Relazione ARERA 2022: Scende il Mercato Tutelato, Vincono le Offerte a Prezzo Fisso
ATTENZIONE
Ѐ uscita la nuova Relazione ARERA per l'anno 2022 Lo scorso anno ha visto la smisurata crescita dei prezzi di luce e gas, con le bollette arrivate alle stelle. Questi fattori come hanno influenzato il mercato e le scelte dei consumatori? Scoprilo nel nostro approfondimento sulla Relazione ARERA 2023.
La relazione annuale 2022 pubblicata da ARERA fotografa in modo chiaro le dinamiche del mercato luce e gas in Italia. Si scopre così che gli utenti sono sempre più abituati a cambiare operatore, con lo switching in aumento sia per il gas che la luce. Scende sempre di più la quota del mercato tutelato (-4%), mentre l’impatto del bonus sociale è evidente, con oltre 600 milioni di euro erogati.
Come ogni anno, nel mese di luglio ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) pubblica il suo rapporto sui mercati di luce, gas, acqua e rifiuti relativo all’anno precedente. Si tratta quindi di dati del 2021, che possono aiutare a far comprendere che direzione stanno prendendo i mercati luce e gas per utenti domestici e non solo.
Questi i punti di maggiore attenzione, che poi verranno analizzati in profondità nel resto dell’articolo:
Argomento | Descrizione |
---|---|
Switching ai massimi | Aumenta il tasso di switching sia per il mercato luce (15,7%) che gas (11,6%). |
Cresce il mercato libero | La quota di utenti che scelgono di passare al mercato libero aumenta, con il tutelato che perde il 4% di utenti. |
Il successo del prezzo fisso | Le offerte con prezzo fisso e l'aggiunta di bonus o servizi aggiuntivi si rivelano quelle più interessanti per i clienti domestici e non solo. |
Numero operatori in aumento | Sebbene il mercato rimanga sempre molto concentrato, il numero degli operatori riprende ad aumentare. |
Prezzi gas in crescita | La sfavorevole congiuntura economica e politica fa salire i prezzi spot del gas del mercato all'ingrosso sugli hub internazionali. |
Reclami e conciliazione | Fatturazione, gestione contratti e morosità sono i motivi più comuni di reclami e segnalazioni. |
Bonus sociale | Grande successo per il bonus sociale, con oltre 600 milioni di benefici erogati. |
Comunicato Stampa ARERA 29 luglio 2022 ARERA ha rilasciato un comunicato stampa in cui comunica che da ottobre, il prezzo del gas della maggior tutela sarà aggiornato mensilmente. Scopri tutti i dettagli sulle novità dei prezzi tutela gas da ottobre!
Le novità più importanti della relazione ARERA 2022
La relazione ARERA viene presentata ogni anno alle massime cariche istituzionali del nostro paese, dal Presidente della Repubblica ai Presidenti delle varie commissioni parlamentari. Nel documento di quest’anno, si può leggere di alcune dinamiche piuttosto chiare:
- Lo switching aumenta sia nel caso del settore luce che gas, con i consumatori sempre di più a loro agio con i procedimenti di passaggio da un fornitore all'altro;
- Il regime a maggior tutela perde ancora terreno, con un - 4% di quota di mercato dal 2020 al 2021. Ora si assesta sul 41,5%;
- Le formule con prezzo fisso risultano sempre più convenienti per i clienti finali, con una quota che supera l’80% nel mercato consumer.
Aumenta anche il numero degli operatori, con oltre 60 nuove imprese che si sono inserite nel mercato energetico. Un mercato che, d’altra parte, è ancora piuttosto concentrato, ma dove non mancano i cambi al vertice nella classifica relativa alle vendite totali.
Stefano Besseghini, presidente ARERA, commenta così i risultati di quest’anno, così fortemente influenzati dai grandi temi geopolitici internazionali, soprattutto quelli riguardanti la siccità e la guerra in Ucraina:
Consapevolezza del consumatore, digitalizzazione dei servizi, attenzione ad una “transizione giusta”, miglioramento delle infrastrutture, dei servizi, della concorrenza, sviluppo delle comunità energetiche per il processo di decarbonizzazione, sono oggi traguardi che devono confrontarsi con prezzi dell’energia mai riscontrati in precedenza, con il manifestarsi di ricorrenti episodi di siccità e una situazione economica in generale peggioramento. Elementi che mettono alla prova la resistenza delle famiglie e la competitività del nostro sistema industriale.
