Net Zero 2050: cos'è e come raggiungere l'obiettivo?

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Net Zero
Cos'è il Net Zero? Come adeguarsi all'accordo? Qui trovi tutte le informazioni necessarie.

Net Zero è l'obiettivo, portato avanti dalle aziende europee, di azzerare le emissioni di carbonio entro il 2050, in modo tale da poter frenare l'aumento delle temperature globali e stabilizzarle entro 1,5°C.

Il Net Zero è un obiettivo con basi scientifiche, che ha dimostrato come sarebbe possibile diminuire le emissioni del 55% nel 2030 rispetto a quelle del 1990, per poi azzerarle del tutto intorno al 2050. In questo panorama a lungo termine, il 2030 si pone come un obiettivo intermedio, fondamentale per questo tipo di operazioni.

Cos'è il Net Zero?

Il Net Zero è un obiettivo a livello europeo e globale che nasce dall'Accordo di Parigi. L'Unione europea e i suoi stati membri hanno approvato e ratificato l'Accordo di Parigi, con la forte intenzione di portarlo a termine. Su questa strada l'Unione Europea si prepara a diventare la prima economia e società a impatto climatico zero entro il 2050. L'esigenza, a livello mondiale, di contenere l'aumento della temperatura media globale entro 1,5°C, ha portato la commissione a porsi come obiettivo quello di abbattere le emissioni di carbonio entro metà del secolo.

Per alcune imprese sarà possibile riuscire a ridurre le emissioni, fino a portarle a zero, mantenendo un corretto funzionamento, ma questo discorso non è valido per tutti i settori. L’agricoltura, l’edilizia o l’aviazione per esempio, non potranno far a meno di emettere gas, andando dunque ad alterare la stabilità climatica. Il Net Zero tiene conto di questo aspetto, pertanto prevede l'attuazione di strategie che portino ad un numero di emissioni in negativo, in modo tale da rimuovere dall'atmosfera il gas serra in eccesso.

Le emissioni in negativo sono un punto cruciale della Net Zero, in quanto in questo modo non ci si baserà solo su l'azzeramento delle emissioni ma anche sulla compensazione. Rimane il fatto che bisogna puntare molto sulla ricerca e sulle fonti di energia rinnovabili.

Come raggiungere la Net Zero per le aziende?

Nel 2019 le emissioni di gas serra diminuiscono del 19% rispetto al 1990, passando da 519 a 418 milioni di tonnellate di CO2 equivalente del 2,4% rispetto al 2018.

La diminuzione è dovuta alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico), all’incremento dell’efficienza energetica nei settori industriali e alla riduzione dell’uso del carbone.

Per ridurre le emissioni è necessario valutarle e comprenderle, facendo una distinzione tra:

  • Emissioni dirette, provenienti da fonti o sorgenti all'interno dei confini organizzativi posseduti o controllati dalle aziende, come ad esempio caldaie, generatori elettrici, processi industriali o mobili come i veicoli.
  • Emissioni indirette, collegate alle emissioni di carbonio provenienti dalla combustione associata alla produzione dell'energia finale e utilizzata dall'organizzazione, come ad esempio l'elettricità, il calore ecc.
  • Altre emissioni indirette, le più difficili da controllare, poiché interne alla value chain dell'azienda. Queste, di solito sono la quota maggiore nell'inventario delle emissioni ed includono viaggi d'affari, gestione rifiuti, spostamenti casa-lavoro e molto altro.

Il primo passo per le aziende ai fini di adeguarsi ed avvicinarsi agli obiettivi della Net Zero è avere una fornitura energetica con fonti rinnovabili o compensazione al 100% delle emissioni di anidride carbonica. Nella tabella qui sotto trovi le migliori offerte per l'area business che prevedono una fornitura green.

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Carbon neutrality: cos'è e come differisce dal Net Zero?

Con il termine carbon neutrality, la cui traduzione in italiano è "neutralità carbonica", si intende il risultato di un processo di quantificazione, riduzione e compensazione delle emissioni di carbonio da parte di prodotti, servizi e organizzazioni. Arrivare ad una condizione di carbon neutrality significa raggiungere un equilibrio tra emissioni e assorbimento di carbonio.

La carbon neutrality si riferisce quindi alle emissioni di carbonio derivanti da siti, prodotti, marchi ed eventi, e si raggiunge acquistando crediti di compensazione delle emissioni di carbonio. 

