Installazione Colonnine Elettriche: info su Costi, Potenza e Ricarica
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Quanto costa installare una colonnina elettrica nella propria casa? Che differenza c’è tra Wall box domestica e colonnina, e quali autorizzazioni è necessario ottenere prima di procedere con i lavori? Continua a leggere per trovare le risposte a queste e altre domande.
Prima di acquistare un’auto elettrica, è necessario chiedersi quale sia il prezzo delle colonnine di ricarica (informazione spesso ricercata in rete con la dicitura “colonnine elettriche costo”). Grazie a questo articolo puoi farti un’idea su prezzi, differenze tra modelli e autorizzazioni richieste.
Colonnine elettriche costo installazione: quanto bisogna spendere?
Quanto costa installare una colonnina elettrica? Questa è la prima domanda che devi porti quando vuoi installare un impianto di ricarica domestica per auto elettriche. La spesa da affrontare dipende da più fattori. Questa una sintesi dei parametri che devi considerare maggiormente nel caso dell’installazione di un sistema di ricarica lenta a corrente alternata:
INSTALLAZIONE | CONNESSIONE | APPARECCHIO |
---|---|---|
L’installazione dell’impianto può prevedere l’esecuzione di opere murarie o altri generi di lavori, per una cifra di norma non inferiore ai € 3500. | La connessione alla rete elettrica è essenziale per il funzionamento corretto della stazione di ricarica. Per l’operazione è necessario spendere non meno di € 1000. | Il costo dell’apparecchio in sé è determinato principalmente dalla potenza erogata. A seconda che si tratti di Wall box o colonnine elettriche, il prezzo può andare dai € 500 ai € 3000, fino a raggiungere gli € 8000. |
In ogni caso, per il 2020 l’acquisto di colonnine elettriche rientra nel Super Bonus al 110%, con incentivi ripartibili tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo. Per maggiori informazioni, puoi leggere l’approfondimento: “Il Super Bonus 110% è legge! Quali sono le novità? Quali sono gli interventi ammessi in detrazione? I dettagli”.
Leggi la guida alle colonnine elettriche Per avere ulteriori info su prezzi, funzionamento e posizionamento sul territorio nazionale, leggi la nostra guida rapida alle colonnine elettriche.
Wall box domestiche o colonnina, che differenza c’è?
L’installazione di un sistema di ricarica a casa passa per la scelta tra Wall box domestiche o colonnina. Queste le differenze più importanti tra le due soluzioni:
WALL BOX DOMESTICHE | COLONNINE ELETTRICHE |
---|---|
Stazione di ricarica a parete, che serve un singolo posto auto, più economica delle colonnine, con prezzi indicativamente a partire da € 500 (c.d. "Wall box costo"). Le potenze vanno da 3 kW a salire. | Impianti che possono ricaricare anche più veicoli elettrici, con un costo superiore (anche oltre gli € 8000). Le potenze partono da 3 kW. |
In linea generale, gli impianti di ricarica si dividono in sistemi a bassa potenza e fast. Anche in questo caso, proponiamo un rapido riepilogo che può aiutarti a comprendere meglio questa differenza:
SISTEMI A BASSA POTENZA | SISTEMI DI RICARICA FAST |
---|---|
Impianti fino a 22 kW che si interfacciano col caricatore di bordo delle auto. Il caricatore si occupa di trasformare la corrente alternata erogata dagli impianti di ricarica pubblici e privati in corrente continua, utilizzata dalle batterie delle vetture. | Impianti superiori a 22 kW e con potenza massima indicativamente fino a 350 kW. Utilizzano corrente continua, perciò non dipendono dal caricatore di bordo. Inviano corrente alla batteria in maniera diretta, incrementando la velocità di ricarica e, allo stesso tempo, le temperature delle batterie. Per evitare malfunzionamenti, questi tipi di impianti limitano la loro azione di ricarica all’80% della capienza delle batterie. |
Colonnine elettriche installazione: meglio 7 kW o 22 kW?
Oltre al costo, l’installazione delle colonnine elettriche deve tener conto della potenza erogata. Uno dei dubbi più comuni riguarda la scelta tra modelli con potenza da 7 kW e 22 kW. In Italia – così come in altri paesi europei – le colonnine a corrente alternata sono le più diffuse, grazie anche a una configurazione tecnica più semplice e alla facilità di collegamento. La corrente alternata, infatti, è quella distribuita comunemente in abitazioni ed edifici commerciali. Le colonnine a corrente alternata più diffuse sono proprio quelle da 22 kW, grazie anche alle scelte di operatori come Enel ed EvWay.
A chi inviare la richiesta di Allaccio? Costi e Tempi?
Fare un AllaccioNon tutte le auto elettriche presenti in commercio, però, sono in grado di sfruttare questa potenza. Questo perché le batterie delle auto elettriche si ricaricano a corrente continua, che può essere ricavata trasformandola dalla corrente alternata. Nel caso della ricarica di auto elettriche, l’operazione di trasformazione viene compiuta grazie ad appositi caricatori di bordo che supportano basse potenze.