Leggi la relazione annuale ARERA 2022Per una panoramica completa dei temi di maggiore interesse, leggi la sintesi della relazione ARERA 2022 in PDF.
Se vuoi consultare i contributi in forma completa, collegati a questo link per consultare i due volumi della Relazione Annuale ARERA 2022. Si tratta di due testi ricchi di dettagli sul mercato luce e gas e non solo, corredati da un gran numero di tabelle e figure.
Switching ai massimi di sempre: gli utenti vogliono cambiare
Il tempo dei contratti “a vita” con il proprio operatore luce e gas è finito per sempre: i consumatori hanno capito che cambiare può portare a diversi benefici, e sembrano non voler più tornare indietro. I numeri dicono che lo switching di famiglie e imprese è aumentato sia nel settore elettrico che in quello gas:
- Settore elettrico: il 15,7% degli utenti ha cambiato fornitore almeno una volta nel corso dell’anno, in aumento rispetto al 13,1% del 2020;
- Settore gas: l’11,6% degli utenti ha cambiato fornitore gas almeno una volta nell’anno in corso, con un aumento rispetto al 10,2% del 2020.
Cosa significa “switching”? Switch, o tasso di switching, è la percentuale di utenze domestiche e business che durante un anno hanno scelto di cambiare fornitore.
Besseghini si è soffermato sul tema dello switching durante il suo discorso di presentazione della relazione:
I dati dimostrano la sempre maggiore dimestichezza di quote crescenti di consumatori con il processo di switching, che non espone a nessun rischio di interruzione della fornitura, e che l’intervento della regolazione ha reso sempre più facile e su cui sono previsti significativi miglioramenti delle tempistiche. L’efficienza di questo processo è una delle principali garanzie a supporto della libertà di scelta del consumatore.
Insomma, gli utenti cambiano perché vanno alla ricerca delle migliori condizioni commerciali possibili. Per una panoramica completa delle tariffe del mercato libero più interessanti, a questo proposito, puoi fare affidamento al nostro confronto offerte luce e gas.
Via Maggior Tutela, Benvenuto Mercato Libero
Con la fine del regime di Maggior Tutela che si avvicina sempre di più (luglio 2024 per i clienti domestici), appare interessante stabilire la percentuale di utenti che ancora si affidano al tutelato, e chi invece è passato al mercato libero. Questo il grafico proposto da ARERA:
Come si può vedere, la quota di consumatori che hanno scelto di avvalersi di un qualsiasi operatore del mercato libero aumenta, con conseguente diminuzione degli utenti della maggior tutela. Il mercato tutelato passa quindi dal 45,7% del 2020 al 41,5% del 2021, confermando un trend che negli ultimi anni si è fatto sempre più intenso. Questi alcuni dati numerici interessanti:
- Nel 2021, il numero di clienti domestici è risultato pari a 29,9 milioni. Di questi, attualmente 12,4 milioni sono serviti in maggior tutela, e 17,5 milioni nel mercato libero;
- Il consumo medio delle famiglie nel mercato tutelato è più basso di quello delle famiglie già passate al mercato libero: 1.925 kWh/anno contro 2.111 kWh/anno;
- In generale, nel 2021 le famiglie hanno acquistato complessivamente 60,7 TWh, contro i 59,8 TWh del 2020, per un aumento complessivo dell’1,5%.
Cos'è un TWh? La sigla TWh indica un terawattora, pari a un miliardo di kWh.
