Altri 6 mesi di proroga per il Mercato Tutelato: l’indiscrezione clamorosa

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Proroga tutelato 6 mesi.
Il mercato tutelato potrebbe essere prorogato di altri sei mesi: scopriamo perché.

Pubblicato da Francesco Ursino e revisionato da Marina Lanzone il 15 settembre 2023  ||  ⏳ tempo di lettura 7 min.

Mentre i mercati energetici si rivelano sempre più instabili, arriva l’ennesima indiscrezione clamorosa: il regime tutelato potrebbe continuare per altri sei mesi. Perché tutto ciò? E a questo punto, la maggior tutela finirà mai?

La grande instabilità del settore energetico porta a conseguenze clamorose. Secondo indiscrezioni emerse nelle ultime ore, infatti, il mercato tutelato potrebbe essere prorogato per ulteriori sei mesi, difatti annullando il termine attuale di gennaio 2024. Vediamo ora di fare un breve riepilogo della situazione prima di approfondire tutti i possibili motivi di interesse:

Nuova proroga tutelato: cosa succede?
La situazione attualeL'indiscrezioneA chi interessa?
Il regime di maggior tutela per utenti domestici termina il 10 gennaio 2024.Il prossimo DL Energia potrebbe introdurre una proroga alla fine del tutelato di altri sei mesi.A oltre 5 milioni di utenti domestici considerati "non vulnerabili".
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Intanto, puoi guardare questo video, per entrare subito nel cuore della notizia, e capire quali ragioni stanno portando a questa proroga. 

Fino a quando durerà il mercato tutelato?

  • Cosa sono Mercato libero e tutelato?
  • Maggior tutela: si tratta dell'ambito tariffario gestito da ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Rientrano al suo interno tutti quelli che non hanno mai cambiato fornitore, da ancor prima della nascita del mercato libero a seguito della liberalizzazione del settore;
  • Mercato libero: mercato dove si può scegliere il fornitore di energia elettrica e metano confrontando le offerte delle diverse compagnie.

Fino a qualche tempo fa, rispondere alla domanda che dà il titolo a questo paragrafo non avrebbe creato tante difficoltà. Sarebbe bastato infatti dire: "10 gennaio 2024". Questo termine, è bene fare attenzione, è ancora quello ufficiale, almeno fino a quando le indiscrezioni di cui parliamo in questo articolo non verranno confermate.

Secondo voci insistenti, il prossimo DL Energia annunciato dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin dovrebbe prevedere una proroga di altri sei mesi della fine del tutelato. La proroga, richiesta da ARERA, farebbe passare il termine da gennaio a giugno, ma non è del tutto così.

La data di cui si sta parlando, infatti, riguarda la fine del tutelato a livello strutturale, soprattutto per quanto riguarda il mercato luce. Lo abbiamo spiegato diffusamente in “La Fine del Tutelato Luce è ad Aprile 2024! Le Conferme di ARERA e MASE”, ma è bene ripeterlo anche qui:

Il termine di gennaio 2024, almeno per il mercato luce, riguarda la preparazione e l’esecuzione delle aste che permettono di identificare gli esercenti partecipanti al Servizio a Tutele Graduali. Si tratta del regime transitorio pensato per gli utenti definiti "non vulnerabili" che, alla scadenza del tutelato, non avranno scelto ancora un nuovo fornitore del mercato libero. La fase di preparazione dell'STG dovrebbe durare almeno tre mesi. Pertanto, per i clienti finali non vulnerabili, l'effettivo termine del regime di maggior tutela è da considerarsi aprile 2024.

Traslando il tutto di sei mesi, si capisce come da aprile si arrivi a ottobre 2024. Quasi un altro anno di tutelato, quindi, per oltre cinque milioni di utenti su un totale di 10 milioni.

Aggiornamento novembre 2023

La scadenza per il mercato tutelato gas è stata confermata per gennaio 2024. Per approfondire leggi: "Niente proroga per il tutelato gas: perché non c'è stato il rinvio e cosa fare ora?"

E l’altra metà dei consumatori? Il resto della platea di pubblico ancora nella maggior tutela, ovvero quella degli "utenti vulnerabili", non deve porsi nemmeno il problema della scadenza del tutelato, visto che per questa categoria la fine del regime gestito da ARERA non è nemmeno prevista.

Per completezza, si definisce utente vulnerabile chi:

  • ha più di 75 anni;
  • si trova in condizioni economicamente svantaggiate (percependo magari il Bonus Energia);
  • versa in gravi condizioni di salute e necessita dell'impiego di apparecchiature mediche alimentate da energia elettrica (vale anche per i caregiver);
  • è in una condizione di disabilità ai sensi della legge 104/92;
  • si trova in una struttura abitativa di emergenza a seguito di calamità;
  • abita in un'isola minore non interconnessa.

