Segui gli aggiornamenti sul nostro canale Telegram! Giornalmente pubblichiamo tutte le news più importanti sul settore energetico. Potrai inoltre contare sull'aiuto dei nostri esperti che sapranno consigliarti le migliori soluzioni luce e gas per te.
Decreto Energia 2024: novità sulla fine del tutelato luce
Il ddl n.996 è finalmente legge, con 97 voti a favore, 74 contrari e 2 astenuti. Il primo Decreto Energia 2024 era da tempo atteso, perché contiene:
- delle nuove misure riguardo la fine del mercato tutelato luce (prevista al momento per luglio 2024);
- tante novità sullo sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro paese.
Il punto più problematico, appunto, riguarda il destino di quei lavoratori impiegati nei call center di società del tutelato. Parliamo, per esempio, dei dipendenti di Servizio Elettrico Nazionale (del gruppo Enel) o di Servizio Elettrico Roma (gruppo Acea). Con la fine del regime tutelato, tutti i clienti domestici non vulnerabili dovranno passare al mercato libero dell'energia o in alternativa verranno assegnati a un nuovo fornitore del Servizio a Tutele Graduali (STG). Questo significa che aziende come quelle appena citate perderanno molti clienti, ma nel periodo di transizione dovranno comunque sostenere da soli i costi che li riguardano.
Si tratta decisamente di una bella gatta da pelare, visto che le aziende coinvolte avrebbero potuto ribellarsi a questa iniziativa e ricorrere all'intervento del tribunale amministrativo, come spieghiamo nel nostro articolo sulle problematiche collegate alla fine tutelato e alle aste STG, tenutesi lo scorso 10 gennaio. Ma per fortuna pare che il Governo abbia pensato alla soluzione: come fa sapere Sky tg24 sul su sito ufficiale, i lavoratori in tutela verranno definitivamente "stabilizzati attraverso la copertura dei costi direttamente imputabili al servizio e non recuperabili", come espressamente richiesto dai fornitori coinvolti.
Entro tre mesi dal trasferimento dei codici POD dal mercato regolamentato ai nuovi gestori del STG, gli esercenti della tutela dovranno inviare una relazione ad ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) che riporta i dettagli dei costi sostenuti per permettere questo trasferimento.
Ma cosa si intende?
Un'ombra sui consumatori: nuovi oneri in bolletta in vista?
Sempre secondo Sky tg24, questa copertura dei costi sostenuti dai fornitori della tutela potrebbe generare nuovi "oneri in bolletta pagati da tutti gli utenti", con un conseguente probabile aumento delle fatture luce nel secondo trimestre del 2024.
Non sappiamo ancora molto su questi possibili oneri, ma la paura è tornata.
Nell'ultimo anno, abbiamo assistito a un sostanziale abbassamento dei prezzi di energia elettrica, che ha portato a un progressivo calo delle bollette, nonostante il ritorno degli oneri di sistema per la luce, avvenuto nel secondo trimestre del 2023. In questa tabella è già visibile la differenza tra febbraio 2023 e lo stesso mese del 2024.
Indice | 2023 | 2024 | Andamento |
---|---|---|---|
PUN 💡 | 0,161 €/kWh | 0,100 €/kWh | 📉 In calo |
Fonti: PUN (Prezzo Unico Nazionale) riportato dal GME (Gestore Mercati Energetici) sul sito ufficiale.
L'introduzione di nuovi oneri in bolletta nonché il possibile aumento dei prezzi del gas all'ingrosso (che come sappiamo può influenzare quelli della luce) potrebbero però portare a un'inversione del trend, a discapito dei consumatori finali.
Si può rimediare all'aumento delle bollette luce?
Assolutamente sì! Come sappiamo il prezzo finale da pagare riportato sulla bolletta luce è formato da varie voci. Le riassumiamo qui di seguito:
- 💡spesa per la materia prima;
- ⚡spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
- 💰 oneri di sistema, IVA e accise.
Mentre le ultime due sono decise a livello nazionale e sono uguali per tutti, la spesa per la materia prima è l'unica variabile, su cui quindi si può "agire" scegliendo la tariffa giusta.
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Questa indubbiamente è l'unica strategia valida, che vi porterà ad avere bollette basse, anche con l'aumentare degli oneri. Ovviamente, la tariffa giusta va sempre accompagnata da sane abitudini di consumo. Per aiutarti, abbiamo scritto una guida sul risparmio energetico. Leggila, per avere le chiavi del risparmio!
Sviluppo fonti rinnovabili e nucleare: gli altri punti del Decreto energia
Il Decreto energia 2024, però, non parla solo della fine del mercato tutelato. Un'ampia parte è dedicata alle fonti rinnovabili e al nucleare.
- Verranno pensate delle aste per incentivare le energie rinnovabili, al termine delle quali potranno essere selezionati degli operatori che potranno stipulare dei contratti differenziali a due vie di durata pluriennale con il GSE. Potranno parteciparvi anche tutti i possessori di impianti fotovoltaici in area agricola.
- In tema energia eolica, verrà allargata a tutto il territorio nazionale la possibilità di individuare porti per realizzare nuovi impianti galleggianti.
- Sarà possibile coltivare risorse geotermiche anche in aree termali, garantendo però il mantenimento della qualità delle acque.
- Riguardo il nucleare, gli enti locali avranno più giorni (esattamente 90) per presentare a Sogin l'autocandidatura per ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.