Spegnimento Riscaldamento 2025: le Date per Zone e Comuni

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Spegnimento riscaldamento centralizzato
Quando si spegne il riscaldamento nel tuo comune? Le date aggiornate!

Lo spegnimento del riscaldamento centralizzato per l'anno in corso 2025 dipende dalla zona climatica e dal comune di appartenenza, che può decidere di anticipare o posticipare le date generiche di riferimento.

Le date di spegnimento, salvo specifiche direttive comunali, variano dal 15 marzo 2025 al 15 aprile 2025, a seconda della zona climatica di appartenenza.

Spegnimento riscaldamento 2025: zone, comuni e date previste
ZONA CLIMATICASPEGNIMENTOCOMUNI PRINCIPALI*
ZONA FNessun limiteTrento, Cuneo, Belluno e zone alpine.
ZONA E15 aprile 2025Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza.
ZONA D15 aprile 2025Genova, La Spezia, Savona, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Siena, Terni, Viterbo, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Foggia, Isernia, Matera, Nuoro, Pescara, Teramo, Vibo Valentia.
ZONA C31 marzo 2025Imperia, Latina, Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto.
ZONA B31 marzo 2025Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani.
ZONA A15 marzo 2025Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle.

*Per maggiori approfondimenti consulta il DPR 412/1993.

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Date di chiusura riscaldamento per zone climatiche e comuni

Le zone climatiche di un comune sono determinate in base alla temperatura media annua e all’escursione termica stagionale. In Italia, la suddivisione avviene secondo il DPR 412/93, che classifica il territorio in sei fasce climatiche (da A a F) in base ai Gradi Giorno (GG), un parametro che misura la necessità di riscaldamento in un’area.

Come si calcolano i Gradi Giorno?

I Gradi Giorno (GG) si determinano sommando, per ogni giorno dell'anno, solo le differenze positive tra la temperatura interna standard (convenzionalmente fissata a 20°C) e la temperatura media esterna registrata quotidianamente.

Conoscere la zona climatica è fondamentale per determinare la durata dell’accensione del riscaldamento, il tipo di isolamento termico consigliato e le normative edilizie da rispettare. Questo influisce sui consumi energetici, sulla sostenibilità ambientale e sulle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica.

Consulta la tabella e la mappa sottostante per individuare le aree climatiche del tuo comune e i GG di riferimento.

zone climatiche Italia
Le zone climatiche italiane: classificazione ufficiale.
Zone climatiche in Italia: Gradi Giorno
ZONA CLIMATICAGRADI GIORNO
ZONA F
(Trento e zone alpine)
Più di 3.000
ZONA E
(Milano, Torino, ecc.)
Tra 2.101 e 3.000
ZONA D
(Roma, Pescara, ecc.)
Tra 1.401 e 2.100
ZONA C
(Napoli, Caserta, ecc.)
Tra 901 e 1.400
ZONA B
(Palermo, Trapani, ecc.)
Tra 600 e 900
ZONA A
(Lampedusa, Sud e Isole)
Meno di 600

Per scoprire in quale zona climatica rientra il tuo comune, puoi consultare i documenti del catasto energetico regionale, il sito del Ministero dell’Ambiente o verificare il regolamento edilizio locale. Inoltre, alcuni comuni forniscono strumenti interattivi per visualizzare le zone climatiche specifiche.

Spegnimento Zona F: è previsto?

La Zona F comprende le aree con clima più rigido, come le province di Trento, Cuneo e Belluno, in cui non sono previste limitazioni per l’accensione degli impianti di riscaldamento.
A differenza delle altre zone climatiche, qui non esistono restrizioni sulle ore giornaliere o sui periodi di utilizzo, poiché le temperature richiedono un riscaldamento continuo per garantire il comfort abitativo. Tuttavia, è sempre consigliabile adottare soluzioni efficienti per ottimizzare i consumi energetici e ridurre l’impatto ambientale. Controlla le normative locali per eventuali aggiornamenti o incentivi dedicati all’efficienza termica nella tua zona.

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Spegnimento Zona E

Nella Zona E, caratterizzata da inverni freddi, il riscaldamento è consentito per un massimo di 14 ore al giorno, generalmente dal 15 ottobre al 15 aprile. Gli orari possono essere adattati in base alle esigenze locali, ma senza superare il limite imposto dalla normativa. In questa zona climatica è molto importante verificare eventuali ordinanze comunali che potrebbero prevedere deroghe in caso di temperature eccezionalmente basse, poiché capita frequentemente che comuni come Milano, Torino o Bologna anticipino o posticipino le date di spegnimento.

