Provvedimenti dell'Antitrust sulle le modifiche dei contratti: Iren, Iberdrola, Eon e Dolomiti

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antitrust contro fornitori luce e gas

Autore: Rossana Prezioso, pubblicato il 19/10/2022

Partono le prime istruttorie dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di alcune aziende fornitrici di gas ed energia elettrica. Al centro della questione ci sarebbero le modifiche proposte unilateralmente sui contratti stipulati con i propri clienti. Una pratica che, quindi, potrebbe contraddire quanto stabilito nel Dl Aiuti bis.

Le aziende sotto esame sono: Iren, Iberdrola, E.On e Dolomiti. Ma l'Antitrusti chiede chiarimenti anche a A2A Energia, Acea Energia, Agsm Energia, Alleanza Luce & Gas, Alperia, Amgas, Argos, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi.

Aggiornamento dicembre 2022 Dopo le misure contro Iren, Iberdrola, E.On e Dolomiti, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha puntato gli occhi su altre 7 società del settore energetico. Puoi leggere tutti gli sviluppi sull'articolo sui nuovi provvedimenti dell'Antitrust.

Il provvedimento del governo, approvato per venire incontro alle difficoltà segnalate dagli utenti, aveva sospeso, fino alla fine del prossimo aprile 2023, la possibilità di modificare, da parte delle aziende, i contratti in essere e i prezzi delle forniture. Ma tra gli elementi da chiarire, secondo l'autorità garante, ci sarebbe anche il mancato rispetto delle tempistiche previste per le comunicazioni ai clienti stessi.

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Le contestazioni al centro delle istruttorie vanno dalla comunicazione di risoluzione del contratto “per eccessiva onerosità”, all’aumento delle tariffe. Una situazione particolarmente complessa sia per gli utenti che per le aziende stesse dal momento che gli operatori hanno evidenziato come, anche per loro, l’aumento dei prezzi della materia prima abbia significato parallelamente un aumento dei costi. Il rischio, in questo caso, è il cambiamento delle tariffe in un quadro potenzialmente sfavorevole per l’utente finale.

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