Vale la pena infine fare una precisazione: quando parliamo di aste e Servizio a Tutele Graduali, ci riferiamo esclusivamente al mercato tutelato luce, e non a quello gas. Nel primo ambito, gli utenti non possono scegliere il loro fornitore in maggior tutela, visto che il servizio viene svolto da un unico operatore su base territoriale. Per il gas, invece, ogni fornitore può già potenzialmente proporre questo servizio ai suoi clienti. Nel concreto, alla scadenza del regime di maggior tutela, le tariffe del tutelato gas verranno sostituite con le offerte PLACET.

Quindi, a meno di smentite e altri colpi di scena, esiste la possibilità che il mercato tutelato gas finisca e quello luce no.

I motivi della possibile proroga

Un provvedimento come quello legato alla proroga della scadenza del mercato tutelato deve essere necessariamente motivato da fattori di primaria importanza. In effetti, l'imminente scadenza di gennaio 2024 ha creato tensioni sia per gli operatori sia per gli utenti finali:

  • gli operatori del settore devono far fronte a tempi piuttosto stretti per poter presentare la documentazione e i requisiti necessari per la partecipazione alle aste STG. Tutto ciò ha portato all'emersione di alcune dinamiche potenzialmente pericolose sul piano sociale, come le ricadute occupazionali legate ai lavoratori dei call center dei fornitori della maggior tutela;
  • gli utenti finali rimangono confusi e spesso inermi di fronte al balletto di notizie, rinvii, termini ultimi e cambiamenti repentini registrati negli ultimi mesi. L'insieme di tutti questi fattori ha portato alcuni a definire la fine del regime a maggior tutela come una possibile “bomba sociale”.

Riguardo all'ultimo aspetto, è lo stesso Ministro Pichetto Fratin a sottolineare come il passaggio al mercato libero, in un momento complesso come quello che stiamo vivendo, rappresenta un ulteriore elemento destabilizzante per le famiglie:

"In queste ore stiamo facendo delle valutazioni riguardo alla liberalizzazione per le famiglie in un momento in cui non c’è certezza che il quadro geopolitico tenga, e che quindi i prezzi possano essere previsti perché l’energia per noi è ancora fortemente legata al gas, ci vuole cautela."

Gilberto Pichetto FratinMoney.it, articolo "Bollette, nuovo proroga del mercato tutelato: cosa (non) cambierà da gennaio 2024"

A tutto ciò, poi, si affianca un'instabilità dovuta a mercati talmente fragili da registrare variazioni elevate degli indici di luce e gas solo per via della minaccia di un possibile sciopero. È quello che è successo con il prezzo della luce ad agosto 2023, schizzato all’insù anche per via delle rimostranze dei lavoratori di un impianto australiano di liquefazione del gas.

In questo scenario governato dall'incertezza, ecco che il possibile rinvio della fine del mercato tutelato assume quantomeno un senso maggiore. Tanto è vero che, secondo alcuni esperti, il regime di maggior tutela non dovrebbe finire proprio.

I pareri degli esperti sulla maggior tutela

In situazioni del genere, è sempre interessante andare a capire cosa ne pensano gli esperti del settore energia. Grazie al loro autorevole punto di vista è possibile analizzare i vari fenomeni da differenti angolazioni, scoprendo spunti di analisi altrimenti inaccessibili.

È quello che succede, ad esempio, con Donato Leo, Responsabile Area Gas & Power Acquisti e Regolazione presso Unione Industriali Torino. Riportiamo il testo di un suo post su LinkedIn:

Il post di Donato Leo sulla proroga del mercato tutelato.
Il punto di vista di Donato Leo sulla possibile proroga del mercato tutelato.

Emerge quindi il tema della complessità del mercato libero per come è strutturato attualmente, e che necessiterebbe di maggiori obblighi in tema di trasparenza e comunicazione degli operatori.

Allo stesso tempo, è interessante la proposta di istituire un regime di maggior tutela a tempo indeterminato, senza distinzione tra utenti vulnerabili e non vulnerabili. In questo modo, si verrebbe a creare una vera e propria alternativa “di Stato”, come la chiama Leo, in grado di tutelare chi non può (o non vuole) affidarsi alla libertà di scelta data dal mercato libero.

Cosa ne pensiamo noi di Selectra? Considerando la situazione attuale, caratterizzata da un livello di incertezza estremamente alto, la chiusura definitiva del mercato tutelato in tempi brevi non sembra fattibile. Le problematiche, come abbiamo avuto modo di spiegare in precedenza, sono di tipo prevalentemente organizzativo. È il settore luce a preoccupare di più, soprattutto a causa della gestione delle aste STG e delle possibili ricadute occupazionali.

Il regime tutelato finirà prima o poi?

Alla luce di quanto detto finora, possiamo dire con relativa certezza che nel futuro prossimo il mercato tutelato continuerà a esistere.

Estendendo l'orizzonte dell'analisi su un periodo più lungo, quale sarà l'evoluzione del settore energetico in Italia?

Secondo alcuni esperti, come visto nel paragrafo precedente, sarebbe meglio evitare del tutto la fine del mercato tutelato, al fine di salvaguardare gli utenti meno preparati e propensi a valutare le tante alternative del mercato libero. È anche vero, però, che la fine del tutelato è ancora possibile. Solo, ci vorrà più tempo del previsto.

In uno studio condotto da Selectra nel 2019, ipotizzavamo che il 100% degli utenti sarebbe passato al mercato libero tra il 2026 e il 2032 "naturalmente". Date che, con lo scenario odierno, sembrano più attuali che mai.

In particolare, lo studio discuteva della presenza di uno scenario "di base" e uno più "ottimista", come puoi vedere di seguito:

I due scenari di adozione del mercato libero da parte degli utenti finali.
I due scenari dell'andamento del mercato libero ipotizzati da Selectra nel 2019.

Nel primo caso, il tasso di adozione del mercato libero raggiunge il 100% nel 2032, seguendo così i trend registrati negli anni precedenti allo studio. Nello scenario ottimista, invece, il processo viene completato a ritmo più sostenuto, raggiungendo il 100% nel 2026. Per mettere a confronto queste due ipotesi, è possibile dare uno sguardo all’immagine seguente, che consente visivamente di comprendere le ipotesi della ricerca:

Il grafico della tempistica della chiusura del mercato tutelato.
Le differenti ipotesi legate sulle tempistiche della fine del mercato tutelato.

Per attualizzare ulteriormente l’indagine, è possibile rifarsi ai dati riportati nel report ARERA 2023, legato alla situazione del settore energetico in Italia nel 2022. Il tasso di adozione effettivo del mercato libero da parte degli utenti, in media, è del 68,7% per il gas e del 64,8% per la luce. Un livello che, a guardare le nostre previsioni del 2019, si avvicina maggiormente allo scenario definito “ottimista”, che per il 2022 ipotizzava proprio un tasso di adozione del 68%.

A fermare l’avanzata del mercato libero, però, intervengono tutti quei fattori che vanno a creare la "bomba sociale" a cui accennavamo in precedenza. Si tratta, è bene dirlo, di elementi difficili da prevedere: solo qualche anno fa la pandemia prima e il conflitto russo-ucraino dopo non avrebbero mai nemmeno sfiorato la nostra immaginazione. Eppure adesso sono realtà esistenti che hanno profondamente destabilizzato le economie mondiali e il contesto geopolitico e probabilmente lo continueranno a fare.

Il 2032, alla luce di ciò, sembra confermarsi come una data piuttosto realistica per la naturale e definitiva scomparsa del regime di maggior tutela.

E quindi, il tutelato finirà prima o poi? Probabilmente sì, in modo naturale, a prescindere da una scadenza: i tempi, come si sta vedendo anche dagli ultimi provvedimenti del governo, saranno presumibilmente più lunghi di quanto previsto.

Scegli l’offerta giusta per te!

Uno dei fattori che ci spingeva a ipotizzare un tasso di adozione del 100% del mercato libero degli utenti entro il 2032 riguardava, tra gli altri, un aspetto preciso. La decisione degli operatori, cioè, di aprirsi al consumatore offrendo non solo forniture di luce e gas, ma anche servizi legati al tema del risparmio energetico, bonus e programmi fedeltà.

Sono proprio questi gli elementi che ci fanno dire che il mercato libero può essere una scelta vincente già da oggi. Per averne una dimostrazione, puoi dare un'occhiata alla tabella che trovi qui di seguito:

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Trasporto e gestione contatore: Luce 9,6 € | Gas 7,6 €
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Imposte: Luce 0 € | Gas 0,9 €
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La bolletta mensile è calcolata con un consumo di 1200 kWh e 150 Smc e include eventuali sconti previsti dall'offerta, imposte e IVA; per le tariffe indicizzate è usata una stima del prezzo del PUN Index GME (luce) e del PSV (gas) del prossimo anno pubblicato dall'Autorità.

Ci sono le opzioni a prezzo fisso e variabile, ma la tua attenzione non dovrebbe fermarsi solo alla struttura di costo. Dovresti valutare anche i vari pacchetti di vantaggi e servizi aggiuntivi. Tutte cose che, nel mercato tutelato, non è possibile ottenere.

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