Cos'è il Patto dei Sindaci per il clima e l'energia?
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Il Patto dei Sindaci è un movimento globale, lanciato e sostenuto dall'Unione europea, attraverso il quale gli enti locali si impegnano a favore dell'energia sostenibile, per ridurre le emissioni di CO2, aumentando il livello di efficienza energetica e la produzione di energia da fonte rinnovabile.
Il cambiamento climatico è una delle sfide globali della nostra epoca. Il Patto dei Sindaci è un movimento guidato esclusivamente dai sindaci, che coinvolge città e comuni più piccoli, su scala mondiale, per promuovere azioni a favore del clima e l'energia.
Il patto è nato nel 2008 in Europa, con lo scopo di aggregare le realtà locali in modo volontario, per riuscire a raggiungere gli obiettivi comunitari su questo importante tema. L'impegno volontario delle autorità locali riguarda l'aumento dell'efficienza energetica e l'impiego di fonti rinnovabili di energia nel territorio di propria competenza. Il progetto è cresciuto negli anni e ad oggi il movimento conta oltre 7.000 enti locali e regionali in ben 57 paesi. Ecco qual è la storia del Patto dei Sindaci, i suoi obiettivi e le azioni elaborate e svolte dai partecipanti.
Come nasce il Patto dei Sindaci?
Il Patto promuove l'energia rinnovabile
Il Patto dei Sindaci è stato lanciato nel 2008 dalla Commissione europea, in seguito all'adozione del Pacchetto europeo su clima ed energia. Gli obiettivi principali imposti nella strategia erano:
- la diminuzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra,
- il 20% del fabbisogno energetico prodotto da fonti rinnovabili,
- il miglioramento del 20% dell'efficienza energetica.
In questo ambito il movimento coinvolge gli enti locali a sostegno delle politiche nel campo dell'energia sostenibile. Unica nel suo genere, l'iniziativa ha un approccio di tipo bottom-up e, grazie alle sue particolari caratteristiche, è un modello esemplare di cooperazione multilivello.
Nel 2010 il Patto includeva già 2.000 città e la Commissione ha sviluppato un'iniziativa simile coinvolgendo altri paesi del Partenariato Orientale, lanciando anche il progetto CES-MED (Cleaner Energy-Saving Mediterranean Cities). Nel 2015 il Patto dei Sindaci è stato riunito con un progetto gemello nato l'anno prima, il Mayors Adapt.
Nel 2016 il Patto dei Sindaci viene unito al Compact of Mayors, diventando un movimento globale in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Quali sono gli impegni del Patto dei Sindaci?
Le città firmatarie si impegnano attivamente per l'obiettivo di riduzione del 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030 e concordano di adottare un approccio per la mitigazione del cambiamento climatico e per garantire un'energia sicura, sostenibile e accessibile a tutti.
Dopo la conferenza sul clima di Parigi - COP 21, la Commissione decide di estendere il Patto in altre zone geografiche, aprendo uffici in Africa sub-sahariana, nell'America settentrionale e in Sud America, Giappone, India, Cina e Sud-Est asiatico.
- Il Patto Globale dei Sindaci affronterà tre temi chiave:
- la mitigazione del cambiamento climatico;
- l'adattamento agli effetti negativi del cambiamento climatico;
- l'accesso universale ad un'energia sicura, pulita e conveniente.
I firmatari condividono una visione per il 2050, impegnandosi ad accelerare la decarbonizzazione e ad evitare gli impatti del cambiamento climatico.
Gli obiettivi al 2050 sono i seguenti:
- territori decarbonizzati, per contenere l'aumento della temperatura globale ben al di sotto di + 2 °C al di sopra dei livelli preindustriali, in linea con l'accordo internazionale sul clima raggiunto alla COP 21;
- territori più resilienti per prepararsi agli inevitabili effetti negativi del cambiamento climatico;
- accesso universale a servizi energetici sicuri, sostenibili e alla portata di tutti, migliorando così la qualità della vita e la sicurezza energetica.
Ecco il documento completo dell'impegno a cui aderiscono gli enti firmatari del Patto dei Sindaci.
Chi partecipa al Patto dei Sindaci?
I partecipanti del Patto dei Sindaci sono enti locali di varie dimensioni, dai piccoli comuni, alle capitali, alle città metropolitane. Le città e le aree urbane consumano una quota notevole di energia e sono uno dei principali responsabili di emissioni di CO2. I coordinatori del Patto sono autorità pubbliche, come provincie, i ministeri, le agenzie nazionali, in grado di fornire supporto tecnico e finanziario e orientamenti strategici ai firmatari.
Per tradurre le loro buone intenzioni in misure e progetti pratici, gli enti devono elaborare un proprio Piano d'Azione per il clima e l'energia sostenibile, entro due anni dall'adesione al Patto. Il piano, con gli obiettivi del 2020 e del 2030, è sviluppato con il supporto dei coordinatori e contiene le azioni chiave che si intendono intraprendere. Successivamente i firmatari dovranno presentare ogni due anni una relazione, per monitorare gli obiettivi e i progressi legati all'emissioni e al consumo di energia.
Le cifre del Patto dei Sindaci 2018
Il movimento del Patto dei Sindaci ha avuto uno sviluppo crescente, fin dalla sua nascita. Sul sito ufficiale del Patto dei Sindaci, abbiamo trovato le cifre dell'iniziativa, relative a settembre del 2018:
- Numero dei firmatari: 7.755
- 53 paesi coinvolti
- oltre 252 milioni di abitanti
- oltre 6.000 firmatari che hanno presentato Piani d'Azione