Spegnimento Zona D

La Zona D include città con inverni moderatamente freddi, come Roma, Firenze, Genova e Ancona. Qui il riscaldamento è consentito per un massimo di 12 ore al giorno, generalmente dal 1 novembre al 15 aprile. Gli impianti possono essere accesi in fasce orarie flessibili, rispettando il limite giornaliero.
Per il comune di Roma è stata già decretata una chiusura anticipata al 7 aprile 2025.

Spegnimento Zona C

La Zona C comprende località dal clima mite, come Napoli, Bari, Cagliari e Catania. In queste aree, il riscaldamento è consentito per un massimo di 10 ore al giorno, con un periodo di accensione che va dal 15 novembre al 31 marzo. Gli orari di utilizzo possono variare, ma devono rispettare il limite giornaliero stabilito dalla normativa.
In caso di condizioni climatiche eccezionali, i comuni possono adottare provvedimenti speciali per prolungare l’uso degli impianti.

Spegnimento Zona B

La Zona B include città dal clima molto mite, come Palermo, Messina e Trapani. Qui il riscaldamento è limitato a un massimo di 8 ore al giorno, con un periodo di accensione compreso tra il 1 dicembre e il 31 marzo.
Data la scarsa necessità di riscaldamento, le restrizioni sono più rigide rispetto alle altre zone climatiche. Tuttavia, in caso di condizioni meteorologiche eccezionali, i comuni possono autorizzare accensioni straordinarie per garantire il comfort abitativo.

Spegnimento Zona A

La Zona A comprende le aree dal clima più caldo d’Italia, come Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle. Qui il riscaldamento è consentito solo per un massimo di 6 ore al giorno, nel periodo tra il 1 dicembre e il 15 marzo: data la temperatura generalmente mite, l’uso degli impianti è molto limitato.

Elenco completo dei comuni (PDF)

Vuoi scoprire in che fascia climatica rientra il tuo comune? Scarica l'elenco completo dell'Allegato A del D.P.R. 412/1993.

Regole generali per il riscaldamento centralizzato

L’uso del riscaldamento invernale in Italia è regolato dal D.P.R. 412/1993, che stabilisce limiti di accensione basati sulle zone climatiche. Ogni zona ha un periodo specifico e un numero massimo di ore giornaliere in cui è consentito l’uso degli impianti. Tuttavia, in caso di temperature eccezionalmente basse, i comuni possono prevedere deroghe temporanee.

La normativa attualmente in vigore impone inoltre che la temperatura interna non superi i 20°C (+2°C di tolleranza) nelle abitazioni e negli uffici, mentre per gli edifici industriali il limite è 18°C (+2°C). Il mancato rispetto delle regole può comportare sanzioni.

Ricorda la manutenzione periodica dell'impianto

Per garantire un riscaldamento efficiente e conforme, scaldando di più casa e risparmiando sui consumi, è bene effettuare la manutenzione periodica degli impianti e rispettare le norme sul risparmio energetico, come l’uso di termostati programmabili e l’isolamento degli ambienti.
In aggiunta a ciò, puoi provvedere da solo ad effettuare la pulizia dei termosifoni, per ottimizzarne l'effetto calorifico, il momento migliore per farlo è proprio a chiusura del periodo di funzionamento, accompagnando questa pulizia accurata con una manutenzione periodica più leggera.

Le offerte gas per risparmiare sul riscaldamento

Scegliere un’offerta gas conveniente è fondamentale per ottimizzare i costi del riscaldamento, soprattutto nelle zone climatiche con inverni più rigidi. Il mercato offre diverse soluzioni, tra cui tariffe a prezzo bloccato e offerte indicizzate, che variano in base all’andamento del mercato energetico. Le tariffe a prezzo fisso garantiscono stabilità economica per un periodo determinato, proteggendo dalle oscillazioni stagionali. Al contrario, le offerte indicizzate possono risultare più vantaggiose in periodi di ribasso dei prezzi.
Prima di scegliere, confronta attentamente le condizioni contrattuali, la presenza di costi aggiuntivi e i servizi inclusi: consulta la tabella qui sotto per scoprire le migliori offerte gas a prezzo bloccato disponibili scelte per te da Selectra .

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