Relazione ARERA: stop a rinvii sulla fine del tutelato, sarà nel 2020

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Pubblicata la relazione annuale dell'Autorità per l'energia ARERA, vediamo nel dettaglio i temi più interessanti: la fine del mercato tutelato a luglio del 2020, i prezzi e l'andamento del mercato libero e la povertà energetica delle famiglie che sembra non sappiano dello sconto in bolletta previsto dal bonus energia.

Vai ai dati della relazione ARERA 2020!ARERA ha pubblicato i dati relativi al mercato energia al 2020. Leggi la news: "Relazione Annuale ARERA 2020: promossi e bocciati del 2019!".

L'ARERA, l'Autorità per l'Energia, Reti e Ambiente, ha pubblicato come ogni anno la relazione annuale, dove espone lo stato dei servizi e l'attività svolta. Nel documento ci sono statistiche e dati interessanti sul mercato dell'energia elettrica e del gas.
Il periodo che stiamo attraversando è particolare visto che il mercato tutelato vedrà la sua fine l'anno prossimo, a luglio del 2020. I risultati fin qui raggiunti sono incoraggianti, anche se ancora meno della metà delle famiglie ha scelto di entrare nel mercato libero.

La fine del tutelato nel 2020 non sarà rinviata

Nella presentazione della relazione il presidente ARERA Besseghini ha scongiurato un ennesimo rinvio della fine del mercato tutelato, prevista per luglio 2020. Nel corso del tempo la scadenza dell'abolizione del servizio di maggior tutela è stata più volte rimandata e ad oggi, luglio 2019, il decreto con le misure di accompagnamento al mercato libero ancora non è stato emanato.

"A luglio 2020 potrebbe presentarsi una soluzione non ottimale ma l’eventuale rinvio rappresenterebbe un elemento di incertezza."

Stefano Besseghini - presidente dell'ARERA

Il presidente invita ad avviare il prima possibile l'albo dei fornitori, per cercare di aumentare l'affidabilità nell'immagine del mercato tra i consumatori. Finora solamente il 43% delle famiglie ha scelto un'offerta nel mercato libero, dato in aumento rispetto al 38% del 2017.

Luce: il prezzo per le famiglie diminuisce ed è sotto la media europea

prezzo luce

Nel 2018 si è registrato un piccolo aumento dei consumi di energia elettrica, pari allo 0,5% con una diminuzione dell'1,8% della produzione. Continua l'aumento della produzione da rinnovabile, anche se fotovoltaico ed eolico sono diminuite.

Nel settore della vendita di energia è aumentato notevolmente il numero dei venditori, con il gruppo Enel sempre in testa con il 37,8% delle quote, seguito da Edison 4,9% e dalle società Hera e Eni, entrambe intorno al 4,3%. 

Nel mercato libero i consumatori preferiscono una tariffa monoraria e a prezzo bloccato (l'86% dei clienti domestici). È interessante notare che oltre il 53% degli utenti hanno un consumo annuo di energia inferiore a 1.800 kWh, con una potenza impegnata tra 1,5 kW e 3 kW. 

Il prezzo della luce dei clienti domestici è minore rispetto a quello della media europea. Il calo dei prezzi è stato dovuto alla riduzione degli oneri e imposte, che hanno compensato l'aumento del prezzo netto. Al contrario il costo dell'energia pagato dalle piccole aziende italiane è più elevato della media dell'Euro per quasi tutte le classi di consumo.

Gas: si paga di più rispetto all'Europa

Per quanto riguarda la vendita di gas metano ai clienti finali, su 412 società attive nel settore, solo 31 hanno venduto 300 milioni di metri cubi di gas. Nel 2018 è diminuita al 43% la quota di mercato controllata dai primi 3 fornitori: Eni gas e luce con un 19,3%, Edison 13,2% e Enel 11%. Anche nel settore del gas, la maggior parte delle famiglie ha un contratto ancora nel mercato tutelato (oltre il 53 %).
Riguardo il prezzo del gas naturale viene confermato un valore molto più alto della media dei prezzi della zona euro. Rispetto al 2017 c'è stato un rincaro sul prezzo di vendita del metano ai clienti finali del 16%.

Dall'anno scorso è attivo il portale offerte dell'autorità, sul quale si possono confrontare tutte le offerte presenti nel mercato e compararle in modo semplice e gratuito.

Povertà energetica: solo il 36% delle famiglie fa richiesta del bonus

Un altro dato non confortevole riguarda la povertà energetica legata al bonus luce e gas. Tante famiglie hanno diritto a ricevere il bonus sociale, ossia uno sconto in bolletta per i meno abbienti, ma purtroppo gli utenti non ne sono a conoscenza o quantomeno non ne fanno domanda.
Nel 2018 infatti, solo il 36% degli aventi diritto gode effettivamente del bonus, con una notevole variabilità nel territorio e cosa ancor più triste, con un rapporto inversamente proporzionale alla presenza dei potenziali beneficiari. L'Autorità ha fatto richiesta al Governo per applicare automaticamente il bonus di sconto sulle bollette, semplificando l'iter e abolendo i passaggi burocratici oggi necessari per la domanda.
Nella relazione viene anche sottolineato il divario territoriale riscontrato nei servizi, dalla mancanza di un servizio idrico adeguato alla gestione dei rifiuti fino all'infrastruttura delle reti energetiche.

Lo sportello dell'autorità per il consumatore

Tra le tante attività l'ARERA gestisce anche lo Sportello per il consumatore, che propone servizi e assistenza per le famiglie. Nel 2018 il call center dello sportello ha avuto un +6% sulle chiamate in ingresso. Gli argomenti delle segnalazioni sono il bonus sociale, luce gas e idrico, la risoluzione delle controversie e i diritti di regolazione.

Anche le domande per il servizio di conciliazione sono aumentate del 4%, principalmente da clienti del settore domestico. Con la conciliazione clienti e venditori raggiungono un accordo per concludere un contenzioso.

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