Resistono i divari regionali per il passaggio al mercato libero
È interessante sottolineare anche la suddivisione del tipo di mercato per singola regione. In particolare, questa è la situazione fotografata da ARERA:
Come si può vedere, il mercato libero costituisce la maggioranza in tutte le regioni italiane. Se in Valle d’Aosta la quota di utenze ancora nel regime a maggior tutela è del 4,3%, in molte regioni del sud si supera ampiamente il 15%. In particolare, tra le aree con il valore più alto troviamo:
- Lazio;
- Campania;
- Puglia;
- Calabria;
- Sicilia;
- Sardegna.
Va pure detto, però, che il trend è in netta diminuzione anche per queste regioni. Sei guarda ai dati della relazione ARERA 2021, infatti, si scopre che da un anno all’altro la quota del tutelato è scesa in tutte le regioni considerate:
- Lazio: -4,5%;
- Campania: -5,3%;
- Puglia: -4,5%;
- Calabria -7,5%;
- Sicilia: -4,9%;
- Sardegna: -3,7%.
Si tratta di cali che seguono la media delle altre regioni, in alcuni casi addirittura superandola (come per la Calabria).
Prezzo fisso batte variabile, sia per utenti domestici che business
Una delle maggiori novità portate dal mercato libero è la presenza di offerte con prezzi maggiormente modulabili rispetto al passato.
Un'innovazione che i consumatori dimostrano di apprezzare notevolmente, stando ai dati della relazione ARERA. In particolare, viene confermata una tendenza già evidenziata negli scorsi anni, e relativa alla preferenza delle famiglie per le tariffe a prezzo fisso, che raggiungono una quota di mercato addirittura dell’81,4%:
Se si vanno ad analizzare i profili delle offerte a prezzo fisso più comuni, poi, emergono alcune caratteristiche di fondo particolarmente frequenti:
- Forniture green (presenti nel 41,5% delle offerte considerate);
- Programmi di raccolta punti (30,2%);
- Prodotti o servizi aggiuntivi (5,3%);
- Servizi energetici accessori (3,9%);
- Sconti sull’acquisto di altri beni o servizi (2%);
- Altri omaggi (1,4%).
Insomma, oltre a poter contare sulla tranquillità del prezzo fisso, sembra che gli utenti apprezzino anche la proposizione di elementi aggiuntivi alla fornitura di energia elettrica o gas metano.
L’Autorità, però, si affretta a sottolineare come la scelta dell’operatore luce e gas da parte degli utenti debba essere sempre più consapevole e attenta. Si tratta di un aspetto molto importante, visto che il passaggio a un fornitore del mercato libero non equivale sempre a un maggiore risparmio. Stefano Besseghini, a questo proposito, sottolinea:
Il passaggio dai servizi di tutela al libero mercato, spesso non si traduce in un vantaggio economico per il cliente finale. La causa di queste scelte è da ricercare, probabilmente, nella pressione di un marketing aggressivo, che spesso fa leva su informazioni non corrette, e in un ruolo ancora prevalente dei principali operatori storici. Una situazione cui dedicare sempre più attenzione, con azioni di stretto enforcement verso gli operatori e iniziative informative per il consumatore.
Il numero degli operatori cresce, in un mercato però sempre molto concentrato
Il mercato libero continua a crescere, quindi. Appare molto importante capire allora come si compone questo settore, che vedrà l’arrivo di sempre nuovi utenti da qui al 2024. Questi alcuni dati di interesse:
- Nel 2021 le imprese di vendita di energia elettrica iscritte all’Anagrafica operatori dell’Autorità sono risultate 855. Di queste, 112 rientrano nel servizio a maggior tutela (come Servizio Elettrico Nazionale), 4 nel servizio a tutele graduali, 3 nel servizio di salvaguardia e 804 nel mercato libero;
- Il mercato libero ha visto l’ingresso di 65 nuovi operatori, un dato in aumento rispetto al 2020 (solo +16 aziende) ma ancora lontano da quello pre-pandemia del 2019 (+88 aziende).
- Le aziende che entrano ora nel settore sono piuttosto piccole, e dovrebbero andare a inserirsi nella quota di circa il 14,7% già occupata da altre società di marginali del mercato libero;
Il mercato, quindi, appare piuttosto concentrato, se è vero che la quota dei primi tre operatori è del 46,1%, in leggera discesa rispetto al 46,9% del 2020. I player principali sono Enel Energia, A2A ed Edison. Quest’ultima società, in particolare, cede il secondo posto ad A2A, che in due anni è riuscita a risalire dal quarto posto.
