Antitrust: 7 nuovi provvedimenti per le società dell'energia

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L'occhio dell'Antitrust cade su Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Provvedimenti in arrivo per le 7 big dell'energia.

Aggiornamento novembre 2023!

Scopri i nuovi provvedimenti dell'Antitrust: questa volta nel mirino dell'Autorità sono finite Enel Energia, Eni Plenitude, Edison Energia, Acea Energia, Dolomiti Italia e Iberdrola. Sono state applicate sanzioni per oltre 15 milioni di euro

È la seconda volta, in pochi mesi, che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato interviene per regolare il caos sulle modifiche unilaterali dei contratti. Questa volta le società coinvolte dalle nuove misure sono: Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Scopriamo insieme tutte le novità e le evoluzioni del caso. 

L'Antitrust ha avviato sette procedimenti istruttori e adottato altrettanti provvedimenti cautelari nei confronti di sette delle principali società fornitrici di energia elettrica e gas in Italia (pari all'80% del mercato): Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Vengono loro contestate le presunte modifiche unilaterali di contratto, rese illegittime dall'articolo 3 del decreto Aiuti bis.

Secondo quanto ribadito nel comunicato stampa dell'Autorità, pubblicato il 13 dicembre 2022 sul sito dell'Autorità, attualmente 2.667.127 clienti, tra consumatori privati, condomini e microimprese, hanno già subito un "ingiustificato aumento del prezzo" nella bolletta. In totale ci sarebbero in ballo oltre 7milioni di contratti. 

Come è stato anche specificato nel comunicato stampa, "questi interventi vanno ad aggiungersi ai quattro procedimenti istruttori e agli altrettanti provvedimenti cautelari adottati nei confronti delle società Iren, Dolomiti, E.ON e Iberdrola e fanno seguito ad un’ampia attività preistruttoria svolta nei confronti di 25 imprese". Dalle indagini è emerso, però, che circa la metà degli operatori interessati ha rispettato la legge, evitando di modificare le condizioni economiche e contrattuali. 

Cosa accadrà adesso a Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie?

Le società dell'energia coinvolte nei provvedimenti avranno sette giorni per difendersi ed eventualmente giustificare il loro operato. In caso contrario, Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie dovranno sospendere le nuove condizioni economiche, ripristinando i prezzi in bolletta, praticati prima del 10 agosto 2022 (data in vigore del decreto legge Aiuti bis) e comunicare all'Antitrust le misure adottate. 

Enel ha già fatto sapere che impugnerà subito il provvedimento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Anche le società A2A, Hera ed Edison hanno difeso il loro operato.

Cosa è accaduto? Puoi leggere le evoluzioni di questa vicenda nel nostro articolo: "Eni Plenitude e Acea Energia vincono braccio di ferro contro Antitrust".

I precedenti provvedimenti dell'Antitrust

In realtà la vicenda ha preso inizio mesi fa. 

linea tempo vicenda caro bollette
Il caro bollette, dall'inizio della crisi energetica fino ai provvedimenti dell'Antitrust.

Con la crisi energetica, il Governo è dovuto intervenire a tutela dei consumatori: con il Decreto Legge 9 agosto 2022 n. 115, all'articolo 3, è stata stabilita la "sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale" fino al 30 aprile 2023, ad eccezione di quelle "perfezionate", cioè effettivamente applicate prima della stessa data e non semplicemente comunicate al consumatore. Il decreto è stato poi successivamente convertito nella Legge n. 142 del 21 settembre 2022. 

Testo Decreto Aiuti Bis Puoi leggere il testo originale del decreto legge Aiuti Bis cliccando qui.

Pare, però, che l'azione legislativa non sia bastata a proteggere i consumatori da pratiche commerciali scorrette. Per questo si è reso necessario l'intervento dell'Antitrust per chiarire la situazione. 

A ottobre 2022, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato dei provvedimenti cautelari contro le società Iren, Dolomiti, Iberdrola ed E.ON.

  • Per approfondire 
  • Iberdrola ed E.ON sono state accusate di aver comunicato ai consumatori la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta. Di conseguenza gli utenti si sono trovati costretti ad accettare un nuovo contratto decisamente meno favorevole o a cambiare fornitore.
  • Iren, invece, avrebbe comunicato la scadenza delle offerte a prezzo fisso, applicando delle condizioni contrattuali peggiorative, e avrebbe inviato ai consumatori le nuove condizioni economiche applicabili ai contratti in corso, nonostante fosse vietato dalla legge.
  • Secondo quanto riportato nella nota dell'Antitrust: "Dolomiti ha impropriamente ritenuto valide le comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura inviate prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022)".

