Rete Unica: Macquarie offre 2,65 mld a Enel per Open Fiber
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Il 17 settembre 2020 il fondo australiano Macquarie ha inviato a Enel l'offerta vincolante di 2,65 miliardi di euro per acquistare, e acquisire, il 50% di Open Fiber. Il gruppo si prende del tempo per riflettere e approfondire la proposta.
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MIRA, Macquarie Infrastructure & Real Assets, ha finalmente condiviso con Enel la proposta vincolante su cui ha lavorato nell'ultimo periodo per acquisire il 50% della società di rete ultraveloce Open Fiber.
I 2,5 miliardi di euro, al netto dell'indebitamento, messi sul piatto, e che farebbero guadagnare alla società 1,8 miliardi, potrebbero cambiare le sorti di Open Fiber, e, di conseguenza, influirebbero notevolmente sul futuro e sulle tempistiche di realizzazione della rete unica nazionale in fibra ottica.
Intanto, Enel ha comunicato che si prenderà un mese di tempo per riflettere e valutare l'offerta.
Rete Unica: Enel cede Open Fiber? Facciamo il punto!
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Sul tavolo del consiglio di amministrazione di Enel, il 17 settembre 2020, è stata presentata l'offerta vincolante da parte di Macquarie Infrastructure & Real Assets.
Che cos'è il Macquarie Infrastructure & Real Assets? Multinazionale australiana che si occupa di investimenti e servizi finanziari.
L'obiettivo della fondazione australiana è quello di acquistare il 50% di Open Fiber e accelerare i tempi di progettazione e realizzazione della rete nazionale del nostro Paese. Per ottenere la partecipazione, quindi, ha proposto alla società 2,65 miliardi di euro al netto dell'indebitamento.
La risposta del cda è stata contenuta e cauta, nonostante affidare al fondo australiano il 50% significhi ricavare 2,5 miliardi di euro (nel 2015 l'azienda ha investiti circa 700 milioni per lanciare la società).
Nonostante questo, la decisione presa è stata quella di aspettare e di aggiornarsi:
circa i dettagli che dovessero emergere a valle delle necessarie attività di approfondimento con MIRA sui contenuti dell'offerta pervenuta.
Durante la permanenza di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, a Milano, Francesco Starace gli ha confermato che serve del tempo alla società per analizzare l'offerta. Quanto? Da qualche settimana a un mese.
Sono tempi abbastanza lunghi, sono offerte che vanno esaminate. Non c'è niente di urgente, non abbiamo un calendario che ci corre dietro. Gestiremo la cosa con i tempi necessari.
Studiare l'offerta attentamente e con i dovuti tempi è necessario perché in ballo non c'è solo il futuro dell'azienda che si occupa di rete a banda ultra larga, ma anche quello della rete nazionale e della nascita di FiberCorp e AccessCo.
- Rete Unica Nazionale, tante aziende una sola rete. Facciamo chiarezza:
- FiberCop: azienda unica, principalmente figlia di Tim ed Enel, che nascerà entro Marzo 2021 e che renderà possibile la realizzazione della rete unica nazionale grazie alle tecnologie che metteranno a disposizione i partner.
- AccessCo: il nome progetto di rete unica nazionale.
Accettare l'offerta Macquarie: pro e contro
Per quanto il nuovo investimento sembri dare il via definitivo al progetto, alcune preoccupazioni e indiscrezioni rivelano che far entrare un nuovo investitore potrebbe, al contrario, alterare i delicati equilibri attualmente ancora in fase di stabilizzazione.
Si aggiunge anche un ulteriore problematica: se Open Fiber accettasse la proposta di MIRA, CDP, cassa deposito prestiti, avrebbe maggiori difficoltà a ottenere la quota di maggioranza e, di conseguenza, salvaguardare gli interessi tra pubblici e privati.
Riuscire a mantenere la stabilità tra le aziende per riuscire, finalmente, a creare un progetto nazionale unico non è semplice, soprattutto in questo caso in cui Agcom e Antitrust sono coinvole per tutelare la nascita della futura rete nazionale ed evitare che privati e aziende possano approfittarne.
Questo mese sarà decisivo: il governo, le aziende coinvolte e anche i consumatori italiani sono in attesa della risposta Enel e di capire, finalmente, come tutto questo andrà avanti.
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