La Net Zero invece, ha un obiettivo più ambizioso: agire su tutto il processo della value chain, quindi dal fornitore fino al prodotto finale, controllando tutto il processo aziendale, di cui alcune organizzazioni non ne detengono il controllo dell'intera filiera.

Cos'è la value chain? La value chain, in italiano "catena del valore", è l'insieme di tutti i processi e le attività necessarie alle aziende per creare o vendere un prodotto o servizio. Questo comprende tutte le fasi della creazione: dall'idea fino all'approdo nel mercato, la progettazione, la distribuzione e l'approvvigionamento delle materie prime utili.

Andamento delle emissioni per le aziende italiane

Il settore industriale è quello maggiormente interessato agli accordi internazionali per la diminuzione di emissioni inquinanti. Tra i settori che emetto più anidride carbonica c'è quello della carta e della stampa, per cui vedere l'andamento del consumo e delle emissioni può restituire una fotografia della situazione attuale.

Emissioni di anidride carbonica delle aziende italiane di carta e stampa. Fonte: elaborazione openpolis.it su dati Ispra

Il grafico fa riferimento all'intensità di anidride carbonica, ossia alle tonnellate di COemesse, sia per milioni di euro che per tonnellata di carta prodotta. Come si vede, il trend delle emissioni di anidride carbonica, negli ultimi 20 anni, è calato.

Un altro settore che può essere di esempio per come ha diminuito le sue emissioni negli ultimi 20 anni è quello chimico. L'industria chimica infatti, dal 1990 al 2018 è riuscita a diminuire le sue emissioni del 60%. Questo dato fa riferimento alle emissioni di anidride carbonica che deriva dalla combustione di combustibili fossili per la produzione di prodotti chimici  e per la generazione di energia elettrica e termica.

Emissione di anidride carbonica delle aziende italiare del settore chimico. Fonte: elaborazione openpolis.it su dati Ispra

Net Zero: uno sguardo globale

L'Agenzia Internazionale dell'Energia ha scritto il primo rapporto speciale al mondo sull'avanzamento di questo obiettivo. Secondo la IEA (acronimo in inglese dell'Agenzia Internazionale dell'Energia) le operazioni fin ora condotte dai governi per raggiungere l'emissione zero non sono ancora sufficienti per arrivare a questo obiettivo entro il 2050.

Per questo motivo ha stilato un percorso completo che riuscirà a garantire il raggiungimento delle emissioni globali di anidride carbonica e quindi limitare l'aumento delle temperatura globale a 1,5°C, garantendo però alle imprese una fornitura energetica stabile e conveniente.

L'Agenzia Internazionale dell’Energia, che si riconosce nella figura del suo dirigente Fatih Birol, ha pubblicato la prima tabella di marcia completa al mondo affinché il settore energetico globale raggiunga emissioni nette zero entro il 2050, così come dice nel suo tweet, che ti riportiamo qui sotto.

net zero
Fonte: Twitter

Report PDF Agenzia Internazionale dell'Energia Se vuoi leggere il report ufficiale sul piano d'azione dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, puoi scaricare il documento in formato pdf.

Secondo il percorso previsto dall'IEA, sarà necessario, da qui al 2030 un massiccio impegno delle tecnologie energetiche pulite ed efficienti già disponibili per dimezzare le emissioni. Contemporaneamente sarà richiesta una forte spinta alla ricerca e innovazione in materia energetica. Infatti, nelle previsioni dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, dal 2030 al 2050 è previsto l'utilizzo di fonti e tecnologie, ad oggi ancora in fase sperimentale

Per questo motivo sarà necessario che i governi pongano al centro delle politiche energetiche e climatiche l'implementazione di tecnologie per l'energia pulita, aumentando rapidamente anche i fondi per la ricerca e lo sviluppo.

La nostra tabella di marcia mostra che l'enorme sfida di una rapida transizione verso un sistema a energia netta zero è anche un'enorme opportunità per le nostre economie. La transizione deve essere equa e inclusiva, senza lasciare indietro nessuno. Dobbiamo garantire che le economie in via di sviluppo ricevano i finanziamenti e il know-how tecnologico di cui hanno bisogno per costruire i loro sistemi energetici per soddisfare le esigenze delle loro popolazioni ed economie in espansione in modo sostenibile

Fatih Birolwww.iea.org

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