Bisogna considerare la capacità di ricarica della propria auto! Quando si sceglie tra sistemi a 7 kW o 22 kW, bisogna considerare non solo la potenza erogata dalla colonnina o dalla stazione di ricarica, ma anche la capacità del caricatore dell’auto. Nelle schede tecniche delle vetture elettriche, questa informazione può essere riportata sotto la voce "Potenza massima del caricabatterie interno" o simili. Con una colonnina di ricarica a 7 kW e un caricatore di bordo da 3 kW, la ricarica avviene in ogni caso a 3 kW, perché questa è la capacità massima a cui il caricatore può agire.
In termini pratici, in ogni caso, la differenza tra 7 kW e 22 kW risiede nel tempo di ricarica. Nel caso di una batteria da 90 kWh, ad esempio, la ricarica con un impianto da 7 kW richiede poco più di 12 ore, quella con colonnina da 22 kW richiede circa 3,5 ore.
Per evitare di fare confusione tra kW e kWh, ti consigliamo di leggere il nostro articolo: "Che cos'è un Kilowatt (kW) per misurare la potenza?"
Approfondimento: perché una colonnina da 22 kW in alcuni casi ricarica solo a 7 kW?
Le colonnine elettriche da 22 kW a corrente alternata dispongono di una distribuzione trifase. Ciò significa che sono presenti tre fasi da 32 ampere e 230 Volt, portanti ognuna poco più di 7 kW. I caricatori delle auto scelti da molte case automobilistiche sono di tipo monofase. Pertanto, possono collegarsi solo a una delle fasi presenti nella colonnina, ricavandone esclusivamente 7 kW.
C’è da considerare anche il caso delle colonnine trifase da 11 kW. In questi apparecchi, il funzionamento è a 16 ampere, che corrisponde grossomodo a 3,6 kW per ognuna delle tre fasi. Visto che i caricatori monofase delle auto sfruttano solo una fase, la massima potenza a cui attingeranno sarà di 3,6 kW, nonostante il massimo teorico raggiungibile sia 7 kW.
Colonnine elettriche costo: come collegare il contatore al proprio box auto?
Il punto su prese elettriche e attrezzature Prima di installare un impianto di ricarica per auto elettriche, è necessario conoscere bene le attrezzature necessarie. Per farlo, puoi leggere il nostro approfondimento in tema: “Prese elettriche e attrezzature per la ricarica dell’auto elettrica”.
Al costo delle colonnine di ricarica è collegato anche quello relativo alla connessione dell’impianto elettrico. Per connettere il contatore al proprio box o garage, è necessario procedere con l’installazione degli impianti o delle prese di corrente. I condomini di costruzione più recente sono già predisposti, e l’operazione non richiede autorizzazioni particolari dal punto di vista burocratico. Basta avanzare richiesta all’amministratore di condominio per comunicare l’inizio dell’installazione. Allo stesso tempo, non devi rivolgerti al tuo gestore di rete.
Per quanto riguarda i costi di ricarica, nel caso di un batteria da 40 kWh e di un costo dell’energia di 0,15 €/kWh (con riferimento al costo marginale), la cifra necessaria per una ricarica completa è di circa € 6. Nell’approfondimento: “Offerta Luce: quale scegliere? Ecco la migliore del mese!” puoi verificare quali sono le offerte luce più convenienti per la ricarica elettrica.
Installazione colonnine elettriche: è necessaria un’autorizzazione del condominio?
L’installazione delle colonnine elettriche in condomini propone due scenari distinti. Il primo è quello dell’installazione di un impianto collegato al proprio contatore. Il secondo, è relativo all’utilizzo del contatore condominiale. Se vuoi procedere con l’installazione nel tuo garage o box utilizzando il tuo contatore, devi richiedere il permesso all’amministratore. Le spese di installazione e infrastrutturali sono a tuo carico. Se vuoi sfruttare il contatore condominiale per l’installazione nel tuo box, invece, il procedimento è il seguente:
- È necessario contattare l’amministratore;
- L’amministratore incarica un tecnico di eseguire le opportune verifiche;
- Vengono stabiliti il costo dell’operazione e le quote delle spese da sostenere;
- Viene installato un contatore di misurazione del consumo, in modo da addebitare i costi a ogni singolo condomino.
Esiste anche un terzo caso, relativo all’installazione del punto di ricarica in un’area comune del condominio. Per procedere in questa situazione, oltre alla domanda scritta indirizzata all’amministratore dovrai allegare un progetto sulla realizzazione, che dovrà essere approvato dall’assemblea dei condomini. Gli scenari, a questo punto, sono due:
L'OPERAZIONE VIENE APPROVATA | L'OPERAZIONE VIENE RIFIUTATA |
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Se l’installazione viene confermata all’unanimità, la colonnina di ricarica diventa bene comune condominiale. In caso contrario (approvazione senza unanimità), l’impianto diventa di proprietà esclusiva di chi partecipa alle spese di installazione. I costi, infatti, vengono sostenuti solo dai condomini che hanno approvato l’iniziativa. | In questo caso, passati tre mesi dalla presentazione della domanda di installazione, il singolo condomino o il gruppo di condomini interessati all’iniziativa possono decidere di installare gli impianti di ricarica a loro spese. L’impianto, però, non deve danneggiare le parti comuni, non deve alterare la sicurezza dell’edificio né il suo aspetto, e non deve porre ostacoli agli altri proprietari nell’uso delle parti comuni. |