Registro Clienti Morosi per Luce e Gas
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Cosa succederebbe se esistesse un registro per i clienti morosi che non hanno pagato le bollette di luce e gas? Per i cattivi pagatori di contratti di telefonia esiste già da tempo un registro: con il ddl Concorrenza questo si estende anche ai morosi per luce e gas.
Non hai pagato le bollette del telefono? Il tuo fornitore ti segnalerà come cattivo pagatore e sarai inserito nel registro morosi, a cui hanno accesso tutti i gestori presenti sul mercato. Fino a qualche anno fa, venivano segnalati i cattivi pagatori solo nei confronti delle banche e le finanziarie, però dal 2015 è nato anche il registro per i morosi delle bollette telefoniche.
L’Authority, già nel 2012, aveva proposto di utilizzare questa pratica anche per luce e gas, perché il numero di clienti morosi è sempre in aumento e la “lista nera” potrebbe essere un metodo efficace per avere un controllo maggiore sui cattivi pagatori. Il registro morosi avrà la finalità di impedire continui cambi fornitore ai clienti che non hanno regolarmente saldato tutte le fatture.
Ddl Concorrenza: che cosa cambierà
La presente legge interviene a rimuovere ostacoli regolatori all’apertura dei mercati, a promuovere lo sviluppo della concorrenza e a garantire la tutela dei consumatori, anche in applicazione dei princìpi del diritto dell’Unione europea in materia di libera circolazione, concorrenza e apertura dei mercati, nonché alle politiche europee in materia di concorrenza.
Così si apre il testo del ddl Concorrenza, approvato il 2 agosto 2017 dopo quasi due anni che la proposta di legge era ferma in Parlamento. Il Senato si è espresso con 146 voti a favore e 113 contro. Il testo di legge riguarda varie tematiche, dal tema sanità, alle poste italiane, alle assicurazioini. Il Capo IV del testo è dedicato al tema energetico: l'obiettivo è quello di favorire una maggior concorrenza sulle reti luce e gas, vista l'imminente scomparsa del servizio di maggior tutela (prevista per luglio 2024). Con questa legge, è stato introdotto l'obbligo di rateizzazione per le fatture di luce e gas con importi molto alti, a causa di ritardi nella ricezione delle bollette per colpa del fornitore: il cliente così sarà maggiormente tutelato nel caso in cui non possa pagare correttamente le bollette per problemi legati al gestore di luce e gas.
La data definitiva per la fine del servizio tutelato è slittata a luglio 2024 per dare la possibilità ai fornitori di comunicare ai propri clienti variazioni in merito a tariffe e fatturazione. Inoltre, entro 6 mesi dalla data dell'entrata in vigore del ddl Concorrenza, verrà pubblicato un decreto con tutte le norme che i clienti e i fornitori dovranno seguire per passare dal tutelato al mercato libero.
Il ddl Concorrenza centra l'attenzione anche sul problema morosità, nella norma Misure di contrasto alla morosità, in merito al fatto che l’Autorità adotterà le misure necessarie per contrastare i cattivi pagatori delle utenze energetiche, bloccando lo switching per i clienti morosi.
Perchè i fornitori hanno diritto a tutelarsi?
L'istituzione del registro dei morosi è un primo passo verso la tutela dei gestori di luce e gas. Purtroppo il dato della morosità per le utenze energetiche in Italia è preoccupante: basta guardare gli ultimi dati che risalgono al 2015 e coinvolgono solo i clienti con un contratto attivo nel servizio tutelato. Il 2,13% del totale dei clienti era moroso per un totale di:
- 370 milioni di euro per l'energia elettrica
- 330 milioni di euro per il gas naturale
Oltre a non ricevere il pagamento delle bollette di luce e gas, i fornitori devono versare al distributore la quota relativa agli oneri di sistema, anche per i clienti morosi. Secondo questa disposizione, i gestori si trovano obbligati a pagare al distributore una somma che non hanno mai incassato da parte dei clienti morosi, avendo così un doppio danno economico. L'Antitrust è intervenuta denunciando l'accaduto e proponendo che anche i distributori si facciano carico, almeno in parte, della morosità dei clienti. Sicuramente questa mossa dell'Autority e l'istituzione del registro morosi potrebbero aiutare i fornitori a tutelarsi e i clienti che entrano in una nuova casa a riattivare, in modo più semplice, contatori chiusi per morosità dell'inquilino precedente.
Hai appena traslocato ma non poi fare subentro o voltura?
Questa è una delle problematiche più comuni, cioè entrare come nuovo affittuario in una casa e non poter riattivare i contatori di luce e gas. Ma qual è il problema?
A volte capita che l’inquilino precedente abbandoni l’abitazione e i contatori vengano chiusi per mancati pagamenti delle bollette: in questo caso, è molto probabile che tu non possa riattivare l’utenza, se non rivolgendoti al fornitore che ha interrotto la fornitura. Con il registro dei clienti morosi si può risalire al colpevole dei mancati pagamenti e in questo modo associare la morosità al cliente e non al contatore, consentendoti così di riattivare luce e gas con il fornitore di tua scelta.
Se il contatore è stato chiuso per morosità e non sai come fare a riattivarlo, nel nostro video ti spieghiamo a chi rivolgerti, i costi e le tempistiche:
Cessazione amministrativa
In caso di cliente moroso, spesso si ricorre alla cessazione amministrativa, cioè alla chiusura dell'impianto di luce e/o gas, a causa di mancati pagamenti. Se nonostante i solleciti inviati dal fornitore al cliente, questi continua a non pagare le fatture, la società di vendita può procedere alla sospensione della fornitura.
Ma quando si può chiedere la cessazione amministrativa? Secondo l'art. 16 Deliberazione 29 luglio 2004, il fornitore può procedere alla cessazione amministrativa quando un nuovo inquilino entra in un'abitazione e vuole riattivare un contatore precedentemente chiuso per mancati pagamenti dell'intestatario precedente. Verrà quindi richiesta la cessazione amministrativa, in modo che il nuovo cliente possa procedere al subentro, senza dover pagare i debiti lasciati dall'inquilino precedente.
Anche il nuovo inquilino ha diritto a chiedere la cessazione amministrativa, dimostrando via fax o email di non avere nessun legame di parentela con il precedente intestatario del contratto di luce e/o gas: in questo caso dovrà inviare una dichiarazione di estraneità e la copia del contratto d'affitto o l'atto di proprietà dell'abitazione.