Questo il riepilogo dei primi 10 gruppi per vendita di energia elettrica nel 2021 (sia per clienti domestici che business):
Gruppo | Vendita energetica in GWh | Posizione 2021 |
---|---|---|
1. Enel | 87.128 | 1° |
2. A2A | 15.941 | 3° |
3. Edison | 13.305 | 2° |
4. Axpo Group | 12.541 | 5° |
5. Hera | 11.245 | 4° |
6. Eni | 10.606 | 6° |
7. Acea | 7.794 | 7° |
8. Engie | 7.292 | 11° |
9. Duferco | 6.878 | 9° |
10. Alperia | 6.341 | 10° |
Fonte ARERA, Relazione Annuale 2021.
La classifica subisce delle variazioni piuttosto importanti se si considera la sola vendita ai clienti domestici, come si può notare in questa tabella:
Gruppo | Vendita energetica in GWh | Posizione 2021 |
---|---|---|
1.Enel | 36.758 | 1° |
2. Eni | 4.539 | 2° |
3. Hera | 2.074 | 4° |
4. A2A | 1.984 | 5° |
5. Acea | 1.979 | 3° |
6. Iren | 1.591 | 6° |
7. Edison | 1.274 | 7° |
8. Dolomiti Energia | 735 | 8° |
9. E.ON | 657 | 9° |
10. Agsm Aim | 559 | - |
Fonte ARERA, Relazione Annuale 2021.
Emerge, ancora una volta, il dominio di Enel, che con una quota di mercato del 34,5% si pone chiaramente in testa a tutte le classifiche. Non mancano comunque alcuni cambiamenti sia in cima che in coda, con il Gruppo AGSM AIM che entra nella top ten dei fornitori più attivi sul fronte degli utenti domestici.
Se vuoi vederci più chiaro in questo panorama frammentato e confuso, leggi la nostra news su cosa succede nel mercato dell'energia oggi.
Prezzi spot del gas in continuo aumento
Nel corso del 2021, il prezzo spot all’ingrosso ai principali hub del gas è quadruplicato rispetto al 2020. Presso l’hub italiano PSV, le quotazioni sono passate dai 19,8 €/MWh di gennaio ai 109,5 €/MWh di dicembre (con una media complessiva di 44,6 €/MWh). Le motivazioni di questi aumenti sono numerose. Tra le altre, si segnalano:
- Ripresa della domanda di gas europea più rapida del previsto dopo la pandemia;
- Forte crescita della domanda asiatica;
- Volumi di GNL (gas naturale liquefatto) disponibili sul mercato globale minori di quelli attesi;
- Mancato riempimento degli stoccaggi europei (per motivi di convenienza economica e non solo);
- Variazioni al ribasso dei volumi delle esportazioni russe.
Cos’è un prezzo spot? In termini generali, un prezzo spot è quello che si paga per acquistare un bene o un servizio con consegna immediata, contestuale alla stipula del contratto. Si differenzia dal prezzo future (forward), che deriva invece da contrattazioni a lungo termine.
La combinazione di questi e altri fattori porta inevitabilmente a un peggioramento della situazione complessiva in tutta Europa, con uno scenario che nel 2022 è diventato ancora più nefasto. A questo proposito, Stefano Besseghini ha voluto esprimere il punto di vista dell’Autorità durante il discorso di presentazione della relazione annuale:
Ad oggi non sappiamo quale potrà essere l’evoluzione geopolitica, sappiamo però che i consumi domestici e industriali di gas sono in ripresa e sarà necessario avere le quantità necessarie a sostenere il Paese, attraverso i nostri stoccaggi e nuove rotte di approvvigionamento. Per avere più certezze di sostenibilità, allo stesso tempo, abbiamo un altro strumento da applicare da subito: il risparmio energetico. Consumi controllati di energia elettrica e gas significano meno necessità di produzione e meno necessità di importare gas e materie prime. L’Autorità ritiene importante che da subito ci si dedichi alla elaborazione di piani dettagliati con cui affrontare eventuali situazioni di crisi nella fornitura di gas affinché anche la gestione della emergenza veda chiari ruoli, tempi e metodi. Tutti possiamo contribuire con le nostre scelte quotidiane, con più attenzione al risparmio energetico sia nei nostri comportamenti che nelle nostre scelte di acquisto.
