Tariffa D1 per Pompe di Calore: cos'è cambiato?

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Tale tariffa si applica ai clienti che, fino al 31 Dicembre 2016, hanno aderito alla sperimentazione tariffaria per clienti con pompe di calore. Dal 2017, infatti, non esiste più la distinzione tra tariffa D1, D2 e D3 ma è in vigore un'unica tariffa, detta tariffa TD di rete.


tariffa d1 pompe di calore

Esempio di pompa di calore domestica

La tariffa D1 e la nuova TD

Il 1 luglio 2014 è nata la tariffa sperimentale D1, rivolta ai clienti domestici che utilizzavano pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento dell’abitazione di residenza. 

A differenza delle tariffe D2 e D3, la D1 prevedeva che ogni kWh fosse pagato sempre uguale, indipendentemente dai volumi di consumo annuo.  

La tariffa D1 è stata prorogata dall'Autorità per tutto il 2016, ma da inizio 2017 non esistono più le tariffe elettriche come le conoscevamo: D2 per residenti fino a 3 kW, D3 per non residenti e residenti con più di 3 kW e tariffa sperimentale D1 per le pompe di calore. Quest'anno infatti l'Autorità ha introdotto una nuova tariffa, chiamata TD, uguale per clienti domestici e variabile solo in base alla potenza del contatore. Quindi chi dal 1° gennaio 2017  ha aderito alla D1 paga l’energia elettrica secondo la nuova tariffa TD non progressiva, che entrerà in vigore per tutti dal 2018; chi invece, pur avendo una pompa di calore, non è riuscito ad aderire alla tariffa sperimentale si troverà nella seconda fase della riforma, ovvero quella che prevede soltanto un calo degli oneri generali di sistema (di circa il 5%).

Per i servizi di rete è stata eliminata la progressività, però continua ad esistere la differenziazione tra clienti residenti e non residenti, attraverso l’applicazione di una quota fissa per i non residenti e mantenendo due scaglioni di progressività di consumo (fino a 1800 kWh/anno e oltre 1800 kWh/anno).

Prendiamo il caso di un appartamento da 80 m2, con installata una pompa di calore e un consumo medio di 5.000 kWh all’anno. Se sei un cliente che ha aderito in passato alla tariffa D1 oggi spenderesti circa 929€ (anzichè i 1.196 del 2016) se il tuo contatore è da 4.5 kW e 965€ (anzichè 1.250 come nel 2016) se hai un contatore con potenza impegnata 6 kW. Se invece non avevi fatto richiesta di tariffa D1, oggi andresti incontro ad una spesa di 1.127 euro contro i 1.315 del 2016 (per un contatore da 4.5 kW) e 1.163 euro contro i 1.350 del 2016, per un contatore da 6 kW.

Nel 2018 invece, sia chi aveva aderito alla D1 sia ce non aveva aderito, pagherà 929 euro, se ha un contatore di potenza 4,5 kW e 965 euro se il contatore è di 6 kW.

Chi può richiedere la tariffa D1?

La tariffa D1 è riservata ai contratti stipulati nelle abitazioni di residenza ma senza vincoli di potenza. Soprattutto, la può richiedere soltanto chi si riscalda esclusivamente grazie all'uso di pompe di calore efficienti. S'intendono pompe di calore efficienti i sistemi che rispettano i requisiti prestazionali minimi di cui all’Allegato H del decreto 19 febbraio 2007 (cioè i requisiti già richiesti per accedere alle detrazioni fiscali del 55%/65%) o, in alternativa, i criteri di ammissibilità di cui all’Allegato II del decreto 28 dicembre 2012 (quelli già richiesti per accedere al Conto Termico).

Per accedere alla sperimentazione della tariffa D1, la pompa di calore deve essere stata installata dopo il 1 gennaio 2008!

Conviene scegliere la tariffa D1?

Dipende, perchè chi ha diritto alla tariffa D1, perchè residente e con sistema di riscaldamento unico pompe di calore elettriche, deve pensare bene prima di decidere se optare per la D1 o meno. Nel grafico puoi vedere come cambia la bolletta in funzione dei consumi, i prezzi si riferiscono al IV trimestre del 2014.

 

Fonte : elaborazione su dati dell'Autorità, IV trimestre 2014

La tariffa D1 è in genere vantaggiosa per chi ha consumi annui elevati e questo spesso accade a chi ha una pompa di calore. Innanzitutto la scelta dipende dalla tariffa dalla quale si parte: D3 se la potenza impegnata supera i 3 kW e D2 se inferiore ai 3 kW.

  • per chi oggi dispone di una pompa di calore allacciata all’unico contatore di casa, con potenza impegnata di 3 kW (tariffa D2), la D1 risulta più conveniente per consumi totali superiori a circa 4.500 kWh/anno
  • per chi oggi dispone di una pompa di calore allacciata all’unico contatore di casa, con potenza impegnata superiore a 3 kW (tariffa D3), la D1 risulta più conveniente per consumi superiori a circa 800 kWh annui (0,21 €/kWh per la D1 vs 0,24 per da D3)
  • per chi oggi dispone di una pompa di calore allacciata a un contatore separato (tariffa BTA), la D1 risulta più conveniente sempre, qualunque siano i valori di potenza impegnata e di consumo annuo

Lo sai che.... Rispetto ad una caldaia a gas tradizionale, una pompa di calore, grazie alla sua alta efficienza, permette di produrre lo stesso calore con la metà dell'energia iniziale!

