Stop Bollette in tutta Italia fino al 30 settembre! La proposta del Codacons
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Stop alle bollette in tutta Italia, le famiglie hanno bisogno di un aiuto concreto: questo l'appello di Codacons ai parlamentari. Arginare la crisi economica non è semplice; per ripartire, però, bisogna cominciare dalle persone ed evitare di gravare con spese che lievitano.
Fermare il pagamento delle bollette fino al 30 settembre! Questa è la proposta del Codacons. Vediamo perché e come potrebbe essere possibile realizzarla.
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Perché è importante sospendere le bollette in tutta Italia il prima possibile
Restare a casa è diventato il motto del momento: online su canali social e siti, offline su balconi e dipinti. La frase, però, non è solo una misura effettiva emanata per evitare la diffusione del contagio, ma anche la frase guida di chiunque abbia senso civico. Questo, però, ha delle ripercussioni. Non tutti hanno la possibilità di lavorare da casa, altri sono stati costretti a chiudere le proprie attività o a rimanere bloccati nel limbo dell'incertezza, come liberi professionisti, precari, lavoratori autonomi e stagionali. Certo, le prime settimane sono state vissute con ottimismo, il momento perfetto per riposarsi e coltivare hobby.
La situazione, però, oggi è molto diversa e l'umore cambia in base alle ultime statistiche sul numero di contagiati e guariti.
Nel frattempo è passato un mese e......e le preoccupazioni sono diventate più pressanti e concrete: gli stipendi non arrivano e le bollette iniziano a diventare più salate. I consumi sono ovviamente aumentati.
Sospendere le bollette al 100% o solo i costi fissi? Leggi anche le 3 ipotesi al vaglio del governo nel prossimo decreto di maggio.
Perché stare nella propria abitazione tutto il giorno con la famiglia al completo può tranquillamente raddoppiare, se non triplicare, la cifra in bolletta a cui si è abituati. Quello che però più volte è stato richiesto è una sospensione o riduzione di questo genere di pagamenti. I comuni focolaio, gli "ex zona rossa", sono stati i primi a entrare in crisi e come risposta il governo ha sospeso le bollette di queste aree. Ne parliamo in questo articolo, aggiornato in tempo reale: ""Stop bollette in tutta Italia? Facciamo il punto!"
Adesso che però l'Italia è considerata ovunque "zona rossa", perché il provvedimento non si estende per tutto il territorio?
L'appello di Codacons
Anche Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori, dopo l'entrata in vigore del decreto "Cura Italia", ritiene che un intervento immediato sia necessario per salvaguardare le famiglie. Sospendere le bollette luce, gas, spazzatura e acqua può fare la differenza tra la crisi e il crollo delle famiglie e di conseguenza dell'economia Italiana. I soldi che circolano in questo momento sono molto pochi e indirizzati ai beni di prima necessità. L'appello di Codacons non nasce solo da queste preoccupazioni, ma soprattutto da quelle manifestate direttamente dai consumatori.
In questi giorni ci giungono numerose segnalazioni da parte di consumatori allarmati per l’arrivo di bollette e preoccupati per le possibili ripercussioni in caso di omesso pagamento.Bisogna considerare anche che le speranze delle persone sono state alimentate dalle promesse dei politici che hanno ribadito il loro impegno nel cercare di alleggerire il peso delle bollette. Da quando l'Italia si è chiusa in se stessa, di decreti ne sono stati fatti tanti ma ancora la questione bollette non è stata trattata in modo approfondito. Di sicuro è un argomento controverso. Per quanto possa apparire semplice sospendere le bollette in tutto il territorio, considerando che è un provvedimento già attuato per i primi comuni, in realtà non lo è affatto. Sospendere i pagamenti solo in alcune aree circoscritte è molto diverso dall'attuare lo stesso provvedimento su un territorio vasto come l'Italia. I fornitori, soprattutto i piccoli, risentirebbero dei mancati pagamenti della totalità dei consumatori, rendendo impossibile, a loro volta, fronteggiare le spese ed elargire in modo efficiente e continuo il servizio.
Ve ne abbiamo parlato indi questa news: "Sospensione bollette: i piccoli fornitori invitano alla riflessione".
Questo causerebbe non solo grandi difficoltà ai consumatori, che si ritroverebbero senza luce, gas o acqua, ma danneggerebbe irrimediabilmente le attività ancora operative (quindi quelle che si occupano dei fondamentali).
Fortunatamente, autorità come ARERA stanno contribuendo in modo concreto alla causa. Infatti, una delle misure che ha adottato è il rinvio delle sospensioni dei servizi in caso di morosità.
Nonostante ciò, gli interventi necessari da compiere per tutelare le persone e le attività in crisi sono ancora molte e, in questo periodo più che mai, bisogna pensare al benessere e alla salute di tutti per riuscire a ripartire una volta che la crisi sarà terminata.
Stop fino al 30/9! Cosa chiede Codacons al governo?
Codacons vorrebbe un aiuto concreto da parte dello Stato, un supporto equo su tutto il territorio capace di aiutare e alleggerire le problematiche che chiunque in questo momento si sta ritrovando ad affrontare.
- In sintesi richiede:
- La sospensione delle bollette energia, gas, TaRi e acqua in tutto il territorio fino al 30 settembre;
- Pagamenti rateizzati automaticamente nelle successive bollette;
- La sospensione generalizzata delle richieste afferenti i tributi locali.
L'appello, in fin dei conti, vuole far capire al governo solo una cosa: servono più decreti a misura d'uomo, pratici e risolutivi per cambiare le sorti del paese e ridargli vita una volta conclusa l'emergenza.
È impensabile che si chieda di pagare le utenze a chi è costretto a restare in casa per collaborare alla riduzione del pericolo. Ai parlamentari il Codacons chiede di far sentire la propria voce per porre fine alle assurde discriminazioni tra zone del paese. Il problema, purtroppo, colpisce tutti. Mentre noi facciamo incredibili differenze tra "zona rossa" e "zona protetta", questo virus non conosce frontiere e colpisce tutti allo stesso modo. È vero, il virus non ha frontiere e anche la solidarietà e l'aiuto reciproco non dovrebbero averlo. Anzi, dovrebbero diffondersi più velocemente.
Francesco Di Lieto, Vicepresidente nazionale del Codacons