Quali sono i maggiori argomenti di reclamo e segnalazioni?
Analizzare gli argomenti più comuni dei reclami può far comprendere dove si trovano le maggiori mancanze delle offerte proposte dai vari operatori luce e gas. Secondo le rilevazioni ARERA per il 2021, allora, queste sono state le tematiche oggetto del maggior numero di segnalazioni da parte dei clienti domestici:
- Problemi legati alla fatturazione (corrispettivi fatturati, procedure di autolettura, periodicità di fatturazione, effettuazione di pagamenti e rimborsi): 51,25%;
- Dinamiche legate alla gestione dei contratti (recesso, cambio di intestatario, voltura e subentro): 12,46%;
- Morosità e sospensione: 9,84%.
Nel complesso, gli indennizzi erogati sono stati oltre 785mila euro, con un aumento del 3,28% rispetto ai 12 mesi precedenti.
Info utili | |
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Come fare la Voltura? | Cos'è il subentro? |
Tempistiche e costi dell'allaccio | Come inviare un reclamo? |
Le medesime tematiche sono risultate tra le più comuni anche nelle controversie azionate dinanzi al Servizio di Conciliazione promosso proprio da ARERA, come si può vedere da questo grafico:
L’impatto del bonus sociale: oltre 600 milioni di euro erogati
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Il 2021 ha segnato l’entrata in scena del meccanismo di riconoscimento automatico del bonus sociale elettrico, gas e idrico per disagio economico. Si tratta di un passo in avanti verso l’erogazione di benefici a famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, complici anche le difficoltà dovute prima alla pandemia e ora ai prezzi in aumento per la guerra in Ucraina. L’impatto dell’iniziativa è stato particolarmente importante, come traspare da questi dati:
- Tra gennaio e dicembre 2021, il Sistema Informativo Integrato ha ricevuto da INPS più di 4 milioni di Dichiarazioni Sostitutive Uniche;
- Dopo le opportune verifiche, sono stati riconosciuti oltre 2 milioni di bonus elettrici e 1,5 milioni di bonus gas;
- L’importo totale dei benefici erogati è di 488,1 milioni di euro per il bonus energia e 208,7 milioni di euro per il bonus gas.
Cos’è il Sistema Informativo Integrato? Il Sistema Informativo Integrato, spesso abbreviato in SII, ha il compito di gestire i flussi di informazioni tra i soggetti coinvolti nei mercati di luce e gas, garantendo la correttezza di varie operazioni come voltura, subentro e cambio fornitore.
Risultati importanti, quindi, che vengono sottolineati anche nella relazione annuale ARERA:
Per effetto dell’introduzione del nuovo regime di riconoscimento automatico agli aventi diritto, il numero complessivo di beneficiari di bonus sociali per disagio economico regolati dall’Autorità è significativamente aumentato rispetto agli anni precedenti.
Anche in questo ambito, però, arriva l’ammonimento di Besseghini, che sottolinea come l’erogazione di questi utili bonus non dovrebbe avvenire a spese dei cittadini che sono attualmente in grado di pagare le bollette senza particolari problemi:
I bonus sociali energia, consolidati nell’allargamento della platea dei beneficiari ed al netto degli elementi di sostegno all’aumento della componente energia, dovrebbero in ogni caso continuare ad essere finanziati attraverso la fiscalità generale, affinché – come tutte le politiche sociali – non passino attraverso la bolletta di altri consumatori ma siano sostenuti dalla collettività nel suo complesso.
Una considerazione che evidentemente dovrà trovare riscontro nell’azione del Governo, considerando anche l’evidente caro vita degli ultimi mesi.