A chi, quando e come richiedere la tariffa D1?

Inizialmente prevista per un periodo di prova tra il 1 luglio 2014 e il 31 dicembre 2015, la tariffa D1 è stata prorogata per tutto il 2016. La richiesta viene effettuata presso il proprio fornitore di energia elettrica, però bisogna fare attenzione. Se hai un contratto in regime di maggior tutela (si veda l'indicazione riportata in tal senso sulla prima pagina della bolletta), il tuo venditore è sempre tenuto ad accogliere la tua richiesta di adesione (comma 4.1 della delibera 205/2014/R/eel); se invece avete aderito all'offerta di un fornitore attivo nel mercato libero, è necessario verificare che questo abbia deciso di aderire alla sperimentazione. Il fornitore ha 14 giorni, dall'avvenuta ricezione della documentazione, per verificare la conformità ed aggiornare la propria banca dati. La tariffa D1 sarà applicata a partire dal primo giorno del mese successivo in cui scadono i 14 giorni.

Quali sono i documenti necessari per la richiesta alla tariffa D1?

  • I documenti per richiedere la tariffa D1 sono:
  • Documento d'identità
  • Copia delle sezioni 1 e 4.4 (debitamente compilate) del libretto d’impianto
    redatto secondo il nuovo modello emanato dal decreto 10 febbraio 2014; su richiesta del cliente, la compilazione di tali sezioni del nuovo libretto può essere effettuata da installatori e manutentori autorizzati, anche qualora tale modello non sia ancora stato ufficialmente adottato nella regione di residenza;
  • Copia di un documento attestante che la pompa di calore possiede i requisiti prestazionali minimi
    i requisiti sono quelli già richiesti per accedere alle detrazioni fiscali del 55-65% o, in alternativa, rispetta i criteri di ammissibilità richiesti per accedere al Conto Termico (a tale scopo, come meglio chiarito nel modulo per la richiesta di adesione, può essere utilizzato il medesimo documento eventualmente già predisposto o in ogni caso necessario per accedere a uno dei due sistemi di incentivazione appena menzionati);
  • Eventuale asseverazione redatta da tecnico qualificato (fac-simile)
    qualora in casa sia presente, oltre alla pompa di calore, anche un generatore alternativo; in tal caso, all’asseverazione deve essere allegato anche l’Attestato di Prestazione Energetica dell’abitazione

Quanto costa la tariffa D1?

Il costo di adesione differisce in base al regime tariffario di appartenenza.

  • Servizio di Maggior Tutela: il semplice cambio di tariffa non comporta alcun costo, a meno che non vengano contestualmente richieste anche altre prestazioni (quali ad es. aumenti di potenza o volture contrattuali);
  • Mercato Libero: il costo di adesione, ove previsto, dipende dalle scelte di ciascun fornitore di energia elettrica. È in ogni caso necessario che, prima della conclusione del contratto, ogni fornitore specifichi ai nuovi clienti tutte le informazioni sulla spesa associata all’applicazione della D1  rispetto a quella di maggior tutela e all’offerta correntemente applicata e che tra queste informazioni rientrino anche eventuali costi aggiuntivi applicati dal fornitore in caso di adesione del cliente finale alla sperimentazione tariffaria (commi 4.5 e 8.5 della delibera 205/2014/R/eel).

Posso aderire alla tariffa D1 se...

  1. Sto usufruendo di un’offerta “all inclusive”Contatta il tuo fornitore di energia elettrica (visita la pagina Contatti fornitori), che è tenuto a fornirti tutte le informazioni sulla possibilità di adesione anche da parte di clienti finali che oggi usufruiscono di offerte commerciali basate su prezzi fissi onnicomprensivi e, conseguentemente, alla potenziale revisione di tali prezzi nel caso di adesione alla sperimentazione tariffaria (comma 4.5 della delibera 205/2014/R/eel).
  2. Ho un impianto fotovoltaicoCertamente. Prima di aderire, suggeriamo tuttavia di compiere un’attenta verifica della convenienza economica, tenendo conto di quale sia l’entità del tuo fabbisogno di energia elettrica che non viene coperto dalla produzione dell’impianto fotovoltaico.
  3. Ho un sistema combinato composto da pompa di calore elettrica e caldaiaDipende. L’accesso alla sperimentazione non è in generale consentito per sistemi ibridi o combinati (composti da pompa di calore + caldaia). Fanno eccezione i casi in cui, oltre alla pompa di calore, in casa sia presente anche un generatore di calore alternativo utilizzabile solamente per esigenze di emergenza. In tali situazioni, alla richiesta di adesione è necessario allegare anche un’asseverazione predisposta da tecnico abilitato, il cui fac-simile è riportato in Allegato 2 alla determina 9/2014 DIUC.
  4. Ho un sistema di riscaldamento centralizzato a pompa di caloreNo. La sperimentazione tariffaria non è applicabile ai condomini, ma solo alle famiglie e quindi, in particolare, a coloro che usano la pompa di calore come unico sistema di riscaldamento individuale della propria abitazione di residenza.

Lo sapevi che... Se cambi idea e vuoi disdire l'adesione alla tariffa D1 lo puoi fare quando vuoi! Ricordati però che non sarà possibile aderire nuovamente alla tariffa.

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