A dicembre è stato il turno di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie, finite nell'occhio attento dell'Antitrust. 

Aggiornamento gennaio 2023 Il Governo è finalmente intervenuto sulla questione e ha chiarito la norma che ha fatto nascere i provvedimenti dell'Antitrust. Nell'articolo 11 del Milleproroghe è stato aggiunto un comma con cui viene prorogato il divieto di fare modifiche unilaterali ai contratti fino al 30 giugno 2023 e viene specificato che la norma "non si applica alle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti e fermo restando il diritto di recesso della controparte". Il testo sarà in Gazzetta Ufficiale entro fine anno e sarà quindi in vigore dagli inizi del 2023. La decisione politica è arrivata dopo la sentenza del Consiglio di Stato che, a seguito del ricorso di Iren, ha annullato la sospensiva, voluta dall'Antitrust, degli adeguamenti dei prezzi dei contratti di energia alla scadenza delle condizioni economiche. Con l'arrivo del nuovo anno, il Consiglio di Stato ha accolto anche l’appello cautelare di Dolomiti Energia.

Hai pagato le bollette più del dovuto? Ecco cosa fare

Se sei tra gli oltre 2milioni di clienti coinvolti, ti interesserà sapere come comportarti per ricevere un rimborso quanto prima. 

Ecco l'iter.

  1. Come già spiegato in precedenza le aziende fornitrici accusate hanno sette giorni per inviare le loro memorie difensive.
  2. Solo dopo, l'Antitrust potrà confermare o meno i provvedimenti cautelari, in base ai dati raccolti.
  3. Se l'Autorità dovesse confermare le sue decisioni, Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie hanno 60 giorni per fare ricorso al Tar

C'è quindi il rischio concreto che si apra una lunga battaglia legale, davanti a cui i cittadini non possono far altro che aspettare. Le associazioni di categoria, comunque, stanno già studiando una strategia. Il Codacons, ad esempio, ha messo a disposizione un modulo per la restituzione delle somme sottratte ai consumatori in maniera illegittima. Puoi trovare il form sul sito dell'associazione. 

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Modifiche unilaterali di contratto: cosa sono e come difendersi

La modifica di un contratto luce e gas può avvenire sia da parte del fornitore sia da parte del cliente. Parliamo, però, di "modifica unilaterale" quando la richiesta viene fatta dal gestore, che decide in piena autonomia i cambiamenti da apportare alle condizioni contrattuali e li attua automaticamente, qualora non abbia ricevuto alcuna risposta da parte dell'utente.

Solitamente questo genere di proposta viene fatta alla scadenza contrattuale delle condizioni economiche accettate al momento della firma del contratto.

Le modifiche unilaterali vanno comunicate all'utente di norma con un preavviso minimo di 3 mesi dal giorno dell'attuazione effettiva della variazione. Trascorsi 10 giorni dall’invio, il fornitore dà per certo che il suo avviso sia arrivato al destinatario e sia stato letto, salvo prova contraria.  

Differenza tra durata del contratto e durata delle condizioni economiche dell'offerta È doveroso chiarire un concetto: un contratto di luce o gas non ha scadenza. A decadere, invece, sono le condizioni contrattuali che possono cambiare nel tempo. Quindi, una volta che hai stipulato il tuo contratto luce e gas, non dovrai più preoccuparti di rinnovarlo, ma basterà tener d'occhio la tua offerta. Se non sai da dove iniziare e hai bisogno di un aiuto, contattaci al numero 02 8295 8097 02 8295 8097 prendi un appuntamento, il servizio è gratuito e senza impegno.

Da parte sua, il consumatore può decidere di "accettare" le nuove condizioni o trovare un nuovo fornitore. 

Se ti dovessi trovare in questa situazione, conviene analizzare con calma le nuove condizioni contrattuali e porsi alcune domande: 

  • le modifiche richieste sono così svantaggiose? 
  • posso trovare in commercio un'offerta migliore? Molto probabilmente sì: scopri le 3 migliori offerte luce e gas di oggi. 

Un'analisi accurata ti eviterà nei mesi successivi di trovare brutte sorprese in bolletta. 

Scadenza sospensione modifiche unilaterali di contratto Ricorda: a partire dal primo luglio 2023, i fornitori saranno nuovamente liberi di apportare le modifiche unilaterali quando e come vogliono e non più solo a scadenza. Scopri come comportarti se anche il tuo fornitore applicherà delle variazioni alla tua tariffa luce e gas.

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