Monitoraggio ARERA: cosa scelgono gli italiani per le offerte luce e gas?

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Monitoraggio ARERA Offerte.
Le caratteristiche delle offerte luce e gas più popolari in Italia nel 2021.

Pubblicato da Francesco Ursino il 25/10/2022

I dati che emergono dal monitoraggio ARERA del mercato retail fanno luce sulle scelte compiute dagli utenti italiani nel 2021. Spicca, tra le altre cose, l’attenzione per le offerte a prezzo fisso e la ricerca di tariffe con servizi aggiuntivi. Andiamo allora ad analizzare i maggiori punti di interesse, cercando anche di fare un confronto con la situazione attuale.

ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, effettua un monitoraggio su base continuata del mercato retail (cioè al dettaglio) di luce e gas. I dati forniti consentono quindi di ottenere una fotografia completa dello stato del settore energetico.

Concentrando l’attenzione sul segmento dei clienti domestici, e in particolare sulle formule tariffare più popolari, questi sono alcuni punti da sottolineare:

Monitoraggio ARERA Luce e Gas: lo Offerte più Popolari nel 2021
Luce Gas

Per buona parte del 2021, le offerte a prezzo fisso con servizi aggiuntivi sono risultate le opzioni più comuni.

Le offerte a prezzo fisso hanno spopolato fino all'inizio del terzo trimestre, per poi diminuire di numero. La preferenza per i servizi aggiuntivi è meno marcata.

Andiamo ora ad approfondire tutte le tematiche di maggiore interesse.

Offerte Luce Domestiche: i clienti vogliono prezzo fisso e servizi aggiuntivi

Nella relazione ARERA 2022 (relativa al 2021) si notava chiaramente l’avanzata del mercato libero. I consumatori sembravano essere sempre più convinti nell’effettuare il passaggio dalla maggior tutela, e a tutto ciò si accompagnava un aumento del tasso di switching, ovvero della frequenza di trasferimento da un fornitore all’altro. Le offerte a prezzo fisso, inoltre, andavano per la maggiore.

Quest'ultima dinamica viene confermata dal monitoraggio dati effettuato da ARERA per il 2021. Mettendo insieme i riferimenti relativi alle offerte a prezzo fisso e variabile, si nota come il numero complessivo delle tariffe disponibili sia diminuito da circa le 1.300 sottoscrivibili a fine 2020 alle 1.000 di fine 2021. La composizione delle offerte, però, è quella che offre i maggiori spunti di analisi:

  • A inizio 2020, il numero totale delle offerte (tra formule tradizionali e PLACET) era 1.391, a fine 2021 era pari a 1.062;
  • Per quanto riguarda le offerte a prezzo fisso, si va dalle 875 proposte di fine 2020 alle 435 di fine 2021;
  • Le tariffe a prezzo variabile sono risultate 516 a fine 2020, e 627 a fine 2021;
  • Le offerte totali del mercato libero sono passate da 956 a 657.

Il fatto che le offerte calino in qualche misura potrebbe essere una buona notizia. Più volte, la stessa ARERA ha sottolineato che la mancanza di trasparenza e la presenza di una offerta troppo dispersa erano due tra i fattori che avevano rallentato il passaggio al mercato libero. Tante aziende coinvolte vuol dire anche un maggior numero di operatori probabilmente non del tutto pronti a gestire al meglio gli impegni presi con i clienti, anche dal punto di vista economico.

In secondo luogo, la diminuzione delle offerte a prezzo fisso segue le dinamiche del mercato; nel momento in cui per gli operatori risulta troppo oneroso sostenere le stesse condizioni economiche per più anni, le formule a prezzo bloccato scendono. In maniera quasi diametralmente opposta, ecco spiegato l’aumento delle formule a prezzo variabile.

  • Mercato libero vs Maggior Tutela: differenze
  • Maggior Tutela: regime tariffario regolato da ARERA all’interno del quale rientrano tutti gli utenti che non hanno mai cambiato fornitore di energia elettrica e metano;
  • Mercato libero: mercato dove i clienti possono scegliere liberamente il proprio fornitore sulla base delle varie offerte proposte.

Scendendo nel dettaglio, il report ARERA va a indagare anche sulla distinzione tra le offerte per struttura di prezzo e presenza di servizi aggiuntivi. Emerge un dato in particolare: le offerte a prezzo fisso che presentano servizi aggiuntivi sono risultate il 69,4% del totale di tutti i contratti sottoscritti.

Tra i servizi a cui i clienti sembrano essere maggiormente interessati rientrano (tra parentesi viene indicata la percentuale delle offerte sottoscritte che includevano tale servizio):

  • Forniture green e provenienti da fonti rinnovabili (41,5%);
  • Programmi fedeltà o di raccolta punti (30,5%);
  • Servizi energetici accessori, ad esempio guide per aumentare l'efficienza energetica, assistenza telefonica, manutenzione impianti, assicurazioni (3,9%);
  • Possibili vantaggi sull'acquisto di altri beni o servizi come sconti benzina, abbonamenti a riviste e piattaforme di streaming online (2%);
  • Omaggi o gadget (1,4%);
  • Altro non compreso tra le voci riportate sopra (5,3%).

