Cessazione Amministrativa del Contatore Iren Luce e Gas


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In seguito a morosità delle bollette, il fornitore potrebbe avviare la procedura di cessione amministrativa e chiudere il contratto. Ecco cosa fare per riattivare l'utenza di luce o gas interrotta per cessione amministrativa da Iren Luce, Gas e Servizi.
Cos'è la cessazione amministrativa del contatore?
Con la cessazione amministrativa il fornitore, in questo caso Iren Luce, Gas e Servizi, recede dal contratto stipulato con il cliente. Secondo normativa dell'Autorità il fornitore ha il diritto a procedere con la risoluzione del contratto per inadempimento da parte del cliente del pagamento delle bollettere.
Più precisamente, la cessazione amministrativa Iren di solito è necessaria quando l'utente moroso prosegue il ritardo del pagamento e non salda il debito pregresso nei confronti del fornitore.
A volte capita che l'inquilino affittuario non paghi le ultime bollette prima di lasciare la casa senza fare la disdetta di luce o gas. Se il proprietario non effettua la voltura luce o gas e la casa rimane disabitata per un certo periodo, il fornitore potrebbe avviare la cessazione. In questo modo il fornitore chiude il rapporto contrattuale con il cliente moroso e il proprietario della casa a quel punto è costretto a rivolgersi ad altro fornitore per la riattivazione.
Per riattivare il contatore dopo la cessazione amministrativa Iren, in quanto sei il nuovo inquilino, potresti dover richiedere il subentro. Ecco le informazioni utili nel video.
Quando fa la cessazione amministrativa Iren Luce e Gas
Come anticipato, la maggior parte delle volte la cessazione amministrativa con Iren Luce, Gas e Servizi, così come con gli altri fornitori, avviene in seguito alla morosità della bolletta. Il processo che porta alla cessazione dopo il distacco non è comunque immediato.
Ecco i principali passaggi che accadono se salta il pagamento di una bolletta Iren ed il cliente continua a non pagare:
- il cliente non paga una bolletta;
- il fornitore invia il sollecito del pagamento;
- il fornitore invia la raccomandata con il preavviso del distacco;
- l'utenza viene sospesa;
- se il cliente non salda il debito il fornitore avvia la cessazione amministrativa.
In teoria dopo 30 giorni dalla sospensione del servizio per morosità, il fornitore può avviare la pratica di cessazione. Tuttavia prima della cessazione il fornitore prova a recuperare il mancato pagamento comunicandolo al cliente. In questo caso può essere utile contattare il servizio clienti Iren per ulteriori informazioni.
Il problema sorge quando il cliente, ad esempio l'inquilino affittuario, non è più in casa e la morosità persiste. In seguito alla sospensione dell'utenza il contatore gas Iren o quello luce rimane "attivo", ossia è ancora occupato dal gestore che lo ha momentaneamente interrotto. In questa fase infatti una richiesta di subentro per riattivare il contatore non andrebbe a buon fine.
A volte la sospensione non può essere effettuata poiché il contatore non è accessibile dall'esterno ed anche in questo caso il fornitore può avviare la cessazione. Quando il contatore è situato all'interno dell'abitazione può risultare impossibile chiudere il contatore da parte del tecnico del distributore locale che esegue questi interventi.
Il contatore dell'energia elettrica viene comandato a distanza, quindi questa situazione riguarda i contatori del gas che vengono chiusi con il sigillo apposto manualmente dal tecnico.
La cessazione amministrativa con il contatore gas all'interno
Per la sospensione dell'utenza del gas è necessario il passaggio del tecnico del distributore che appone il classico sigillo. Questa operazione non sarà più indispensabile con i nuovi contatori elettronici del gas, i quali possono essere comandati anche a distanza attraverso un'elettrovalvola.
Con questi modelli quindi il distributore può chiudere il contatore da remoto, così come avviene oggi per i contatori dell'energia elettrica. Quando il contatore è posizionato all'interno dell'abitazione, la sospensione del gas potrebbe non avvenire per l'impossibilità ad accedere al contatore. In questi casi il fornitore chiede la cessazione amministrativa, chiudendo il contratto.
Se c'è la possibilità il distributore locale può eseguire anche un'altra operazione per staccare il gas: il cosiddetto taglio della colonna. In questo modo si interrompe il gas a monte del contatore, tagliando la tubazione che porta il gas fino all'utenza. L'utente per la riapertura dovrà pagare il preventivo dei lavori necessari al ripristino del servizio, in base all'intervento eseguito. In seguito, può anche procedere a cambiare fornitore.
Il servizio di default dopo la cessazione amministrativa del gas
Nel caso in cui sia impossibile interrompere la fornitura del gas e Iren Luce, Gas e Servizi ha fatto la cessazione, viene attivato il servizio di default.
Questo accade perché il cliente può ancora prelevare il gas anche se non ha più un contratto. Il fornitore e le condizioni economiche del servizio di default sono stabilite dall'Autorità con apposita gara. Il servizio ha una durata massima di sei mesi, nei quali il cliente può cambiare gestore, scegliendo l'offerta più economica.
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Il cliente può chiedere la cessazione amministrativa?
Sì, Il nuovo inquilino può chiedere la cessazione amministrativa a Iren Luce, Gas e Servizi e non è tenuto a saldare il debito del vecchio moroso per poter fare la voltura.
In seguito alla voltura il cliente se trova un'altra tariffa più conveniente o semplicemente non è soddisfatto, può fare un cambio di fornitore. Se la voltura viene rifiutata dal precedente fornitore, il nuovo intestatario può rivolgersi ad altro gestore per riattivare l'utenza, sottoscrivendo un nuovo contratto.
Voltura o subentro dopo la cessazione amministrativa?
Una volta effettuata la cessazione amministrativa con Iren Luce, Gas e Servizi, l'utente può riattivare l'utenza con un altro gestore tramite una richiesta di subentro gas o luce.
Se il contratto è stato disdetto dal fornitore, il cliente deve sottoscrivere obbligatoriamente un nuovo contratto con un altro fornitore. La richiesta a questo punto è analoga a quando un contatore viene chiuso regolarmente tramite disdetta poiché il punto di prelievo è "libero".
Una volta inviata la richiesta di riattivazione del contatore, i tempi massimi per la riapertura del contatore sono di 7 giorni lavorativi per la luce e di massimo 12 giorni lavorativi per il gas. Inoltre è necessario recuperare diversi dati, come:
- nome, cognome e codice fiscale del nuovo intestatario;
- il codice POD per la luce;
- il codice PDR per il gas;
- l’indirizzo della fornitura;
- il codice IBAN, se preferisci la domiciliazione bancaria;
- un documento d'identità valido.