Come consumano l'elettricità i paesi europei?
Riduci i Consumi e Risparmia 300€ all'anno!
Servizio gratuito e attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 21 e il sabato dalle 9 alle 19.
Riduci i Consumi e Risparmia 300€ all'anno!
Confronta le offerte o compila il form per essere ricontattato. Servizio gratuito.
Vuoi sapere quanta energia elettrica sta consumando l'Italia in confronto agli altri paesi in Europa? Ecco un interessante strumento per analizzare in tempo reale o quasi, i consumi e le emissioni di anidride carbonica di tutti i paesi dell’Unione Europea.
La mappa con i consumi di elettrità dei paesi europei
La start up Tomorrow ha realizzato un pratico strumento online per vedere i consumi di energia elettrica e le relative emissioni di CO2 dei paesi dell'Unione Europea.
Lo strumento consiste in una mappa online dell'Europa aggiornata quasi in tempo reale, con circa un'ora di ritardo. Per gli operatori del settore ma anche per i curiosi in materia di energia, la cartina offre uno spunto interessante sul consumo dell'energia in base alla fonte primaria.
Nei confini tra un paese e l'altro vi sono delle frecce che mostrano il flusso dell'energia elettrica esportato da uno stato all'altro.
Quanta energia stiamo consumando?
Per alcuni stati è indicato anche il prezzo dell'energia elettrica del mercato all'ingrosso del giorno prima in €/Mwh. Il PUN, ossia il valore di riferimento del mercato italiano, non è riportato nella cartina.
Nell'immagine qui accanto c'è uno screenshot della cartina: i paesi hanno dei colori diversi in base all'emissione di anidride carbonica che stanno producendo in quel momento.
Attualmente i paesi più virtuosi con una produzione low carbon, ossia a basso contenuto di carbonio e di emissioni di CO2, sono:
- Norvegia
con 31 gCO2eq/kWh - Svezia
con 73 gCO2eq/kWh - e Francia
con 100 gCO2eq/kWh
I dati indicati si riferiscono alla giornata del 14 febbraio 2017, alle ore 11. I primi due paesi scandinavi hanno basse emissioni di anidride carbonica per via della loro elevata produzione rinnovabile proveniente da idroelettrico. Nel caso della Francia le emissioni sono ridotte per merito della produzione da impianti ad energia nucleare.
Nell'immagine altre nazioni, come ad esempio la Polonia, sono colorate di nero. Questo indica delle emissioni di anidride carbonica molto elevate (764 gCO2eq/kWh). La produzione di corrente in questo paese è difatti basata quasi totalmente su centrali che utilizzano carbone e lignite.
Come sono i consumi di elettrità e le emissioni in Italia?
Collegandosi alla mappa è inoltre possibile cliccare su ciascun paese per visualizzare i dettagli di quella nazione. In Italia si registra un'intensità di carbonio decisamente più elevata rispetto a quelli più virtuosi, pari a 404 gCO2eq/kWh (14 febbraio 2017).
Aprendo la scheda del nostro paese si può vedere come il mix energetico di produzione sia basato principalmente sul gas metano (quasi il 30% della potenza elettrica totale), eolico, fotovoltaico e idroelettrico. Purtroppo non è indicato il dato sulla produzione di energia elettrica proveniente da carbone. L'Italia, come ben noto, importa elettricità dai paesi confinanti, in particolare da Francia, Svizzera e Slovenia.
Scopri quant'è la spesa media di una famiglia per l'energia elettrica in Italia e quanto consumano gli elettrodomestici.
Come è stata costruita la mappa sui consumi di elettricità dell'Europa?
La rete elettrica in Europa
I dati inseriti nella mappa sono forniti da ENTSO-E (European Network of Transmission System Operators), l'organizzazione che raggruppa 42 operatori di trasmissione di energia elettrica.
Per l'Italia l'operatore che fa parte dell'organismo è Terna, che gestisce oltre 72.000 km di linee in alta tensione che trasmettono l'energia nel nostro territorio.
La rete elettrica nazionale, così come quelle degli altri paesi, è infatti interconnessa con gli stati confinanti per permettere lo scambio di energia.
Inoltre ulteriori informazioni sui consumi provengono dall'operatore della rete nazionale francese RTE.
Il calcolo per le emissioni di anidride carbonica è quantificato con una formula dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). L'IPCC è l'organismo scientifico intergovernativo che analizza il fenomeno del cambiamento climatico, gli impatti ed i rischi associati.