A essere molto apprezzate, pertanto, sono state le offerte a prezzo fisso che garantivano energia green e programmi fedeltà. Curiosamente, la provenienza delle forniture non è un tema che sembra caro ai consumatori: la garanzia di energia prodotta in Italia, infatti, ha registrato lo 0% delle preferenze tra i vari servizi aggiuntivi analizzati da ARERA.

Da dove provengono i dati raccolti da ARERA? L'indagine di ARERA è stata realizzata grazie ai dati raccolti dalla stessa Autorità, così come da rilevazioni del Portale Offerte. Quest'ultimo consente di confrontare le tariffe di luce e gas nel mercato libero.

Tariffe Gas Casa: il prezzo variabile tiene, minore l’impatto dei servizi aggiuntivi

La situazione del mercato gas, nel 2021, si presenta relativamente più stabile rispetto a quella del settore energetico. Analizzando lo stesso intervallo di tempo osservato nel caso del mercato luce, infatti, emerge che:

  • Nel quarto trimestre 2020, il numero totale delle offerte (tra formule tradizionali e PLACET) era 1.002, a fine 2021 era pari a 786;
  • Per le offerte a prezzo fisso, si va dalle 576 proposte di fine 2020 alle 323 di fine 2021;
  • Le tariffe a prezzo variabile sono risultate 426 a fine 2020, e 463 a fine 2021;
  • Le offerte totali del mercato libero sono passate da 578 a 385.

Il numero generale delle offerte (PLACET e tradizionali) è inferiore, e in generale si nota una certa stabilità nelle proposte. Il notevole calo delle offerte a prezzo fisso è avvenuto in prossimità della fine del 2021, quando si è passati dalle 558 proposte del terzo trimestre alle 323 del quarto trimestre. Questo fattore è stato decisivo nella diminuzione complessiva delle proposte.

Cosa sono le offerte PLACET? Le offerte PLACET (acronimo di Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) propongono condizioni economiche equiparate alle offerte del regime di Maggior Tutela, e in generale una struttura più snella (senza servizi aggiuntivi) rispetto alle tariffe tradizionali del mercato libero.

Anche per le offerte gas, ARERA ha effettuato un approfondimento sulla struttura delle varie proposte. E anche in questo caso, emergono alcuni dettagli interessanti. Concentrando sempre l’attenzione sulle offerte a prezzo fisso, la tipologia complessivamente più popolare nel 2021, si scopre che il numero delle tariffe con servizi aggiuntivi sottoscritte è pari “solo” al 43,2% (il dato del mercato luce era superiore al 69%). Cambia anche la composizione dei vantaggi ricercati dai consumatori, come si può vedere da questo elenco:

  • Programma fedeltà o di raccolta punti (38,7%);
  • Servizi energetici accessori (8,1%);
  • Altri prodotti o servizi inclusi nel prezzo (4,4%);
  • Possibili vantaggi sull'acquisto di altri beni o servizi (3,7%);
  • Garanzia di forniture 100% green (2%);
  • Omaggi o gadget (1,9%);
  • Altro non compreso tra le voci riportate sopra (0,2%).

La differenza fondamentale, stando ai dati citati, è legata alla mancata presenza di un corposo numero di offerte con forniture green, che rappresentavano invece la voce principale nelle alternative legate all’energia elettrica.

Come è cambiata la situazione nel 2022?

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Il quadro relativo al 2021 è quindi abbastanza chiaro: nonostante una diminuzione delle formule a prezzo fisso verso la fine dell’anno, i consumatori hanno scelto questa tipologia di tariffa per le proprie forniture luce e gas. E nel 2022, invece, come stanno andando le cose?

Il trend, si potrebbe dire, è continuato con una intensità ancora maggiore. Negli ultimi mesi, infatti, le tariffe con canone mensile bloccato sono quasi del tutto introvabili. Nel nostro approfondimento sulla scomparsa del prezzo fisso, in particolare, indagavamo sulle possibili motivazioni di questa dinamica. Una delle ragioni principali è da ricercare nell’aumento del prezzo delle materie prime (principalmente del gas); se il costo aumenta in maniera importante, riuscire a far fede alle condizioni contrattuali può risultare troppo oneroso per i fornitori, specie quelli più piccoli. Pertanto, ecco che l’unica strada è quella di proporre offerte a prezzo variabile, indicizzato al mercato.

Cosa significa prezzo indicizzato al mercato? Il prezzo indicizzato al mercato è quello che segue l’andamento del costo all’ingrosso di energia elettrica e metano. Per il mercato luce si fa riferimento al PUN (Prezzo Unico Nazionale), per quello gas al PSV (Punto di Scambio Virtuale).

Dopo mesi di rincari, il calo dei prezzi gas a ottobre 2022 ha aperto un piccolo spiraglio, per bollette che dovrebbero risultare più leggere per famiglie e imprese.

Le news aggiornate del mercato energia: